I percorsi dell’appuntamento iridato del 7-8 ottobre 2023 sono stati visionati dal tecnico della nazionale Daniele Pontoni, che ne ha individuato i punti salienti
TREVISO – I giorni che ci dividono dalla seconda edizione del Campionato del Mondo Gravel UCI, sempre disegnato attraverso i magnifici paesaggi della Regione Veneto, sono sempre meno. L’Alta Marca Trevigiana si prepara ad accogliere i grandi campioni del ciclismo nei giorni del 7-8 ottobre 2023 e lo farà in grande stile. Quello disegnato dagli organizzatori è un percorso estremamente tecnico che parte da Le Bandie per arrivare a Pieve di Soligo, toccando 26 comuni della provincia di Treviso.
Un continuo sali e scendi per colline e strade sterrate, che avrà come sfondo gli splendidi vigneti patrimonio dell’UNESCO. Quelli del Campionato del Mondo Gravel UCI 2023 saranno dei percorsi esigenti, per tutte le categorie che si daranno battaglia su questo magico territorio.
Ricordiamo che gli uomini elite si misureranno sul percorso da 169 km e 1900 metri di dislivello, mentre le donne elite si testeranno su un percorso leggermente accorciato, da 140 km e 1660 metri di dislivello.
Il commissario tecnico della Nazionale Italiana Daniele Pontoni, ex campione del mondo di ciclocross, ha avuto modo di solcare queste strade, prendendo le misure con i vari percorsi e capendo dove potrebbero nascondersi le maggiori insidie.
“È un percorso impegnativo – ha detto il CT – per quella che è la categoria elite, quella dei professionisti, chi si porterà a casa la maglia iridata l’avrà davvero meritata. Sono due percorsi molto esigenti e ricercati nei minimi dettagli. Il primo punto cruciale sarà il tratto di sterrato che i corridori troveranno all’inizio: 21 km davvero impegnativi. Quel tratto l’ho paragonato alla Foresta di Arenberg alla Parigi-Roubaix: si trova lontano dal traguardo ma creerà una prima grande selezione, dove si capirà chi non potrà vincere questo mondiale. Sarà necessario correre nelle prime posizioni fin dal via, per evitare di rimanere incastrati in fondo al gruppo con il rischio di cadere o fare molta più fatica del necessario. La parte decisiva, al fine di decretare il vincitore, sarà l’anello finale di 70 chilometri che vedrà quattro salite importanti: San Vigilio, Le Serre, Le Tenade e Collagù. Con l’ultima asperità a solamente a 7 km dal traguardo di Pieve di Soligo”.
L’unico nome della rosa che il commissario tecnico Daniele Pontoni ha voluto svelare, per il momento, è quello di Matteo Zurlo, corridore della U.C. Trevigiani che si è laureato Campione Italiano Gravel lo scorso 17 settembre.
“Conquistare la maglia di Campione Italiano è sempre qualcosa di speciale – spiega -. A Fubine Monferrato ho provato una grande emozione, in più è stata la mia prima esperienza in questa specialità ma mi ha subito conquistato. Una motivazione che mi spingerà a fare bene in questo Campionato del Mondo Gravel UCI è il fatto che la mia squadra l’U.C. Trevigiani, è di Treviso. Sarà mio dovere fare il massimo per onorare la maglia tricolore e i colori del mio team. Andare a tutta fin da subito non mi spaventa, sono abituato a correre all’attacco e sicuramente ci proverò anche domenica 8 ottobre”.