La trentina sale sul podio nella specialità regina delle Olimpiadi alle spalle della Archibald e davanti alla campionessa del mondo Valente. Buone indicazioni dal settore femminile e nelle discipline veloci.

Si è conclusa a Milton la Nations Cup 2024, ultimo atto, per la pista internazionale, prima delle Olimpiadi di Parigi. Proprio nell’ottica olimpica vanno letti i risultati della prova canadese soprattutto (per quanto riguarda la Nazionale azzurra) nel settore femminile, presente pressoché al completo. Si torna dal Canada con due piazzamenti pesanti nelle discipline olimpiche dell’Inseguimento a squadre e Omnium. Quest’ultimo giunto nell’ultimo giorno di gare grazie a Letizia Paternoster.

La trentina ha confermato di attraversare un buon periodo di forma e di essere ormai pronta per le sfide di Parigi. Il valore del secondo posto dell’azzurra è dato dalla qualità delle avversarie presenti in Canada. A parte la Kopecky, a Milton c’erano tutte le migliori, a cominciare dalla britannica Archibald, vincitrice della gara Omnium e trascinatrice, come sempre, del quartetto e della madison, e della campionessa del mondo Jennifer Valente, salita sul terzo gradino del podio alle spalle dell’azzurra. Ricordiamo che Letizia Paternoster nel primo giorno di gare è stata protagonista anche nell’Eliminazione, vincendo il duello finale proprio contro la Valente ma retrocessa per irregolarità.

Nel bilancio finale di questa trasferta conta tanto, ed in modo positivo, anche la prestazione del quartetto dell’inseguimento, che ha corso sui tempi del record italiano, mostrando subito una buona intesa con le nuove biciclette messe a disposizione da Pinarello e provate per la prima volta in gara proprio in Canada. Il quarto posto della coppia Balsamo Guazzini nella Madison, sabato, a soli tre punti dal podio conferma il livello delle due azzurre: a parte la coppia britannica, come sempre trascinata da una scatenata Archibald, infatti tutti gli altri binomi appaiono sullo stesso livello. La differenza, in questo caso, la faranno le situazioni in gara e la preparazione, che a tre mesi dalle Olimpiadi non sarà sicuramente la stessa.

Indicazioni importanti arrivano dal settore della velocità. Nell’ultimo giorno di gare Stefano Moro ha fissato il nuovo record italiano nei 200 metri lanciati (9”822) per poi uscire ai 16°. Ottimo il quarto posto del Team Sprint formato dai giovanissimi Bianchi, Minuta, Predomo. Un piazzamento in qualche modo storico che, seppur non sufficiente per staccare il biglietto per Parigi (a momenti dovrebbe essere ufficializzato il ranking olimpico), permette di guardare con fiducia al prossimo quadriennio. Bene anche Miriam Vece, in grado di salire fino ai quarti nella Velocità e di entrare nella finalina del Keirin. Il tempo per entrare nella condizione migliore c’è: importante era entrare nel ranking per volare a Parigi.

Per quanto riguarda il settore maschile, detto delle ottime prove dei velocisti, la Nazionale di Marco Villa raccoglie indicazioni in chiave futura, con lo schieramento di giovani (Boscaro, Moro e Giaimi) in grado di assicurare una continuità di prestazione. Da Elia Viviani, impegnato per l’occasione nella Eliminazione e nell’Omnium, non era lecito attendersi troppo, alla luce della caduta alla Roubaix. Il suoi piazzamenti non rispecchiano sicuramente il reale valore; anche per lui c’è tempo per recuperare.

Marco Villa: "Era l'ultimo test ufficiale e di alto livello prima delle Olimpiadi. Con il gruppo femminile è stato possibile effettuarlo con la presenza di tutte le ragazze che si giocheranno il posto a Parigi. Purtroppo per i noti impegni dell'attività su strada non è stato possibile avere il gruppo maschile al completo. Abbiamo capito che il livello ormai è altissimo e i risultati arrivati col gruppo femminile ci danno la convinzione necessaria per puntare in alto e lavorare fino a Parigi con la consapevolezza di esserci per la lotta alle medaglie. Col gruppo maschile, dopo il Giro d'Italia avremo due mesi per riprendere il lavoro necessario per essere competitivi in tutte le specialità.

In questa trasferta abbiamo registrato un ulteriore passo in avanti anche per il gruppo velocità.

Mi dispiace molto per l'infortunio di Viviani. Elia ha voluto comunque essere presente, nonostante un grosso ematoma sotto il gluteo sinistro, sperando di recuperare in questi giorni la giusta funzionalità. Purtroppo invece l'infortunio non gli ha permesso di spingere e pedalare senza dolore. Lo ringrazio comunque per l'impegno e l'attaccamento alla Maglia azzurra dimostrato." (AU)


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Nations Cup Milton - Paternoster chiude con l'argento nell'Omnium

La trentina sale sul podio nella specialità regina delle Olimpiadi alle spalle della Archibald e davanti alla campionessa del mondo Valente. Buone indicazioni dal settore femminile e nelle discipline veloci.

Si è conclusa a Milton la Nations Cup 2024, ultimo atto, per la pista internazionale, prima delle Olimpiadi di Parigi. Proprio nell’ottica olimpica vanno letti i risultati della prova canadese soprattutto (per quanto riguarda la Nazionale azzurra) nel settore femminile, presente pressoché al completo. Si torna dal Canada con due piazzamenti pesanti nelle discipline olimpiche dell’Inseguimento a squadre e Omnium. Quest’ultimo giunto nell’ultimo giorno di gare grazie a Letizia Paternoster.

La trentina ha confermato di attraversare un buon periodo di forma e di essere ormai pronta per le sfide di Parigi. Il valore del secondo posto dell’azzurra è dato dalla qualità delle avversarie presenti in Canada. A parte la Kopecky, a Milton c’erano tutte le migliori, a cominciare dalla britannica Archibald, vincitrice della gara Omnium e trascinatrice, come sempre, del quartetto e della madison, e della campionessa del mondo Jennifer Valente, salita sul terzo gradino del podio alle spalle dell’azzurra. Ricordiamo che Letizia Paternoster nel primo giorno di gare è stata protagonista anche nell’Eliminazione, vincendo il duello finale proprio contro la Valente ma retrocessa per irregolarità.

Nel bilancio finale di questa trasferta conta tanto, ed in modo positivo, anche la prestazione del quartetto dell’inseguimento, che ha corso sui tempi del record italiano, mostrando subito una buona intesa con le nuove biciclette messe a disposizione da Pinarello e provate per la prima volta in gara proprio in Canada. Il quarto posto della coppia Balsamo Guazzini nella Madison, sabato, a soli tre punti dal podio conferma il livello delle due azzurre: a parte la coppia britannica, come sempre trascinata da una scatenata Archibald, infatti tutti gli altri binomi appaiono sullo stesso livello. La differenza, in questo caso, la faranno le situazioni in gara e la preparazione, che a tre mesi dalle Olimpiadi non sarà sicuramente la stessa.

Indicazioni importanti arrivano dal settore della velocità. Nell’ultimo giorno di gare Stefano Moro ha fissato il nuovo record italiano nei 200 metri lanciati (9”822) per poi uscire ai 16°. Ottimo il quarto posto del Team Sprint formato dai giovanissimi Bianchi, Minuta, Predomo. Un piazzamento in qualche modo storico che, seppur non sufficiente per staccare il biglietto per Parigi (a momenti dovrebbe essere ufficializzato il ranking olimpico), permette di guardare con fiducia al prossimo quadriennio. Bene anche Miriam Vece, in grado di salire fino ai quarti nella Velocità e di entrare nella finalina del Keirin. Il tempo per entrare nella condizione migliore c’è: importante era entrare nel ranking per volare a Parigi.

Per quanto riguarda il settore maschile, detto delle ottime prove dei velocisti, la Nazionale di Marco Villa raccoglie indicazioni in chiave futura, con lo schieramento di giovani (Boscaro, Moro e Giaimi) in grado di assicurare una continuità di prestazione. Da Elia Viviani, impegnato per l’occasione nella Eliminazione e nell’Omnium, non era lecito attendersi troppo, alla luce della caduta alla Roubaix. Il suoi piazzamenti non rispecchiano sicuramente il reale valore; anche per lui c’è tempo per recuperare.

Marco Villa: "Era l'ultimo test ufficiale e di alto livello prima delle Olimpiadi. Con il gruppo femminile è stato possibile effettuarlo con la presenza di tutte le ragazze che si giocheranno il posto a Parigi. Purtroppo per i noti impegni dell'attività su strada non è stato possibile avere il gruppo maschile al completo. Abbiamo capito che il livello ormai è altissimo e i risultati arrivati col gruppo femminile ci danno la convinzione necessaria per puntare in alto e lavorare fino a Parigi con la consapevolezza di esserci per la lotta alle medaglie. Col gruppo maschile, dopo il Giro d'Italia avremo due mesi per riprendere il lavoro necessario per essere competitivi in tutte le specialità.

In questa trasferta abbiamo registrato un ulteriore passo in avanti anche per il gruppo velocità.

Mi dispiace molto per l'infortunio di Viviani. Elia ha voluto comunque essere presente, nonostante un grosso ematoma sotto il gluteo sinistro, sperando di recuperare in questi giorni la giusta funzionalità. Purtroppo invece l'infortunio non gli ha permesso di spingere e pedalare senza dolore. Lo ringrazio comunque per l'impegno e l'attaccamento alla Maglia azzurra dimostrato." (AU)


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La trentina sale sul podio nella specialità regina delle Olimpiadi alle spalle della Archibald e davanti alla campionessa del mondo Valente. Buone indicazioni dal settore femminile e nelle discipline veloci.

Si è conclusa a Milton la Nations Cup 2024, ultimo atto, per la pista internazionale, prima delle Olimpiadi di Parigi. Proprio nell’ottica olimpica vanno letti i risultati della prova canadese soprattutto (per quanto riguarda la Nazionale azzurra) nel settore femminile, presente pressoché al completo. Si torna dal Canada con due piazzamenti pesanti nelle discipline olimpiche dell’Inseguimento a squadre e Omnium. Quest’ultimo giunto nell’ultimo giorno di gare grazie a Letizia Paternoster.

La trentina ha confermato di attraversare un buon periodo di forma e di essere ormai pronta per le sfide di Parigi. Il valore del secondo posto dell’azzurra è dato dalla qualità delle avversarie presenti in Canada. A parte la Kopecky, a Milton c’erano tutte le migliori, a cominciare dalla britannica Archibald, vincitrice della gara Omnium e trascinatrice, come sempre, del quartetto e della madison, e della campionessa del mondo Jennifer Valente, salita sul terzo gradino del podio alle spalle dell’azzurra. Ricordiamo che Letizia Paternoster nel primo giorno di gare è stata protagonista anche nell’Eliminazione, vincendo il duello finale proprio contro la Valente ma retrocessa per irregolarità.

Nel bilancio finale di questa trasferta conta tanto, ed in modo positivo, anche la prestazione del quartetto dell’inseguimento, che ha corso sui tempi del record italiano, mostrando subito una buona intesa con le nuove biciclette messe a disposizione da Pinarello e provate per la prima volta in gara proprio in Canada. Il quarto posto della coppia Balsamo Guazzini nella Madison, sabato, a soli tre punti dal podio conferma il livello delle due azzurre: a parte la coppia britannica, come sempre trascinata da una scatenata Archibald, infatti tutti gli altri binomi appaiono sullo stesso livello. La differenza, in questo caso, la faranno le situazioni in gara e la preparazione, che a tre mesi dalle Olimpiadi non sarà sicuramente la stessa.

Indicazioni importanti arrivano dal settore della velocità. Nell’ultimo giorno di gare Stefano Moro ha fissato il nuovo record italiano nei 200 metri lanciati (9”822) per poi uscire ai 16°. Ottimo il quarto posto del Team Sprint formato dai giovanissimi Bianchi, Minuta, Predomo. Un piazzamento in qualche modo storico che, seppur non sufficiente per staccare il biglietto per Parigi (a momenti dovrebbe essere ufficializzato il ranking olimpico), permette di guardare con fiducia al prossimo quadriennio. Bene anche Miriam Vece, in grado di salire fino ai quarti nella Velocità e di entrare nella finalina del Keirin. Il tempo per entrare nella condizione migliore c’è: importante era entrare nel ranking per volare a Parigi.

Per quanto riguarda il settore maschile, detto delle ottime prove dei velocisti, la Nazionale di Marco Villa raccoglie indicazioni in chiave futura, con lo schieramento di giovani (Boscaro, Moro e Giaimi) in grado di assicurare una continuità di prestazione. Da Elia Viviani, impegnato per l’occasione nella Eliminazione e nell’Omnium, non era lecito attendersi troppo, alla luce della caduta alla Roubaix. Il suoi piazzamenti non rispecchiano sicuramente il reale valore; anche per lui c’è tempo per recuperare.

Marco Villa: "Era l'ultimo test ufficiale e di alto livello prima delle Olimpiadi. Con il gruppo femminile è stato possibile effettuarlo con la presenza di tutte le ragazze che si giocheranno il posto a Parigi. Purtroppo per i noti impegni dell'attività su strada non è stato possibile avere il gruppo maschile al completo. Abbiamo capito che il livello ormai è altissimo e i risultati arrivati col gruppo femminile ci danno la convinzione necessaria per puntare in alto e lavorare fino a Parigi con la consapevolezza di esserci per la lotta alle medaglie. Col gruppo maschile, dopo il Giro d'Italia avremo due mesi per riprendere il lavoro necessario per essere competitivi in tutte le specialità.

In questa trasferta abbiamo registrato un ulteriore passo in avanti anche per il gruppo velocità.

Mi dispiace molto per l'infortunio di Viviani. Elia ha voluto comunque essere presente, nonostante un grosso ematoma sotto il gluteo sinistro, sperando di recuperare in questi giorni la giusta funzionalità. Purtroppo invece l'infortunio non gli ha permesso di spingere e pedalare senza dolore. Lo ringrazio comunque per l'impegno e l'attaccamento alla Maglia azzurra dimostrato." (AU)