L’abruzzese regala la terza vittoria all’Italia in questa edizione della corsa rosa e porta a casa il terzo sigillo personale dopo quelli del 2016 e del 2019, dimostrando che la crisi del Blockhaus è dietro le spalle.
Cogne, 22 maggio 2022 – Pochi secondi dopo aver attraversato il traguardo Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) si scioglie: “Questa è la mia vittoria più bella, mi lascia una sensazione migliore sia rispetto alla maglia gialla vestita al Tour de France e sia ai primi successi ottenuti al Giro negli anni scorso perchè arriva dopo due stagioni difficili tra cadute, problemi fisici e Covid. Oggi mi sentivo forte, ho deciso di attaccare da solo a 19 km dall’arrivo perchè era la parte più dura della salita e non ero sicuro di poter staccare gli altri successivamente.”
In queste prime parole, commosse, del corridore abruzzese c’è tutto: l’essenza della quindicesima tappa, la Rivarolo Canavese-Cogne di 178 km., e il travaglio di un ragazzo che in questi anni ha tenuto in alto i colori italiani nelle prove a tappe. E sul quale, anche all’inizio di questa edizione del Giro, si sono concetrate le speranze dei tanti appassionati. La sua Abruzzo, nella tappa del Blockhaus, aveva raffreddato gli entusiasmi e forse minato anche qualche certezza. Ma i Grandi Giro durano tre settimane e di solito la terza è quella in cui i veri valori vengono a galla. E’ accaduto ieri con Vincenzo Nibali, splendido coprotagonista dell’attacco che ha portato Carapaz in rosa. Ed è accaduto anche oggi, con il “geco d’Abruzzo” che ha lanciato l’azione da lontano per finalizzarla a circa venti chilometri dalla conclusione, quando ha salutato la compagnia di Buitrago Sanchez (Bahrain Victorious), prima, e Carthy (Ef Education Easy Post), poi. Alla fine taglia il traguardo con 1’31 su Buitrago e 2’19” su Pedrero. Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) conserva la Maglia Rosa di leader della Classifica Generale.
Per l’Italia si tratta della terza vittoria di tappa a questo Giro ed anche il terzo successo per Ciccone nella corsa rosa dopo quelli del 2016 nella Campi Bisenzio-Sestola e nel 2019 nella Lovere-Ponte di Legno.
In conferenza stampa il ciclista abruzzese ha poi raccontato: “E’ stata una sofferenza ma ne è valsa la pena. Questa vittoria arriva dopo un periodo difficile in cui sono stato molto sfortunato. Dopo un mese in ritiro con Juan Pedro Lopez ero convinto che avrebbe fatto un bel Giro. E’ stata una grande soddisfazione per il team ma allo stesso momento è stato strano vederlo in Maglia Rosa, in lui ho visto il Giulio Ciccone spensierato del 2019. Il giorno del Blockhaus per me è stato molto duro, reso ancor più complicato dal fatto di correre sulle strade di casa. Sapevo che sarei dovuto rimanere concentrato e che qualcosa di buono sarebbe arrivato. Negli ultimi 10 km ho avuto tanti pensieri in testa, mi è piaciuto il supporto della gente. Era una sensazione che mi è mancata per un po’.”
RISULTATO DI TAPPA
1 – Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) – 178 km in 4h37’41’’, alla media di 38.245 km/h
2 – Santiago Buitrago Sanchez (Bahrain Victorious) a 1’31”
3 – Antonio Pedrero (Movistar Team) a 2’19”
CLASSIFICA GENERALE
1 – Richard Carapaz (Ineos Grenadiers)
2 – Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) a 7″
3 – Joao Pedro Almeida Gonçalves (UAE Team Emirates) a 30″
LE MAGLIE UFFICIALI
Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Richard Carapaz (Ineos Grenadiers)
Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, dedicata al Made in Italy – Arnaud Démare (Groupama-FDJ)
Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Koen Bouwman (Jumbo-Visma)
Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Joao Pedro Almeida Gonçalves (UAE Team Emirates)
Photo Credits: Alpozzi/D’Alberto/Ferrari/Paolone/LaPresse