“Siamo già al lavoro per realizzare quanto ci siamo prefissi, con il massimo impegno ma soprattutto con la disponibilità di ascolto. Voglio ringraziare Andrea Tafi che si è confrontato con me. Se lo vorrà, può essere utile al Comitato.”
FIRENZE – Il neo eletto presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo Saverio Metti, in attesa dell’insediamento ufficiale presso la sede del CONI a Firenze che ospita il Comitato, non ha perso tempo, c’è da lavorare, il Comitato toscano è indietro per lo slittamento di 20 giorni dell’assemblea delle società rispetto ai programmi.
“Grazie alle società – dice Metti – ai presidenti che mi hanno conferito questo compito così impegnativo ma anche stimolante. Siamo già al lavoro per realizzare quanto ci siamo prefissi, con il massimo impegno ma soprattutto con la disponibilità di ascolto. Voglio ringraziare Andrea Tafi che si è confrontato con me e gli voglio portare il mio rispetto e la mia stima. Se lo vorrà, può essere utile al Comitato. E’ stata una cavalcata lunga 5 mesi che mi ha fatto scoprire che la passione è la base del nostro sport che unita alle competenze, fa la differenza. Dobbiamo pensare subito ai calendari delle gare 2021, a fine febbraio è prevista l’apertura con la Firenze-Empoli da parte della Maltinti, coronavirus permettendo, ed alla nomina delle varie Commissioni in seno al Comitato”.
– Ci saranno sappiamo molte novità in tema di attività.
“E’ necessario un nuovo modo di gestire le attività del Comitato e delle varie Commissioni rivedendo la sua organizzazione, con la nomina di aree tecniche per i diversi settori. Occorrono direttive chiare e ben definite su programmi di attività e di budget da presentare per tempo, diciamo entro ottobre per la stagione successiva”.
– Quale la priorità assoluta presidente.
“Quella della sicurezza, dobbiamo cambiare mentalità e compiere un salto di qualità. La sicurezza è condizione essenziale per l’esistenza del ciclismo, ci sarà a tale scopo una commissione specifica su questo tema, che dovrà collaborare con società, direttori sportivi, direttori di corsa e presidenti”.
– A livello giovanile quale il programma futuro.
“Dobbiamo diventare più attrattivi per le famiglie. Distanza netta senza se e senza ma dal doping, occorrono impianti sicuri, istruttori qualificati di supporto alle società, maggiore multidisciplina, con attività su pista, mountain bike, ciclocross”.
– I rapporti con le istituzioni e la comunicazione.
“Occorre recuperare un maggior dialogo nel rapporto con le istituzioni politiche e amministrative. Per la comunicazione dobbiamo far conoscere le attività del Comitato toscano sul web, sui social, verso la stampa e i media. In fatto di comunicazione anche un dialogo più stretto e continuo con i Comitati Provinciali e le società di base. Ed infine mi piacerebbe istituire una Commissione per ricordare i fasti del ciclismo toscano, i suoi protagonisti, forti della storia che abbiamo”.
– Il problema Covid sempre di attualità, le previsioni.
“Ci sarà una commissione di sostegno alle società per gestire i protocolli Covid 19 e le varie disposizioni che vengono emanate a livello nazionale e locale”.
– Quattro candidati per la presidenza nazionale della Federciclismo, chi appoggerà la Toscana?
“Il Comitato si è già incontrato con i delegati che rappresenteranno la Toscana, faremo altre valutazioni e decideremo prima del 21 febbraio”.
Antonio Mannori