Dominio sloveno in una delle tappe più dure di questa edizione: Tadej supera ancora una volta sul traguardo Primoz che guadagna su tutti gli altri. Salta Bernal che rimedia oltre 8′ di distacco. Caruso 13° al traguardo.
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) coglie la sua seconda vittoria in questo Tour, ancora una volta davanti al connazionale (e maglia Gialla) Roglic in vetta al Grand Colombier. Nairo Quintana e Egan Bernal escono di scena dalla lotta per il podio, ma il Tour non ci sembra ancora deciso. Anzi.
Primoz Roglic a nostro avviso ha ben poco da festeggiare oggi. Certo, si è tolto dalla "scia" il vincitore della passata edizione, e fino a 100 metri dal traguardo questa poteva essere per lui un'ottima notizia. Ma un altro millennial si appresta ad agitare i suoi sogni. Infatti lo spunto deciso con il quale Tadej Pogacar l'ha superato sul traguardo, dopo una delle tappe più dure e faticose di questo Tour, è inappellabile. Ci è sembrato, anzi, che Roglic improvvisamente, negli ultimi 50 metri, abbia sentito, improvvisamente, il peso e la stanchezza dei chilometri fin qui percorsi. E visto che i due sloveni sono staccati in classifica soltanto di 40" pensiamo che la Maglia Gialla non possa certo essere tranquilla. Dopo il riposo (e relativi tamponi di domani) lo attende una terza settimana nella quale deve dimostrare di non soffrirla, come accaduto in passato.
C'è anche un altro elemento che nel finale della bella tappa di oggi, la 15^ da Lione al Grand Colombier di 174,5 km, ci sembra possa preoccupare l'alfiere della Jumbo Visma. Il suo scatto, ai 700 metri, dopo l'ottimo lavoro della sua formazione, ha fatto meno danni del previsto. Si è portato dietro lo stesso Pogacar (con irrisoria facilità), Porte, Lopez ed anche il suo scudiero Kuss. Insomma, per farla breve, Roglic ha provato a vincere, ma è stato battuto, e non ha messo gli avversari nell'angolo. Quando ti trovi un Uran a 1'34" e un Miguel Angel Lopez a 1'45", per capirci, ogni tappa potrebbe diventare un'insidia e le imboscate sono sempre dietro l'angolo.
Per quanto riguarda i nostri colori, da registrare il 13° posto di Damiano Caruso che, seppur impegnato nel lavoro di supporto a Landa, si conferma l'italiano più attrezzato per la classifica di questo Tour. Anche oggi ha scalato posizioni e adesso è 14°, a 9'02 da Roglic, e a meno di un minuto da Bernal che, con la crisi di oggi iniziata appena la strada è cominciata a salire verso il traguardo, è uscito definitivamente dalla generale. (au)
La classifica
1. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) 65h37'07'' 2. Tadej Pogacar (UAE Emirates) a 40"; 3. Rigoberto Uran (Ef Pro Cycling) a 1'34"; 4. Miguel Angel Lopez a 1'45"; 5. Adam Yates a 2'03"; 6. Richie Porte a 2'13"; 7. Mikel Landa a 2'16"; 8. Enric Mas a 3'15"; 9. Nairo Quintana a 5'08"; 10. Tom Dumoulin a 5'12".