STRADA

    Tadej Pogacar conquista la sua terza Liegi-Bastogne-Liegi e porta a nove il numero delle Classiche Monumento vinte in carriera. Il campione sloveno, ancora una volta, ha fatto la differenza sulla Redoute, attaccando a 34 chilometri dall’arrivo e resistendo in solitaria fino al traguardo. Un’impresa che lo avvicina sempre più ai giganti del ciclismo, con il record di Eddy Merckx che, oggi, sembra un po’ meno irraggiungibile.

    Alle sue spalle, però, l’Italia ha ritrovato un grande protagonista. Giulio Ciccone ha chiuso secondo, battendo Ben Healy nella volata per il podio. È il miglior risultato azzurro alla Liegi da sei anni a questa parte. Ciccone ha corso con intelligenza e coraggio: ha provato a inseguire Pogacar sulla Redoute e poi, nel finale, ha avuto la forza di staccare rivali più accreditati, confermando una crescita costante che fa ben sperare per il prossimo Giro d’Italia.

    Bene anche Simone Velasco, quarto e che ha regolato il gruppetto dei più immediati inseguitori, e Andrea Bagioli, sesto.

    Pogacar domina la Liegi, ma l’Italia sorride con Ciccone

    Tadej Pogacar conquista la sua terza Liegi-Bastogne-Liegi e porta a nove il numero delle Classiche Monumento vinte in carriera. Il campione sloveno, ancora una volta, ha fatto la differenza sulla Redoute, attaccando a 34 chilometri dall’arrivo e resistendo in solitaria fino al traguardo. Un’impresa che lo avvicina sempre più ai giganti del ciclismo, con il record di Eddy Merckx che, oggi, sembra un po' meno irraggiungibile.

    Alle sue spalle, però, l'Italia ha ritrovato un grande protagonista. Giulio Ciccone ha chiuso secondo, battendo Ben Healy nella volata per il podio. È il miglior risultato azzurro alla Liegi da sei anni a questa parte. Ciccone ha corso con intelligenza e coraggio: ha provato a inseguire Pogacar sulla Redoute e poi, nel finale, ha avuto la forza di staccare rivali più accreditati, confermando una crescita costante che fa ben sperare per il prossimo Giro d’Italia.

    Bene anche Simone Velasco, quarto e che ha regolato il gruppetto dei più immediati inseguitori, e Andrea Bagioli, sesto.

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    Pogacar domina la Liegi, ma l’Italia sorride con Ciccone

    Tadej Pogacar conquista la sua terza Liegi-Bastogne-Liegi e porta a nove il numero delle Classiche Monumento vinte in carriera. Il campione sloveno, ancora una volta, ha fatto la differenza sulla Redoute, attaccando a 34 chilometri dall’arrivo e resistendo in solitaria fino al traguardo. Un’impresa che lo avvicina sempre più ai giganti del ciclismo, con il record di Eddy Merckx che, oggi, sembra un po' meno irraggiungibile.

    Alle sue spalle, però, l'Italia ha ritrovato un grande protagonista. Giulio Ciccone ha chiuso secondo, battendo Ben Healy nella volata per il podio. È il miglior risultato azzurro alla Liegi da sei anni a questa parte. Ciccone ha corso con intelligenza e coraggio: ha provato a inseguire Pogacar sulla Redoute e poi, nel finale, ha avuto la forza di staccare rivali più accreditati, confermando una crescita costante che fa ben sperare per il prossimo Giro d’Italia.

    Bene anche Simone Velasco, quarto e che ha regolato il gruppetto dei più immediati inseguitori, e Andrea Bagioli, sesto.