24/03/2011 – Pubblicati gli atti del seminario che si è tenuto a Roma a novembre dello scorso anno grazie alla collaborazione tra Federazione Ciclistica Italiana e Co.Na.P.E.F.S. (Collegio Nazionale dei Professori di Educazione Fisica e Sportva). La bicicletta si conferma uno strumento didattico completo, oltre a rappresentare uno dei giochi più desiderati dai bambini
“Alle 4 del mattino, quando la luce del giorno stava ancora lottando con le tenebre per scivolare sui fianchi delle montagne fino a inondare le stradine del paese, Gianni e Patrizio, bambini di 10 e 8 anni, saltavano dai loro letti, si vestivano rapidamente e si precipitavano giù per le scale a rotta di collo, nella gara a chi afferrava per primo il manubrio della bicicletta nuova fiammante per scorrazzare sfrenati tra le strade ancora deserte.
Gianni non avrebbe più dimenticato il giorno in cui suo padre lo aveva condotto con la sua motocicletta, nell’officina del suo amico meccanico che in tono volutamente neutro, chiese a Gianni di provare l’altezza della sella della nuova bicicletta destinata, a suo dire, ad un ragazzo della sua stessa statura; Gianni salì in sella ignaro, ma quando suo padre gli disse “dai pedala, prova la bicicletta”, in un attimo afferrò la situazione: l’agognata bici era arrivata come premio alla sua promozione!
A Gianni sembrava di pedalare tra le nuvole, il mondo circostante era quasi sparito, avvolto da un alone di felicità: l’oggetto del desiderio della sua vita era sotto di lui, anzi era tutt’uno con lui, sentiva il suo cuore pulsare, quasi ad uscirgli dal petto.”
È “Sulle ruote della libertà” che inizia uno dei interventi del seminario “LA BICICLETTA COME RISORSA EDUCATIVA” tenutosi lo scorso novembre a Roma, frutto di un progetto della Federazione Ciclistica Italiana e del Collegio Nazionale degli Educatori Fisici e Sportivi. Al seminario sono intervenuti il Gianni Recchia, Carmelo Bazzano, Mario Bellucci, Maurizio Luzzi e Paolo Aprilini i cui interventi sono adesso raccolti nel documento allegato che si può scaricare qui .
I temi esposti al seminario seguono un unico filo conduttore: la bicicletta è lo strumento didattico ed è il mezzo interdisciplinare più completo che la scuola possa avere, per questo può inserirsi a pieno titolo nel piano di offerta formativa scolastica.
Su questa traccia si muove l’intervento di Silvano Perusini, dal titolo “La bicicletta come strumento didattico. Esperienze promozionali nella scuola con il progetto “Educare al benessere”.
La bicicletta è il primo mezzo di locomozione autonomo dei bambini, oltreché uno dei giochi più desiderati e posseduti. E’ il primo elemento di libertà: per questo la sua dimensione educativa è fondamentale, fin dai primi colpi di pedale. “Conoscenza” e “rispetto” sono i concetti che si posso apprendere nell’uso della bici, declinati in diversi modi: degli altri, delle regole, dell’ambiente.
Attraverso la bicicletta il bambino conosce (e rispetta) il proprio spazio quotidiano, ma è anche portato a superare i limiti, varcare i confini e affidarsi alla scoperta di nuovi spazi, in autonomia, spinto da uno spirito di socializzazione e percependo la necessità di elaborare e conoscere un codice di utilizzo della strada.
“La Bici è movimento ed il movimento è salute“ è così che si sviluppa il ragionamento durante il seminario ed in particolare nel secondo intervento, quello del prof. Carmelo Bazzano. Pedalare aiuta a migliorare lo stile di vita del bambino e in seguito è anche questa attività ludica e fisica che aiuterà a rallentare i processi di invecchiamento del cervello.
La bicicletta è un mezzo privilegiato per l’abitudine al movimento. Da questo concetto parte l’intervento di Mario Bellucci dal titolo “La bici è movimento ed il movimento è salute: come pedalare aiuta a migliorare lo stile di vita del bambino”. L’utilizzo della bicicletta accompagna la crescita della persona dall’età evolutiva, fino alla terza età; costituisce un collegamento ideale tra movimenti spontanei e movimenti strutturati; coinvolge tutta la famiglia e rimane un utile mezzo di trasporto non particolarmente costoso che si può anche tramandare negli anni.
Gli ultimi due interventi hanno avuto come oggetto l’attività della FCI “Pinocchio in bicicletta”. Maurizio Luzzi, responsabile del settore giovanile, ha illustrato le linee guida del progetto che ha ormai quattro anni di vita.
Caratteristica principale è proprio quella di promuovere la bicicletta come strumento educativo ed i suoi obiettivi di carattere sociale sono:
– la conoscenza delle norme di sicurezza su strada, con forti legami con l’educazione stradale;
– la conoscenza dell’ambiente, connessa agli aspetti dell’ecologia e quindi del rispetto dell’ambiente;
– l’apprendimento di corretti stili di vita, sia dal punto di vista di una sana attività fisica, sia nell’ambito di una corretta alimentazione.
Paolo Aprilini ha concluso il seminario con un’analisi ragionata dei primi anni di vita di “Pinocchio in bicicletta”, un’esperienza che rappresenta uno dei momenti più alti e riusciti di collaborazione tra una Federazione Sportiva e la Scuola.