Impresa del 17enne friulano, che domina l’ultima prova e, grazie al contemporaneo quarto posto del francese Sparfel, porta a casa la classifica generale finale.

Stefano Viezzi vince l’ultima prova di Coppa del Mondo Ciclocross ad Hoogerheide e, grazie al quarto posto del francese Sparferl, conquista anche la classifica finale della challenge UCI. Il 17enne friulano (diventerà maggiorenne il 5 febbraio) doveva compiere una piccola impresa per tornare in possesso della maglia di leader dopo il sesto posto di otto giorni fa che lo aveva ricacciato indietro nella generale. Oltre alla vittoria, infatti, serviva anche che il francese non andasse meglio del terzo posto.

Stefano ha condotto la gara dall’inizio alla fine, nell’evidente tentativo di mettere in difficoltà il diretto avversario. Un’impresa riuscita perfettamente e che rappresenta anche un buon viatico ad otto giorni dal campionato del mondo di Tabor. Sul traguardo il friulano ha sopravanzato l’olandese Remijn che ha superato allo sprint i due francesi Simon e Sperfel. Nella generale l’italiano è tornato in testa con cinque punti di vantaggio sul campione europeo. A questo punto il mondiale di Tabor rappresenterà la terza occasione di confronto tra i due grandi protagonisti della stagione. Mattia Gagliardoni è giunto quindicesimo, Ettore Fabbro diciassettesimo e Lorenzo Longhi diciannovesimo.

Comprensibile la soddisfazione del CT Pontoni: “Bravo Stefano, che ha interpretato la gara nel miglior modo possibile, dimostrando il carattere del grande campione. Riesce a conquistare questa Coppa che da tanti anni mancava all’Italia con tre vittorie sul sei prove, un secondo, un quarto e un sesto posto di contorno. Penso che la maglia di leader sia più che meritata. Complimenti anche gli altri ragazzi, perché comunque ieri arrivavamo da una giornata particolare, con l’infortunio in allenamento di Giacomo Serangeli, fortunatamente non preoccupante ma che comunque significa per lui stagione finita.

Il successo finale è dedicato a lui, a tutto il gruppo che ha permesso questi risultati, allo staff, alla dirigenza federale che ci ha messo nelle migliori condizioni e, permettetemi, anche ad Enzo Cainero, di cui oggi ricorre il primo anno dalla sua scomparsa e che ha significato molto per il ciclismo friulano.”

Ai complimenti si aggiunge anche il presidente Cordiano Dagnoni, che ricorda: “A distanza di venti anni riportiamo la Coppa del Mondo in Italia. E’ una grande soddisfazione per il movimento ciclocrossistico italiano e la conferma che lo staff tecnico sta lavorando bene. Faccio i complimenti a tutti, dagli atleti ai tecnici e collaboratori. Ricordo che non è ancora il momento di festeggiare. Domenica prossima ci sono i Mondiali, poi faremo il bilancio completo della stagione.”


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Stefano Viezzi, la vittoria di Hoogerheide gli regala la Coppa

Impresa del 17enne friulano, che domina l'ultima prova e, grazie al contemporaneo quarto posto del francese Sparfel, porta a casa la classifica generale finale.

Impresa del 17enne friulano, che domina l'ultima prova e, grazie al contemporaneo quarto posto del francese Sparfel, porta a casa la classifica generale finale.

Stefano Viezzi vince l’ultima prova di Coppa del Mondo Ciclocross ad Hoogerheide e, grazie al quarto posto del francese Sparferl, conquista anche la classifica finale della challenge UCI. Il 17enne friulano (diventerà maggiorenne il 5 febbraio) doveva compiere una piccola impresa per tornare in possesso della maglia di leader dopo il sesto posto di otto giorni fa che lo aveva ricacciato indietro nella generale. Oltre alla vittoria, infatti, serviva anche che il francese non andasse meglio del terzo posto.

Stefano ha condotto la gara dall’inizio alla fine, nell’evidente tentativo di mettere in difficoltà il diretto avversario. Un’impresa riuscita perfettamente e che rappresenta anche un buon viatico ad otto giorni dal campionato del mondo di Tabor. Sul traguardo il friulano ha sopravanzato l'olandese Remijn che ha superato allo sprint i due francesi Simon e Sperfel. Nella generale l'italiano è tornato in testa con cinque punti di vantaggio sul campione europeo. A questo punto il mondiale di Tabor rappresenterà la terza occasione di confronto tra i due grandi protagonisti della stagione. Mattia Gagliardoni è giunto quindicesimo, Ettore Fabbro diciassettesimo e Lorenzo Longhi diciannovesimo.

Comprensibile la soddisfazione del CT Pontoni: “Bravo Stefano, che ha interpretato la gara nel miglior modo possibile, dimostrando il carattere del grande campione. Riesce a conquistare questa Coppa che da tanti anni mancava all'Italia con tre vittorie sul sei prove, un secondo, un quarto e un sesto posto di contorno. Penso che la maglia di leader sia più che meritata. Complimenti anche gli altri ragazzi, perché comunque ieri arrivavamo da una giornata particolare, con l’infortunio in allenamento di Giacomo Serangeli, fortunatamente non preoccupante ma che comunque significa per lui stagione finita.

Il successo finale è dedicato a lui, a tutto il gruppo che ha permesso questi risultati, allo staff, alla dirigenza federale che ci ha messo nelle migliori condizioni e, permettetemi, anche ad Enzo Cainero, di cui oggi ricorre il primo anno dalla sua scomparsa e che ha significato molto per il ciclismo friulano.”

Ai complimenti si aggiunge anche il presidente Cordiano Dagnoni, che ricorda: "A distanza di venti anni riportiamo la Coppa del Mondo in Italia. E' una grande soddisfazione per il movimento ciclocrossistico italiano e la conferma che lo staff tecnico sta lavorando bene. Faccio i complimenti a tutti, dagli atleti ai tecnici e collaboratori. Ricordo che non è ancora il momento di festeggiare. Domenica prossima ci sono i Mondiali, poi faremo il bilancio completo della stagione."


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Stefano Viezzi, la vittoria di Hoogerheide gli regala la Coppa

Impresa del 17enne friulano, che domina l'ultima prova e, grazie al contemporaneo quarto posto del francese Sparfel, porta a casa la classifica generale finale.

Stefano Viezzi vince l’ultima prova di Coppa del Mondo Ciclocross ad Hoogerheide e, grazie al quarto posto del francese Sparferl, conquista anche la classifica finale della challenge UCI. Il 17enne friulano (diventerà maggiorenne il 5 febbraio) doveva compiere una piccola impresa per tornare in possesso della maglia di leader dopo il sesto posto di otto giorni fa che lo aveva ricacciato indietro nella generale. Oltre alla vittoria, infatti, serviva anche che il francese non andasse meglio del terzo posto.

Stefano ha condotto la gara dall’inizio alla fine, nell’evidente tentativo di mettere in difficoltà il diretto avversario. Un’impresa riuscita perfettamente e che rappresenta anche un buon viatico ad otto giorni dal campionato del mondo di Tabor. Sul traguardo il friulano ha sopravanzato l'olandese Remijn che ha superato allo sprint i due francesi Simon e Sperfel. Nella generale l'italiano è tornato in testa con cinque punti di vantaggio sul campione europeo. A questo punto il mondiale di Tabor rappresenterà la terza occasione di confronto tra i due grandi protagonisti della stagione. Mattia Gagliardoni è giunto quindicesimo, Ettore Fabbro diciassettesimo e Lorenzo Longhi diciannovesimo.

Comprensibile la soddisfazione del CT Pontoni: “Bravo Stefano, che ha interpretato la gara nel miglior modo possibile, dimostrando il carattere del grande campione. Riesce a conquistare questa Coppa che da tanti anni mancava all'Italia con tre vittorie sul sei prove, un secondo, un quarto e un sesto posto di contorno. Penso che la maglia di leader sia più che meritata. Complimenti anche gli altri ragazzi, perché comunque ieri arrivavamo da una giornata particolare, con l’infortunio in allenamento di Giacomo Serangeli, fortunatamente non preoccupante ma che comunque significa per lui stagione finita.

Il successo finale è dedicato a lui, a tutto il gruppo che ha permesso questi risultati, allo staff, alla dirigenza federale che ci ha messo nelle migliori condizioni e, permettetemi, anche ad Enzo Cainero, di cui oggi ricorre il primo anno dalla sua scomparsa e che ha significato molto per il ciclismo friulano.”

Ai complimenti si aggiunge anche il presidente Cordiano Dagnoni, che ricorda: "A distanza di venti anni riportiamo la Coppa del Mondo in Italia. E' una grande soddisfazione per il movimento ciclocrossistico italiano e la conferma che lo staff tecnico sta lavorando bene. Faccio i complimenti a tutti, dagli atleti ai tecnici e collaboratori. Ricordo che non è ancora il momento di festeggiare. Domenica prossima ci sono i Mondiali, poi faremo il bilancio completo della stagione."