La trentina supera Orsi e la figlia d’arte Ballan

“Suona la Campana” nell'edizione numero 24 della Coppa Rosa, la corsa d'apertura del lungo e intenso weekend che ogni anno trasforma Borgo Valsugana nella capitale assoluta del ciclismo giovanile. È stata infatti Agata Campana a tagliare per prima il traguardo di via Spagolla, portando in trionfo il ds di giornata Paolo Dalla Costa, il ds “titolare” Antonio Moser, il preparatore Andrea Bonvicin e tutta l'Eletta Trentino Cycling Academy del presidente Dario Broccardo. Lo spunto veloce della 16enne nata a Castelfranco Veneto, ma da qualche anno residente in Trentino tanto da indossare la maglia porpora di campionessa provinciale, ha punito la qualificatissima concorrenza in quella che si propone sempre come una rivincita del campionato italiano di categoria, arricchita dalla presenza della rappresentativa nazionale tedesca.

Le quattro tornate del circuito tra Borgo Valsugana, Castelnuovo, Scurelle e Carzano non hanno riservato grosse emozioni, tanto che l'unico effetto concreto dei primi 50 chilometri di corsa è stato il processo di scrematura delle 131 atlete partenti. Il plotone è andato via via assotigliandosi, riducendo a poche decine le pretendenti al podio. Tutt'altra storia nell'ultimo giro, che prevedeva anche il Gran premio della montagna di Telve, il valico da sempre icona della Coppa d'Oro. Gli ultimi 10 chilometri hanno regalato emozioni a ripetizione, con la rappresentativa tedesca in primissima linea nel lanciare all'attacco diverse atlete. A rispondere al forcing germanico, soprattutto la maglia tricolore Elisa Bianchi e l'altra lombarda Maria Acuti. Al gpm sponsorizzato Teknocolor la prima a transitare è stata l'orobica Alessia Milesi, con la figlia d'arte Azzurra Ballan a tentare il tutto per tutto nella successiva discesa. Ripresa la portacolori del Giorgione, è stata la volta della scaligera Matilde Rossignoli, la cui frustata in prossimità del triangolino rosso dell'ultimo chilometro ha cambiato le carte in tavola a chi attendeva lo sprint in via Spagolla. Come ad esempio Agata Campana, che ha avuto l'intuizione di lanciarsi a tutta prima per riprendere la veronese del Luc Bovolone, poi per andare a caccia del colpo grosso. Campana ha dato quindi fondo a tutte le energie per resistere al ritorno delle rivali, tagliando il traguardo a braccia alzate e riportando in Trentino la Coppa Rosa a 17 anni di distanza dalla nonesa Rossella Callovi, che nel 2007 aveva portato sul gradino più alto del podio Renato Valle, ds della Banca Popolare Adriana.
Dopo l'argento ai Campionati italiani, ha dovuto accontentarsi di un altro secondo posto la modenese Alessia Orsi (Calderara Stm Riduttori), che con la gemella Martina è sempre stata nel vivo della corsa, mentre la trevigiana Azzurra Ballan si è presa il terzo posto. Ai piedi del podio, la tedesca classe 2009 Edda Bieberle e la mantovana Maria Acuti (Vc Sovico), con l'altra figlia d'arte Giorgia Pellizzotti (Sanfiorese) sesta.

Le parole di Agata Campana

«È stata un'emozione veramente unica alzare le braccia con questa maglia, in casa, rappresentando il Trentino, davanti a tanta gente che ama il ciclismo. Già nei primi giri ho capito che stavo bene, e ho visto che bisognava stare davanti, quindi ho mantenuto le prime 10-15 posizioni per tutta la gara. Avevo immaginato che a fare la corsa sarebbero state le tedesche ed è stato proprio così, hanno mantenuto alta l'andatura per ridurre la consistenza del gruppo, poi in salita mi aspettavo qualche attacco in più. Solamente nell'ultimo tratto ci sono stati dei tentativi, ma siamo rimaste davanti in molte, quando poi ho visto Matilde Rossignoli in coda al gruppo ho subito pensato ad un suo scatto per provare ad anticipare tutte: quando poi nessuna rispondeva ho pensato “oggi o prima, o niente”, quindi anche se non era in programma un'azione del genere sono andata a riprenderla. Negli ultimi metri sentivo le gambe che non ce la facevano più, ma ho tenuto duro e ho alzato le mani al cielo. La dedica per la vittoria va a tutta la squadra, dal presidente Dario Broccardo a tutte le mie compagne, passando per direttori sportivi e preparatori: senza di loro oggi non sarei qui».

Ordine d’arrivo

1. Agata Campana (Eletta Trentino Cycling Academy) 60,7 km in 1h46’20” (media 34,251 km/h)
2. Alessia Orsi (Calderara Stm Riduttori) st
3. Azzurra Ballan (Uc Giorgione) st
4. Edda Bieberle (Rsv Osterweddingen Germany) st
5. Maria Acuti (Vc Sovico) st
6. Giorgia Pellizotti (Ss Sanfiorese) st
7. Matilde Rossignoli (Luc Bovolone) st
8. Jolanda Sambi (Calderara Stm Riduttori) st
9. Alessia Milesi (Uc Ossanesga) st
10. Elisa Bianchi (Flandres Love) st

Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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La Coppa Rosa 2024 è di Agata Campana

La trentina supera Orsi e la figlia d'arte Ballan

La trentina supera Orsi e la figlia d'arte Ballan

“Suona la Campana” nell'edizione numero 24 della Coppa Rosa, la corsa d'apertura del lungo e intenso weekend che ogni anno trasforma Borgo Valsugana nella capitale assoluta del ciclismo giovanile. È stata infatti Agata Campana a tagliare per prima il traguardo di via Spagolla, portando in trionfo il ds di giornata Paolo Dalla Costa, il ds “titolare” Antonio Moser, il preparatore Andrea Bonvicin e tutta l'Eletta Trentino Cycling Academy del presidente Dario Broccardo. Lo spunto veloce della 16enne nata a Castelfranco Veneto, ma da qualche anno residente in Trentino tanto da indossare la maglia porpora di campionessa provinciale, ha punito la qualificatissima concorrenza in quella che si propone sempre come una rivincita del campionato italiano di categoria, arricchita dalla presenza della rappresentativa nazionale tedesca.

Le quattro tornate del circuito tra Borgo Valsugana, Castelnuovo, Scurelle e Carzano non hanno riservato grosse emozioni, tanto che l'unico effetto concreto dei primi 50 chilometri di corsa è stato il processo di scrematura delle 131 atlete partenti. Il plotone è andato via via assotigliandosi, riducendo a poche decine le pretendenti al podio. Tutt'altra storia nell'ultimo giro, che prevedeva anche il Gran premio della montagna di Telve, il valico da sempre icona della Coppa d'Oro. Gli ultimi 10 chilometri hanno regalato emozioni a ripetizione, con la rappresentativa tedesca in primissima linea nel lanciare all'attacco diverse atlete. A rispondere al forcing germanico, soprattutto la maglia tricolore Elisa Bianchi e l'altra lombarda Maria Acuti. Al gpm sponsorizzato Teknocolor la prima a transitare è stata l'orobica Alessia Milesi, con la figlia d'arte Azzurra Ballan a tentare il tutto per tutto nella successiva discesa. Ripresa la portacolori del Giorgione, è stata la volta della scaligera Matilde Rossignoli, la cui frustata in prossimità del triangolino rosso dell'ultimo chilometro ha cambiato le carte in tavola a chi attendeva lo sprint in via Spagolla. Come ad esempio Agata Campana, che ha avuto l'intuizione di lanciarsi a tutta prima per riprendere la veronese del Luc Bovolone, poi per andare a caccia del colpo grosso. Campana ha dato quindi fondo a tutte le energie per resistere al ritorno delle rivali, tagliando il traguardo a braccia alzate e riportando in Trentino la Coppa Rosa a 17 anni di distanza dalla nonesa Rossella Callovi, che nel 2007 aveva portato sul gradino più alto del podio Renato Valle, ds della Banca Popolare Adriana.
Dopo l'argento ai Campionati italiani, ha dovuto accontentarsi di un altro secondo posto la modenese Alessia Orsi (Calderara Stm Riduttori), che con la gemella Martina è sempre stata nel vivo della corsa, mentre la trevigiana Azzurra Ballan si è presa il terzo posto. Ai piedi del podio, la tedesca classe 2009 Edda Bieberle e la mantovana Maria Acuti (Vc Sovico), con l'altra figlia d'arte Giorgia Pellizzotti (Sanfiorese) sesta.

Le parole di Agata Campana

«È stata un'emozione veramente unica alzare le braccia con questa maglia, in casa, rappresentando il Trentino, davanti a tanta gente che ama il ciclismo. Già nei primi giri ho capito che stavo bene, e ho visto che bisognava stare davanti, quindi ho mantenuto le prime 10-15 posizioni per tutta la gara. Avevo immaginato che a fare la corsa sarebbero state le tedesche ed è stato proprio così, hanno mantenuto alta l'andatura per ridurre la consistenza del gruppo, poi in salita mi aspettavo qualche attacco in più. Solamente nell'ultimo tratto ci sono stati dei tentativi, ma siamo rimaste davanti in molte, quando poi ho visto Matilde Rossignoli in coda al gruppo ho subito pensato ad un suo scatto per provare ad anticipare tutte: quando poi nessuna rispondeva ho pensato “oggi o prima, o niente”, quindi anche se non era in programma un'azione del genere sono andata a riprenderla. Negli ultimi metri sentivo le gambe che non ce la facevano più, ma ho tenuto duro e ho alzato le mani al cielo. La dedica per la vittoria va a tutta la squadra, dal presidente Dario Broccardo a tutte le mie compagne, passando per direttori sportivi e preparatori: senza di loro oggi non sarei qui».

Ordine d’arrivo

1. Agata Campana (Eletta Trentino Cycling Academy) 60,7 km in 1h46’20” (media 34,251 km/h)
2. Alessia Orsi (Calderara Stm Riduttori) st
3. Azzurra Ballan (Uc Giorgione) st
4. Edda Bieberle (Rsv Osterweddingen Germany) st
5. Maria Acuti (Vc Sovico) st
6. Giorgia Pellizotti (Ss Sanfiorese) st
7. Matilde Rossignoli (Luc Bovolone) st
8. Jolanda Sambi (Calderara Stm Riduttori) st
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Le quattro tornate del circuito tra Borgo Valsugana, Castelnuovo, Scurelle e Carzano non hanno riservato grosse emozioni, tanto che l'unico effetto concreto dei primi 50 chilometri di corsa è stato il processo di scrematura delle 131 atlete partenti. Il plotone è andato via via assotigliandosi, riducendo a poche decine le pretendenti al podio. Tutt'altra storia nell'ultimo giro, che prevedeva anche il Gran premio della montagna di Telve, il valico da sempre icona della Coppa d'Oro. Gli ultimi 10 chilometri hanno regalato emozioni a ripetizione, con la rappresentativa tedesca in primissima linea nel lanciare all'attacco diverse atlete. A rispondere al forcing germanico, soprattutto la maglia tricolore Elisa Bianchi e l'altra lombarda Maria Acuti. Al gpm sponsorizzato Teknocolor la prima a transitare è stata l'orobica Alessia Milesi, con la figlia d'arte Azzurra Ballan a tentare il tutto per tutto nella successiva discesa. Ripresa la portacolori del Giorgione, è stata la volta della scaligera Matilde Rossignoli, la cui frustata in prossimità del triangolino rosso dell'ultimo chilometro ha cambiato le carte in tavola a chi attendeva lo sprint in via Spagolla. Come ad esempio Agata Campana, che ha avuto l'intuizione di lanciarsi a tutta prima per riprendere la veronese del Luc Bovolone, poi per andare a caccia del colpo grosso. Campana ha dato quindi fondo a tutte le energie per resistere al ritorno delle rivali, tagliando il traguardo a braccia alzate e riportando in Trentino la Coppa Rosa a 17 anni di distanza dalla nonesa Rossella Callovi, che nel 2007 aveva portato sul gradino più alto del podio Renato Valle, ds della Banca Popolare Adriana.
Dopo l'argento ai Campionati italiani, ha dovuto accontentarsi di un altro secondo posto la modenese Alessia Orsi (Calderara Stm Riduttori), che con la gemella Martina è sempre stata nel vivo della corsa, mentre la trevigiana Azzurra Ballan si è presa il terzo posto. Ai piedi del podio, la tedesca classe 2009 Edda Bieberle e la mantovana Maria Acuti (Vc Sovico), con l'altra figlia d'arte Giorgia Pellizzotti (Sanfiorese) sesta.

Le parole di Agata Campana

«È stata un'emozione veramente unica alzare le braccia con questa maglia, in casa, rappresentando il Trentino, davanti a tanta gente che ama il ciclismo. Già nei primi giri ho capito che stavo bene, e ho visto che bisognava stare davanti, quindi ho mantenuto le prime 10-15 posizioni per tutta la gara. Avevo immaginato che a fare la corsa sarebbero state le tedesche ed è stato proprio così, hanno mantenuto alta l'andatura per ridurre la consistenza del gruppo, poi in salita mi aspettavo qualche attacco in più. Solamente nell'ultimo tratto ci sono stati dei tentativi, ma siamo rimaste davanti in molte, quando poi ho visto Matilde Rossignoli in coda al gruppo ho subito pensato ad un suo scatto per provare ad anticipare tutte: quando poi nessuna rispondeva ho pensato “oggi o prima, o niente”, quindi anche se non era in programma un'azione del genere sono andata a riprenderla. Negli ultimi metri sentivo le gambe che non ce la facevano più, ma ho tenuto duro e ho alzato le mani al cielo. La dedica per la vittoria va a tutta la squadra, dal presidente Dario Broccardo a tutte le mie compagne, passando per direttori sportivi e preparatori: senza di loro oggi non sarei qui».

Ordine d’arrivo

1. Agata Campana (Eletta Trentino Cycling Academy) 60,7 km in 1h46’20” (media 34,251 km/h)
2. Alessia Orsi (Calderara Stm Riduttori) st
3. Azzurra Ballan (Uc Giorgione) st
4. Edda Bieberle (Rsv Osterweddingen Germany) st
5. Maria Acuti (Vc Sovico) st
6. Giorgia Pellizotti (Ss Sanfiorese) st
7. Matilde Rossignoli (Luc Bovolone) st
8. Jolanda Sambi (Calderara Stm Riduttori) st
9. Alessia Milesi (Uc Ossanesga) st
10. Elisa Bianchi (Flandres Love) st