MAGLIA AZZURRA

    ROMA – Marino Amadori, 67 anni, punto di riferimento storico nel panorama dilettantistico italiano, è stato riconfermato alla guida della Nazionale U23 strada maschile, incarico che ricopre da 2009 dopo essere stato CT, dal 2005, della Nazionale femminile. Con lui hanno vestito la maglia iridata Samuele Battistella e Filippo Baroncini, riportando in Italia un titolo che mancava da oltre 10 anni.

    La categoria Under 23 è sicuramente quella che, negli ultimi anni, ha subito i cambiamenti più repentini a causa delle regole imposte dall’UCI e dell’evoluzione del movimento ciclistico. Quali effetti avranno queste trasformazioni? Ne parliamo con l’uomo che segue la crescita dei giovani talenti, lavorando per prepararli al passaggio nel mondo professionistico.

    – I Devo Team sono un problema o una opportunità per il tuo ruolo?

    “Penso che le squadre Devo, ai fini della Nazionale, rappresentino una grande opportunità. Attualmente contiamo ben 34 atleti distribuiti in 12 formazioni su un totale di 20 squadre Devo. Il vantaggio principale è che questi corridori hanno la possibilità di programmare e pianificare un’attività di alto livello, accumulando esperienze di crescita fondamentali. Questo permette loro di arrivare agli appuntamenti con la Maglia Azzurra in uno stato di forma ottimale.”

    – Il Mondiale U23 da quest’anno sarà vietato ai professionisti. Quali sono i pro e i contro?

    “Personalmente non vedo ‘contro’ ma tanti ‘pro’. I Mondiali e gli Europei erano diventati troppo caotici, con la presenza di atleti fuori quota. Il blocco dei professionisti è quindi una scelta positiva, in quanto renderà le competizioni più veritiere riguardo il valore degli atleti. Certo, chi milita in una Devo avrà ancora un piccolo vantaggio, dato il livello di preparazione e le competizioni a cui avrà modo di partecipare.”

    – Qual è l’attuale  livello del movimento U23 in Italia

    “Vorrei fare una premessa: in Italia ci stiamo impegnando per salvaguardare il nostro movimento dilettantistico. Attualmente abbiamo circa 50 società, di cui 10 sono formazioni Continental e una quarantina sono club dilettantistici. Queste permettono a circa 500 atleti di portare avanti i propri sogni. Ci tengo a rivolgere un sincero ringraziamento a tutte queste realtà per la passione e l’impegno che mettono quotidianamente nel supporto ai giovani ciclisti.

    Abbiamo, inoltre, un ottimo calendario gare. Se devo trovare una pecca, credo sarebbe utile pianificare meglio alcuni eventi e inserire qualche corsa a tappe in più, specialmente nella prima parte della stagione, in preparazione del Giro Next Gen.”

    – Quali sono i programmi della tua Nazionale per la stagione 2025

    “Prevediamo di partecipare a tre prove di Coppa delle Nazioni, ai Mondiali e agli Europei. Abbiamo già iniziato il lavoro con il Team Performance guidato da Diego Bragato, realizzando una serie di test su circa 40 atleti, la maggior parte appartenenti a squadre di club, per valutare alcuni parametri fondamentali.

    Quindi abbiamo pianificato la stagione con una rosa allargata, puntando sui primi appuntamenti internazionali che saranno le 2 prove di Coppa delle Nazioni, il 14/17 maggio a Orlen Polonia e il 29/1 giugno il Gran Prix Rep ceca.

    Monitorerò costantemente l’attività degli atleti attraverso le loro squadre per definire al meglio la preparazione in vista degli obiettivi primari della Nazionale U23 che sono il Tour de l’Avenir, Mondiali ed Europei.

    L’obiettivo finale è offrire ai nostri migliori Under 23 un’esperienza di alto livello in un contesto internazionale, aiutandoli a comprendere i propri limiti e le aree su cui lavorare per diventare futuri leader nel mondo del professionismo. Come sempre, cerchiamo di ottenere risultati importanti, ma senza dimenticare che la crescita e il divertimento devono rimanere al centro del nostro progetto.”

    Nella foto d’archivio Marino Amadori con la Nazionale U23 che gareggiò all’Europeo 2023 in Olanda

    Federciclismo

    Federazione Ciclistica Italiana





    Marino Amadori, CT Strada Uomini U23: "Crescita e divertimento al centro del nostro progetto"

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    ROMA - Marino Amadori, 67 anni, punto di riferimento storico nel panorama dilettantistico italiano, è stato riconfermato alla guida della Nazionale U23 strada maschile, incarico che ricopre da 2009 dopo essere stato CT, dal 2005, della Nazionale femminile. Con lui hanno vestito la maglia iridata Samuele Battistella e Filippo Baroncini, riportando in Italia un titolo che mancava da oltre 10 anni.

    La categoria Under 23 è sicuramente quella che, negli ultimi anni, ha subito i cambiamenti più repentini a causa delle regole imposte dall'UCI e dell'evoluzione del movimento ciclistico. Quali effetti avranno queste trasformazioni? Ne parliamo con l’uomo che segue la crescita dei giovani talenti, lavorando per prepararli al passaggio nel mondo professionistico.

    - I Devo Team sono un problema o una opportunità per il tuo ruolo?

    “Penso che le squadre Devo, ai fini della Nazionale, rappresentino una grande opportunità. Attualmente contiamo ben 34 atleti distribuiti in 12 formazioni su un totale di 20 squadre Devo. Il vantaggio principale è che questi corridori hanno la possibilità di programmare e pianificare un'attività di alto livello, accumulando esperienze di crescita fondamentali. Questo permette loro di arrivare agli appuntamenti con la Maglia Azzurra in uno stato di forma ottimale.”

    - Il Mondiale U23 da quest’anno sarà vietato ai professionisti. Quali sono i pro e i contro?

    “Personalmente non vedo ‘contro’ ma tanti ‘pro’. I Mondiali e gli Europei erano diventati troppo caotici, con la presenza di atleti fuori quota. Il blocco dei professionisti è quindi una scelta positiva, in quanto renderà le competizioni più veritiere riguardo il valore degli atleti. Certo, chi milita in una Devo avrà ancora un piccolo vantaggio, dato il livello di preparazione e le competizioni a cui avrà modo di partecipare.”

    - Qual è l’attuale  livello del movimento U23 in Italia

    “Vorrei fare una premessa: in Italia ci stiamo impegnando per salvaguardare il nostro movimento dilettantistico. Attualmente abbiamo circa 50 società, di cui 10 sono formazioni Continental e una quarantina sono club dilettantistici. Queste permettono a circa 500 atleti di portare avanti i propri sogni. Ci tengo a rivolgere un sincero ringraziamento a tutte queste realtà per la passione e l'impegno che mettono quotidianamente nel supporto ai giovani ciclisti.

    Abbiamo, inoltre, un ottimo calendario gare. Se devo trovare una pecca, credo sarebbe utile pianificare meglio alcuni eventi e inserire qualche corsa a tappe in più, specialmente nella prima parte della stagione, in preparazione del Giro Next Gen.”

    - Quali sono i programmi della tua Nazionale per la stagione 2025

    “Prevediamo di partecipare a tre prove di Coppa delle Nazioni, ai Mondiali e agli Europei. Abbiamo già iniziato il lavoro con il Team Performance guidato da Diego Bragato, realizzando una serie di test su circa 40 atleti, la maggior parte appartenenti a squadre di club, per valutare alcuni parametri fondamentali.

    Quindi abbiamo pianificato la stagione con una rosa allargata, puntando sui primi appuntamenti internazionali che saranno le 2 prove di Coppa delle Nazioni, il 14/17 maggio a Orlen Polonia e il 29/1 giugno il Gran Prix Rep ceca.

    Monitorerò costantemente l'attività degli atleti attraverso le loro squadre per definire al meglio la preparazione in vista degli obiettivi primari della Nazionale U23 che sono il Tour de l'Avenir, Mondiali ed Europei.

    L'obiettivo finale è offrire ai nostri migliori Under 23 un'esperienza di alto livello in un contesto internazionale, aiutandoli a comprendere i propri limiti e le aree su cui lavorare per diventare futuri leader nel mondo del professionismo. Come sempre, cerchiamo di ottenere risultati importanti, ma senza dimenticare che la crescita e il divertimento devono rimanere al centro del nostro progetto."

    Nella foto d'archivio Marino Amadori con la Nazionale U23 che gareggiò all'Europeo 2023 in Olanda

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    Marino Amadori, CT Strada Uomini U23: "Crescita e divertimento al centro del nostro progetto"

    ROMA - Marino Amadori, 67 anni, punto di riferimento storico nel panorama dilettantistico italiano, è stato riconfermato alla guida della Nazionale U23 strada maschile, incarico che ricopre da 2009 dopo essere stato CT, dal 2005, della Nazionale femminile. Con lui hanno vestito la maglia iridata Samuele Battistella e Filippo Baroncini, riportando in Italia un titolo che mancava da oltre 10 anni.

    La categoria Under 23 è sicuramente quella che, negli ultimi anni, ha subito i cambiamenti più repentini a causa delle regole imposte dall'UCI e dell'evoluzione del movimento ciclistico. Quali effetti avranno queste trasformazioni? Ne parliamo con l’uomo che segue la crescita dei giovani talenti, lavorando per prepararli al passaggio nel mondo professionistico.

    - I Devo Team sono un problema o una opportunità per il tuo ruolo?

    “Penso che le squadre Devo, ai fini della Nazionale, rappresentino una grande opportunità. Attualmente contiamo ben 34 atleti distribuiti in 12 formazioni su un totale di 20 squadre Devo. Il vantaggio principale è che questi corridori hanno la possibilità di programmare e pianificare un'attività di alto livello, accumulando esperienze di crescita fondamentali. Questo permette loro di arrivare agli appuntamenti con la Maglia Azzurra in uno stato di forma ottimale.”

    - Il Mondiale U23 da quest’anno sarà vietato ai professionisti. Quali sono i pro e i contro?

    “Personalmente non vedo ‘contro’ ma tanti ‘pro’. I Mondiali e gli Europei erano diventati troppo caotici, con la presenza di atleti fuori quota. Il blocco dei professionisti è quindi una scelta positiva, in quanto renderà le competizioni più veritiere riguardo il valore degli atleti. Certo, chi milita in una Devo avrà ancora un piccolo vantaggio, dato il livello di preparazione e le competizioni a cui avrà modo di partecipare.”

    - Qual è l’attuale  livello del movimento U23 in Italia

    “Vorrei fare una premessa: in Italia ci stiamo impegnando per salvaguardare il nostro movimento dilettantistico. Attualmente abbiamo circa 50 società, di cui 10 sono formazioni Continental e una quarantina sono club dilettantistici. Queste permettono a circa 500 atleti di portare avanti i propri sogni. Ci tengo a rivolgere un sincero ringraziamento a tutte queste realtà per la passione e l'impegno che mettono quotidianamente nel supporto ai giovani ciclisti.

    Abbiamo, inoltre, un ottimo calendario gare. Se devo trovare una pecca, credo sarebbe utile pianificare meglio alcuni eventi e inserire qualche corsa a tappe in più, specialmente nella prima parte della stagione, in preparazione del Giro Next Gen.”

    - Quali sono i programmi della tua Nazionale per la stagione 2025

    “Prevediamo di partecipare a tre prove di Coppa delle Nazioni, ai Mondiali e agli Europei. Abbiamo già iniziato il lavoro con il Team Performance guidato da Diego Bragato, realizzando una serie di test su circa 40 atleti, la maggior parte appartenenti a squadre di club, per valutare alcuni parametri fondamentali.

    Quindi abbiamo pianificato la stagione con una rosa allargata, puntando sui primi appuntamenti internazionali che saranno le 2 prove di Coppa delle Nazioni, il 14/17 maggio a Orlen Polonia e il 29/1 giugno il Gran Prix Rep ceca.

    Monitorerò costantemente l'attività degli atleti attraverso le loro squadre per definire al meglio la preparazione in vista degli obiettivi primari della Nazionale U23 che sono il Tour de l'Avenir, Mondiali ed Europei.

    L'obiettivo finale è offrire ai nostri migliori Under 23 un'esperienza di alto livello in un contesto internazionale, aiutandoli a comprendere i propri limiti e le aree su cui lavorare per diventare futuri leader nel mondo del professionismo. Come sempre, cerchiamo di ottenere risultati importanti, ma senza dimenticare che la crescita e il divertimento devono rimanere al centro del nostro progetto."

    Nella foto d'archivio Marino Amadori con la Nazionale U23 che gareggiò all'Europeo 2023 in Olanda