Prima vittoria per il romagnolo su Sambinello e Drei
Borgo San Lorenzo – Dopo la Coppa Dino Diddi e la Coppa D’Oro, nel solco dei grandi appuntamenti per la categoria allievi, ecco sulle strade del Mugello la 77^ Coppa della Liberazione per la quale non è certo andata delusa l’attesa, con partenza ed arrivo al Foro Boario a Borgo S.Lorenzo. Una sfida con 181 atleti in gara con un podio finale interamente emiliano-romagnolo e firmata da Giacomo Casadio del Pedale Azzurro Rinascita davanti ai conregionali Sambinello e Drei, al laziale Consolidani ed all’umbro Gagliardoni Proietti, ovvero il quintetto emerso nel finale dopo la micidiale salita delle Salaiole e che si è giocato in volata la vittoria al termine di una gara condotta ad oltre 40 di media.
Casadio non aveva ancora vinto nel 2022 e farlo in una corsa di prestigio con la presenza di numerosi allievi che vanno per la maggiore in campo nazionale, è titolo di merito non indifferente. Casadio ha regolato in volata due romagnoli ad iniziare da uno dei maggiori favoriti Sambinello accreditato di 8 vittorie nel corso della stagione. La gara dopo tre giri di 20 km si è infiammata sulla dura salita di Salaiole riservando un finale combattuto e bello protagonisti i primi cinque della classifica finale e do evidente. Quanto ai toscani solo due nella Top ten, Bertini ottavo dell’Olimpia Valdarnese e Petri decimo della Fosco Bessi. Una gara stupenda con 83 arrivati su 181 partenti e complimenti agli organizzatori del Club Ciclo Appenninico 1907 e alla locale sezione ANPI, con il patrocinio del comune di Borgo San Lorenzo.
ORDINE DI ARRIVO: 1)Giacomo Casadio (Pedale Azzurro Rinascita) Km 83, in 2h04’04”, media Km 40,140; 2)Enea Sambinello (Pol. Fiumicinese); 3)Riccardo Drei (Pedale Azzurro Rinascita); 4)Leonardo Consolidani (Team Coratti); 5)Gagliardoni Proietti (Uc Foligno); 6)Joann Rolando (Nuovaciclisticarma Franco Ballerini) a 36”; 7)Michele Pascarella (Team Cesaro); 8)Francesco Bertini (Olimpia Valdarnese); 9)Pierluigi Garbi (S.C. Torrile) a 1’10”; 10)Damiano Petri (Fosco Bessi).
Antonio Mannori