Il presidente Diego Zoccatelli ha riunito al Castello Scaligero di Valeggio sul Mincio sponsor e alcuni atleti che si sono distinti in questa stagione.
VALEGGIO SUL MINCIO (VR) – Archiviati i vari campionati italiani è giunto il momento per il Comitato Veronese della Federciclismo di fare un primo bilancio della stagione 2024 e di iniziare a pianificare quello che sarà nel 2025. E ieri sera al Castello Scaligero di Valeggio sul Mincio il presidente Diego Zoccatelli ha radunato sponsor, società e sostenitori per quello che è diventata una sorta di tradizione per gli appassionati di ciclismo veronese (credit Photobicicailotto).
Questi i passaggi più significativi del discorso tenuto dal presidente Zoccatelli che, dopo aver ringraziato l’Amministrazione Comunale di Valeggio sul Mincio e il sindaco Alessandro Gardoni, ha speso le sue prime parole rivolgendole agli sponsor e al Comitato Gestione Pista Pescantina; «senza i quali nessuna delle nostre idee potrebbe essere messa a terra, non ci sarebbero le gare al velodromo e non riusciremmo a esprimere al meglio la passione che noi Dirigenti mettiamo nelle nostre attività».
«Negli ultimi otto anni, cioè da quando questo gruppo di lavoro si è insediato a pieni poteri, abbiamo messo in campo una notevole forza organizzativa: 42 gare tra pista, strada, mtb, amatori, con in prima linea non solo gli sponsor ma anche gli innumerevoli volontari, amici che hanno messo a nostra disposizione il loro tempo, che hanno fatto dei loro sabati e domeniche un servizio unico per il ciclismo veronese e per il Comitato».
Un Comitato che si appresta a vivere una importante tornata elettorale, dopo i due mandati guidati da Zoccatelli.
«Sono orgoglioso di come il Comitato Provinciale e il Comitato Gestione Pista uniti abbiano camminato insieme nella stessa direzione. E poi l’esperienza di storici dirigenti del ciclismo veronese, insieme alla forza delle idee di chi “anche se non è più corridore, lo si sente ogni istante; mi permetto inoltre di ricordare il mio top player: Simone Contin. Io ed Ennio Cordioli lo avevamo capito dal primo momento dopo il forfait di un certo Sergio Bianchetto. Non potevo trovare di certo un altro che fosse stato un Campione come Sergio, ma ho trovato un Campione di Amicizia, sia con noi dirigenti del Comitato, sia soprattutto con gli atleti: un grandissimo tecnico che per troppi anni era stato lontano dalle due ruote. Era il momento di ritornare…in pista. E stavolta con il Comitato».
Dirigenti, ma anche atleti, come i due ospiti d’onore presenti alla serata: gli esordienti: Simone Brutti (Team Barbieri) e Alessandro Turatta (Team Verona Mtb), reduce dal titolo nazionale della specialità Eliminator.
«Due atleti impegnati nelle specialità offoraod che testimoniano ancora una volta quanto Verona sia al centro di tutte le discipline del ciclismo, basti pensare anche a Edoardo Zamperini, campione d’Italia U23, cresciuto solcando le strade della Valpantena e della val d’Illasi, ma anche a Bertagnoli, Cantiero e Fantoni, atleti che con la bmx fanno sognare ogni giovane atleta che sia avvicina alle 3 piste che ci sono in Provincia di Verona. O come Michele Scartezzini, che è diventato un decano dei velodromi a livello mondiale. Verona è grande perché ha gare e atleti di tutte le discipline del ciclismo, ma soprattutto perché nelle società si trova la forza necessaria per tramutare in realtà ogni sogno dei giovani atleti».
Ciclismo giovanile, ciclismo agonistico ma per far crescere i giovani. Queste saranno le parole d’ordine per chi vorrà nei prossimi anni avere la “Verona Ciclistica” al fianco.
Roberto Amaglio
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