Nencini ha regolato allo sprint il gruppo, ormai ristretto, scremato dai sette strappi della Coppa Caduti di Reda, raccontando a caldo la volata e complimentandosi con gli organizzatori per il percorso e per la sicurezza in gara.
A conquistare la vittoria nella 48° Coppa Caduti di Reda, classica primaverile del ciclismo italiano nella categoria Elite e U23 organizzata dalla società cicloturistica La Rôda Reda, è stato il toscano Tommaso Nencini, classe 2000, portacolori della Zalf Euromobil Désirée Fior. Nencini ha regolato allo sprint il gruppo, ormai ristretto, scremato dai sette strappi della Coppa Caduti di Reda, raccontando a caldo la volata e complimentandosi con gli organizzatori per il percorso e per la sicurezza in gara.
È stato ancora una volta ottimo l’impegno organizzativo della S.C. La Rôda Reda, insieme a tutti i suoi appassionati volontari e agli sponsor che hanno voluto contribuire alla buona riuscita di un appuntamento ciclistico di alto livello.
La 48° Coppa Caduti di Reda (offerta da Eta Beta Forlì), denominata anche “Gran Premio Eta Beta – Conclima SGR” e 42° Memorial Stefano Cornacchia, era valida come 69° Giro della Romagna e per il 32° Trofeo Il Cappello D’Oro, oltre ad essere valida anche per l’assegnazione del Campionato regionale Under 23. La Coppa Caduti di Reda vede anche il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna e Comune di Faenza, oltre al prezioso supporto di di Eta Beta, Conclima, Banca Fideuram, Carmellini e Frigomeccanica.
LA CORSA – Il percorso è stato rinnovato aumentando il dislivello complessivo, pur mantenendo invariate le caratteristiche che nel tempo ne hanno fatto quella che viene ribattezzata da tutti la “corsa di Sët Strëpp”, cioè la "corsa dei sette strappi" in dialetto romagnolo. Dalla partenza di Reda, con tre passaggi sotto il traguardo, i primi 40 km sono invariati, con i traguardi volanti di via Corleto e del ristorante Trattoria La Miseria a Prada. Il primo Gpmè il Monte Carla, da affrontare due volte (km 53 e 72), poi Monticino (km 80), la novità della salita di Rio Chiè (km 115), di nuovo Monte Carla (km 126), Cima Agello (km 132) ed infine transitando per Monte Brullo (TV) si torna a scalere dopo alcuni anni San Biagio Antico (km 139), a meno di 16 chilometri dal traguardo posto di nuovo a Reda di Faenza.
L’organizzazione, con la regia del presidente Danilo Costa, insieme a Giovanni Picio Calderoni e a tutto l’appassionato staff, è di primo piano, per una gara che in quasi cinquant’anni di storia ha visto vincitori illustri, tra i quali anche l’oro olimpico Elia Viviani (a segno nel 2009).
LA CRONACA – Al via c’erano 193 atleti effettivi dei 198 iscritti, in rappresentanza di 33 formazioni provenienti dall’Italia, dalla Spagna, dall’Ucraina e dalla Gran Bretagna. Dopo l’omaggio al Monumento ai Caduti di Reda e il trasferimento, a dare il via ufficiale sono stati il sindaco di Faenza Massimo Isola e il presidente del Comitato regionale Federciclismo Alessandro Spada.
Non sono mancati, da subito, gli attacchi, pur con gruppo compatto nelle prima fasi. Al primo traguardo volante in via Corleto, offerto dalla famiglia Cornacchia, transita per primo Serhii Sydor (Ukraine Cycling Academy), mentre la prima azione che guadagna un margine consistente sul gruppo è quella portata avanti da William Harding (Zappi Cycling Team), Andrii Pidhainyi (Ukraine Cycling Academy) e Matthew Kingston (Mg.K Vis – Colors for Peace), che tagliano nell’ordine il traguardo del secondo traguardo volante in località Prada (Ristorante La Miseria). Il margine sul gruppo per loro arriva anche a un minuto di vantaggio.
Al primo GPM sul Monte Carla (km 53) passano nell’ordine Harding, Pidhainyi con Giovanni De Carlo (Zalf Euromobil Désirée Fior) a 17” a trainare gli inseguitori.
Al km 63 al comando ci sono Lorenzo Montanari (Hopplà Petroli Firenze Don Camillo), Andrea Piras (Namedsport – M.I. Impianti), Matteo Zurlo (UC Trevigiani Energiapura Marchiol), Andrea Guerra (Zalf Euromobil Désirée Fior), Niccolò Galli (Arvedi Cycling) e Matteo Regnanti (Hopplà Petroli Firenze Don Camillo) con 28” di vantaggio in aumento. Al 2° GPM del Monte Carla (km 72) passano nell’ordine Zurlo, Guerra, Piras e Regnanti con 18” su Galli. Al GPM del Monticino (km 80) è ancora Zurlo a transitare per primo su Piras e Guerra, mentre da dietro rinvengono altri atleti che vanno a formare al comando un drappello di sette corridori: Simone Raccani e Andrea Guerra (Zalf Euromobil Désirée Fior), Emanuele Ansaloni e Nicolò Garibbo (Team Technipes #inEmiliaRomagna), Matteo Zurlo (UC Trevigiani Energiapura Marchiol), Lorenzo Galimberti (Biesse – Carrera) e Andrea Piras (Namedsport – M.I. Impianti). Piras si stacca e restano in sei con 50” di vantaggio sul gruppo al km 100.
Da lì in avanti restano al comando in sei e superano di comune accordi i GPM di Cima Rio Chièe Monte Carla, mentre sul 6° GPM di Cima Agello rientra su di loro anche Lucio Pierantozzi (Work Service Group Vitalcare Vega). A trainare i battistrada in salita è Emanuele Ansaloni, che conquista così la classifica dei Gran premi della montagna. Dopo il 7° GPM di San Biagio Antico, a 15 km dall’arrivo, i sette battistrada vengono raggiunti dagli immediati inseguitori, formando così un gruppetto di 12 corridori con il resto del gruppo, ormai ridotto a circa 40 unità, a 40”. Andrea Guerra (Zalf Euromobil Désirée Fior) e Emanuele Ansaloni (Team Technipes #inEmiliaRomagna) ci provano di nuovo a 10 km dall’arrivo e viaggiano in coppia, con cambi regolari, mentre il gruppo riassorbe gli altri fuggitivi. Ansaloni e Guerra ci credono fino alla fine, con il gruppo che lento ma inesorabile si avvicina e li riagguanta a volata praticamente lanciata a 300 metri dal traguardo.
Allo sprint la spunta Tommaso Nencini (Zalf Euromobil Désirée Fior) su Lev Gonov (PC Baix Ebre) e Andrea D’Amato (Biesse Carrera). Jacopo Gioia (Work Service Group Vitalcare Vega), 12°, è il nuovo campione regionale U23 dell’Emilia-Romagna.
Ordine d’arrivo
1. Tommaso Nencini (Zalf Euromobil Désirée Fior) km 154,8 in 3h44’45” alla media di 41,326 km/h
2. Lev Gonov (PC Baix Ebre) s.t.
3. Andrea D’Amato (Biesse – Carrera)
4. Federico Guzzo (UC Trevigiani Energiapura Marchiol)
5. Simone Buda (Solme – Olmo)
6. Daniil Zarakovskiy (PC Baix Ebre)
7. Alessandro Baroni (Hopplà – Petroli Firenze – Don Camillo)
8. Nicolò Garibbo (Team Technipes #inEmiliaRomagna)
9. Andrea Colnaghi (Onec Team)
10. Edoardo Cipollini (Mbh Bank Colpack Ballan CSB)
foto Fulgenzi