È lo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) il trionfatore del Giro dell’Emilia – Granarolo numero 105.
È lo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) il trionfatore del Giro dell’Emilia – Granarolo numero 105. Mas, classe ’95, secondo classificato all’ultima Vuelta di Spagna, ha vinto in solitaria grazie ad un attacco lungo l’ascesa finale della durissima e spettacolare salita che conduce al Santuario della Madonna di San Luca, in cima al colle che domina la città di Bologna. Secondo posto per lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Emirates Team) e terzo per Domenico Pozzovivo (Intermarché Wanty Gobert), a completare un grande podio per la storica gara organizzata dal Gruppo Sportivo Emilia di patron Adriano Amici.
Partenza di questa 105^ edizione, con tantissimi campioni (c’era anche Julian Alaphilippe) dalla bellissima Piazza Martiri, nel cuore di Carpi, cittadina che ha ospitato per la terza volta il via del Giro dell’Emilia. Poco dopo nasce la prima fuga di giornata, con cinque uomini: Jacopo Guarnieri (Groupama-FDJ), Rick Pluimers (Jumbo-Visma), Johan Meens (Bingoal Pauwels), Kobe Goossens (Intermarché-Wanty-Gobert) e Geoffrey Bouchard (AG2r Citroen). Vantaggio massimo di 6 minuti. Verso il secondo gpm di giornata restano davanti in due, Bouchard e Gossens.
Alla seconda ascesa delle cinque verso San Luca Gossens resta solo in testa, poco dopo a lui si aggiungono Geoghegan Hart (Team Ineos), De Marchi (Israel) e Latour (TotalEnergies), ma poco dopo il gruppo torna compatto, quando mancano 20 km al traguardo.
Ma è a meno di dieci dal traguardo, nel tratto più duro della penultima ascesa, che Mas attacca (dopo un tentativo di Pozzovivo) e gli resiste solo Pogacar.
A cinque chilometri dall’arrivo, prima dell’imbocco dell’ultima salita, su di loro si riportano Uran, Valverde e Pozzovivo. Ma a due chilometri dal traguardo, nel tratto più duro, Mas stacca tutti e va a conquistare il trionfo, con pochi secondi su Pogacar e Pozzovivo. Quarto Alejandro Valverde, al suo ultimo Giro dell’Emilia, che alla fine ha ricevuto una sorta di premio alla carriera da parte dell’organizzazione. (com stampa).
foto Cailotto