Il progetto, coordinato dall’Università LUMSA e finanziato dal Ministero della Salute, mira a prevenire e informare adeguatamente sulla pericolosità del doping i ragazzi in età evolutiva (14-19 anni), gli sportivi amatoriali e in generale tutelare la salute nelle attività sportive

Nasce il progetto “Ludo: la chatbot antidoping per la tutela della salute dei giovani sportivi” coordinato dall’Università LUMSA e finanziato dal Ministero della Salute grazie al “Programma di ricerca e di formazione/informazione del bando 2021 sui farmaci, sulle sostanze e pratiche mediche utilizzabili a fini di doping e per la tutela della salute nelle attività sportive”.

L’obiettivo del progetto è quello di prevenire e informare adeguatamente sulla pericolosità del doping i ragazzi in età evolutiva (14-19 anni), gli sportivi amatoriali e in generale tutelare la salute nelle attività sportive, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il tema del doping, infatti, coinvolge moltissimi giovani che hanno una conoscenza limitata dei problemi che può causare il consumo di determinate sostanze e anzi, molto spesso, ne fraintendono la natura convincendosi che i loro benefici siano superiori rispetto ai rischi. Si calcola che il 5-11% degli studenti e lo 0.2-2.5% delle studentesse delle scuole superiori ha fatto uso di steroidi anabolizzanti, con un’età media di esordio di 14 anni. Inoltre i giovani hanno una conoscenza limitata dei rischi per la salute derivanti dal consumo di queste sostanze; spesso infatti ne fraintendono la natura – ad esempio etichettandoli come “ormoni naturali” o “sostanze naturali”- e a volte ritengono che il loro utilizzo procuri dei benefici che vanno a controbilanciare qualunque tipo di rischio.

LUDO è una sorta di sportello educativo online, che può essere consultato dai ragazzi, per trovare una risposta alle molteplici domande, così da essere informati e responsabilizzati in materia.

Il progetto è destinato a:
• studenti delle scuole superiori;
• sportivi agonisti tesserati;
• giovani sportivi amatoriali.

Per chattare con LUDO e approfondire il tema del doping bisogna andare su www.nodoping.it.


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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Nasce “Ludo: la chatbot antidoping per la tutela della salute dei giovani sportivi”

Il progetto, coordinato dall’Università LUMSA e finanziato dal Ministero della Salute, mira a prevenire e informare adeguatamente sulla pericolosità del doping i ragazzi in età evolutiva (14-19 anni), gli sportivi amatoriali e in generale tutelare la salute nelle attività sportive

Il progetto, coordinato dall’Università LUMSA e finanziato dal Ministero della Salute, mira a prevenire e informare adeguatamente sulla pericolosità del doping i ragazzi in età evolutiva (14-19 anni), gli sportivi amatoriali e in generale tutelare la salute nelle attività sportive

Nasce il progetto “Ludo: la chatbot antidoping per la tutela della salute dei giovani sportivi” coordinato dall’Università LUMSA e finanziato dal Ministero della Salute grazie al “Programma di ricerca e di formazione/informazione del bando 2021 sui farmaci, sulle sostanze e pratiche mediche utilizzabili a fini di doping e per la tutela della salute nelle attività sportive”.

L’obiettivo del progetto è quello di prevenire e informare adeguatamente sulla pericolosità del doping i ragazzi in età evolutiva (14-19 anni), gli sportivi amatoriali e in generale tutelare la salute nelle attività sportive, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il tema del doping, infatti, coinvolge moltissimi giovani che hanno una conoscenza limitata dei problemi che può causare il consumo di determinate sostanze e anzi, molto spesso, ne fraintendono la natura convincendosi che i loro benefici siano superiori rispetto ai rischi. Si calcola che il 5-11% degli studenti e lo 0.2-2.5% delle studentesse delle scuole superiori ha fatto uso di steroidi anabolizzanti, con un’età media di esordio di 14 anni. Inoltre i giovani hanno una conoscenza limitata dei rischi per la salute derivanti dal consumo di queste sostanze; spesso infatti ne fraintendono la natura - ad esempio etichettandoli come “ormoni naturali” o “sostanze naturali”- e a volte ritengono che il loro utilizzo procuri dei benefici che vanno a controbilanciare qualunque tipo di rischio.

LUDO è una sorta di sportello educativo online, che può essere consultato dai ragazzi, per trovare una risposta alle molteplici domande, così da essere informati e responsabilizzati in materia.

Il progetto è destinato a:
• studenti delle scuole superiori;
• sportivi agonisti tesserati;
• giovani sportivi amatoriali.

Per chattare con LUDO e approfondire il tema del doping bisogna andare su www.nodoping.it.


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Nasce “Ludo: la chatbot antidoping per la tutela della salute dei giovani sportivi”

Il progetto, coordinato dall’Università LUMSA e finanziato dal Ministero della Salute, mira a prevenire e informare adeguatamente sulla pericolosità del doping i ragazzi in età evolutiva (14-19 anni), gli sportivi amatoriali e in generale tutelare la salute nelle attività sportive

Nasce il progetto “Ludo: la chatbot antidoping per la tutela della salute dei giovani sportivi” coordinato dall’Università LUMSA e finanziato dal Ministero della Salute grazie al “Programma di ricerca e di formazione/informazione del bando 2021 sui farmaci, sulle sostanze e pratiche mediche utilizzabili a fini di doping e per la tutela della salute nelle attività sportive”.

L’obiettivo del progetto è quello di prevenire e informare adeguatamente sulla pericolosità del doping i ragazzi in età evolutiva (14-19 anni), gli sportivi amatoriali e in generale tutelare la salute nelle attività sportive, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il tema del doping, infatti, coinvolge moltissimi giovani che hanno una conoscenza limitata dei problemi che può causare il consumo di determinate sostanze e anzi, molto spesso, ne fraintendono la natura convincendosi che i loro benefici siano superiori rispetto ai rischi. Si calcola che il 5-11% degli studenti e lo 0.2-2.5% delle studentesse delle scuole superiori ha fatto uso di steroidi anabolizzanti, con un’età media di esordio di 14 anni. Inoltre i giovani hanno una conoscenza limitata dei rischi per la salute derivanti dal consumo di queste sostanze; spesso infatti ne fraintendono la natura - ad esempio etichettandoli come “ormoni naturali” o “sostanze naturali”- e a volte ritengono che il loro utilizzo procuri dei benefici che vanno a controbilanciare qualunque tipo di rischio.

LUDO è una sorta di sportello educativo online, che può essere consultato dai ragazzi, per trovare una risposta alle molteplici domande, così da essere informati e responsabilizzati in materia.

Il progetto è destinato a:
• studenti delle scuole superiori;
• sportivi agonisti tesserati;
• giovani sportivi amatoriali.

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