Nelle prove in linea arrivano altre 5 medaglie per gli handbikers: titolo mondiale a Pasini (WH1), secondo posto per Amadeo (WH2), Cornegliani (MH1) e Vitelaru (WH5), bronzo per Mazzone (MH2). Tra le juniores Giada Silo cade mentre era in lotta per la 5^ posizione

ZURIGO (26/09) – Bene l’Italia del paraciclismo ai Mondiali di Zurigo 2024. Nella quinta giornata di gare l’Italia si conferma ai vertici internazionali grazie a una prestazione straordinaria nelle prove in linea: il bottino è di un oro, tre argenti e un bronzo.

Protagonista è Luisa Pasini, che conquista il titolo mondiale nella categoria WH1, riscattando il secondo posto ottenuto nella cronometro. L’azzurra ha tagliato il traguardo in solitaria e corona con l’oro un percorso fatto di sacrifici e dedizione. Visibilmente emozionata al termine della gara, Pasini ha dichiarato: “Questo oro rappresenta il coronamento di tanti sacrifici, frutto di anni di duro lavoro, dedizione e impegno costante, sia in allenamento che in gara. Ogni giorno trascorso su questa strada è stato fondamentale per arrivare a questo risultato. Vincere un titolo mondiale non è solo un traguardo personale, ma anche una grande soddisfazione per tutti coloro che mi hanno sostenuta in questo percorso, dalla mia famiglia ai tecnici della nazionale. Sono profondamente orgogliosa di aver potuto onorare la maglia azzurra e di portare a casa questo prestigioso risultato per l’Italia. È un momento che porterò nel cuore per sempre”.

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Le medaglie d’argento sono finite al collo di Fabrizio Cornegliani (MH1), Roberta Amadeo (WH2) e Ana Maria Vitelaru (WH5). Cornegliani, già oro nella cronometro, ha ceduto solo allo sprint finale contro il belga Maxime Hordies. Nonostante la mancata doppietta, l’azzurro ha mostrato il suo solito spirito combattivo: “Speravo di riuscire a conquistare il secondo titolo consecutivo, ma va bene così. Ogni gara è una battaglia e oggi ho dato tutto quello che avevo, ma il ciclismo è così, a volte i dettagli fanno la differenza. Devo ringraziare lo staff, che ha lavorato per mettermi nelle migliori condizioni, e tutte le persone che mi sono state accanto, dalla mia famiglia ai tifosi, che non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Salire sul podio indossando la maglia azzurra è sempre un’emozione indescrivibile, che ripaga di tutti gli sforzi”.

Grande soddisfazione anche per Roberta Amadeo (WH2), che non ha nascosto la sua gioia al termine della gara: “Ho corso bene, nonostante il tempaccio che ha complicato non poco la prova. Non è mai facile gestire gare così impegnative. Sono sempre orgogliosa di indossare questa maglia azzurra, che per me ha un valore immenso. Rappresentare il mio Paese a livello internazionale è un onore, e ogni volta che salgo su quel podio sento di aver realizzato qualcosa di straordinario”.

Ana Maria Vitelaru, pur soddisfatta del risultato, ha mostrato un po’ di rammarico per aver sfiorato la vittoria tra le WH5, perdendo la volata finale contro l’olandese Haenen: “Peccato, perché sentivo di avere ancora energie e avrei potuto dare qualcosa in più negli ultimi metri. Sono comunque contenta di aver fatto il massimo e di aver portato in alto i colori italiani. Non è il primo posto, ma è comunque un grande risultato, e indossare la maglia azzurra è sempre un orgoglio. Questo mi dà ancora più motivazione per migliorare e puntare ancora più in alto in futuro”.

Infine, medaglia di bronzo per Luca Mazzone nella categoria MH2. L’azzurro, già vincitore dell’oro nella cronometro, ha affrontato una giornata difficile, faticando più del previsto. Nonostante le difficoltà, è riuscito a concludere la gara, arrivando al traguardo visibilmente stanco ma contento.

PROVA IN LINEA DONNE JUNIORES – Ai 300 metri Giada Silo, splendida protagonista fino ad allora di una gara difficile come quella di oggi, sotto una pioggia incessante, imposta la volata per il quinto posto contro la francese Gery. Sarebbe il giusto premio per la vicentina, classe 2007 e campionessa italiana, ed anche per la formazione del CT Paolo Sangalli. Ma l’asfalto viscido e forse la stanchezza giocano un brutto scherzo a Giada, che cade. Attimi di paura, che alla fine, foturnatamente, si risolvono solo con un grande spavento.

Si conclude in questo modo per gli appassionati italiani il mondiale donne juniores vinto, come da pronostico, dalla britannica Cat Fergusson, davanti alla spagnola Paula Ostiz Taco e alla slovacca Viktoria Chladonova. Le tre si sono involate a trenta chilometri dalla conclusione, scrollandosi di dosso l’olandese Arens (quarta), la francese Gery e la nostra Silo.

Paolo Sangalli: “Giornata difficile per le condizioni meto. Le ragazze si sono mosse bene. Peccato per Giada. Un piazzamento sarebbe stato il giusto premio per tutte e per lei, che ha fatto veramente una bella gara.”

Prima delle azzurre, Chantal Pegolo, 19^ a 2’29, seguono Eleonora la Bella, a 2’31”, Silvia Milesi, 57^ a 6’54” e Giada Silo, 58^ a 7’25.

Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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MONDIALI ZURIGO 2024 - Bene l'Italia del paraciclismo: 1 oro, 3 argenti ed 1 bronzo

Nelle prove in linea arrivano altre 5 medaglie per gli handbikers: titolo mondiale a Pasini (WH1), secondo posto per Amadeo (WH2), Cornegliani (MH1) e Vitelaru (WH5), bronzo per Mazzone (MH2). Tra le juniores Giada Silo cade mentre era in lotta per la 5^ posizione

Nelle prove in linea arrivano altre 5 medaglie per gli handbikers: titolo mondiale a Pasini (WH1), secondo posto per Amadeo (WH2), Cornegliani (MH1) e Vitelaru (WH5), bronzo per Mazzone (MH2). Tra le juniores Giada Silo cade mentre era in lotta per la 5^ posizione

ZURIGO (26/09) - Bene l'Italia del paraciclismo ai Mondiali di Zurigo 2024. Nella quinta giornata di gare l'Italia si conferma ai vertici internazionali grazie a una prestazione straordinaria nelle prove in linea: il bottino è di un oro, tre argenti e un bronzo.

Protagonista è Luisa Pasini, che conquista il titolo mondiale nella categoria WH1, riscattando il secondo posto ottenuto nella cronometro. L'azzurra ha tagliato il traguardo in solitaria e corona con l’oro un percorso fatto di sacrifici e dedizione. Visibilmente emozionata al termine della gara, Pasini ha dichiarato: "Questo oro rappresenta il coronamento di tanti sacrifici, frutto di anni di duro lavoro, dedizione e impegno costante, sia in allenamento che in gara. Ogni giorno trascorso su questa strada è stato fondamentale per arrivare a questo risultato. Vincere un titolo mondiale non è solo un traguardo personale, ma anche una grande soddisfazione per tutti coloro che mi hanno sostenuta in questo percorso, dalla mia famiglia ai tecnici della nazionale. Sono profondamente orgogliosa di aver potuto onorare la maglia azzurra e di portare a casa questo prestigioso risultato per l’Italia. È un momento che porterò nel cuore per sempre".

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Le medaglie d'argento sono finite al collo di Fabrizio Cornegliani (MH1), Roberta Amadeo (WH2) e Ana Maria Vitelaru (WH5). Cornegliani, già oro nella cronometro, ha ceduto solo allo sprint finale contro il belga Maxime Hordies. Nonostante la mancata doppietta, l'azzurro ha mostrato il suo solito spirito combattivo: "Speravo di riuscire a conquistare il secondo titolo consecutivo, ma va bene così. Ogni gara è una battaglia e oggi ho dato tutto quello che avevo, ma il ciclismo è così, a volte i dettagli fanno la differenza. Devo ringraziare lo staff, che ha lavorato per mettermi nelle migliori condizioni, e tutte le persone che mi sono state accanto, dalla mia famiglia ai tifosi, che non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Salire sul podio indossando la maglia azzurra è sempre un'emozione indescrivibile, che ripaga di tutti gli sforzi".

Grande soddisfazione anche per Roberta Amadeo (WH2), che non ha nascosto la sua gioia al termine della gara: "Ho corso bene, nonostante il tempaccio che ha complicato non poco la prova. Non è mai facile gestire gare così impegnative. Sono sempre orgogliosa di indossare questa maglia azzurra, che per me ha un valore immenso. Rappresentare il mio Paese a livello internazionale è un onore, e ogni volta che salgo su quel podio sento di aver realizzato qualcosa di straordinario".

Ana Maria Vitelaru, pur soddisfatta del risultato, ha mostrato un po’ di rammarico per aver sfiorato la vittoria tra le WH5, perdendo la volata finale contro l'olandese Haenen: "Peccato, perché sentivo di avere ancora energie e avrei potuto dare qualcosa in più negli ultimi metri. Sono comunque contenta di aver fatto il massimo e di aver portato in alto i colori italiani. Non è il primo posto, ma è comunque un grande risultato, e indossare la maglia azzurra è sempre un orgoglio. Questo mi dà ancora più motivazione per migliorare e puntare ancora più in alto in futuro".

Infine, medaglia di bronzo per Luca Mazzone nella categoria MH2. L'azzurro, già vincitore dell'oro nella cronometro, ha affrontato una giornata difficile, faticando più del previsto. Nonostante le difficoltà, è riuscito a concludere la gara, arrivando al traguardo visibilmente stanco ma contento.

PROVA IN LINEA DONNE JUNIORES - Ai 300 metri Giada Silo, splendida protagonista fino ad allora di una gara difficile come quella di oggi, sotto una pioggia incessante, imposta la volata per il quinto posto contro la francese Gery. Sarebbe il giusto premio per la vicentina, classe 2007 e campionessa italiana, ed anche per la formazione del CT Paolo Sangalli. Ma l’asfalto viscido e forse la stanchezza giocano un brutto scherzo a Giada, che cade. Attimi di paura, che alla fine, foturnatamente, si risolvono solo con un grande spavento.

Si conclude in questo modo per gli appassionati italiani il mondiale donne juniores vinto, come da pronostico, dalla britannica Cat Fergusson, davanti alla spagnola Paula Ostiz Taco e alla slovacca Viktoria Chladonova. Le tre si sono involate a trenta chilometri dalla conclusione, scrollandosi di dosso l’olandese Arens (quarta), la francese Gery e la nostra Silo.

Paolo Sangalli: “Giornata difficile per le condizioni meto. Le ragazze si sono mosse bene. Peccato per Giada. Un piazzamento sarebbe stato il giusto premio per tutte e per lei, che ha fatto veramente una bella gara.”

Prima delle azzurre, Chantal Pegolo, 19^ a 2’29, seguono Eleonora la Bella, a 2’31”, Silvia Milesi, 57^ a 6’54” e Giada Silo, 58^ a 7’25.

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Nelle prove in linea arrivano altre 5 medaglie per gli handbikers: titolo mondiale a Pasini (WH1), secondo posto per Amadeo (WH2), Cornegliani (MH1) e Vitelaru (WH5), bronzo per Mazzone (MH2). Tra le juniores Giada Silo cade mentre era in lotta per la 5^ posizione

ZURIGO (26/09) - Bene l'Italia del paraciclismo ai Mondiali di Zurigo 2024. Nella quinta giornata di gare l'Italia si conferma ai vertici internazionali grazie a una prestazione straordinaria nelle prove in linea: il bottino è di un oro, tre argenti e un bronzo.

Protagonista è Luisa Pasini, che conquista il titolo mondiale nella categoria WH1, riscattando il secondo posto ottenuto nella cronometro. L'azzurra ha tagliato il traguardo in solitaria e corona con l’oro un percorso fatto di sacrifici e dedizione. Visibilmente emozionata al termine della gara, Pasini ha dichiarato: "Questo oro rappresenta il coronamento di tanti sacrifici, frutto di anni di duro lavoro, dedizione e impegno costante, sia in allenamento che in gara. Ogni giorno trascorso su questa strada è stato fondamentale per arrivare a questo risultato. Vincere un titolo mondiale non è solo un traguardo personale, ma anche una grande soddisfazione per tutti coloro che mi hanno sostenuta in questo percorso, dalla mia famiglia ai tecnici della nazionale. Sono profondamente orgogliosa di aver potuto onorare la maglia azzurra e di portare a casa questo prestigioso risultato per l’Italia. È un momento che porterò nel cuore per sempre".

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Grande soddisfazione anche per Roberta Amadeo (WH2), che non ha nascosto la sua gioia al termine della gara: "Ho corso bene, nonostante il tempaccio che ha complicato non poco la prova. Non è mai facile gestire gare così impegnative. Sono sempre orgogliosa di indossare questa maglia azzurra, che per me ha un valore immenso. Rappresentare il mio Paese a livello internazionale è un onore, e ogni volta che salgo su quel podio sento di aver realizzato qualcosa di straordinario".

Ana Maria Vitelaru, pur soddisfatta del risultato, ha mostrato un po’ di rammarico per aver sfiorato la vittoria tra le WH5, perdendo la volata finale contro l'olandese Haenen: "Peccato, perché sentivo di avere ancora energie e avrei potuto dare qualcosa in più negli ultimi metri. Sono comunque contenta di aver fatto il massimo e di aver portato in alto i colori italiani. Non è il primo posto, ma è comunque un grande risultato, e indossare la maglia azzurra è sempre un orgoglio. Questo mi dà ancora più motivazione per migliorare e puntare ancora più in alto in futuro".

Infine, medaglia di bronzo per Luca Mazzone nella categoria MH2. L'azzurro, già vincitore dell'oro nella cronometro, ha affrontato una giornata difficile, faticando più del previsto. Nonostante le difficoltà, è riuscito a concludere la gara, arrivando al traguardo visibilmente stanco ma contento.

PROVA IN LINEA DONNE JUNIORES - Ai 300 metri Giada Silo, splendida protagonista fino ad allora di una gara difficile come quella di oggi, sotto una pioggia incessante, imposta la volata per il quinto posto contro la francese Gery. Sarebbe il giusto premio per la vicentina, classe 2007 e campionessa italiana, ed anche per la formazione del CT Paolo Sangalli. Ma l’asfalto viscido e forse la stanchezza giocano un brutto scherzo a Giada, che cade. Attimi di paura, che alla fine, foturnatamente, si risolvono solo con un grande spavento.

Si conclude in questo modo per gli appassionati italiani il mondiale donne juniores vinto, come da pronostico, dalla britannica Cat Fergusson, davanti alla spagnola Paula Ostiz Taco e alla slovacca Viktoria Chladonova. Le tre si sono involate a trenta chilometri dalla conclusione, scrollandosi di dosso l’olandese Arens (quarta), la francese Gery e la nostra Silo.

Paolo Sangalli: “Giornata difficile per le condizioni meto. Le ragazze si sono mosse bene. Peccato per Giada. Un piazzamento sarebbe stato il giusto premio per tutte e per lei, che ha fatto veramente una bella gara.”

Prima delle azzurre, Chantal Pegolo, 19^ a 2’29, seguono Eleonora la Bella, a 2’31”, Silvia Milesi, 57^ a 6’54” e Giada Silo, 58^ a 7’25.