Roma, 13 gennaio 2025 – All’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma è stato presentato il percorso del 108° Giro d’Italia, in programma dal 9 maggio al 1 giugno, e del Giro d’Italia Women, che si svolgerà dal 6 al 13 luglio. Fondazione Una Nessuna Centomila – la fondazione nata per sostenere tutti i Centri Antiviolenza, promuovere la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne – è Charity Partner dell’evento.
Il vernissage è stato condotto da Pierluigi Pardo, Barbara Pedrotti, Ignazio Moser e Eleonora Incardona con interviste dalla platea di Paolo Pacchioni di RTL 102,5 (Radio Partner del Giro d’Italia e Radio Ufficiale del Giro d’Italia Women).
Tra i partecipanti molti volti noti dello sport, dello spettacolo, delle istituzioni e delle aziende che fanno e faranno parte della grande famiglia del Giro d’Italia. Sul palco del teatro sono intervenuti anche la vincitrice dell’ultimo Giro al femminile, Elisa Longo Borghini, oltre ad atleti che hanno fatto la storia della Corsa Rosa come Vincenzo Nibali, Alberto Contador, Paolo Bettini e Marta Bastianelli. Presente in platea il vincitore dell’ultima Maglia Bianca al Giro d’Italia, Antonio Tiberi.
Tra le istituzioni presenti anche Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il Primo Ministro Albanese, Edi Rama, il Presidente di ICE, Matteo Zoppas, la Presidente di Enit, Alessandra Priante, il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio; Silvia Salis, Vicepresidente vicario del Coni, Cordiano Dagnoni, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana e Roberto Pella Presidente della Lega Ciclismo Professionistico.
A fare gli onori di casa, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri; l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato; il Presidente di RCS MediaGroup, Urbano Cairo; l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sports & Events, Paolo Bellino; il Direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni e il Direttore de La Gazzetta dello Sport, Stefano Barigelli.
Cordiano Dagnoni ha dichiarato: “Ogni anno gli organizzatori sanno sorprendere con dei percorsi in cui viene inserita qualche novità, quest’anno la partenza dall’Albania si annuncia qualcosa di eccezionale. Il Giro d’Italia è la corsa più bella del mondo nel Paese più bello, ed anche la corsa più dura perché sappiamo che comunque i nostri percorsi non sono mai banali e non ci sarà mai un vincitore per caso. Sono fiducioso che i nostri atleti possano ben figurare: Milan per le tappe veloci, Ganna e Affini per le crono e Tiberi che può fare classifica. I nostri ragazzi, a differenza di tanti altri fenomeni esteri, crescono con una maturazione più lenta, ma confidiamo che sia l’anno giusto per poterli vedere sul podio.”
Il presidente riguardo il Giro Women ha aggiunto: “Affidare il Giro donne e U23 a RCS è stato voluto dal nostro Consiglio federale per far crescere queste manifestazioni. La presentazione di oggi conferma la bontà della nostra scelta. Sono convinto che anche quest’anno le cicliste italiane saranno grandi protagoniste. Penso, per citarne solo alcune, ad Elisa Longo Borghini, sicuramente una delle favorite per la classifica finale, e alle due campionesse olimpiche Vittoria Guazzini (per le cronometro) e Chiara Consonni per gli arrivi in volata. Il ciclismo femminile italiano gode di un’ottima saluta. Lo spettacolo, anche grazie al percorso scelto, è assicurato.”
GIRO D’ITALIA 2025

LA GRANDE PARTENZA ALBANIA – Tre tappe esigenti – compresa una cronometro individuale lungo le strade di Tirana – sono l’antipasto del Giro d’Italia 2025 in terra albanese. Prima tappa impegnativa con arrivo nella capitale e finale con due salite ravvicinate anche con pendenze in doppia cifra sul modello delle recenti tappe di Montagna in città. La prova contro il tempo sarà seguita dalla frazione di Valona con l’ascesa di Qafa e Llogarasë, primo punto sopra i 1000 metri della Corsa Rosa.
PRIMA SETTIMANA – Dopo il primo giorno di riposo, lunedì 12 maggio, si riparte con tre tappe potenzialmente adatte alle volate ma non necessariamente da gruppo compatto. Si risale la penisola con il primo arrivo in salita in Abruzzo a Tagliacozzo e, dopo la frazione con arrivo a Castelraimondo, spazio alla Gubbio-Siena, tappa Bartali di questa edizione, con cinque settori di strade bianche (circa 30 km) nel finale prima dell’arrivo in Piazza del Campo.
SECONDA SETTIMANA – Secondo giorno di riposo lunedì 19 maggio. Si riparte dalla Toscana con la cronometro da Lucca a Pisa, una riedizione in chiave moderna della prova contro il tempo del 1977 vinta da Knut Knudsen. Il giorno successivo celebra il ritorno al Giro dopo 25 anni della salita di San Pellegrino in Alpe all’interno di una tappa molto mossa con arrivo a Castelnovo ne’ Monti. Seguono tre tappe interlocutorie ma insidiose: Viadana in volata, Vicenza con chiusura sullo strappo di Monte Berico e Nova Gorica/Gorizia con il suo circuito transfrontaliero. La settimana si conclude ad Asiago con una tappa molto impegnativa da 3900 metri di dislivello anche se senza arrivo in salita.
TERZA SETTIMANA – Dopo l’ultimo giorno di riposo ecco il tappone trentino: Cinque salite dure concatenate senza respiro e arrivo in salita a San Valentino (Brentonico) sul Monte Baldo che domina il Lago di Garda. Gli arrivi di Bormio – tappa che include la Montagna Pantani, il Passo del Mortirolo – e Cesano Maderno precedono due tappe per gli uomini di classifica. La prima, da Biella a Champoluc, è breve ma propone un dislivello molto impegnativo (4950 metri). Le salite Valdostane si susseguiranno senza intervalli di pianura fino all’arrivo. La seconda, da Verrès a Sestrière, è lunga e ripropone l’accoppiata finale Colle delle Finestre (8 km di sterrato e Cima Coppi 2025) e Sestrière che fin dalla prima apparizione nel 2005 (20° anniversario) è garanzia di spettacolo.
Gran finale a Roma con il circuito nella Città Eterna.
NUMERI E STATISTICHE DEL GIRO 108
3.413 i chilometri
52.500 i metri di dislivello (10.000 in più di quello passato)
15 le partenze del Giro d’Italia dall’Estero
7 i grandi arrivi finali a Roma
38 i chilometri di sterrato
42.3 i chilometri a cronometro
5 le volte che il Colle delle Finestre viene affrontato (per la terza volta è Cima Coppi del Giro)
GIRO D’ITALIA WOMEN 2025

Domenica 6 luglio si partirà da Bergamo, più precisamente dal nuovo smart district della città, il ChrousLife, con una cronometro praticamente tutta pianeggiante di 12,2 km. Si sfiorerà la città alta e si arriverà sul Sentierone, che assegnerà la prima Maglia Rosa alla vincitrice. Il giorno dopo toccherà già tirare fuori gli artigli: si parte da Clusone e, dopo 99 km, si arriva all’Aprica dalla parte di Edolo, per una salita lunga ma pedalabile (circa 15 km al 4%). Per le ragazze sarà comunque l’occasione per cominciare a testare le gambe delle avversarie.
La Tappa 3 va da Vezza d’Oglio a Trento per 124 km e dovrebbe sorridere alle velociste. Attenzione però alla Cima Alfonsina Strada in apertura, ovvero il Passo del Tonale (11 km al 6%), che potrebbe mandare fuorigiri alcune delle atlete più veloci, anche se poi la lunga discesa attraverso la Val di Sole e la Val di Non potrebbe dar loro modo di rientrare. Non si può invece scappare nella Castello Tesino – Pianezze (Valdobbiadene) di 156 km, che presenta un altro arrivo in salita. Da Valdobbiadene a Pianezze, infatti, la scalata che porta all’arrivo misura 11,3 km con pendenze costanti tra il 6 e l’8%, destinate a creare grande selezione in gruppo.
Non c’è invece ombra di salita nella Tappa 5, la Mirano – Monselice di 108 km, totalmente piatta come un tavolo da biliardo. Nel bel mezzo della Pianura Padana, ci vorrà un’impresa per evitare l’arrivo in volata. Occhio ai trabocchetti, invece, il giorno dopo, nella Bellaria-Igea Marina – Terre Roveresche (Orciano di Pesaro) di 144 km, con lo sconfinamento e la salita a San Marino in avvio, e poi gli strappi di Mondaino, Montericcardo, Beato Sante e Villa del Monte, prima della salitella verso Mondavio che porta poi al traguardo. Per chi vuole provare a sorprendere le avversarie, questa potrebbe essere la giornata giusta.
La resa dei conti in ottica Maglia Rosa arriverà però nella Tappa 7, la Fermignano – Monte Nerone di 157 km. Sulla salita finale verrà fuori la più forte, perché sono 15,2 km di scalata con pendenze costanti tra il 7 e il 10%. Al termine di questa frazione avremo ben chiaro in mente quale potrebbe essere l’epilogo del Giro, ma guai a sottovalutare l’ultima tappa, che è una sorta di remake del Mondiale di Imola del 2020. Da Forlì a Imola per 138 km, con gran finale all’autodromo Enzo e Dino Ferrari, non si potrà certo scherzare, perché lo spazio per ribaltare tutto c’è, eccome. Dopo 53 km di tratto in linea, con salite di Monte di Rontana e Cima Gallisterna, il gruppo approccerà il circuito finale di Imola, lungo 28,4 km e caratterizzato dalle ascese di Mazzolano (2,2 km al 6,7%) e la stessa Gallisterna (2,3 km al 7%), che al Mondiale esaltò il talento di Anna Van der Breggen. Andrà ripetuto per tre volte e, alla lunga, la selezione potrebbe venir fuori. La Maglia Rosa, insomma, non potrà dormire sonni tranquilli fino all’ultimo metro.