A Verona è tradizione consolidata che, all’inizio della stagione agonistica, si celebri la “messa del ciclista” nella chiesa S. Maria Maddalena a Dossobuono. L’iniziativa è dell’Olimpica Dossobuono, sostenuta dal comitato provinciale.

    Durante la celebrazioni, sono stati ricordati gli amici scomparsi ed è stata letta la preghiera alla Madonna dell’Altarol, patrona e protettrice dei ciclisti, con la speranza che l’attività sportiva e gli allenamenti possano svolgersi in sicurezza e nel rispetto da parte di tutti gli utenti della strada. “Affidiamo al Signore il ciclismo in tutte le sue discipline – ha detto il presidente provinciale Diego Zoccatelli –, gli mettiamo nelle mani tutti i nostri buoni propositi per il 2025, gli chiediamo forza per i nostri volontari, dirigenti di società, accompagnatori, genitori nel divulgare la correttezza e la lealtà sportiva nel rispetto delle regole e degli avversari”.

    L’auspicio è che “la strada possa essere esperienza, di vita, di svago, di conoscenza delle realtà paesaggistiche, di ammirazione per il nostro bellissimo paese e non conflitto con gli automobilisti”. Ricordato che “troppe volte ci troviamo a piangere giovani vite spezzate per una distrazione, la fretta, una vita vissuta senza riflessione”, Zoccatelli ha concluso auspicando che “il ciclismo possa essere riparo verso il disagio giovanile, gli atteggiamenti di bullismo, quel male di vivere con cui molti ragazzi e ragazze convivono tutti i giorni”.

    Al termine della funzione religiosa, ai partecipanti è stato offerto un piccolo rinfresco a base di dolci e bevande calde.

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    Federciclismo

    Federazione Ciclistica Italiana





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    Veneto - A Verona celebrata la 'messa del ciclista'

    A Verona è tradizione consolidata che, all’inizio della stagione agonistica, si celebri la “messa del ciclista” nella chiesa S. Maria Maddalena a Dossobuono. L’iniziativa è dell’Olimpica Dossobuono, sostenuta dal comitato provinciale.

    Durante la celebrazioni, sono stati ricordati gli amici scomparsi ed è stata letta la preghiera alla Madonna dell’Altarol, patrona e protettrice dei ciclisti, con la speranza che l’attività sportiva e gli allenamenti possano svolgersi in sicurezza e nel rispetto da parte di tutti gli utenti della strada. “Affidiamo al Signore il ciclismo in tutte le sue discipline – ha detto il presidente provinciale Diego Zoccatelli –, gli mettiamo nelle mani tutti i nostri buoni propositi per il 2025, gli chiediamo forza per i nostri volontari, dirigenti di società, accompagnatori, genitori nel divulgare la correttezza e la lealtà sportiva nel rispetto delle regole e degli avversari”.

    L’auspicio è che “la strada possa essere esperienza, di vita, di svago, di conoscenza delle realtà paesaggistiche, di ammirazione per il nostro bellissimo paese e non conflitto con gli automobilisti”. Ricordato che “troppe volte ci troviamo a piangere giovani vite spezzate per una distrazione, la fretta, una vita vissuta senza riflessione”, Zoccatelli ha concluso auspicando che “il ciclismo possa essere riparo verso il disagio giovanile, gli atteggiamenti di bullismo, quel male di vivere con cui molti ragazzi e ragazze convivono tutti i giorni”.

    Al termine della funzione religiosa, ai partecipanti è stato offerto un piccolo rinfresco a base di dolci e bevande calde.

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    _Q0A000709 02 2025 Dossobuono Messa del Ciclista Photo Credit Photobicicailotto
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    A Verona è tradizione consolidata che, all’inizio della stagione agonistica, si celebri la “messa del ciclista” nella chiesa S. Maria Maddalena a Dossobuono. L’iniziativa è dell’Olimpica Dossobuono, sostenuta dal comitato provinciale.

    Durante la celebrazioni, sono stati ricordati gli amici scomparsi ed è stata letta la preghiera alla Madonna dell’Altarol, patrona e protettrice dei ciclisti, con la speranza che l’attività sportiva e gli allenamenti possano svolgersi in sicurezza e nel rispetto da parte di tutti gli utenti della strada. “Affidiamo al Signore il ciclismo in tutte le sue discipline – ha detto il presidente provinciale Diego Zoccatelli –, gli mettiamo nelle mani tutti i nostri buoni propositi per il 2025, gli chiediamo forza per i nostri volontari, dirigenti di società, accompagnatori, genitori nel divulgare la correttezza e la lealtà sportiva nel rispetto delle regole e degli avversari”.

    L’auspicio è che “la strada possa essere esperienza, di vita, di svago, di conoscenza delle realtà paesaggistiche, di ammirazione per il nostro bellissimo paese e non conflitto con gli automobilisti”. Ricordato che “troppe volte ci troviamo a piangere giovani vite spezzate per una distrazione, la fretta, una vita vissuta senza riflessione”, Zoccatelli ha concluso auspicando che “il ciclismo possa essere riparo verso il disagio giovanile, gli atteggiamenti di bullismo, quel male di vivere con cui molti ragazzi e ragazze convivono tutti i giorni”.

    Al termine della funzione religiosa, ai partecipanti è stato offerto un piccolo rinfresco a base di dolci e bevande calde.

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