Crocetti: “Questa designazione oltre a premiare una collega di grande qualità, dimostra l’impegno e il valore dei giudici italiani, orgoglio e vanto della Federazione Ciclistica Italiana”.

FIRENZE – E’ partita questa mattina dall’aeroporto Amerigo Vespucci di Peretola con il volo Firenze-Copenaghen, Francesca Mannori il Commissario Internazionale fiorentino che presiederà la giuria dell’imminente Tour de France. C’è grande soddisfazione nel ciclismo toscano e nazionale ed è la prima volta nella storia della prestigiosa gara a tappe, che una donna abbia avuto questo ruolo. Nel 2019 fu un altro apprezzatissimo commissario toscano, Gianluca Crocetti di Pontremoli, (che presiede l’attuale Commissione Nazionale Giudici di Gara) il presidente di giuria di quel Tour. Questa nuova designazione a distanza di poco tempo è un motivo di grande vanto e orgoglio per il ciclismo italiano, per quello toscano in particolare, e conferma le capacità dei giudici.

“Una designazione – afferma Crocetti – che conferma che non c’è distinzione nella categoria dei giudici tra uomo e donna, questo è il messaggio. Negli ultimi anni il gruppo dei giudici si è arricchito di presenze femminili e l’incarico ricevuto da Francesca è solo ed esclusivamente il premio alle sue riconosciute capacità. Voglio aggiungere – conclude Crocetti – che questa designazione importante e di prestigio dimostra l’impegno e il valore dei giudici italiani e la buona tradizione. La Federazione Ciclistica Italiana ne è orgogliosa”.

Francesca Mannori, fiorentina, entrò nella categoria nel 1993, giudice nazionale in moto dal ’98 con 4 Giri d’Italia svolti, ha al suo attivo le più importanti gare ciclistiche in Italia e all’estero, tra le quali anche 5 Mondiali oltre a vari Campionati Italiani; è stata presidente di giuria all’UAE Tour negli Emirati Arabi ed al Tour de Ruanda. Tra le gare a tappe oltre al Giro d’Italia, ha svolto servizio alla Vuelta 2013, al Tour de France 2017 e 2021, al Giro di Svizzera, alla Tirreno Adriatico, a vari Campionati Italiani, oltre alle classiche del World Tour, come Milano-Sanremo, Giro di Lombardia (quest’anno è stata designata come Var), Liegi-Bastogne-Liegi, Giro delle Fiandre, alle quali quest’anno si è aggiunta la Parigi-Roubaix, quale componente il collegio di giuria, oltre ad essere stata presidente di giuria alla “Rubè” femminile. Ricordiamo infine che Francesca Mannori è stata presidente della Commissione Regionale Giudici di Gara della Toscana dal 2009 al 2016, e che fa parte della Equipment And New Technologies Commission dell’UCI, in pratica la Commissione materiali e nuove tecnologie.

Per il presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo Saverio Metti “si tratta di un incarico che Francesca merita per competenza, professionalità e passione, ed esprimo la grande soddisfazione a nome di tutto il Comitato”.

Francesca è tranquilla per l’incarico che la attende da venerdì prossimo.

“Il bravo giudice è quello che ha la competenza e la conoscenza del regolamento tale da prendere le decisioni giuste. Che non ha dubbi nell’applicare le regole. Detto ciò, lo stesso regolamento va poi calato nella realtà e serve il giusto equilibrio per dialogare con tutti i componenti in gara. Ma di base il filo conduttore resta il regolamento. Senza di questo non ci può essere dialogo”. Al Tour de France saranno 15 i giudici più Francesca in qualità di presidente. Già 16 lo stesso numero dei corridori italiani presenti alla Grande Boucle.


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Tour de France - Francesca Mannori, italiana la prima donna presidente di giuria

Crocetti: "Questa designazione oltre a premiare una collega di grande qualità, dimostra l’impegno e il valore dei giudici italiani, orgoglio e vanto della Federazione Ciclistica Italiana”.

Crocetti: "Questa designazione oltre a premiare una collega di grande qualità, dimostra l’impegno e il valore dei giudici italiani, orgoglio e vanto della Federazione Ciclistica Italiana”.

FIRENZE – E’ partita questa mattina dall’aeroporto Amerigo Vespucci di Peretola con il volo Firenze-Copenaghen, Francesca Mannori il Commissario Internazionale fiorentino che presiederà la giuria dell’imminente Tour de France. C’è grande soddisfazione nel ciclismo toscano e nazionale ed è la prima volta nella storia della prestigiosa gara a tappe, che una donna abbia avuto questo ruolo. Nel 2019 fu un altro apprezzatissimo commissario toscano, Gianluca Crocetti di Pontremoli, (che presiede l’attuale Commissione Nazionale Giudici di Gara) il presidente di giuria di quel Tour. Questa nuova designazione a distanza di poco tempo è un motivo di grande vanto e orgoglio per il ciclismo italiano, per quello toscano in particolare, e conferma le capacità dei giudici.

“Una designazione – afferma Crocetti – che conferma che non c’è distinzione nella categoria dei giudici tra uomo e donna, questo è il messaggio. Negli ultimi anni il gruppo dei giudici si è arricchito di presenze femminili e l’incarico ricevuto da Francesca è solo ed esclusivamente il premio alle sue riconosciute capacità. Voglio aggiungere – conclude Crocetti – che questa designazione importante e di prestigio dimostra l’impegno e il valore dei giudici italiani e la buona tradizione. La Federazione Ciclistica Italiana ne è orgogliosa”.

Francesca Mannori, fiorentina, entrò nella categoria nel 1993, giudice nazionale in moto dal '98 con 4 Giri d'Italia svolti, ha al suo attivo le più importanti gare ciclistiche in Italia e all’estero, tra le quali anche 5 Mondiali oltre a vari Campionati Italiani; è stata presidente di giuria all’UAE Tour negli Emirati Arabi ed al Tour de Ruanda. Tra le gare a tappe oltre al Giro d’Italia, ha svolto servizio alla Vuelta 2013, al Tour de France 2017 e 2021, al Giro di Svizzera, alla Tirreno Adriatico, a vari Campionati Italiani, oltre alle classiche del World Tour, come Milano-Sanremo, Giro di Lombardia (quest’anno è stata designata come Var), Liegi-Bastogne-Liegi, Giro delle Fiandre, alle quali quest’anno si è aggiunta la Parigi-Roubaix, quale componente il collegio di giuria, oltre ad essere stata presidente di giuria alla “Rubè” femminile. Ricordiamo infine che Francesca Mannori è stata presidente della Commissione Regionale Giudici di Gara della Toscana dal 2009 al 2016, e che fa parte della Equipment And New Technologies Commission dell’UCI, in pratica la Commissione materiali e nuove tecnologie.

Per il presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo Saverio Metti “si tratta di un incarico che Francesca merita per competenza, professionalità e passione, ed esprimo la grande soddisfazione a nome di tutto il Comitato”.

Francesca è tranquilla per l’incarico che la attende da venerdì prossimo.

“Il bravo giudice è quello che ha la competenza e la conoscenza del regolamento tale da prendere le decisioni giuste. Che non ha dubbi nell’applicare le regole. Detto ciò, lo stesso regolamento va poi calato nella realtà e serve il giusto equilibrio per dialogare con tutti i componenti in gara. Ma di base il filo conduttore resta il regolamento. Senza di questo non ci può essere dialogo”. Al Tour de France saranno 15 i giudici più Francesca in qualità di presidente. Già 16 lo stesso numero dei corridori italiani presenti alla Grande Boucle.


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Crocetti: "Questa designazione oltre a premiare una collega di grande qualità, dimostra l’impegno e il valore dei giudici italiani, orgoglio e vanto della Federazione Ciclistica Italiana”.

FIRENZE – E’ partita questa mattina dall’aeroporto Amerigo Vespucci di Peretola con il volo Firenze-Copenaghen, Francesca Mannori il Commissario Internazionale fiorentino che presiederà la giuria dell’imminente Tour de France. C’è grande soddisfazione nel ciclismo toscano e nazionale ed è la prima volta nella storia della prestigiosa gara a tappe, che una donna abbia avuto questo ruolo. Nel 2019 fu un altro apprezzatissimo commissario toscano, Gianluca Crocetti di Pontremoli, (che presiede l’attuale Commissione Nazionale Giudici di Gara) il presidente di giuria di quel Tour. Questa nuova designazione a distanza di poco tempo è un motivo di grande vanto e orgoglio per il ciclismo italiano, per quello toscano in particolare, e conferma le capacità dei giudici.

“Una designazione – afferma Crocetti – che conferma che non c’è distinzione nella categoria dei giudici tra uomo e donna, questo è il messaggio. Negli ultimi anni il gruppo dei giudici si è arricchito di presenze femminili e l’incarico ricevuto da Francesca è solo ed esclusivamente il premio alle sue riconosciute capacità. Voglio aggiungere – conclude Crocetti – che questa designazione importante e di prestigio dimostra l’impegno e il valore dei giudici italiani e la buona tradizione. La Federazione Ciclistica Italiana ne è orgogliosa”.

Francesca Mannori, fiorentina, entrò nella categoria nel 1993, giudice nazionale in moto dal '98 con 4 Giri d'Italia svolti, ha al suo attivo le più importanti gare ciclistiche in Italia e all’estero, tra le quali anche 5 Mondiali oltre a vari Campionati Italiani; è stata presidente di giuria all’UAE Tour negli Emirati Arabi ed al Tour de Ruanda. Tra le gare a tappe oltre al Giro d’Italia, ha svolto servizio alla Vuelta 2013, al Tour de France 2017 e 2021, al Giro di Svizzera, alla Tirreno Adriatico, a vari Campionati Italiani, oltre alle classiche del World Tour, come Milano-Sanremo, Giro di Lombardia (quest’anno è stata designata come Var), Liegi-Bastogne-Liegi, Giro delle Fiandre, alle quali quest’anno si è aggiunta la Parigi-Roubaix, quale componente il collegio di giuria, oltre ad essere stata presidente di giuria alla “Rubè” femminile. Ricordiamo infine che Francesca Mannori è stata presidente della Commissione Regionale Giudici di Gara della Toscana dal 2009 al 2016, e che fa parte della Equipment And New Technologies Commission dell’UCI, in pratica la Commissione materiali e nuove tecnologie.

Per il presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo Saverio Metti “si tratta di un incarico che Francesca merita per competenza, professionalità e passione, ed esprimo la grande soddisfazione a nome di tutto il Comitato”.

Francesca è tranquilla per l’incarico che la attende da venerdì prossimo.

“Il bravo giudice è quello che ha la competenza e la conoscenza del regolamento tale da prendere le decisioni giuste. Che non ha dubbi nell’applicare le regole. Detto ciò, lo stesso regolamento va poi calato nella realtà e serve il giusto equilibrio per dialogare con tutti i componenti in gara. Ma di base il filo conduttore resta il regolamento. Senza di questo non ci può essere dialogo”. Al Tour de France saranno 15 i giudici più Francesca in qualità di presidente. Già 16 lo stesso numero dei corridori italiani presenti alla Grande Boucle.