La classica di Ferragosto come nel 1946 dopo la guerra potrebbe essere la prima classica toscana per ripartire
Firenze – E’ un’idea, la voglia è tanta, l’entusiasmo e la passione non mancano. La Firenze-Viareggio edizione n.74 come simbolo di rinascita, potrebbe segnare il prossimo 15 agosto la ripresa dell’attività ciclistica quantomeno in Toscana. La classica dell’A.S. Aurora per ripartire, come avvenne quando dal rione di San Frediano dopo l’ultima guerra, il 15 agosto 1946, prese il via la prima edizione firmata dal velocista fiorentino Enzo Sacchi. E da Piazza Torquato Tasso e dallo storico fortino, sede della società, potrebbe riprendere 74 anni dopo, il ciclismo dilettanti toscano dopo l’epidemia del coronavirus.
“Ci piacerebbe poterlo fare – dice Daniele Grazi responsabile marketing – ma come tutti sanno oggi a tre mesi dalla data della gara nessuno è in grado di prendere decisioni, dobbiamo solo attendere con fiducia”.
– Come organizzatori vi siete già mossi.
“Abbiamo avuto vari contatti con i dirigenti del ciclismo ad iniziare dalla presidentessa del Comitato Provinciale di Firenze Elisa Lari, così come con qualche sponsor e amministratore locale. Il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro ci ha detto di attendere gli sviluppi, poi se la gara si dovesse fare il contributo del comune viareggino non mancherà e lo stesso posso dire del Comune di Firenze”.
– Avete avuto qualche contatto anche con le squadre.
“C’è in tutti i team grande voglia di ripartire, ma tutti sono e siamo in attesa di conoscere quali saranno le disposizioni per poter allestire e prendere parte a una gara, se le squadre che arrivano da altre regioni potranno venire o meno in Toscana in quel periodo, e quali saranno le disposizioni per ospitarle in albergo”.
– La Firenze-Viareggio è sempre stata anche una festa
di pubblico, come porre limitazioni?
“Una cosa – dice ancora Grazi – posso affermarla con certezza. L’A.S. Aurora del presidente Giampaolo Ristori con la fervida collaborazione dell’Ocip, organizzerà la corsa solo se lo potrà fare nei modi consueti come vuole la tradizione, altrimenti meglio lasciar perdere e riparlarne nel 2021. Ma oggi quali sono i vincoli, le regole, i protocolli, le disposizioni da osservare? Le attendiamo dagli organi preposti e poi decideremo, una Firenze-Viareggio con il pubblico contingentato non ha senso”.
– Avevate iniziato con la gara interessanti progetti, natura, ambiente, acqua, mobilità sostenibile.
“Naturalmente per quest’anno gli abbiamo tutti abbandonati, così come non ci sarà la cena all’aperto in Piazza Tasso a Firenze con autorità e sportivi. Il ciclismo oggi ha tre priorità: gli allenamenti per preparare la ripresa, le gare che sarà possibile disputare nel 2020 e naturalmente l’organizzazione delle stesse. Noi se sarà possibile siamo pronti a fare la nostra parte”.
NOTA: Arrivo del 2019 con il successo di Veljko Stojnic
ANTONIO MANNORI