A Caracalla l’Italia brilla già nel primo giorno di gare: la trevigiana Borgo Molino si assicura il titolo a squadre intitolato alla memoria di Dario Acquaroli. Ospite d’eccezione al Bike Village il campione australiano Simon Clarke
ROMA – Dopo l’inaugurazione di ieri con l’apertura del Bike Village e il via alla pedalata eco-archeologica “Bike4Fun”, è iniziata stamattina alle Terme di Caracalla la due giorni di gare del 76° Gran Premio Liberazione. La prima giornata della storica manifestazione ciclistica capitolina, sotto gli occhi del campione australiano Simone Clarke ospite d’eccezione al Bike Village, ha visto il trionfo nella categoria juniores internazionale 1.1 MJ del friulano Andrea Montagner del team Borgo Molino, che ha conquistato in fuga l’ambita maglia azzurra. Il primo titolo a squadre juniores della competizione va alla trevigiana Borgo Molino, che si è aggiudicata il trofeo intitolato a Dario Acquaroli, il due volte campione del mondo di mountain bike scomparso prematuramente lo scorso 9 aprile. Tra i più giovani Giacomo Sgherri ha vinto la gara Allievi. Sale l’attesa per le due gare clou di domani: il Gran Premio Liberazione, con l’edizione numero 76 della classica internazionale del ciclismo giovanile, e la Donne Elite 1.2.
LE GARE DI OGGI – La gara juniores è fin da subito nervosa: scatti e controscatti, gruppo che si allunga e restringe come una molla. Nella prima metà ci provano in tanti, ma Borgo Molino e CPS controllano. Complice qualche goccia di pioggia, i ritmi si abbassano in attesa di un momento di svolta. A rompere gli equilibri nel quartultimo dei 15 giri da 6 km sono soprattutto di Autozai Petrucci Contri e Fratelli Giorgi, ma è un falso allarme. L’azione giusta è quella della terzultima tornata: con un Borgo Molino e un CPS. Rispettivamente, Andrea Montagner e Gabriele de Frabitiis. Dei due però, solo Montagner regge al comando sugli strappi conclusivi attorno alle Terme di Caracalla. Alle sue spalle, dopo il suo arrivo solitario, una volata di otto uomini per i piazzamenti sul podio, con Juan David Sierra a precedere Ludovico Mellanoterzo. Per il friulano Montagner è la seconda affermazione stagionale dopo quella alla Coppa Dondeo. Alla squadra trevigiana della Borgo Molino, diretta da Cristian Pavanello, va anche il titolo a squadre dedicato alla memoria di Dario Acquaroli.
“È la vittoria più bella della mia carriera – ha dichiarato Andrea Montagner – volevo fin dall’inizio questo tipo di corsa, ho cercato la fuga ed è andata bene. A scattare per primo è stato Bessega, a quel punto siamo entrati io e De Fabritiis e sulla prima salita dopo la linea del traguardo l’ho staccato”.
Nel pomeriggio spazio ai più giovani con le gare Allievi (maglia verde a Giacomo Sgherri, foto in basso a dx) e ai più piccoli con le gare Esordienti e Giovanissimi, questi ultimi impegnati in un percorso adiacente alle Terme di Caracalla per una sfida di short track in mountain bike.
LE GARE CLOU DI DOMANI – Cresce l’attesa per il gran finale di domani. La manifestazione culminerà infatti con le due gare clou più prestigiose: il 76° Gran Premio Liberazione maschile riservato all’Under 23 e l’altra internazionale Donne Elite 1.2. Al mattino (inizio alle 09:00) sarà il turno della gara femminile su una distanza di 96 km: (16 giri) con 80 atlete e 12 squadre. Una formazione sarà peraltro una mista Zhiraf + Pro Cycling. Le società straniere sono 3 (UAE Development, Loughborough e Nazionale ucraina) ma le nazionalità delle atlete sono oltre una decina: tra le big occhi puntati sul vivaio UAE, che a inizio marzo si è aggiudicato la cronosquadre del trofeo Ponente in Rosa: metà di quel sestetto (Anastasia Carbonari, Francesca Pellegrini e Linda Zanetti) sarà a Caracalla. La Isolmant Premac Vittoria potrà contare su diverse stradiste-crossiste, tra cui la campionessa italiana CX U23 Asia Zontone. Come un’ottima crossista è Francesca Baroni, che con la Aromitalia Basso Vaiano sarà una delle compagne di Rasa Leleivyte. Tra le squadre blasonate figura inoltre la Bepink, con la stradista-pistard Silvia Zanardi e la campionessa di Slovacchia Nora Jencusova.
Infine, alle 13:30, l’evento clou: il 76° Gran Premio Liberazione, la corsa degli Under 23. In una sorta di chiusura del cerchio con la gara Juniores, anche qui saranno 173 corridori di 35 squadre, che gareggeranno sulla distanza di 138 km (23 giri). In pieno stile “Mondiale di primavera” i team stranieri saranno 11 (Monaco, Restaurant Suri Carl Ras, Astana Development, Sofer Savini Due, Adria Mobil, la già citata Saris Rouvy Sauerland, Bialini, Zappi, Monex, la Nazionale slovena e quella svizzera di Michael Albasini) con quasi trenta Paesi rappresentati dagli atleti. Ci sarà uno squadrone per la categoria come la Green Project Bardiani Csf Faizanè: quest’anno la formazione emiliana punterà su altri nomi forti, come Alessio Martinelli e Alessandro Pinarello. Vedremo una Biesse Carrera a due punte con Giacomo Villa e Anders Foldager. Analogamente la Colpack Ballan Csb, con Davide Persico e Francesco Della Lunga. Attesissimo poi Alberto Bruttomesso col suo Team Friuli. Non ci sarà invece Carlo Francesco Favretto della General Store a causa di un infortunio patito pochi giorni fa. E sarà interessante osservare la prestazione di Mirko Bozzola, trionfatore junior dello scorso anno, in una Zalf Euromobil Fior che schiera oltretutto un Davide De Pretto reduce dal gran bronzo alla Liegi U23. Tra gli altri team italiani figurano anche Gallina Ecotek Lucchini e Technipes #InEmiliaRomagna, Trevigiani e Mastromarco Sensi Nibali, Rime Sias e Hopplà Firenze Petroli. A proposito di vivai di prestigio, nell’Astana figurano Davide Toneatti e i gemelli Aleksandr e Nicolas Vinokourov.