Il tracciato disegnato nella Provincia di Treviso, tra il Lago Le Bandie di Spresiano, sede di partenza, e Pieve di Soligo, sede di arrivo, è un piccolo gioiello. 169 km totali che comprendono strade bianche, muri arcigni, salite più lunghe e un paesaggio unico a fare da contorno

TREVISO – Si alza ufficialmente il velo sul percorso che caratterizzerà i Mondiali Gravel UCI 2023, in programma nella Provincia di Treviso il weekend del 7-8 ottobre. La squadra organizzatrice ha disegnato un tracciato che toccherà ben 26 comuni della Marca, con l’obiettivo di mettere in risalto tutti gli angoli più suggestivi di un territorio unico in Italia. Ne è uscito un percorso di 169 km, che avrà come basi operative il Lago Le Bandie di Spresiano, sede di partenza, e Pieve di Soligo, sede di arrivo.

Il via verrà quindi dato dal Lago Le Bandie, la stessa location che aveva ospitato i Mondiali di Ciclocross UCI nel 2008, che da cava di estrazione, grazie alla famiglia Mosole, è diventato un centro sportivo multifunzionale. Si aggirerà il lago lungo una strada sterrata e si farà rotta verso Cimadolmo, entrando nelle Grave di Papadopoli e affrontando il più lungo tratto di sterrato, 21 km lungo il fiume Piave. A Ponte della Priula si esce dal greto del fiume e dopo aver attraversato la tenuta di Borgo Luce, si affrontano i primi saliscendi delle colline del Collalto (3,8 km al 3,9%) tra i filari di vigneti, dominate dall’iconico Castello di San Salvatore.

Delle ben battute strade bianche porteranno quindi i corridori a Pieve di Soligo per il primo passaggio sotto il traguardo e l’inizio del primo giro ad anello. Si punta il Molinetto della Croda, riconoscibile per la sua architettura rurale del XVII secolo, e si approccia una ripida salita asfaltata che porta ad Arfanta (3,7 km al 4,3%), per poi scendere in Valsana e alla affascinante fortezza di Castelbrando, che si trova sulla Via del Prosecco, nel territorio di Cison di Valmarino, comune già insignito del titolo di Borgo più bello d’Italia.

A quel punto si transita per il paesino di Mura e si giunge ai Laghi di Revine, ai piedi delle Prealpi Trevigiane. Qui un doppio muro attenderà gli atleti, prima quello di Nogarolo (700 metri all’11,6%) e poi quello celebre di Ca’ del Poggio (1,2 km al 12,2%), già teatro di mille battaglie nel ciclismo professionistico e non, gemellato con il Muro di Grammont nelle Fiandre e il Mûr de Bretagne.

Dopo aver affrontato gli insidiosi sterrati della Val Trippera, si transita sotto il traguardo per la seconda volta, si comincia il secondo anello e subito si affrontano dei nuovi settori off-road, quelli del Patean e di Palù di Sernaglia e Moriago, con passaggio all’interno dell’Isola dei Morti, luogo particolarmente simbolico del Medio Piave.

Da Colbertaldo, in zona Colline Patrimonio dell’UNESCO, inizia la parte più impegnativa del percorso, con le salite di San Vigilio (300 metri al 16,5%), reso celebre dal Trofeo Piva, Le Serre (3,4 km al 7%), Le Tenade (900 metri al 3,9%) e Collagù (3,9 km al 5,1%). La discesa del San Gallo, con il caratteristico passaggio sul ciottolato della Chiesa dei santi Pietro e Paolo, sarà l’ultima difficoltà prima di scoprire chi sarà il vincitore sul rettilineo finale di Pieve di Soligo, con il traguardo posto nell’elegante Piazza Balbi Valier.

“Tutti quelli che sono venuti in ricognizione sul percorso sono rimasti estasiati da quello che hanno visto – spiega il Presidente di Pedali di Marca, Massimo Panighel, che ha disegnato il percorso -. Il tracciato è bellissimo, e non perché l’ho disegnato io, ma perché viviamo in una zona dell’Italia fantastica. Sarà una gara molto esigente, tra sterrati e salite mi aspetto una grandissima selezione. Non mi stupirei se al traguardo arrivassero uno alla volta, anche perché in strade come queste ci vuole grande tecnica anche solo per rimanere a ruota o stare in gruppo. Ho l’impressione che ci divertiremo parecchio”.

Gli uomini elite e i master uomini fino a 50 anni si misureranno sul percorso da 169 km e 1900 metri di dislivello, mentre le donne elite, le donne master fino ai 50 anni e gli uomini over 50 si testeranno su un percorso leggermente accorciato, da 140 km e 1660 metri di dislivello. Le donne master over 50 e gli uomini master over 65, infine, avranno un tracciato da 100 km e 1000 metri di dislivello.


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Sterrato, salite e uno scenario mozzafiato: ecco il percorso del Mondiale Gravel UCI 2023

Il tracciato disegnato nella Provincia di Treviso, tra il Lago Le Bandie di Spresiano, sede di partenza, e Pieve di Soligo, sede di arrivo, è un piccolo gioiello. 169 km totali che comprendono strade bianche, muri arcigni, salite più lunghe e un paesaggio unico a fare da contorno

Il tracciato disegnato nella Provincia di Treviso, tra il Lago Le Bandie di Spresiano, sede di partenza, e Pieve di Soligo, sede di arrivo, è un piccolo gioiello. 169 km totali che comprendono strade bianche, muri arcigni, salite più lunghe e un paesaggio unico a fare da contorno

TREVISO - Si alza ufficialmente il velo sul percorso che caratterizzerà i Mondiali Gravel UCI 2023, in programma nella Provincia di Treviso il weekend del 7-8 ottobre. La squadra organizzatrice ha disegnato un tracciato che toccherà ben 26 comuni della Marca, con l’obiettivo di mettere in risalto tutti gli angoli più suggestivi di un territorio unico in Italia. Ne è uscito un percorso di 169 km, che avrà come basi operative il Lago Le Bandie di Spresiano, sede di partenza, e Pieve di Soligo, sede di arrivo.

Il via verrà quindi dato dal Lago Le Bandie, la stessa location che aveva ospitato i Mondiali di Ciclocross UCI nel 2008, che da cava di estrazione, grazie alla famiglia Mosole, è diventato un centro sportivo multifunzionale. Si aggirerà il lago lungo una strada sterrata e si farà rotta verso Cimadolmo, entrando nelle Grave di Papadopoli e affrontando il più lungo tratto di sterrato, 21 km lungo il fiume Piave. A Ponte della Priula si esce dal greto del fiume e dopo aver attraversato la tenuta di Borgo Luce, si affrontano i primi saliscendi delle colline del Collalto (3,8 km al 3,9%) tra i filari di vigneti, dominate dall’iconico Castello di San Salvatore.

Delle ben battute strade bianche porteranno quindi i corridori a Pieve di Soligo per il primo passaggio sotto il traguardo e l’inizio del primo giro ad anello. Si punta il Molinetto della Croda, riconoscibile per la sua architettura rurale del XVII secolo, e si approccia una ripida salita asfaltata che porta ad Arfanta (3,7 km al 4,3%), per poi scendere in Valsana e alla affascinante fortezza di Castelbrando, che si trova sulla Via del Prosecco, nel territorio di Cison di Valmarino, comune già insignito del titolo di Borgo più bello d’Italia.

A quel punto si transita per il paesino di Mura e si giunge ai Laghi di Revine, ai piedi delle Prealpi Trevigiane. Qui un doppio muro attenderà gli atleti, prima quello di Nogarolo (700 metri all’11,6%) e poi quello celebre di Ca’ del Poggio (1,2 km al 12,2%), già teatro di mille battaglie nel ciclismo professionistico e non, gemellato con il Muro di Grammont nelle Fiandre e il Mûr de Bretagne.

Dopo aver affrontato gli insidiosi sterrati della Val Trippera, si transita sotto il traguardo per la seconda volta, si comincia il secondo anello e subito si affrontano dei nuovi settori off-road, quelli del Patean e di Palù di Sernaglia e Moriago, con passaggio all’interno dell’Isola dei Morti, luogo particolarmente simbolico del Medio Piave.

Da Colbertaldo, in zona Colline Patrimonio dell’UNESCO, inizia la parte più impegnativa del percorso, con le salite di San Vigilio (300 metri al 16,5%), reso celebre dal Trofeo Piva, Le Serre (3,4 km al 7%), Le Tenade (900 metri al 3,9%) e Collagù (3,9 km al 5,1%). La discesa del San Gallo, con il caratteristico passaggio sul ciottolato della Chiesa dei santi Pietro e Paolo, sarà l’ultima difficoltà prima di scoprire chi sarà il vincitore sul rettilineo finale di Pieve di Soligo, con il traguardo posto nell’elegante Piazza Balbi Valier.

“Tutti quelli che sono venuti in ricognizione sul percorso sono rimasti estasiati da quello che hanno visto - spiega il Presidente di Pedali di Marca, Massimo Panighel, che ha disegnato il percorso -. Il tracciato è bellissimo, e non perché l’ho disegnato io, ma perché viviamo in una zona dell’Italia fantastica. Sarà una gara molto esigente, tra sterrati e salite mi aspetto una grandissima selezione. Non mi stupirei se al traguardo arrivassero uno alla volta, anche perché in strade come queste ci vuole grande tecnica anche solo per rimanere a ruota o stare in gruppo. Ho l’impressione che ci divertiremo parecchio”.

Gli uomini elite e i master uomini fino a 50 anni si misureranno sul percorso da 169 km e 1900 metri di dislivello, mentre le donne elite, le donne master fino ai 50 anni e gli uomini over 50 si testeranno su un percorso leggermente accorciato, da 140 km e 1660 metri di dislivello. Le donne master over 50 e gli uomini master over 65, infine, avranno un tracciato da 100 km e 1000 metri di dislivello.


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Il tracciato disegnato nella Provincia di Treviso, tra il Lago Le Bandie di Spresiano, sede di partenza, e Pieve di Soligo, sede di arrivo, è un piccolo gioiello. 169 km totali che comprendono strade bianche, muri arcigni, salite più lunghe e un paesaggio unico a fare da contorno

TREVISO - Si alza ufficialmente il velo sul percorso che caratterizzerà i Mondiali Gravel UCI 2023, in programma nella Provincia di Treviso il weekend del 7-8 ottobre. La squadra organizzatrice ha disegnato un tracciato che toccherà ben 26 comuni della Marca, con l’obiettivo di mettere in risalto tutti gli angoli più suggestivi di un territorio unico in Italia. Ne è uscito un percorso di 169 km, che avrà come basi operative il Lago Le Bandie di Spresiano, sede di partenza, e Pieve di Soligo, sede di arrivo.

Il via verrà quindi dato dal Lago Le Bandie, la stessa location che aveva ospitato i Mondiali di Ciclocross UCI nel 2008, che da cava di estrazione, grazie alla famiglia Mosole, è diventato un centro sportivo multifunzionale. Si aggirerà il lago lungo una strada sterrata e si farà rotta verso Cimadolmo, entrando nelle Grave di Papadopoli e affrontando il più lungo tratto di sterrato, 21 km lungo il fiume Piave. A Ponte della Priula si esce dal greto del fiume e dopo aver attraversato la tenuta di Borgo Luce, si affrontano i primi saliscendi delle colline del Collalto (3,8 km al 3,9%) tra i filari di vigneti, dominate dall’iconico Castello di San Salvatore.

Delle ben battute strade bianche porteranno quindi i corridori a Pieve di Soligo per il primo passaggio sotto il traguardo e l’inizio del primo giro ad anello. Si punta il Molinetto della Croda, riconoscibile per la sua architettura rurale del XVII secolo, e si approccia una ripida salita asfaltata che porta ad Arfanta (3,7 km al 4,3%), per poi scendere in Valsana e alla affascinante fortezza di Castelbrando, che si trova sulla Via del Prosecco, nel territorio di Cison di Valmarino, comune già insignito del titolo di Borgo più bello d’Italia.

A quel punto si transita per il paesino di Mura e si giunge ai Laghi di Revine, ai piedi delle Prealpi Trevigiane. Qui un doppio muro attenderà gli atleti, prima quello di Nogarolo (700 metri all’11,6%) e poi quello celebre di Ca’ del Poggio (1,2 km al 12,2%), già teatro di mille battaglie nel ciclismo professionistico e non, gemellato con il Muro di Grammont nelle Fiandre e il Mûr de Bretagne.

Dopo aver affrontato gli insidiosi sterrati della Val Trippera, si transita sotto il traguardo per la seconda volta, si comincia il secondo anello e subito si affrontano dei nuovi settori off-road, quelli del Patean e di Palù di Sernaglia e Moriago, con passaggio all’interno dell’Isola dei Morti, luogo particolarmente simbolico del Medio Piave.

Da Colbertaldo, in zona Colline Patrimonio dell’UNESCO, inizia la parte più impegnativa del percorso, con le salite di San Vigilio (300 metri al 16,5%), reso celebre dal Trofeo Piva, Le Serre (3,4 km al 7%), Le Tenade (900 metri al 3,9%) e Collagù (3,9 km al 5,1%). La discesa del San Gallo, con il caratteristico passaggio sul ciottolato della Chiesa dei santi Pietro e Paolo, sarà l’ultima difficoltà prima di scoprire chi sarà il vincitore sul rettilineo finale di Pieve di Soligo, con il traguardo posto nell’elegante Piazza Balbi Valier.

“Tutti quelli che sono venuti in ricognizione sul percorso sono rimasti estasiati da quello che hanno visto - spiega il Presidente di Pedali di Marca, Massimo Panighel, che ha disegnato il percorso -. Il tracciato è bellissimo, e non perché l’ho disegnato io, ma perché viviamo in una zona dell’Italia fantastica. Sarà una gara molto esigente, tra sterrati e salite mi aspetto una grandissima selezione. Non mi stupirei se al traguardo arrivassero uno alla volta, anche perché in strade come queste ci vuole grande tecnica anche solo per rimanere a ruota o stare in gruppo. Ho l’impressione che ci divertiremo parecchio”.

Gli uomini elite e i master uomini fino a 50 anni si misureranno sul percorso da 169 km e 1900 metri di dislivello, mentre le donne elite, le donne master fino ai 50 anni e gli uomini over 50 si testeranno su un percorso leggermente accorciato, da 140 km e 1660 metri di dislivello. Le donne master over 50 e gli uomini master over 65, infine, avranno un tracciato da 100 km e 1000 metri di dislivello.