Nonostante il maltempo si è conclusa con successo l’avventura sperimentale Appulo-Lucana per esordienti, Allievi e Juniores sotto l’egida della Federciclismo e all’insegna della bike economy
Il Trittico Trofeo Unesco 2021 è consegnato agli annali. Condito da una buona dose di pioggia autunnale, al punto che quasi verrebbe da dire “gara bagnata, gara fortunata”, l’evento che lo scorso fine settimana ha visto protagonisti alcuni dei Patrimoni dell’Umanità di Puglia e Basilicata re-interpretati in chiave ciclistica può andare in archivio con il sorriso.
Fasano a settembre, poi la due giorni ottobrina con la Matera-Castel del Monte, la Andria-Castel del Monte e la Noci Alberobello. Tipo pista, gara in linea, gara a cronometro (anche se poi quest’ultima non si è tenuta a causa del meteo avverso): tutti gli ingredienti per costruire i campioni del futuro. Dedicato alle categorie Esordienti, Allievi e Juniores della Federazione Ciclistica Italiana, il Trofeo Unesco 2021 ha infatti unito gli aspetti culturali e paesaggistici notoriamente famosi dei territori attraversati con una inedita lettura agonistica, mostrando che anche la Puglia e la Basilicata – come d’altronde già affermato dal tricolore di Costa dei Trulli – sono pronte ad ospitare il grande ciclismo.
250 atleti nelle tre categorie, 200 tra genitori e accompagnatori a testimoniare la riuscita dell’evento con una non irrilevante ricaduta sul tessuto alberghiero delle due regioni, a dimostrazione che il ciclismo può fare sistema anche con gli operatori economici e che non è soltanto un valido svago e divertimento sportivo.
Oltre gli aspetti prettamente tecnici, però, la chiave del successo del Trofeo Unesco 2021 è da ricercarsi nella parola “sinergia”. Otto le società protagoniste di questo miracolo sportivo, due delle quali capofila e organizzatrici, Team Eurobike Corato e ASD 1D+ assieme a altri 6 team: Scuola di Ciclismo Franco Ballerini – M&M Bike Andria – Spes Alberobello – GS Patruno Canosa – Polisportiva Re-Cycling Bernalda ASD Narducci Edil Cofano in rappresentanza di un vasto territorio e ben 5 città: Fasano, Matera, Andria, Noci, Alberobello, due regioni (Puglia e Basilicata) e quattro province (Brindisi, Bari, BAT, Matera).
Altro punto da sottolineare, particolarità del Trofeo Unesco 2021, è la sua volontà e intrinseca capacità di destagionalizzare il turismo in Puglia e Basilicata, dimostrando che le nostre regioni sanno poter offrire ospitalità in ogni mese dell’anno e non solo per la terna trulli-mare-masserie. Inoltre, quello messo a punto congiungendo tre Meraviglie dell’Umanità come i siti Unesco di Matera, Castel del Monte e Alberobello è stato un primo deciso passo verso quella bike economy cui sia la Regione Puglia che la Federazione Ciclistica Italiana stanno tendendo con decisione e forte impegno pragmatico.
Lo sottolinea Tommaso Depalma, sindaco di Giovinazzo e soprattutto mentore del Consorzio Puglia Bici e Futuro, compagine ambiziosa e ben strutturata che punta a fare della Puglia e della vicina Lucania due terre di grande ciclismo: «Da questo evento, organizzato in davvero poco tempo considerate le circostanze che tutti stiamo vivendo, emerge la lungimiranza di chi assume grande consapevolezza della grande forza di una squadra coesa. Ci siamo accreditati presso le istituzioni come realtà credibile e affidabile e infatti abbiamo ricevuto piena collaborazione, si consideri che non è certo facile organizzare sei gare su strada in due giorni se non si dialoga bene e chiaramente con la Pubblica Amministrazione.
Questa due giorni conclusiva ci ha insegnato molto: nonostante il meteo cattivo abbiamo visto a Matera e in Valle d’Itria una moltitudine di turisti, pressoché stranieri, in bicicletta. È la dimostrazione che è un asset da continuare a spingere e sostenere. La testa è già al 2022, anno nel quale sicuramente ci saranno delle piccole modifiche nelle modalità organizzative e un migliore calendario degli eventi, perchè bisogna sempre fare tesoro dei propri errori e puntare al meglio. Desidero infine porgere i miei più sinceri complimenti a tutta l’organizzazione, che da non conoscersi quasi per nulla sta diventando un’unica squadra affiatata all’insegna della sinergia. Un applauso lunghissimo è poi da tributare a tutti gli atleti che hanno sfidato il meteo avverso e hanno completato le gare, dando al mondo intero una lezione di grinta e di attaccamento alla maglia. Non potremmo chiedere di meglio ai nostri giovani!».
La cronaca sportiva della due giorni
Sabato 9 ottobre, la corsa ciclistica multi-categoria è entrata nel vivo con la tappa che ha fatto perno su Castel del Monte: gli juniores sono partiti dai suggestivi Sassi di Matera, in Basilicata, gli allievi e gli esordienti dalla Città Fedele, Andria. Tutti sono arrivati ai piedi del Castel del Monte, l’Ottagono per eccellenza, con l’organizzazione curata dal Team Eurobike Corato e con l’assistenza dell’ASD M&M Bike Andria e della Re-Cycling Bernalda nelle fasi di partenza.
Tra gli juniores, partiti la mattina da Matera, si è imposto Giuliano Santarpia (CPS Professional) al termine di una gara tiratissima e molto controllata. La situazione si è infatti sbloccata solo all’ultimo km, nel punto più duro dell’ascesa verso il Castel del Monte, quando ha attaccato la Vini Fantini. Nella volata a ranghi ristretti, sotto una fredda pioggia battente, il pupillo di Clemente Cavaliere si è imposto con decisione su Luigi Castellari (Reka Mokador Pedale Chiaravallese) e Umberto Ceroli (Vini Fantini). Migliore delle ragazze Sara Fralleoni (Team Logistica Ambientale).
Nel pomeriggio largo agli esordienti e agli allievi, anch’essi in gara con condizioni climatiche molto esigenti. Tra i più piccoli ha trionfato Marco Russo (GS Salentino) chiudendo la gara in 51’48”. In una volata a ranghi ristretti ha preceduto sul podio la coppia del Team Cesaro Giuseppe Sciarra (2°) e Michele Pascarella.
Tra gli allievi, invece, la vittoria ha sorriso all’esperto Federico Amati (Team Logistica Ambientale) che ha preceduto di misura Gianmarco Vicini (AS Roma Coratti) e Leonardo Di Santo (Go Fast) in 1h03’58”.
Domenica 10 ottobre carovana in Valle d’Itria per la Noci-Alberobello, tappa di chiusura. Lo sforzo organizzativo curato dalla novella ASD 1D+ sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana e con tutto il supporto del neonato Consorzio Puglia Bici e Futuro è stato messo a dura prova dal clima decisamente invernale che si è abbattuto su tutta la Valle d’Itria, costringendo l’entourage ad annullare la prova a cronometro pomeridiana per esordienti e allievi e lasciando attiva solo l’impegnativa prova in linea per la categoria juniores. L’ordine di arrivo di Allievi ed Esordienti del sabato vale dunque anche come classifica generale del Trofeo Unesco, considerato il mancato svolgimento della tappa di Alberobello.
In una corsa estremamente selettiva e impegnativa dal punto di vista fisico e tecnico (solo 20 i corridori giunti al traguardo), si è imposto con decisione l’Abruzzese Umberto Ceròli (Vini Fantini Sportur Freebike) al termine di una lunga fuga solitaria, giunta al culmine di un perfetto gioco di squadra. Ha preceduto, per distacco e di ben 4 minuti, Federico Di Mauro (Gulp! Pool Val Vibrata) e Armando Lettiero (CPS Professional). Fuori dal podio, per una rovinosa caduta, per fortuna senza conseguente, il vincitore di Castel del Monte Giuliano Santarpia.
Il vincitore del Trofeo Unesco per la Categoria Juniores vive ad Archi un piccolo paese d’Abruzzo. 18 anni, frequenta il quinto anno dell’istituto professionale Da Vinci-De Giorgio di Lanciano. È in sella sin dalla categoria giovanissimi, G1/7 anni. Negli scorsi anni non ha mai vinto, ma si è sempre ben piazzato. Quest’anno, l’ultimo nella categoria juniores, ha raccolto ben tre successi e moltissimi altri piazzamenti nei 10 e nei 5. Ha vestito la maglia azzurra al trofeo Buffoni.
«Sabato siamo partiti con l’intento di voler attaccare e portare via qualche fuga come squadra, che non è mai partita perché il gruppo è stato sempre compatto fino all’ultimo km – spiega Ceròli – ho provato ad anticipare la volata ai -500 perché so di non essere veloce, ho voluto giocare la carta sorpresa ma agli ultimi 50 metri sono stati beffato da Giuliano Santarpia. Un ottimo terzo posto. Nella gara di domenica, invece, il percorso era davvero insidioso, mai un metro di pianura, con Sali-scendi, strade strette, curve pericolose. Come Vini Fantini Sportur Free Bike abbiamo deciso di attaccare sin da subito, con Nicolò di Giacomo. Una fuga andata avanti per 60 km sino a quando è stata ripresa. In quel momento, sullo strappo più duro ho deciso di attaccare prendendo un bel vantaggio. Ci ho sempre creduto perché era l’ultima gara con la divisa Vini Fantini e ho fatto una crono individuale di 30 km arrivando tutto solo al traguardo. È stata una grande emozione, è la prima volta che attacco così da lontano ed è andata veramente bene. Ho sofferto tanto, ma non ho mai mollato. Lo dovevo alla mia grandissima squadra, che con questa straordinaria occasione ringrazio per intero – aggiunge emozionato il vincitore del Trofeo Unesco – Dalla presidentessa Genny Di Comun ai due DS Fabrizio Orlando e Pasquale Parmegiani, al mio preparatore Francesco Parmegiani e tutti gli sponsor. Ma soprattutto i miei compagni di squadra, con i quali ho passato davvero bei momenti. Sono stati due anni fantastici, durante i quali mi sono divertito e mi sono tolto belle soddisfazioni».
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