Un momento di festa, ma anche di profonda riflessione. Il Comitato Trentino della Federciclismo ha chiamato a raccolta società e atleti al palazzetto dello sport di Andalo, dove hanno sfilato le eccellenze di un movimento che, anche nel 2024, ha saputo prendersi grandi soddisfazioni in termini di risultati, titoli e vittorie, confermandosi ideale palestra di educazione ai veri valori dello sport. Un lungo coro di applausi ha accompagnato la passerella dei protagonisti dell’annata da poco andata in archivio, segnata – e fa male il cuore a ricordarlo – anche dalla triste scomparsa di Matteo Lorenzi, strappato alla vita a soli 17 anni da un incidente in allenamento.
Il suo ricordo, unito alla testimonianza di due atleti che sono riusciti a rialzarsi dopo un gravissimo incidente (Federico Iacomoni e Alice Toniolli), ha rappresentato l’occasione per porre ancora una volta l’attenzione al tema della sicurezza, per lanciare l’ennesimo appello, in primis per chiedere quel circuito protetto nella città di Trento che società e Federciclismo invocano da oltre vent’anni. «La sicurezza è uno dei temi fondamentali, dobbiamo salvaguardare i ragazzi che praticano lo sport del ciclismo sulle strade – ha detto l’assessore provinciale allo sport Francesca Gerosa, spalleggiata dal presidente del consiglio provinciale Claudio Soini -. La vita di ogni ragazzo è il nostro principale pensiero, dobbiamo lavorare per questo». Un circuito protetto per i baby ciclisti sarebbe un importante passo in tal senso.
Alla festa del ciclismo trentino, che avuto anche un momento dedicato allo spettacolo grazie allo show offerto dai due specialisti della Bmx del team Ride For Fun Sebastiano Pancheri e Michele Bertolini, ha presenziato pure Cordiano Dagnoni. Il presidente della Federciclismo nazionale, affiancato dal consigliere federale Fabrizio Cazzola, non ha mancato di rimarcare il proprio attestato di stima per un territorio sempre capace di esprimere atleti d’eccellenza, oltre che di distinguersi per capacità organizzative, mentre a fare gli onori di casa sono stati il sindaco e l’assessore allo sport di Andalo Alberto Perli e Mirko Bottamedi, con la gradita presenza anche della numero 1 del Coni trentino Paola Mora, del presidente del Comitato Alto Adige della Fci Paolo Appoloni e del presidente del comitato regionale del Cip (Comitato Italiano Paralimpico) Massimo Bernardoni. Tra gli ospiti d’onore c’era pure il professionista Giulio Pellizzari, uno dei talenti più cristallini del ciclismo italiano, approdato recentemente al World Tour con la Red Bull-Bora Hansgrohe.
Le star della giornata, però, sono stati Federico Iacomoni e Alice Toniolli, due esempi di caparbietà e tenacia.

Iacomoni e Toniolli le star più applaudite
Dalla paura di non poter più camminare sulle proprie gambe alle braccia alzate sotto il traguardo della Coppa Ciuffenna a Loro (Arezzo). È la storia di Federico Iacomoni, che ad Andalo è stato insignito del premio intitolato alla memoria del giornalista Rolly Marchi, istituito nel 2013. Nel novembre 2023, Iacomoni fu travolto da un’automobile sulle strade della Val di Cembra durante un’uscita di allenamento. «Sono stato miracolato» dichiarò il classe 2002 di Gardolo, che dopo un lungo periodo di degenza e riabilitazione è tornato a pedalare. E a vincere, impresa che gli è riuscita a inizio settembre in Toscana. Un’icona della tenacia e della caparbietà, tanto quanto Alice Toniolli, che ha invece rischiato di dover dire “basta”, e non solo con il ciclismo, a causa di una caduta in gara nel Trevigiano, nella scorsa estate.
La diciannovenne di Mezzocorona, che in quanto a grinta e spirito d’abnegazione è seconda a poche, è riuscita a rialzarsi, a tornare alla vita, in tutti i sensi. Alice vede ancora il ciclismo nel suo futuro: tutto il mondo del ciclismo, quello trentino in primis, è felice di averla potuta riabbracciare.

L’iride di Magagnotti, l’oro europeo di Stenico e tanti acuti tricolori
I presentatori della festa del ciclismo Angelo Zambotti e Fabia Sartori hanno scandito la lunga serie delle premiazioni, che testimoniano la capacità del Trentino di eccellere, tanto in campo nazionale quanto internazionale. La stagione da poco conclusa ha regalato grandi soddisfazioni al classe 2007 di Avio Alessio Magagnotti, campione del mondo ed europeo dell’inseguimento a squadre e bronzo iridato nell’inseguimento individuale nella categoria juniores. Ad Andalo sono stati celebrati anche il diciottenne di Meano Mattia Stenico, campione europeo del team relay della mountain bike e ora pronto alla nuova avventura nel ciclismo che conta con la Vf Group Bardiani Csf Faizanè, la specialista del downhill Eleonora Farina, che nel 2024 ha conquistato la prima vittoria della carriera in Coppa del Mondo, ideale esempio per il talento emergente del settore “gravity” Riccardo Vender, campione italiano di downhill e di enduro tra gli Esordienti. Non sono mancati gli applausi nemmeno per l’allieva Agata Campana, campionessa italiana dell’omnium e vittoriosa alla Coppa Rosa di Borgo Valsugana, ricordando anche il bronzo tricolore dell’esordiente Nicolò Trainotti, gli ori in rosa (sempre tricolori) di Andrea Casagranda nella cronosquadre élite femminile e nel gravel della nonesa Giada Borghesi, atleta poliedrica che ha compiuto un importante salto di qualità anche nel ciclismo su strada.
Assieme a loro, ad Andalo sono stati celebrati tutti i medagliati a livello internazionale e nazionale, oltre ai campioni provinciali di tutte le discipline. La lista è lunga, a conferma di un movimento in salute, in primis grazie al lavoro delle società e dei tanti tecnici e dirigenti che si dedicano con grande professionalità e passione alla crescita dei ragazzi.

Benemerenza d’argento a Giovannina Collanega
Ad Andalo c’è stato l’“ultimo ballo” per il direttivo del Comitato Trentino della Federciclismo presieduto da Giovannina Collanega, che nell’occasione è stata insignita dal presidente della Fci nazionale Cordiano Dagnoni della medaglia d’argento al merito del ciclismo per quanto fatto in favore del movimento delle due ruote, in primis nell’ultimo quadriennio. «Voglio condividere questo gradito riconoscimento con tutta la mia squadra – ha detto Collanega, affiancata dai suoi vice Walter Zanardi e Antonio Benevenuti e dai consiglieri Paolo Castelli e Roberto Corradini -. Il nostro mandato è iniziato con il Covid, poi nel 2021 c’è stata la ripresa e nel corso del quadriennio siamo riusciti a portare in Trentino tanti grandi eventi e a conquistare ottimi risultati con i nostri ragazzi. Si chiude qui la mia esperienza come presidente del Comitato, ma non chiuderò certo le porte al ciclismo, il mio mondo ormai da quarant’anni. Sarò pronta a dare una mano a chi mi succederà».

Premio Timothy Porcelli alla Montecorona
Durante la festa del ciclismo non è mancato un momento di sentita commozione, che ha accompagnato la consegna del premio intitolato alla memoria di Timothy Porcelli, giovane ciclista prematuramente scomparso, vittima di un incidente in allenamento nel 2014, a soli 17 anni. Un destino tragicamente toccato quest’anno a un altro diciassettenne, Matteo Lorenzi. Il premio Timothy Porcelli è andato alla sua società di appartenenza, la Montecorona, che per tutta la stagione ha corso con il lutto al braccio. E la morte nel cuore. Nella speranza di non dover rivivere momenti come questo e che si possa fare qualcosa di concreto e importante in tema di sicurezza.

Il commosso saluto a Silvano Janes
Il 2024 è stato segnato da un altro doloroso lutto nel mondo delle due ruote trentine. Ad Andalo sarebbe dovuto salire sul palco anche l’icona del ciclismo amatoriale Silvano Janes, che sarebbe stato celebrato per l’ennesima maglia tricolore della sua carriera, quella conquistata ai campionati italiani gravel nel luglio scorso. Nell’ottobre scorso, il “tasso” (così veniva soprannominato) è stato costretto a lasciare il gruppo, stroncato da un malore mentre partecipava ai campionati europei di gravel ad Asiago. A ricordarlo è stato il compagno di mille pedalate Martino Fruet, che assieme alla presidente del Comitato Trentino della Federciclismo Giovannina Collanega ha consegnato il diploma destinato a Silvano al figlio Daniele, tra gli applausi della platea.

Challenge «Io Ci Provo»: vince il Gs Lagorai Bike
Il Gs Lagorai Bike succede nell’albo d’oro alla Società Ciclistica Avio. Dopo le felici esperienze del 2022 e del 2023, è stata riproposta anche quest’anno la challenge multidisciplinare «Io Ci Provo», riservata alle categorie giovanili. A primeggiare nella speciale classifica è stato il Gs Lagorai Bike, che ha totalizzato 142 punti, seguito in classifica dai campioni uscenti della Società Ciclistica Avio (125) e dalla Polisportiva Oltrefersina, con Uc Valle di Cembra e Veloce Club Borgo a chiudere la top 5.

Trentino Bike Cup e Trentino Mtb Kids: Bike Movement e Oltrefersina sugli scudi
Il team Bike Movement primattore nelle categorie Esordienti e Allievi, la Polisportiva Oltrefersina tra i Giovanissimi. I club presieduti rispettivamente da Ivan Degasperi e da Paolo Alverà si sono spartiti il bottino nei due circuiti all’insegna delle ruote grasse promossi dal Comitato di Trento della Federciclismo. Il Bike Movement ha dominato la scena nella Trentino Bike Cup per Esordienti e Allievi, totalizzando 887 punti nelle sei gare in calendario, contro i 276 della Polisportiva Oltrefersina e i 119 del Gs Lagorai Bike, che hanno occupato gli altri due gradini del podio. Ad Andalo sono stati premiati anche tutti i vincitori di categoria, ovvero Tobia Vanzetta (Litegosa) e Matteo Zanardi (Bike Movement) tra gli Esordienti 1° e 2° anno, Federica Quaglia (Bike Club 2000) e Lisa Fumanelli (Bike Movement) tra le Esordienti Donne classe 2011 e 2010, quindi Marco Valcanover (Polisportiva Oltrefersina) e Gioele Cobelli (Bike Movement) tra gli Allievi 1° e 2° anno, emulati al femminile dalle pari età Julia Kostner (Dynamic Bike Team Appiano) e Nicole Azzetti (Four Es Racing), quest’ultima applaudita anche per il prestigioso successo conseguito a Gorizia in estate ai campionati italiani di cross country.
A primeggiare nella classifica del circuito per Giovanissimi (7-12 anni) Trentino Mtb Kids, che prevedeva otto tappe con punteggi di gara e un “bonus presenza”, è stata la Polisportiva Oltrefersina a issarsi in vetta alla graduatoria (913 punti). Seconda piazza per il Centro Bike Val di Sole (732), che ha ospitato la prova finale a Daolasa, con il Gs Lagorai Bike terzo a quota 718.

Trofeo Coni e Bicimparo: un plauso alle giovani leve
Giovani ciclisti e biker crescono. Durante la cerimonia di premiazione, hanno meritatamente sfilato sul palco gli atleti – affiancati dai loro accompagnatori – che hanno rappresentato il Comitato di Trento della Federciclismo alle finali nazionali del Trofeo Coni e di Bicimparo, svoltesi rispettivamente a Catania e a Tarvisio (Udine). Matteo D’Aquilio ha guidato la spedizione in Sicilia, dove Samuele Ferrante, Jacopo D’Aquilio (Lagorai Bike), Noel Endrizzi (Gc Zambana) e Martina Bampi (Lagorai Bike) hanno conquistato un onorevole sesto posto. Al Trofeo Bicimparo, invece, la squadra guidata dai tecnici Lorenzo Donanzan e Christian Finotelli è salita sul gradino più alto del podio: a portare in trionfo i colori del Trentino, nell’occasione, sono stati Margherita Donanzan (Veloce Club Borgo), Gabriele Gerardo Salvati (Veloce Club Borgo), Pietro Revolti (Cc Forti e Veloci) e Giovanni Bernardi (Uc Valle di Cembra).

Attività organizzativa: spiccano Sc Storo, Borgo e Montecorona
Nel corso della festa del ciclismo è stato riservato un particolare riconoscimento alle dieci società che hanno organizzato più gare e manifestazioni nel corso della stagione. Il primato, nell’occasione, spetta alla Società Ciclistica Storo, che anche nel 2024 ha riproposto la Tre Giorni Giudicarie Dolomiti, una kermesse di tre giorni a tinte rosa per Esordienti Donne, Allieve e Junior Donne. Segue il Veloce Club Borgo, protagonista soprattutto a settembre con i weekend della Coppetta d’Oro, della Coppa d’Oro, della Coppa Rosa e della Coppa di Sera, mentre sul terzo gradino del podio c’è la Montecorona di Palù di Giovo, seguita da Ciclistica Dro, Gs Lagorai Bike, Gc Zambana, Polisportiva Oltrefersina, Cc Forti e Veloci, Cc Gardolo e Uc Valle di Cembra.

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Trento - Toniolli e Iacomoni star della festa del ciclismo nel ricordo di Matteo Lorenzi

Presente il presidente Dagnoni, che ha espresso parole di elogio per le attività del CP e delle società trentine

Un momento di festa, ma anche di profonda riflessione. Il Comitato Trentino della Federciclismo ha chiamato a raccolta società e atleti al palazzetto dello sport di Andalo, dove hanno sfilato le eccellenze di un movimento che, anche nel 2024, ha saputo prendersi grandi soddisfazioni in termini di risultati, titoli e vittorie, confermandosi ideale palestra di educazione ai veri valori dello sport. Un lungo coro di applausi ha accompagnato la passerella dei protagonisti dell’annata da poco andata in archivio, segnata – e fa male il cuore a ricordarlo – anche dalla triste scomparsa di Matteo Lorenzi, strappato alla vita a soli 17 anni da un incidente in allenamento.
Il suo ricordo, unito alla testimonianza di due atleti che sono riusciti a rialzarsi dopo un gravissimo incidente (Federico Iacomoni e Alice Toniolli), ha rappresentato l’occasione per porre ancora una volta l’attenzione al tema della sicurezza, per lanciare l’ennesimo appello, in primis per chiedere quel circuito protetto nella città di Trento che società e Federciclismo invocano da oltre vent’anni. «La sicurezza è uno dei temi fondamentali, dobbiamo salvaguardare i ragazzi che praticano lo sport del ciclismo sulle strade – ha detto l’assessore provinciale allo sport Francesca Gerosa, spalleggiata dal presidente del consiglio provinciale Claudio Soini -. La vita di ogni ragazzo è il nostro principale pensiero, dobbiamo lavorare per questo». Un circuito protetto per i baby ciclisti sarebbe un importante passo in tal senso.
Alla festa del ciclismo trentino, che avuto anche un momento dedicato allo spettacolo grazie allo show offerto dai due specialisti della Bmx del team Ride For Fun Sebastiano Pancheri e Michele Bertolini, ha presenziato pure Cordiano Dagnoni. Il presidente della Federciclismo nazionale, affiancato dal consigliere federale Fabrizio Cazzola, non ha mancato di rimarcare il proprio attestato di stima per un territorio sempre capace di esprimere atleti d’eccellenza, oltre che di distinguersi per capacità organizzative, mentre a fare gli onori di casa sono stati il sindaco e l’assessore allo sport di Andalo Alberto Perli e Mirko Bottamedi, con la gradita presenza anche della numero 1 del Coni trentino Paola Mora, del presidente del Comitato Alto Adige della Fci Paolo Appoloni e del presidente del comitato regionale del Cip (Comitato Italiano Paralimpico) Massimo Bernardoni. Tra gli ospiti d’onore c’era pure il professionista Giulio Pellizzari, uno dei talenti più cristallini del ciclismo italiano, approdato recentemente al World Tour con la Red Bull-Bora Hansgrohe.
Le star della giornata, però, sono stati Federico Iacomoni e Alice Toniolli, due esempi di caparbietà e tenacia.

Iacomoni e Toniolli le star più applaudite
Dalla paura di non poter più camminare sulle proprie gambe alle braccia alzate sotto il traguardo della Coppa Ciuffenna a Loro (Arezzo). È la storia di Federico Iacomoni, che ad Andalo è stato insignito del premio intitolato alla memoria del giornalista Rolly Marchi, istituito nel 2013. Nel novembre 2023, Iacomoni fu travolto da un’automobile sulle strade della Val di Cembra durante un’uscita di allenamento. «Sono stato miracolato» dichiarò il classe 2002 di Gardolo, che dopo un lungo periodo di degenza e riabilitazione è tornato a pedalare. E a vincere, impresa che gli è riuscita a inizio settembre in Toscana. Un’icona della tenacia e della caparbietà, tanto quanto Alice Toniolli, che ha invece rischiato di dover dire “basta”, e non solo con il ciclismo, a causa di una caduta in gara nel Trevigiano, nella scorsa estate.
La diciannovenne di Mezzocorona, che in quanto a grinta e spirito d’abnegazione è seconda a poche, è riuscita a rialzarsi, a tornare alla vita, in tutti i sensi. Alice vede ancora il ciclismo nel suo futuro: tutto il mondo del ciclismo, quello trentino in primis, è felice di averla potuta riabbracciare.

L’iride di Magagnotti, l’oro europeo di Stenico e tanti acuti tricolori
I presentatori della festa del ciclismo Angelo Zambotti e Fabia Sartori hanno scandito la lunga serie delle premiazioni, che testimoniano la capacità del Trentino di eccellere, tanto in campo nazionale quanto internazionale. La stagione da poco conclusa ha regalato grandi soddisfazioni al classe 2007 di Avio Alessio Magagnotti, campione del mondo ed europeo dell’inseguimento a squadre e bronzo iridato nell’inseguimento individuale nella categoria juniores. Ad Andalo sono stati celebrati anche il diciottenne di Meano Mattia Stenico, campione europeo del team relay della mountain bike e ora pronto alla nuova avventura nel ciclismo che conta con la Vf Group Bardiani Csf Faizanè, la specialista del downhill Eleonora Farina, che nel 2024 ha conquistato la prima vittoria della carriera in Coppa del Mondo, ideale esempio per il talento emergente del settore “gravity” Riccardo Vender, campione italiano di downhill e di enduro tra gli Esordienti. Non sono mancati gli applausi nemmeno per l’allieva Agata Campana, campionessa italiana dell’omnium e vittoriosa alla Coppa Rosa di Borgo Valsugana, ricordando anche il bronzo tricolore dell’esordiente Nicolò Trainotti, gli ori in rosa (sempre tricolori) di Andrea Casagranda nella cronosquadre élite femminile e nel gravel della nonesa Giada Borghesi, atleta poliedrica che ha compiuto un importante salto di qualità anche nel ciclismo su strada.
Assieme a loro, ad Andalo sono stati celebrati tutti i medagliati a livello internazionale e nazionale, oltre ai campioni provinciali di tutte le discipline. La lista è lunga, a conferma di un movimento in salute, in primis grazie al lavoro delle società e dei tanti tecnici e dirigenti che si dedicano con grande professionalità e passione alla crescita dei ragazzi.

Benemerenza d’argento a Giovannina Collanega
Ad Andalo c’è stato l’“ultimo ballo” per il direttivo del Comitato Trentino della Federciclismo presieduto da Giovannina Collanega, che nell’occasione è stata insignita dal presidente della Fci nazionale Cordiano Dagnoni della medaglia d’argento al merito del ciclismo per quanto fatto in favore del movimento delle due ruote, in primis nell’ultimo quadriennio. «Voglio condividere questo gradito riconoscimento con tutta la mia squadra – ha detto Collanega, affiancata dai suoi vice Walter Zanardi e Antonio Benevenuti e dai consiglieri Paolo Castelli e Roberto Corradini -. Il nostro mandato è iniziato con il Covid, poi nel 2021 c’è stata la ripresa e nel corso del quadriennio siamo riusciti a portare in Trentino tanti grandi eventi e a conquistare ottimi risultati con i nostri ragazzi. Si chiude qui la mia esperienza come presidente del Comitato, ma non chiuderò certo le porte al ciclismo, il mio mondo ormai da quarant’anni. Sarò pronta a dare una mano a chi mi succederà».

Premio Timothy Porcelli alla Montecorona
Durante la festa del ciclismo non è mancato un momento di sentita commozione, che ha accompagnato la consegna del premio intitolato alla memoria di Timothy Porcelli, giovane ciclista prematuramente scomparso, vittima di un incidente in allenamento nel 2014, a soli 17 anni. Un destino tragicamente toccato quest’anno a un altro diciassettenne, Matteo Lorenzi. Il premio Timothy Porcelli è andato alla sua società di appartenenza, la Montecorona, che per tutta la stagione ha corso con il lutto al braccio. E la morte nel cuore. Nella speranza di non dover rivivere momenti come questo e che si possa fare qualcosa di concreto e importante in tema di sicurezza.

Il commosso saluto a Silvano Janes
Il 2024 è stato segnato da un altro doloroso lutto nel mondo delle due ruote trentine. Ad Andalo sarebbe dovuto salire sul palco anche l’icona del ciclismo amatoriale Silvano Janes, che sarebbe stato celebrato per l’ennesima maglia tricolore della sua carriera, quella conquistata ai campionati italiani gravel nel luglio scorso. Nell’ottobre scorso, il “tasso” (così veniva soprannominato) è stato costretto a lasciare il gruppo, stroncato da un malore mentre partecipava ai campionati europei di gravel ad Asiago. A ricordarlo è stato il compagno di mille pedalate Martino Fruet, che assieme alla presidente del Comitato Trentino della Federciclismo Giovannina Collanega ha consegnato il diploma destinato a Silvano al figlio Daniele, tra gli applausi della platea.

Challenge «Io Ci Provo»: vince il Gs Lagorai Bike
Il Gs Lagorai Bike succede nell’albo d’oro alla Società Ciclistica Avio. Dopo le felici esperienze del 2022 e del 2023, è stata riproposta anche quest’anno la challenge multidisciplinare «Io Ci Provo», riservata alle categorie giovanili. A primeggiare nella speciale classifica è stato il Gs Lagorai Bike, che ha totalizzato 142 punti, seguito in classifica dai campioni uscenti della Società Ciclistica Avio (125) e dalla Polisportiva Oltrefersina, con Uc Valle di Cembra e Veloce Club Borgo a chiudere la top 5.

Trentino Bike Cup e Trentino Mtb Kids: Bike Movement e Oltrefersina sugli scudi
Il team Bike Movement primattore nelle categorie Esordienti e Allievi, la Polisportiva Oltrefersina tra i Giovanissimi. I club presieduti rispettivamente da Ivan Degasperi e da Paolo Alverà si sono spartiti il bottino nei due circuiti all’insegna delle ruote grasse promossi dal Comitato di Trento della Federciclismo. Il Bike Movement ha dominato la scena nella Trentino Bike Cup per Esordienti e Allievi, totalizzando 887 punti nelle sei gare in calendario, contro i 276 della Polisportiva Oltrefersina e i 119 del Gs Lagorai Bike, che hanno occupato gli altri due gradini del podio. Ad Andalo sono stati premiati anche tutti i vincitori di categoria, ovvero Tobia Vanzetta (Litegosa) e Matteo Zanardi (Bike Movement) tra gli Esordienti 1° e 2° anno, Federica Quaglia (Bike Club 2000) e Lisa Fumanelli (Bike Movement) tra le Esordienti Donne classe 2011 e 2010, quindi Marco Valcanover (Polisportiva Oltrefersina) e Gioele Cobelli (Bike Movement) tra gli Allievi 1° e 2° anno, emulati al femminile dalle pari età Julia Kostner (Dynamic Bike Team Appiano) e Nicole Azzetti (Four Es Racing), quest’ultima applaudita anche per il prestigioso successo conseguito a Gorizia in estate ai campionati italiani di cross country.
A primeggiare nella classifica del circuito per Giovanissimi (7-12 anni) Trentino Mtb Kids, che prevedeva otto tappe con punteggi di gara e un “bonus presenza”, è stata la Polisportiva Oltrefersina a issarsi in vetta alla graduatoria (913 punti). Seconda piazza per il Centro Bike Val di Sole (732), che ha ospitato la prova finale a Daolasa, con il Gs Lagorai Bike terzo a quota 718.

Trofeo Coni e Bicimparo: un plauso alle giovani leve
Giovani ciclisti e biker crescono. Durante la cerimonia di premiazione, hanno meritatamente sfilato sul palco gli atleti – affiancati dai loro accompagnatori – che hanno rappresentato il Comitato di Trento della Federciclismo alle finali nazionali del Trofeo Coni e di Bicimparo, svoltesi rispettivamente a Catania e a Tarvisio (Udine). Matteo D'Aquilio ha guidato la spedizione in Sicilia, dove Samuele Ferrante, Jacopo D’Aquilio (Lagorai Bike), Noel Endrizzi (Gc Zambana) e Martina Bampi (Lagorai Bike) hanno conquistato un onorevole sesto posto. Al Trofeo Bicimparo, invece, la squadra guidata dai tecnici Lorenzo Donanzan e Christian Finotelli è salita sul gradino più alto del podio: a portare in trionfo i colori del Trentino, nell’occasione, sono stati Margherita Donanzan (Veloce Club Borgo), Gabriele Gerardo Salvati (Veloce Club Borgo), Pietro Revolti (Cc Forti e Veloci) e Giovanni Bernardi (Uc Valle di Cembra).

Attività organizzativa: spiccano Sc Storo, Borgo e Montecorona
Nel corso della festa del ciclismo è stato riservato un particolare riconoscimento alle dieci società che hanno organizzato più gare e manifestazioni nel corso della stagione. Il primato, nell’occasione, spetta alla Società Ciclistica Storo, che anche nel 2024 ha riproposto la Tre Giorni Giudicarie Dolomiti, una kermesse di tre giorni a tinte rosa per Esordienti Donne, Allieve e Junior Donne. Segue il Veloce Club Borgo, protagonista soprattutto a settembre con i weekend della Coppetta d’Oro, della Coppa d’Oro, della Coppa Rosa e della Coppa di Sera, mentre sul terzo gradino del podio c’è la Montecorona di Palù di Giovo, seguita da Ciclistica Dro, Gs Lagorai Bike, Gc Zambana, Polisportiva Oltrefersina, Cc Forti e Veloci, Cc Gardolo e Uc Valle di Cembra.

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