Raccontati presso la Sala della Giunta del CONI i dettagli dell’avventura estrema che vedrà impegnato l’ultracyclist romano Omar Di Felice
Si è svolta nella prestigiosa Sala della Giunta del CONI alla presenza del Presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, del Dottor Roberto Sgalla, Responsabile della Commissione Nazionale Direttori di Corsa e Sicurezza della FCI, e del Direttore Generale di Viviappennino Enrico Della Torre (moderata dal Giornalista RAI Stefano Rizzato), la conferenza di presentazione dell'imminente tentativo di traversata invernale del Deserto del Gobi in Mongolia, del ciclista estremo Omar Di Felice.
A pochi giorni dalla partenza della traversata, patrocinata dalla Federazione Ciclistica Italiana, si è alzato il sipario sui dettagli dell'avventura estrema che vedrà impegnato l’ultracyclist romano Omar Di Felice, 39 anni, per oltre 2000 km. Dopo aver già realizzato alcune imprese estreme in ambiente artico (“Through the arctic Highway”, Canada e “Capo Nord” 2018, “Alaska” e “Islanda” 2019) e aver conquistato recentemente il podio durante l’ultima edizione della TransAmerica Bike Race (competizione di ultracycling di 7000 km in modalità no-stop) la sua prossima sfida avrà come scenario l’ostile ed estremo Deserto del Gobi, nel cuore dell’inverno. La presentazione è stata aperta dal saluto istituzionale del Presidente F.C.I. Renato Di Rocco che ha confermato quanto sia primario ed attuale il dibattito sulle nuove forme di ciclismo, sottolineando e ribadendo il sostegno che la Federciclismo darà all'avventura di Omar e confermando il sempre più crescente interesse verso il mondo dell'avventura, del gravel e del ciclismo inteso non più, solamente, nella sua declinazione più agonistica ed estrema. A seguire, dopo la proiezione del teaser video ufficiale della traversata, con un dinamico botta e risposta con Stefano Rizzato, Omar ha svelato tutti i dettagli dell’avventura, ponendo l’accento sulla parte legata alla ricerca del limite attraverso il lungo percorso solitario che lo vedrà pedalare per oltre 2000 km in modalità unsupported affrontando condizioni ai limiti del possibile (le temperature previste saranno comprese tra i -20°C e i -40°C)
“Con l'avventura in Mongolia porterò la mia bici oltre il concetto stesso di ultracycling, finendo in un territorio riservato, finora ai grandi esploratori ed alpinisti. La traversata del Deserto del Gobi metterà a dura prova la mia capacità di affrontare le difficoltà e l'estremo". Queste le prime parole di Omar che ha proseguito, poi, ponendo l’accento sul concetto di solitudine e di come dovrà essere in grado di convertirla in un punto di forza: "Riuscire a trasformare un punto debole, come la solitudine, in una delle chiavi del successo è stata la mia conquista piu grande. Il concetto di solitudine troverà la sua massima espressione nel suo ambiente piu rappresentativo: il deserto"
Infine ha posto l’accento sulla componente chiave del successo, in ogni ambito, anche quando si parla di uno sport individuale come l’ultracycling: il lavoro di squadra.
Spiegando come viene concepita e organizzata, prima ancora che realizzata, una lunga traversata, dalle fasi preliminari fino alla partenza vera e propria grazie anche al supporto degli sponsor e di aziende in grado di sostenere gli sforzi necessari a completare una simile avventura (presenti tra gli altri una rappresentanza del vettore aereo “Turkish Airlines” e l’agenzia “Viaggi Avventure nel Mondo” partner diretti per la parte logistica di viaggio)
Proprio in questi giorni Omar ha siglato un importante accordo con Allianz Bank Financial Advisors, la banca del Gruppo Allianz in Italia, che ha scelto da quest’anno di essere al fianco del ciclista estremo, spinta dalla condivisione dei valori espressi dall’atleta nelle sue traversate. Allianz Bank condivide con il mondo dello sport in generale, e con le imprese di Omar Di Felice in particolare, valori come lo spirito imprenditoriale, la pianificazione e la propensione al lavoro di squadra, così come l’orientamento al sacrificio, la resilienza, e la forte determinazione per il raggiungimento di grandi obiettivi.
La conferenza ha offerto anche l’occasione per fare il punto sulle iniziative della Federazione riguardo la sicurezza con l’intervento del Responsabile della Commissione Direttori di Corsa e Sicurezza, Dott. Roberto Sgalla: “Stiamo lavorando a stretto contatto con le istituzioni e con la collaborazione della Federciclismo affinché venga fatta informazione e cultura sul tema, sensibilizzando tutte le parti sul reciproco rispetto lungo le strade che, è prioritario spiegare, appartengono a tutte le componenti, pedoni e ciclisti inclusi”.
Dopo il veloce intervento di Enrico Della Torre, che ha ricordato alcuni dei valori fondamentali del ciclismo e della scoperta del territorio ad esso legati e direttamente promossi insieme ad Omar durante “Appennino Bike Tour” è stata svelata la bici con cui Omar affronterà la traversata: allestita su telaio in carbonio Wilier Triestina Jena (in livrea personalizzata dipinta da un artista statunitense, Dustin Klein) equipaggiato con il nuovissimo gruppo Shimano GRX in setup meccanico e ruote Mavic Allroad Pro Carbon (sia in versione 700c che, eventualmente, 650b).
La sella sarà, la "Aspide supercomfort” di Selle San Marco, già testata durante le lunghissime competizioni e avventure precedenti. Il sistema di bike packing Miss Grape servirà a trasportare sulla propria bici tutto il necessario per poter affrontare l’avventura e per stipare il materiale per accamparsi, una tenda ed un sacco a pelo per condizioni estreme di derivazione alpinistica realizzato da Ferrino. Ricordiamo che la partenza sarà da Ulan Bator il 14 Febbraio e dopo una prima parte in direzione sud lungo la via della Transmongolia, prevederà l’attraversamento orizzontale da Saynshand in direzione ovest verso l’arrivo, fissato nel villaggio di Altai, per un totale di oltre 2000 km da pedalare in solitaria.
La spedizione verrà realizzata in autonomia, potendo fare affidamento solo su una guida locale che sarà a supporto di Omar tramite un collegamento satellitare (che consentirà il recupero in caso di emergenza) e che provvederà ad una parte di rifornimenti in alcuni punti lungo il percorso. Sarà possibile seguire l’avventura in diretta LIVE attraverso il sistema di tracciamento realizzato da ENDU – Neveralone che, ricevendo il segnale dei dispositivi Garmin inReach, darà modo di visualizzare costantemente la posizione di Omar sulla specifica mappa raggiungibile a questo link .
Ogni giorno sulla piattaforma Garmin Connect sarà possibile visualizzare i dati effettivi (temperatura, Frequenza Cardiaca, etc) e su Komoot la raccolta del percorso svolto.
Infine su tutti i canali social di Omar, compatibilmente con il segnale 3G/Sat Internet, sarà possibile leggerne gli aggiornamenti attraverso post, video e scatti fotografici.