Cittadella (Padova) – Le meravigliose imprese realizzate dagli atleti della categoria Juniores in tutto l’arco della stagione nelle gare su strada e su pista sono stati rivissute, in un clima di grande entusiasmo, domenica 3 novembre, nella cerimonia delle premiazioni e dei festeggiamenti della 12^ edizione del Gran Premio Nazionale F.W.R. Baron, valido per il Progetto Giovani e comprendente 47 manifestazioni internazionali e nazionali, che si è svolta nell’Hotel Ristorante “Rometta” di Cittadella, in provincia di Padova. L’attesissima manifestazione, voluta dalla famiglia Baron composta da Fiorella, Rino, Wais e Ronni, è stata condotta da Giada Borgato e da Leonardo Metalli. Un impegno voluto dalla famiglia Baron che si dedica da 40 anni con la Società Ciclistica che porta il suo nome e assegna il Superprestige Wilier e che ha dato la possibilità a tanti atleti di raggiungere grandi risultati.

  La cerimonia che ha avuto tra gli ospiti d’onore il campionissimo Gianni Bugno, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni, il consigliere federale, Gianantonio Crisafulli, i Commissari Tecnici delle Nazionali, Dino Salvoldi e Mario Scirea, il consigliere della Regione Veneto, Alberto Villanova e quindi Diego Bragato.

  Ad inaugurare la serie degli interventi sono stati Rino e Fiorella Baron che hanno rivolto i ringraziamenti gli intervenuti e ai componenti della loro famiglia. “Grazie per essere venuti ad onorare i nostri grandi sforzi ed i sacrifici che abbiamo dovuto affrontare – hanno precisato – e di questo ne siamo troppo felici”.

  E’ intervenuto poi Cordiano Dagnoni che ha precisato: “Grazie per l’invito a Fiorella e a Rino e c’è da dire che non sono solito andare alle premiazioni perché altrimenti dovrei fare un po’ di differenze ma in questo caso la differenza va fatta perchè ci sono la passione e la determinazione e la qualità dell’organizzazione che tutto il gruppo riesce sempre a mettere in campo. E’ qualcosa che come in tutti gli anni riesce a radunare una schiera di giovani campioni che rappresentano il futuro del nostro ciclismo. Personalmente devo dire che sono molto soddisfatto e orgoglioso delle scelte che sono state fatte tre anni fa insieme a Roberto Amadio e richiesto a Dino Salvoldi di prendersi cura di questa categoria che ha sempre più importanza nel futuro del ciclismo e credo che i risultati di vedano”. “Abbiamo raggiunto risultati con gli juniores – ha continuato il Presidente – a partire dall’inizio dell’anno con il mondiale di ciclocross, con la pista che sono stati straordinari nelle varie specialità, su strada con Lorenzo Finn ma devo dire che con una categoria che anche oggi ci sta regalando grandi soddisfazioni e anche dagli Europei di ciclocross stanno arrivando ancora medaglie”. “Un movimento, maschile e femminile, in salute – ha concluso – e noi siamo sempre sul podio e di questo sono molto contento e soddisfatto del lavoro che stanno svolgendo le nostre nazionali e quindi rivolgo un grande grazie a tutti”.

  La lunga serie delle premiazioni è stata inaugurata dalla consegna dei riconoscimenti al giornalista Francesco Coppola, che da 40 anni collabora con il sodalizio per la passione per il ciclismo e al mitico e “Gladiatore” nato nel 1934 Remo Mosole, per una vita per lo sport e artefice dell’organizzazione dei Campionati Mondiali su strada del Montello nel 1935, di Verona del 2004 e di quelli di ciclocross 2016 e da sempre grande sostenitore e amante del ciclismo.

  E’ toccato poi agli azzurri junior Giada Silo, del Team Breganze Millenium, campionessa italiana su strada e all’attivo cinque vittorie e convocata per i Mondiali di Zurigo e a Giacomo Rosato, del Team Fratelli Giorgi, il più giovane italiano della categoria che predilige gli arrivi in salita e con sette affermazioni nel 2024 e riserva ai Mondiali di Zurigo, ricevere i riconoscimenti. “Quella caduta al Mondiale mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca – ha detto Silo – ma tutto sommato sono stata felice per aver espresso al meglio le mie potenzialità e spero di rifarmi l’anno prossimo”.

  “Volevo ringraziare la famiglia Baron per tutto l’impegno che mette nell’organizzazione del Gran Premio – ha raccontato Rosato – . E’ stata per me una stagione con tanti alti e bassi ma alla fine è andata bene. La gara di 100 km di San Marino dell’anno precedente per me è stato un trampolino di lancio nella categoria. Nella prossima stagione mi auguro di fare bene e di crescere”. A Stilo è stato consegnato il Premio Volata e a Rosato quello della RB.

  “Questa è una festa per il nostro vivaio – ha raccontato Gianni Bugno – e di questo ne siamo veramente fieri e voglio ringraziare la famiglia Baron che da dodici anni ci propone questo stupendo Superprestige”.

  E’ toccato poi ai componenti della squadra azzurra che ai Mondiali di Luoyang, in Cina, il 22 agosto scorso, ha conquistato il titolo iridato nell’inseguimento a squadre composta da Alessio Magagnotti, Davide Stella, Eros Sporzon, Eros Costa e Christian Fantini che realizzarono per ben due volte, nelle qualifiche e nelle finali, il nuovo record del mondo della specialità di 3’51”199.

  Assente alla cerimonia per impegni scolastici, Magagnotti e a ricevere il premio è stato il papà. Doppiamente premiato Davide Stella per l’oro conquistato nella specialità eliminazione. “Il nostro è un gruppo di amici che ha iniziato a lavorare sodo dall’inizio di dicembre – ha precisato Davide Stella che ha vinto la maglia bianca dei traguardi volanti nella National Cup – e siamo arrivati al Mondiale sereni e convinti di quello che avremmo potuto fare e ci siamo riusciti. All’inizio di stagione abbiamo lavorato molto su strada”.

  Subito dopo è intervenuto il Ct plurimedagliato della pista e della strada, Dino Salvoldi. “Nell’ascoltare i ragazzi sono stato colto da un pò di malinconia perchè l’anno prossimo non li avrò più con me perchè passeranno di categoria – ha tenuto a precisare il Ct – . E’ giusto che sia così perché è la vita che va avanti. E’ stato bello perché quando si passa tanto tempo insieme diventa la tua seconda famiglia e mi sento la persona adulta che deve dare gli insegnamenti giusti. Devo ringraziare loro per la fiducia che mi hanno dato e anche chi c’è dietro loro, le famiglie e le squadre con le quali abbiamo condiviso tutto un percorso e ci ha portato a questi bellissimi risultati. Strada facendo abbiamo avuto la consapevolezza di raggiungere l’ottimo risultato anche a livello cronometrico che già l’anno precedente sembrava irraggiungibile e per questo dico a loro siete stati bravissimi e grazie per i risultati ricevuti”.

  Per il futuro? “Insieme a loro quest’anno hanno lavorato tanti ragazzi del primo anno – ha concluso Salvoldi – . Circa 15 giorni fa abbiamo fatto delle valutazioni e a metà dicembre partiremo con il nuovo gruppo di lavoro che si compone di 20-25 atleti e al termine del percorso saranno scelti quelli che faranno parte del nuovo quartetto”.

  Premiato l’altro campione del mondo Fabio Del Medico della specialità velocità keirin. “E’ una specialità difficile mentalmente – ha detto – e questo titolo non me lo aspettavo perchè è stata una gara sofferta e ho avuto il colpo finale negli ultimi 50 metri dove c’è stato il sorpasso”.

  Premiazioni speciali quindi per Carlo Giorgi, presidente della migliore squadra del 2024 con 26 vittorie e a Leone Malaga.

  Subito dopo Rino Baron ha presentato il nuovo sponsor per il 2025 che è la Romanò di Milano.

  La cerimonia si è proseguita con la consegna ai primi tre classificati del Superprestige. Il vincitore è stato il ligure azzurro Lorenzo Mark Finn, portacolori del Team Protege, campione del mondo a Zurigo e tricolore della cronometro individuale e su strada. Il secondo e il terzo classificati, sono stati gli azzurri Ludovico Mellano (Team Fratelli Giorgi) ed Andrea Montagner (Borgo Molino-Vigna Fiorita) che non erano presenti perché impegnati con le rispettive squadre nei ritiri. A ricevere i riconoscimenti sono stati i loro direttori sportivi.  Per Mellano, Ludovico Del Nano e per Montagner il mitico Luciano Rui.

  La lunga serie si è conclusa con la premiazione del campione del mondo Lorenzo Mark Fin, accompagnato dal papà e direttore sportivo, Peter che sono stati premiati da Ronny, Wais e Rino Baron. Al vincitore è stato consegnato il Trofeo Sansiro Milano e la bicicletta preparata dalla Wilier Triestina.

  “Vincere una maglia iridata e indossarla nella gara successiva è stato bellissimo – ha sottolineato il campione – ed è stato ancora più bello di vincere il titolo mondiale. L’anno prossimo continuerò a gareggiare nella squadra in cui sono cresciuto la Bora Red Bull e da pochi giorni ho ripreso ad allenarmi in bici e sono già stato in ritiro con la squadra. L’obiettivo è quello di fare bene per il prossimo anno senza dimenticare che bisogna lavorare”. Insieme a lui premiato anche il preparatore atletico Paolo Artuso. Riconoscimenti sono andati anche il ds della Uae Emirates, Marco Marcato, quindi al capo della performance dei team della nazionale italiana, Diego Bragato e a Mario Scirea che sono stati festeggiati anche dalle mini mascotte Liam e Angelo, nipotini di Fiorella e Rino.

  La cerimonia si è conclusa con il ricordo dedicato ad giovanissimo corridore Andrea Mason scomparso da poche settimane e dall’intervento di ringraziamenti di Rino Baron ai presenti e ai sindaci che lo scorso maggio hanno collaborato alla realizzazione della Nations Cup.

  Baron ha quindi concluso che: “L’edizione del 2025 sarà un’edizione eccezionale che non ha mai fatto nessuno perché noi nella nostra modestia abbiamo trionfato in tante maniere ma soprattutto con uno sport pulito, lealtà e onestà. Abbiamo sempre combattuto il doping farmaceutico e amministrativo e in quarant’anni di attività non abbiamo mai mancato un euro e nessuno lo avanza da noi. La nostra è una famiglia d’onore e degna di avere questi campioni”.

 L’edizione del 2025 della Nations Cup, secondo quanto si è appreso, avrà un prologo a cronometro individuale al Lago le Bandie nella zona della famiglia di Remo Mosole.

  “Si disputerà il 7 e l’8 giugno – ha detto Dino Salvoldi – . Il primo giorno ci sarà un cronoprologo di due chilometri e mezzo e una seconda tappa del percorso, abbastanza veloce, a San Zenone degli Ezzelini, nel trevigiano, e nell’ultimo giorno, la decisiva frazione che assegnerà la maglia della classifica generale definitiva e che si svolgerà sempre in provincia di Treviso. Saranno presenti tante squadre nazionali con diverse rappresentative regionali”. “La particolarità di questa gara – ha concluso Salvoldi – è che metterà  a disposizione sul percorso degli abbuoni per la classifica generale che la renderà molto interessante e combattiva”.

Francesco Coppola

Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





  1. Home
  2. Progetto giovani 2024 – Parata di stelle a Cittadella

Progetto giovani 2024 - Parata di stelle a Cittadella

Premiazione della 12^ edizione del Gran Premio Nazionale F.W.R. Baron. Presenti, tra gli altri, il presidente Dagnoni, il CT Salvoldi e Diego Bragato

Cittadella (Padova) - Le meravigliose imprese realizzate dagli atleti della categoria Juniores in tutto l'arco della stagione nelle gare su strada e su pista sono stati rivissute, in un clima di grande entusiasmo, domenica 3 novembre, nella cerimonia delle premiazioni e dei festeggiamenti della 12^ edizione del Gran Premio Nazionale F.W.R. Baron, valido per il Progetto Giovani e comprendente 47 manifestazioni internazionali e nazionali, che si è svolta nell’Hotel Ristorante “Rometta” di Cittadella, in provincia di Padova. L’attesissima manifestazione, voluta dalla famiglia Baron composta da Fiorella, Rino, Wais e Ronni, è stata condotta da Giada Borgato e da Leonardo Metalli. Un impegno voluto dalla famiglia Baron che si dedica da 40 anni con la Società Ciclistica che porta il suo nome e assegna il Superprestige Wilier e che ha dato la possibilità a tanti atleti di raggiungere grandi risultati.

  La cerimonia che ha avuto tra gli ospiti d'onore il campionissimo Gianni Bugno, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni, il consigliere federale, Gianantonio Crisafulli, i Commissari Tecnici delle Nazionali, Dino Salvoldi e Mario Scirea, il consigliere della Regione Veneto, Alberto Villanova e quindi Diego Bragato.

  Ad inaugurare la serie degli interventi sono stati Rino e Fiorella Baron che hanno rivolto i ringraziamenti gli intervenuti e ai componenti della loro famiglia. “Grazie per essere venuti ad onorare i nostri grandi sforzi ed i sacrifici che abbiamo dovuto affrontare - hanno precisato - e di questo ne siamo troppo felici”.

  E’ intervenuto poi Cordiano Dagnoni che ha precisato: “Grazie per l'invito a Fiorella e a Rino e c'è da dire che non sono solito andare alle premiazioni perché altrimenti dovrei fare un po’ di differenze ma in questo caso la differenza va fatta perchè ci sono la passione e la determinazione e la qualità dell'organizzazione che tutto il gruppo riesce sempre a mettere in campo. E’ qualcosa che come in tutti gli anni riesce a radunare una schiera di giovani campioni che rappresentano il futuro del nostro ciclismo. Personalmente devo dire che sono molto soddisfatto e orgoglioso delle scelte che sono state fatte tre anni fa insieme a Roberto Amadio e richiesto a Dino Salvoldi di prendersi cura di questa categoria che ha sempre più importanza nel futuro del ciclismo e credo che i risultati di vedano”. “Abbiamo raggiunto risultati con gli juniores - ha continuato il Presidente - a partire dall'inizio dell'anno con il mondiale di ciclocross, con la pista che sono stati straordinari nelle varie specialità, su strada con Lorenzo Finn ma devo dire che con una categoria che anche oggi ci sta regalando grandi soddisfazioni e anche dagli Europei di ciclocross stanno arrivando ancora medaglie”. “Un movimento, maschile e femminile, in salute - ha concluso - e noi siamo sempre sul podio e di questo sono molto contento e soddisfatto del lavoro che stanno svolgendo le nostre nazionali e quindi rivolgo un grande grazie a tutti”.

  La lunga serie delle premiazioni è stata inaugurata dalla consegna dei riconoscimenti al giornalista Francesco Coppola, che da 40 anni collabora con il sodalizio per la passione per il ciclismo e al mitico e “Gladiatore” nato nel 1934 Remo Mosole, per una vita per lo sport e artefice dell'organizzazione dei Campionati Mondiali su strada del Montello nel 1935, di Verona del 2004 e di quelli di ciclocross 2016 e da sempre grande sostenitore e amante del ciclismo.

  E’ toccato poi agli azzurri junior Giada Silo, del Team Breganze Millenium, campionessa italiana su strada e all'attivo cinque vittorie e convocata per i Mondiali di Zurigo e a Giacomo Rosato, del Team Fratelli Giorgi, il più giovane italiano della categoria che predilige gli arrivi in salita e con sette affermazioni nel 2024 e riserva ai Mondiali di Zurigo, ricevere i riconoscimenti. “Quella caduta al Mondiale mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca - ha detto Silo - ma tutto sommato sono stata felice per aver espresso al meglio le mie potenzialità e spero di rifarmi l'anno prossimo”.

  “Volevo ringraziare la famiglia Baron per tutto l'impegno che mette nell'organizzazione del Gran Premio - ha raccontato Rosato - . E’ stata per me una stagione con tanti alti e bassi ma alla fine è andata bene. La gara di 100 km di San Marino dell'anno precedente per me è stato un trampolino di lancio nella categoria. Nella prossima stagione mi auguro di fare bene e di crescere”. A Stilo è stato consegnato il Premio Volata e a Rosato quello della RB.

  “Questa è una festa per il nostro vivaio - ha raccontato Gianni Bugno - e di questo ne siamo veramente fieri e voglio ringraziare la famiglia Baron che da dodici anni ci propone questo stupendo Superprestige”.

  E’ toccato poi ai componenti della squadra azzurra che ai Mondiali di Luoyang, in Cina, il 22 agosto scorso, ha conquistato il titolo iridato nell'inseguimento a squadre composta da Alessio Magagnotti, Davide Stella, Eros Sporzon, Eros Costa e Christian Fantini che realizzarono per ben due volte, nelle qualifiche e nelle finali, il nuovo record del mondo della specialità di 3'51”199.

  Assente alla cerimonia per impegni scolastici, Magagnotti e a ricevere il premio è stato il papà. Doppiamente premiato Davide Stella per l'oro conquistato nella specialità eliminazione. “Il nostro è un gruppo di amici che ha iniziato a lavorare sodo dall'inizio di dicembre - ha precisato Davide Stella che ha vinto la maglia bianca dei traguardi volanti nella National Cup - e siamo arrivati al Mondiale sereni e convinti di quello che avremmo potuto fare e ci siamo riusciti. All'inizio di stagione abbiamo lavorato molto su strada”.

  Subito dopo è intervenuto il Ct plurimedagliato della pista e della strada, Dino Salvoldi. “Nell'ascoltare i ragazzi sono stato colto da un pò di malinconia perchè l'anno prossimo non li avrò più con me perchè passeranno di categoria - ha tenuto a precisare il Ct - . E’ giusto che sia così perché è la vita che va avanti. E’ stato bello perché quando si passa tanto tempo insieme diventa la tua seconda famiglia e mi sento la persona adulta che deve dare gli insegnamenti giusti. Devo ringraziare loro per la fiducia che mi hanno dato e anche chi c'è dietro loro, le famiglie e le squadre con le quali abbiamo condiviso tutto un percorso e ci ha portato a questi bellissimi risultati. Strada facendo abbiamo avuto la consapevolezza di raggiungere l'ottimo risultato anche a livello cronometrico che già l'anno precedente sembrava irraggiungibile e per questo dico a loro siete stati bravissimi e grazie per i risultati ricevuti”.

  Per il futuro? “Insieme a loro quest'anno hanno lavorato tanti ragazzi del primo anno - ha concluso Salvoldi - . Circa 15 giorni fa abbiamo fatto delle valutazioni e a metà dicembre partiremo con il nuovo gruppo di lavoro che si compone di 20-25 atleti e al termine del percorso saranno scelti quelli che faranno parte del nuovo quartetto”.

  Premiato l'altro campione del mondo Fabio Del Medico della specialità velocità keirin. “E’ una specialità difficile mentalmente - ha detto - e questo titolo non me lo aspettavo perchè è stata una gara sofferta e ho avuto il colpo finale negli ultimi 50 metri dove c'è stato il sorpasso”.

  Premiazioni speciali quindi per Carlo Giorgi, presidente della migliore squadra del 2024 con 26 vittorie e a Leone Malaga.

  Subito dopo Rino Baron ha presentato il nuovo sponsor per il 2025 che è la Romanò di Milano.

  La cerimonia si è proseguita con la consegna ai primi tre classificati del Superprestige. Il vincitore è stato il ligure azzurro Lorenzo Mark Finn, portacolori del Team Protege, campione del mondo a Zurigo e tricolore della cronometro individuale e su strada. Il secondo e il terzo classificati, sono stati gli azzurri Ludovico Mellano (Team Fratelli Giorgi) ed Andrea Montagner (Borgo Molino-Vigna Fiorita) che non erano presenti perché impegnati con le rispettive squadre nei ritiri. A ricevere i riconoscimenti sono stati i loro direttori sportivi.  Per Mellano, Ludovico Del Nano e per Montagner il mitico Luciano Rui.

  La lunga serie si è conclusa con la premiazione del campione del mondo Lorenzo Mark Fin, accompagnato dal papà e direttore sportivo, Peter che sono stati premiati da Ronny, Wais e Rino Baron. Al vincitore è stato consegnato il Trofeo Sansiro Milano e la bicicletta preparata dalla Wilier Triestina.

  “Vincere una maglia iridata e indossarla nella gara successiva è stato bellissimo - ha sottolineato il campione - ed è stato ancora più bello di vincere il titolo mondiale. L'anno prossimo continuerò a gareggiare nella squadra in cui sono cresciuto la Bora Red Bull e da pochi giorni ho ripreso ad allenarmi in bici e sono già stato in ritiro con la squadra. L'obiettivo è quello di fare bene per il prossimo anno senza dimenticare che bisogna lavorare”. Insieme a lui premiato anche il preparatore atletico Paolo Artuso. Riconoscimenti sono andati anche il ds della Uae Emirates, Marco Marcato, quindi al capo della performance dei team della nazionale italiana, Diego Bragato e a Mario Scirea che sono stati festeggiati anche dalle mini mascotte Liam e Angelo, nipotini di Fiorella e Rino.

  La cerimonia si è conclusa con il ricordo dedicato ad giovanissimo corridore Andrea Mason scomparso da poche settimane e dall'intervento di ringraziamenti di Rino Baron ai presenti e ai sindaci che lo scorso maggio hanno collaborato alla realizzazione della Nations Cup.

  Baron ha quindi concluso che: “L'edizione del 2025 sarà un'edizione eccezionale che non ha mai fatto nessuno perché noi nella nostra modestia abbiamo trionfato in tante maniere ma soprattutto con uno sport pulito, lealtà e onestà. Abbiamo sempre combattuto il doping farmaceutico e amministrativo e in quarant'anni di attività non abbiamo mai mancato un euro e nessuno lo avanza da noi. La nostra è una famiglia d'onore e degna di avere questi campioni”.

 L'edizione del 2025 della Nations Cup, secondo quanto si è appreso, avrà un prologo a cronometro individuale al Lago le Bandie nella zona della famiglia di Remo Mosole.

  “Si disputerà il 7 e l'8 giugno - ha detto Dino Salvoldi - . Il primo giorno ci sarà un cronoprologo di due chilometri e mezzo e una seconda tappa del percorso, abbastanza veloce, a San Zenone degli Ezzelini, nel trevigiano, e nell'ultimo giorno, la decisiva frazione che assegnerà la maglia della classifica generale definitiva e che si svolgerà sempre in provincia di Treviso. Saranno presenti tante squadre nazionali con diverse rappresentative regionali”. “La particolarità di questa gara - ha concluso Salvoldi - è che metterà  a disposizione sul percorso degli abbuoni per la classifica generale che la renderà molto interessante e combattiva”.

Francesco Coppola

Ultime notizie