Nell’ultima giornata vittoria della coppia azzurra nella Madison femminile, mentre tra gli uomini solo la sfortuna costringe al bronzo Sierra/Fiorin. Terzo posto anche di Davide Stella nell’Eliminazione. Bottino finale: 4 ori, 4 argenti e 4 bronzi.

CALI (COL) – L’ultimo giorno dei mondiali di ciclismo pista juniores porta ancora medaglie alla spedizione azzurra e conferma il primo posto dell’Italia in testa al medagliere con 4 ori, 4 argenti e 4 bronzi. Federica Venturelli e Vittoria Grassi si laureano campionesse del mondo nella Madison, al termine di una prova nella quale la coppia azzurra va subito a caccia, passa in testa nei primi sei sprint, conquista il giro e scava un solco incolmabile. Sale sul podio maschile anche la coppia Juan David Sierra e Matteo Fiorin, al termine di una prova contrassegnata dalla sfortuna. Sierra è vittima di una caduta, mentre Fiorin fora. Nonostante ciò i due azzurri lottano fino alla fine e portano a casa un bronzo (44 pt) alle spalle di Gran Bretagna (55 pt) e Belgio (46 pt). Conclude la giornata Davide Stella, juniores al primo anno, che conquista la medaglia di bronzo nell’eliminazione alle spalle dello spagnolo Sanchez Cordo e l’ucraino Ushakov.

L’Italia chiude quindi questa avventura iridata con un bottino di 12 medaglie e, come ricordato, il primo posto nel medagliere. Era difficile fare meglio del già ricco bottino dello scorso anno a Tel Aviv, ma il gruppo guidato dai tecnici Villa (femminile) e Salvoldi (uomini) ci è riuscito. Diverse medaglie sono arrivate nelle discipline olimpiche (ins. a squadre, madison, corsa a punti, team sprint), con una quasi identica distribuzione tra settori (maschile, femminile; endurance e velocità). Si tratta dell’evidente conferma della crescita complessiva del movimento e della bontà del lavoro svolto.

Entusiasta il presidente della FCI Cordiano Dagnoni: “In pochi giorni il ciclismo italiano a livello giovanile ha lasciato un segno tangibile della propria consistenza. Alla Vuelta abbiamo gioito per la maglia rossa di Milesi e Piccolo, nel Tour de l’Avenir e nel ranking U23 i nostri ragazzi sono ai vertici, adesso dalla Colombia arriva la conferma che su pista i nostri juniores uomini e donne stupiscono il mondo con prestazioni di assoluto valore tecnico e con ben 4 titoli mondiali. Non poteva esserci risposta migliore a quanti disegnano un movimento in difficoltà. Per quanto ci riguarda continuiamo su questa strada consapevoli dell’ottimo lavoro che stanno facendo i nostri tecnici (anche grazie alla disponibilità delle società e delle famiglie, a cui vanno i nostri più sinceri ringraziamenti, come anche a tutti gli staff delle nazionali) e che i fatti contano più delle parole.”

I COMMENTI DEI TECNICI

Marco Villa (CT juniores donne): “Sono molto soddisfatto del livello raggiunto da questa categoria. Fra Europei e Mondiali abbiamo cercato di portare più atlete possibili senza indebolire le squadre e per questo ringrazio team e famiglie, che si sono prestate a portarci le atlete agli allenamenti di selezione.

Sia agli europei che qui ai mondiali abbiamo raccolto ottimi risultati, soprattutto in specialità olimpiche, con una notevole crescita delle prestazioni nello spazio di poche settimane. Queste atlete più corrono e più migliorano, mostrando ancora ampi margini di crescita. Diverse atlete sono al secondo anno e andranno ad arricchire qualitativamente la categoria U23 mentre quelle del primo anno, dopo questa esperienza, saranno da traino per le nuove.

Ringrazio la Federazione per averci permesso di fare questa attività giovanile e tutto lo staff, che si è diviso tra allenamenti e trasferte, e ha supportato magnificamente un gruppo di grandi qualità.”

Dino Salvoldi (CT juniores uomini): “Ci tengo a fare i complimenti ai ragazzi con i quali ho lavorato per un anno intero. E’ un gruppo ammirevole per comportamento, impegno e coesione. Da Glasgow in poi stiamo maturando sempre maggiori crediti con la sorte. Tutti sappiamo come andò la gara in linea ai Mondiali. Qui a Calì, anche nell’ultimo giorno di gare, nella Madison abbiamo dovuto fare i conti non solo con gli avversari ma anche con la caduta di Sierra e la foratura di Fiorin. Nonostante questo sono riusciti a portare a casa un bronzo che appariva impossibile. Se a questo aggiungiamo anche l’argento di Sierra nella corsa a punti frutto di una decisione della giuria incredibile, che ci ha privato dell’oro, abbiamo un quadro completo delle vicissitudini di questo mese.

Nonostante ciò, però, il bilancio è altamente positivo. Nella specialità olimpica del quartetto, quella forse tecnicamente più difficile, abbiamo realizzato una prestazione perfetta. In finale stavamo viaggiando sotto il record del mondo e soltanto perché abbiamo raggiunto gli avversari non siamo riusciti ad ottenerlo. Di spessore anche l’argento nell’inseguimento individuale, in una finale nella quale entrambi i corridori hanno corso sotto il precedente record del mondo.

La mia maggiore soddisfazione è che in questa stagione sia su strada che su pista, in tutti gli eventi internazionali ai quali abbiamo partecipato, siamo tornati ad essere competitivi: a volte si è vinto, a volte si è perso, ma l’Italia è stata sempre protagonista.”

Ivan Quaranta (tecnico di settore): “Il settore velocità torna da questi mondiali ‘solo’ con la medaglia di bronzo nel Team Sprint femminile. Potrebbe apparire poca cosa rispetto allo scorso anno, quando vincemmo praticamente tutto tra gli uomini. In realtà è la dimostrazione che anche nel settore femminile stanno crescendo atlete di qualità in un movimento che, a livello internazionale, è diventato molto più competitivo. Per quanto riguarda gli uomini, in Colombia eravamo presenti solo con ragazzi al primo anno: diamo tempo loro di crescere.” (au)

foto @MundialJrCali

Le medaglie dell’Italia

ORO – Inseguimento a squadre uomini: Matteo Fiorin, Juan David Sierra, Etienne Grimod, Luca Giaimi e Renato Favero
ORO – Eliminazione donne: Anita Baima
ORO – Inseguimento individuale: Federica Venturelli
ORO – Madison: Federica Venturelli e Vittoria Grassi
ARGENTO – Inseguimento a squadre donne: Federica Venturelli, Valentina Zanzi, Vittoria Frassi, Alice Toniolli.
ARGENTO – Scratch donne: Anita Baima
ARGENTO – Inseguimento Individuale: Luca Giaimi
ARGENTO – Corsa a punti: Juan David Sierra
BRONZO – Team Sprint donne: Carola Ratti, Beatrice Bertolini e Asia Sgaravato (50”436, record italiano di categoria)
BRONZO – Corsa a punti: Valentina Zanzi
BRONZO – Madison: Juan David Sierra e Matteo Fiorin
BRONZO – Eliminazione: Davide Stella



Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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Mondiali pista Jrs - Oro di Venturelli-Grassi. Italia prima nel medagliere

Nell'ultima giornata vittoria della coppia azzurra nella Madison femminile, mentre tra gli uomini solo la sfortuna costringe al bronzo Sierra/Fiorin. Terzo posto anche di Davide Stella nell'Eliminazione. Bottino finale: 4 ori, 4 argenti e 4 bronzi.

Nell'ultima giornata vittoria della coppia azzurra nella Madison femminile, mentre tra gli uomini solo la sfortuna costringe al bronzo Sierra/Fiorin. Terzo posto anche di Davide Stella nell'Eliminazione. Bottino finale: 4 ori, 4 argenti e 4 bronzi.

CALI (COL) - L’ultimo giorno dei mondiali di ciclismo pista juniores porta ancora medaglie alla spedizione azzurra e conferma il primo posto dell’Italia in testa al medagliere con 4 ori, 4 argenti e 4 bronzi. Federica Venturelli e Vittoria Grassi si laureano campionesse del mondo nella Madison, al termine di una prova nella quale la coppia azzurra va subito a caccia, passa in testa nei primi sei sprint, conquista il giro e scava un solco incolmabile. Sale sul podio maschile anche la coppia Juan David Sierra e Matteo Fiorin, al termine di una prova contrassegnata dalla sfortuna. Sierra è vittima di una caduta, mentre Fiorin fora. Nonostante ciò i due azzurri lottano fino alla fine e portano a casa un bronzo (44 pt) alle spalle di Gran Bretagna (55 pt) e Belgio (46 pt). Conclude la giornata Davide Stella, juniores al primo anno, che conquista la medaglia di bronzo nell’eliminazione alle spalle dello spagnolo Sanchez Cordo e l’ucraino Ushakov.

L’Italia chiude quindi questa avventura iridata con un bottino di 12 medaglie e, come ricordato, il primo posto nel medagliere. Era difficile fare meglio del già ricco bottino dello scorso anno a Tel Aviv, ma il gruppo guidato dai tecnici Villa (femminile) e Salvoldi (uomini) ci è riuscito. Diverse medaglie sono arrivate nelle discipline olimpiche (ins. a squadre, madison, corsa a punti, team sprint), con una quasi identica distribuzione tra settori (maschile, femminile; endurance e velocità). Si tratta dell’evidente conferma della crescita complessiva del movimento e della bontà del lavoro svolto.

Entusiasta il presidente della FCI Cordiano Dagnoni: “In pochi giorni il ciclismo italiano a livello giovanile ha lasciato un segno tangibile della propria consistenza. Alla Vuelta abbiamo gioito per la maglia rossa di Milesi e Piccolo, nel Tour de l’Avenir e nel ranking U23 i nostri ragazzi sono ai vertici, adesso dalla Colombia arriva la conferma che su pista i nostri juniores uomini e donne stupiscono il mondo con prestazioni di assoluto valore tecnico e con ben 4 titoli mondiali. Non poteva esserci risposta migliore a quanti disegnano un movimento in difficoltà. Per quanto ci riguarda continuiamo su questa strada consapevoli dell’ottimo lavoro che stanno facendo i nostri tecnici (anche grazie alla disponibilità delle società e delle famiglie, a cui vanno i nostri più sinceri ringraziamenti, come anche a tutti gli staff delle nazionali) e che i fatti contano più delle parole."

I COMMENTI DEI TECNICI

Marco Villa (CT juniores donne): “Sono molto soddisfatto del livello raggiunto da questa categoria. Fra Europei e Mondiali abbiamo cercato di portare più atlete possibili senza indebolire le squadre e per questo ringrazio team e famiglie, che si sono prestate a portarci le atlete agli allenamenti di selezione.

Sia agli europei che qui ai mondiali abbiamo raccolto ottimi risultati, soprattutto in specialità olimpiche, con una notevole crescita delle prestazioni nello spazio di poche settimane. Queste atlete più corrono e più migliorano, mostrando ancora ampi margini di crescita. Diverse atlete sono al secondo anno e andranno ad arricchire qualitativamente la categoria U23 mentre quelle del primo anno, dopo questa esperienza, saranno da traino per le nuove.

Ringrazio la Federazione per averci permesso di fare questa attività giovanile e tutto lo staff, che si è diviso tra allenamenti e trasferte, e ha supportato magnificamente un gruppo di grandi qualità.”

Dino Salvoldi (CT juniores uomini): “Ci tengo a fare i complimenti ai ragazzi con i quali ho lavorato per un anno intero. E’ un gruppo ammirevole per comportamento, impegno e coesione. Da Glasgow in poi stiamo maturando sempre maggiori crediti con la sorte. Tutti sappiamo come andò la gara in linea ai Mondiali. Qui a Calì, anche nell’ultimo giorno di gare, nella Madison abbiamo dovuto fare i conti non solo con gli avversari ma anche con la caduta di Sierra e la foratura di Fiorin. Nonostante questo sono riusciti a portare a casa un bronzo che appariva impossibile. Se a questo aggiungiamo anche l’argento di Sierra nella corsa a punti frutto di una decisione della giuria incredibile, che ci ha privato dell’oro, abbiamo un quadro completo delle vicissitudini di questo mese.

Nonostante ciò, però, il bilancio è altamente positivo. Nella specialità olimpica del quartetto, quella forse tecnicamente più difficile, abbiamo realizzato una prestazione perfetta. In finale stavamo viaggiando sotto il record del mondo e soltanto perché abbiamo raggiunto gli avversari non siamo riusciti ad ottenerlo. Di spessore anche l’argento nell’inseguimento individuale, in una finale nella quale entrambi i corridori hanno corso sotto il precedente record del mondo.

La mia maggiore soddisfazione è che in questa stagione sia su strada che su pista, in tutti gli eventi internazionali ai quali abbiamo partecipato, siamo tornati ad essere competitivi: a volte si è vinto, a volte si è perso, ma l’Italia è stata sempre protagonista.”

Ivan Quaranta (tecnico di settore): “Il settore velocità torna da questi mondiali ‘solo’ con la medaglia di bronzo nel Team Sprint femminile. Potrebbe apparire poca cosa rispetto allo scorso anno, quando vincemmo praticamente tutto tra gli uomini. In realtà è la dimostrazione che anche nel settore femminile stanno crescendo atlete di qualità in un movimento che, a livello internazionale, è diventato molto più competitivo. Per quanto riguarda gli uomini, in Colombia eravamo presenti solo con ragazzi al primo anno: diamo tempo loro di crescere.” (au)

foto @MundialJrCali

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ORO – Inseguimento a squadre uomini: Matteo Fiorin, Juan David Sierra, Etienne Grimod, Luca Giaimi e Renato Favero
ORO – Eliminazione donne: Anita Baima
ORO - Inseguimento individuale: Federica Venturelli
ORO - Madison: Federica Venturelli e Vittoria Grassi
ARGENTO – Inseguimento a squadre donne: Federica Venturelli, Valentina Zanzi, Vittoria Frassi, Alice Toniolli.
ARGENTO – Scratch donne: Anita Baima
ARGENTO - Inseguimento Individuale: Luca Giaimi
ARGENTO - Corsa a punti: Juan David Sierra
BRONZO – Team Sprint donne: Carola Ratti, Beatrice Bertolini e Asia Sgaravato (50”436, record italiano di categoria)
BRONZO - Corsa a punti: Valentina Zanzi
BRONZO - Madison: Juan David Sierra e Matteo Fiorin
BRONZO - Eliminazione: Davide Stella



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Mondiali pista Jrs - Oro di Venturelli-Grassi. Italia prima nel medagliere

Nell'ultima giornata vittoria della coppia azzurra nella Madison femminile, mentre tra gli uomini solo la sfortuna costringe al bronzo Sierra/Fiorin. Terzo posto anche di Davide Stella nell'Eliminazione. Bottino finale: 4 ori, 4 argenti e 4 bronzi.

CALI (COL) - L’ultimo giorno dei mondiali di ciclismo pista juniores porta ancora medaglie alla spedizione azzurra e conferma il primo posto dell’Italia in testa al medagliere con 4 ori, 4 argenti e 4 bronzi. Federica Venturelli e Vittoria Grassi si laureano campionesse del mondo nella Madison, al termine di una prova nella quale la coppia azzurra va subito a caccia, passa in testa nei primi sei sprint, conquista il giro e scava un solco incolmabile. Sale sul podio maschile anche la coppia Juan David Sierra e Matteo Fiorin, al termine di una prova contrassegnata dalla sfortuna. Sierra è vittima di una caduta, mentre Fiorin fora. Nonostante ciò i due azzurri lottano fino alla fine e portano a casa un bronzo (44 pt) alle spalle di Gran Bretagna (55 pt) e Belgio (46 pt). Conclude la giornata Davide Stella, juniores al primo anno, che conquista la medaglia di bronzo nell’eliminazione alle spalle dello spagnolo Sanchez Cordo e l’ucraino Ushakov.

L’Italia chiude quindi questa avventura iridata con un bottino di 12 medaglie e, come ricordato, il primo posto nel medagliere. Era difficile fare meglio del già ricco bottino dello scorso anno a Tel Aviv, ma il gruppo guidato dai tecnici Villa (femminile) e Salvoldi (uomini) ci è riuscito. Diverse medaglie sono arrivate nelle discipline olimpiche (ins. a squadre, madison, corsa a punti, team sprint), con una quasi identica distribuzione tra settori (maschile, femminile; endurance e velocità). Si tratta dell’evidente conferma della crescita complessiva del movimento e della bontà del lavoro svolto.

Entusiasta il presidente della FCI Cordiano Dagnoni: “In pochi giorni il ciclismo italiano a livello giovanile ha lasciato un segno tangibile della propria consistenza. Alla Vuelta abbiamo gioito per la maglia rossa di Milesi e Piccolo, nel Tour de l’Avenir e nel ranking U23 i nostri ragazzi sono ai vertici, adesso dalla Colombia arriva la conferma che su pista i nostri juniores uomini e donne stupiscono il mondo con prestazioni di assoluto valore tecnico e con ben 4 titoli mondiali. Non poteva esserci risposta migliore a quanti disegnano un movimento in difficoltà. Per quanto ci riguarda continuiamo su questa strada consapevoli dell’ottimo lavoro che stanno facendo i nostri tecnici (anche grazie alla disponibilità delle società e delle famiglie, a cui vanno i nostri più sinceri ringraziamenti, come anche a tutti gli staff delle nazionali) e che i fatti contano più delle parole."

I COMMENTI DEI TECNICI

Marco Villa (CT juniores donne): “Sono molto soddisfatto del livello raggiunto da questa categoria. Fra Europei e Mondiali abbiamo cercato di portare più atlete possibili senza indebolire le squadre e per questo ringrazio team e famiglie, che si sono prestate a portarci le atlete agli allenamenti di selezione.

Sia agli europei che qui ai mondiali abbiamo raccolto ottimi risultati, soprattutto in specialità olimpiche, con una notevole crescita delle prestazioni nello spazio di poche settimane. Queste atlete più corrono e più migliorano, mostrando ancora ampi margini di crescita. Diverse atlete sono al secondo anno e andranno ad arricchire qualitativamente la categoria U23 mentre quelle del primo anno, dopo questa esperienza, saranno da traino per le nuove.

Ringrazio la Federazione per averci permesso di fare questa attività giovanile e tutto lo staff, che si è diviso tra allenamenti e trasferte, e ha supportato magnificamente un gruppo di grandi qualità.”

Dino Salvoldi (CT juniores uomini): “Ci tengo a fare i complimenti ai ragazzi con i quali ho lavorato per un anno intero. E’ un gruppo ammirevole per comportamento, impegno e coesione. Da Glasgow in poi stiamo maturando sempre maggiori crediti con la sorte. Tutti sappiamo come andò la gara in linea ai Mondiali. Qui a Calì, anche nell’ultimo giorno di gare, nella Madison abbiamo dovuto fare i conti non solo con gli avversari ma anche con la caduta di Sierra e la foratura di Fiorin. Nonostante questo sono riusciti a portare a casa un bronzo che appariva impossibile. Se a questo aggiungiamo anche l’argento di Sierra nella corsa a punti frutto di una decisione della giuria incredibile, che ci ha privato dell’oro, abbiamo un quadro completo delle vicissitudini di questo mese.

Nonostante ciò, però, il bilancio è altamente positivo. Nella specialità olimpica del quartetto, quella forse tecnicamente più difficile, abbiamo realizzato una prestazione perfetta. In finale stavamo viaggiando sotto il record del mondo e soltanto perché abbiamo raggiunto gli avversari non siamo riusciti ad ottenerlo. Di spessore anche l’argento nell’inseguimento individuale, in una finale nella quale entrambi i corridori hanno corso sotto il precedente record del mondo.

La mia maggiore soddisfazione è che in questa stagione sia su strada che su pista, in tutti gli eventi internazionali ai quali abbiamo partecipato, siamo tornati ad essere competitivi: a volte si è vinto, a volte si è perso, ma l’Italia è stata sempre protagonista.”

Ivan Quaranta (tecnico di settore): “Il settore velocità torna da questi mondiali ‘solo’ con la medaglia di bronzo nel Team Sprint femminile. Potrebbe apparire poca cosa rispetto allo scorso anno, quando vincemmo praticamente tutto tra gli uomini. In realtà è la dimostrazione che anche nel settore femminile stanno crescendo atlete di qualità in un movimento che, a livello internazionale, è diventato molto più competitivo. Per quanto riguarda gli uomini, in Colombia eravamo presenti solo con ragazzi al primo anno: diamo tempo loro di crescere.” (au)

foto @MundialJrCali

Le medaglie dell'Italia

ORO – Inseguimento a squadre uomini: Matteo Fiorin, Juan David Sierra, Etienne Grimod, Luca Giaimi e Renato Favero
ORO – Eliminazione donne: Anita Baima
ORO - Inseguimento individuale: Federica Venturelli
ORO - Madison: Federica Venturelli e Vittoria Grassi
ARGENTO – Inseguimento a squadre donne: Federica Venturelli, Valentina Zanzi, Vittoria Frassi, Alice Toniolli.
ARGENTO – Scratch donne: Anita Baima
ARGENTO - Inseguimento Individuale: Luca Giaimi
ARGENTO - Corsa a punti: Juan David Sierra
BRONZO – Team Sprint donne: Carola Ratti, Beatrice Bertolini e Asia Sgaravato (50”436, record italiano di categoria)
BRONZO - Corsa a punti: Valentina Zanzi
BRONZO - Madison: Juan David Sierra e Matteo Fiorin
BRONZO - Eliminazione: Davide Stella