Si terrà il 15 giugno la cerimonia per ricordare e onorare la figura ed i successi sportivi del grande campione friuliano, vincitore due volte del Tour de France.

Il programma prevede alle ore 12:30 la partenza di una delegazione di Amici da Colle Umberto dove alle ore 13 raggiungeranno per il pranzo (aperto a tutti) nel Ristorante Battistella a Portobuffolè. Terminato il pranzo alle ore 15:30 visita al Museo del Ciclismo Alto Livenza di Portobuffolè dove si può ammirare una delle biciclette di Ottavio Bottecchia, le foto e molto altro materiale del campione e degli assi del ciclismo che hanno aderito all’iniziativa.

Terminata la visita al Museo del Ciclismo alle ore 16:30 la comitiva partirà per raggiungere il Cippo di Ottavio Bottecchia a Peonis di Trasaghis nel monumento dove alle ore 18 ci sarà una deposizione di un omaggio floreale nel ricordo di Ottavio Bottecchia. Alle ore 18:15 ci saranno gli interventi delle autorità, alle ore 18:45 il ritrovo nella piazza Regione Toscana per l’inaugurazione del murales dedicato a Bottecchia. Alle 19 ritrovo per un momento conviviale, organizzato dall’Associazione Chei di Peonis, nell’area esterna del Centro Servizi.

L’evento si tiene tutti gli anni il 15 giugno per commemorare la data della morte di Ottavio Bottecchia organizzato un gruppo di Amici di Colle Umberto capitanati dalla presidente della Pro Loco di Colle Umberto Tiziana Gottardi con Ivan Bortolotto e Renato Zarpellon, uno dei pochi cugini di Ottavio Bottecchia ancora in vita. I Comuni con il patrocinio i promotori dell’evento sono: Colle Umberto, Pordenone e Trasaghis.

Botescià, come lo chiamavano i francesi, si affermò come forte fondista, scalatore e passista. Vinse da dominatore sia l’edizione 1924 del Tour de France, sia quella del 1925, divenendo un eroe in Francia. Nel 1924 vestì di giallo per quindici tappe, dalla prima all’ultima (primo a riuscirvi), vincendone quattro, e prevalendo infine di più di mezz’ora su Nicolas Frant; l’anno dopo fece sue quattro frazioni della corsa, vestì il simbolo del primato per tredici tappe e si impose in classifica con quasi un’ora di vantaggio sul secondo, Lucien Buysse.

La morte – Il 3 giugno 1927 Bottecchia fu trovato a terra agonizzante, in stato di semincoscienza, lungo una strada tra Cornino e Peonis, frazione di Trasaghis, nella zona dove era solito allenarsi. Dopo aver ricevuto l’estrema unzione dal parroco di Peonis, don Dante Nigris, venne ricoverato all’ospedale di Gemona del Friuli, dove gli furono riscontrate fratture alla volta e alla base cranica, e alla clavicola destra. Morì dopo dodici giorni, il 15 giugno, senza aver mai ripreso del tutto conoscenza. Il funerale si svolse il 17 giugno a Gemona, con la bara avvolta dal tricolore.

Sandro Bolognini


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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Ottavio Bottecchia, le celebrazioni per il 95° anniversario dalla morte

Si terrà il 15 giugno la cerimonia per ricordare e onorare la figura ed i successi sportivi del grande campione friuliano, vincitore due volte del Tour de France.

Si terrà il 15 giugno la cerimonia per ricordare e onorare la figura ed i successi sportivi del grande campione friuliano, vincitore due volte del Tour de France.

Il programma prevede alle ore 12:30 la partenza di una delegazione di Amici da Colle Umberto dove alle ore 13 raggiungeranno per il pranzo (aperto a tutti) nel Ristorante Battistella a Portobuffolè. Terminato il pranzo alle ore 15:30 visita al Museo del Ciclismo Alto Livenza di Portobuffolè dove si può ammirare una delle biciclette di Ottavio Bottecchia, le foto e molto altro materiale del campione e degli assi del ciclismo che hanno aderito all’iniziativa.

Terminata la visita al Museo del Ciclismo alle ore 16:30 la comitiva partirà per raggiungere il Cippo di Ottavio Bottecchia a Peonis di Trasaghis nel monumento dove alle ore 18 ci sarà una deposizione di un omaggio floreale nel ricordo di Ottavio Bottecchia. Alle ore 18:15 ci saranno gli interventi delle autorità, alle ore 18:45 il ritrovo nella piazza Regione Toscana per l'inaugurazione del murales dedicato a Bottecchia. Alle 19 ritrovo per un momento conviviale, organizzato dall'Associazione Chei di Peonis, nell'area esterna del Centro Servizi.

L’evento si tiene tutti gli anni il 15 giugno per commemorare la data della morte di Ottavio Bottecchia organizzato un gruppo di Amici di Colle Umberto capitanati dalla presidente della Pro Loco di Colle Umberto Tiziana Gottardi con Ivan Bortolotto e Renato Zarpellon, uno dei pochi cugini di Ottavio Bottecchia ancora in vita. I Comuni con il patrocinio i promotori dell'evento sono: Colle Umberto, Pordenone e Trasaghis.

Botescià, come lo chiamavano i francesi, si affermò come forte fondista, scalatore e passista. Vinse da dominatore sia l'edizione 1924 del Tour de France, sia quella del 1925, divenendo un eroe in Francia. Nel 1924 vestì di giallo per quindici tappe, dalla prima all'ultima (primo a riuscirvi), vincendone quattro, e prevalendo infine di più di mezz'ora su Nicolas Frant; l'anno dopo fece sue quattro frazioni della corsa, vestì il simbolo del primato per tredici tappe e si impose in classifica con quasi un'ora di vantaggio sul secondo, Lucien Buysse.

La morte - Il 3 giugno 1927 Bottecchia fu trovato a terra agonizzante, in stato di semincoscienza, lungo una strada tra Cornino e Peonis, frazione di Trasaghis, nella zona dove era solito allenarsi. Dopo aver ricevuto l'estrema unzione dal parroco di Peonis, don Dante Nigris, venne ricoverato all'ospedale di Gemona del Friuli, dove gli furono riscontrate fratture alla volta e alla base cranica, e alla clavicola destra. Morì dopo dodici giorni, il 15 giugno, senza aver mai ripreso del tutto conoscenza. Il funerale si svolse il 17 giugno a Gemona, con la bara avvolta dal tricolore.

Sandro Bolognini


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Ottavio Bottecchia, le celebrazioni per il 95° anniversario dalla morte

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Il programma prevede alle ore 12:30 la partenza di una delegazione di Amici da Colle Umberto dove alle ore 13 raggiungeranno per il pranzo (aperto a tutti) nel Ristorante Battistella a Portobuffolè. Terminato il pranzo alle ore 15:30 visita al Museo del Ciclismo Alto Livenza di Portobuffolè dove si può ammirare una delle biciclette di Ottavio Bottecchia, le foto e molto altro materiale del campione e degli assi del ciclismo che hanno aderito all’iniziativa.

Terminata la visita al Museo del Ciclismo alle ore 16:30 la comitiva partirà per raggiungere il Cippo di Ottavio Bottecchia a Peonis di Trasaghis nel monumento dove alle ore 18 ci sarà una deposizione di un omaggio floreale nel ricordo di Ottavio Bottecchia. Alle ore 18:15 ci saranno gli interventi delle autorità, alle ore 18:45 il ritrovo nella piazza Regione Toscana per l'inaugurazione del murales dedicato a Bottecchia. Alle 19 ritrovo per un momento conviviale, organizzato dall'Associazione Chei di Peonis, nell'area esterna del Centro Servizi.

L’evento si tiene tutti gli anni il 15 giugno per commemorare la data della morte di Ottavio Bottecchia organizzato un gruppo di Amici di Colle Umberto capitanati dalla presidente della Pro Loco di Colle Umberto Tiziana Gottardi con Ivan Bortolotto e Renato Zarpellon, uno dei pochi cugini di Ottavio Bottecchia ancora in vita. I Comuni con il patrocinio i promotori dell'evento sono: Colle Umberto, Pordenone e Trasaghis.

Botescià, come lo chiamavano i francesi, si affermò come forte fondista, scalatore e passista. Vinse da dominatore sia l'edizione 1924 del Tour de France, sia quella del 1925, divenendo un eroe in Francia. Nel 1924 vestì di giallo per quindici tappe, dalla prima all'ultima (primo a riuscirvi), vincendone quattro, e prevalendo infine di più di mezz'ora su Nicolas Frant; l'anno dopo fece sue quattro frazioni della corsa, vestì il simbolo del primato per tredici tappe e si impose in classifica con quasi un'ora di vantaggio sul secondo, Lucien Buysse.

La morte - Il 3 giugno 1927 Bottecchia fu trovato a terra agonizzante, in stato di semincoscienza, lungo una strada tra Cornino e Peonis, frazione di Trasaghis, nella zona dove era solito allenarsi. Dopo aver ricevuto l'estrema unzione dal parroco di Peonis, don Dante Nigris, venne ricoverato all'ospedale di Gemona del Friuli, dove gli furono riscontrate fratture alla volta e alla base cranica, e alla clavicola destra. Morì dopo dodici giorni, il 15 giugno, senza aver mai ripreso del tutto conoscenza. Il funerale si svolse il 17 giugno a Gemona, con la bara avvolta dal tricolore.

Sandro Bolognini