L’azzurra, ancora Under 23, impressiona per fondo e forza ed è protagonista di una corsa maiuscola. Unico rammarico le assenze di Braidot e Berta.

HADERSLEV (DAN): Il 6° posto della giovanissima Giada Specia, ed il 14° dell’altoatesino campione europeo, Fabian Rabensteiner sono i migliori piazzamenti dell’Italia ai Campionati Mondiali Marathon che si sono disputati oggi in Danimarca, nella cittadina di Haderslev al confine con la Germania.

La prova femminile, con 60 atlete al via per 87,5 km complessivi, ha salutato il trionfo imperioso di Pauline Ferrand Prevot, alla sua terza maglia iridata in questo 2022 e che si aggiunge a quelle dell’ XCO e XCC. Per lei pure l’argento europeo a Monaco2022.

La transalpina ha vinto in 3h:36’58” precedendo la britannica Annie Last e la svizzera Jolanda Neff, battute in volata.

Tra gli uomini guizzo finale del neozelandese Samuel Gaze che ha chiuso in 4:16’:51”, precedendo il grande favorito, il tedesco Andreas Seewald e l’idolo di casa Simon Andreassen (4h:17’:48”). Da segnalare ben 4 tedeschi nei primi 7.

Il bilancio complessivo azzurro vede anche il 21° posto di Daniele Mensi, il 38° di Riccardo Chiarini, il 43° di Andrea Siffredi, 55° Nicolas Samparisi, 77° Lorenzo Samparisi, 118 Dario Cherchi.

Tra le ragazze 15^ Claudia Peretti, 27^ Costanza Fasolis, 33^ Chiara Burato.

Si è corso in una giornata dal clima autunnale e, fortunatamente, i corridori hanno evitato la pioggia che era prevista per metà mattinata.

Andando oltre i freddi numeri l’Italia si gode il piazzamento della bellunese di Pedavena che è nata il 20 marzo 2000 ed è una delle giovani emergenti del panorama nazionale essendo anche campionessa italiana U23 in carica. Per lei una prestazione maiuscola su un tracciato decisamente non adatto alle sue caratteristiche, scalatrice minuta, e 4^ lo scorso anno a Capoliveri in un mondiale durissimo.

“Sono felice del risultato. – le parole di Specia – Ho trovato il giusto treno fin da subito, rimanendo davanti. Poi nella seconda parte di gara le big hanno aperto il gas ed io ho continuato con il mio passo gestendo le varie situazioni”.

“Dopo 2 medaglie di legno internazionali che mi hanno dato amarezze, oggi è solo gioia. Sarebbe andato bene anche un 10° posto. Non mi aspettavo di essere così competitiva e quindi ero partita con i piedi per terra. In gara, quando ho messo la mia ruota davanti a quella di certi miti come Jolanda Neff ho provato un’emozione forte”.

Un 2022 che l’ha vista protagonista con continuità: “E’ il mio ultimo anno da U23, il prossimo passo è la categoria Elite e ci saranno nuove sfide e nuovi stimoli”.

Il commento di Mirko Celestino, CT, sulla prova: “Sono rimasto stupito da Giada, che a meno 10 km dal traguardo era ad 1 minuto di distacco dal gruppetto che si giocava il 6° posto. Vuol dire che ha saputo trovare ancora quelle energie e quella forza necessarie per rientrare sulle avversarie. Un bel segnale”.

C’era attesa per Rabensteriner, anche solo per il fatto di essere campione europeo in carica. L’altoatesino, che vive a Vilandro, ha però ammesso la superiorità degli avversari.

“Non avevo la potenza necessaria per essere con i migliori. Quando loro acceleravano mi mancavano del watt per riuscire a rimanere davanti con brillantezza. In questo modo ero costretto a spendere molto per rientrare sui primi e nel finale sono mancate le energie. Eppure sono arrivato a questo Mondiale in forma, evidentemente il percorso non mi si addiceva”. Dichiarazioni simili a quelle espresse dall’altro azzurro, Deniele Mensi.

E’ sempre Celestino a commentare la corsa maschile: “Come pensavamo si è sviluppata una prova ad eliminazione. Mi aspettavo qualcosa in più, ma accettiamo il verdetto”.

Un rammarico per il tecnico viene dall’assenza di 2 pedine importanti come Luca Braidot e Martina Berta che non sono potuti essere al via per motivi di salute. “Sicuramente avrebbero potuto essere protagonisti su un circuito dove era necessaria grande potenza. Peccato”.

Ottima l’organzzazione a cura del Comitato locale che ha garantito agli atleti un percorso in piena sicurezza e curato in tutti i dettagli. Bella pure la cornice di pubblico che ha applaudito per tutta la giornata sia le gare che assegnavano i titoli mondiali Elite, che quelle amatoriali.

Women

Pauline FERRAND PREVOT , FRANCE
Annie LAST, GREAT BRITAIN
Jolanda NEFF, SWITZERLAND

Men

Samuel GAZE, NEW ZEALAND
Andreas SEEWALD, GERMANY
Simon ANDREASSEN, DENMARK

da Haderslev Pietro Illarietti



Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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MONDIALE MARATHON 2022: Giada Specia ottiene un ottimo 6° posto in Danimarca. Fabian Rabensteiner è 14°

L'azzurra, ancora Under 23, impressiona per fondo e forza ed è protagonista di una corsa maiuscola. Unico rammarico le assenze di Braidot e Berta.

L'azzurra, ancora Under 23, impressiona per fondo e forza ed è protagonista di una corsa maiuscola. Unico rammarico le assenze di Braidot e Berta.

HADERSLEV (DAN): Il 6° posto della giovanissima Giada Specia, ed il 14° dell’altoatesino campione europeo, Fabian Rabensteiner sono i migliori piazzamenti dell’Italia ai Campionati Mondiali Marathon che si sono disputati oggi in Danimarca, nella cittadina di Haderslev al confine con la Germania.

La prova femminile, con 60 atlete al via per 87,5 km complessivi, ha salutato il trionfo imperioso di Pauline Ferrand Prevot, alla sua terza maglia iridata in questo 2022 e che si aggiunge a quelle dell’ XCO e XCC. Per lei pure l’argento europeo a Monaco2022.

La transalpina ha vinto in 3h:36’58” precedendo la britannica Annie Last e la svizzera Jolanda Neff, battute in volata.

Tra gli uomini guizzo finale del neozelandese Samuel Gaze che ha chiuso in 4:16’:51”, precedendo il grande favorito, il tedesco Andreas Seewald e l’idolo di casa Simon Andreassen (4h:17’:48”). Da segnalare ben 4 tedeschi nei primi 7.

Il bilancio complessivo azzurro vede anche il 21° posto di Daniele Mensi, il 38° di Riccardo Chiarini, il 43° di Andrea Siffredi, 55° Nicolas Samparisi, 77° Lorenzo Samparisi, 118 Dario Cherchi.

Tra le ragazze 15^ Claudia Peretti, 27^ Costanza Fasolis, 33^ Chiara Burato.

Si è corso in una giornata dal clima autunnale e, fortunatamente, i corridori hanno evitato la pioggia che era prevista per metà mattinata.

Andando oltre i freddi numeri l’Italia si gode il piazzamento della bellunese di Pedavena che è nata il 20 marzo 2000 ed è una delle giovani emergenti del panorama nazionale essendo anche campionessa italiana U23 in carica. Per lei una prestazione maiuscola su un tracciato decisamente non adatto alle sue caratteristiche, scalatrice minuta, e 4^ lo scorso anno a Capoliveri in un mondiale durissimo.

“Sono felice del risultato. – le parole di Specia - Ho trovato il giusto treno fin da subito, rimanendo davanti. Poi nella seconda parte di gara le big hanno aperto il gas ed io ho continuato con il mio passo gestendo le varie situazioni”.

“Dopo 2 medaglie di legno internazionali che mi hanno dato amarezze, oggi è solo gioia. Sarebbe andato bene anche un 10° posto. Non mi aspettavo di essere così competitiva e quindi ero partita con i piedi per terra. In gara, quando ho messo la mia ruota davanti a quella di certi miti come Jolanda Neff ho provato un’emozione forte”.

Un 2022 che l’ha vista protagonista con continuità: “E’ il mio ultimo anno da U23, il prossimo passo è la categoria Elite e ci saranno nuove sfide e nuovi stimoli”.

Il commento di Mirko Celestino, CT, sulla prova: “Sono rimasto stupito da Giada, che a meno 10 km dal traguardo era ad 1 minuto di distacco dal gruppetto che si giocava il 6° posto. Vuol dire che ha saputo trovare ancora quelle energie e quella forza necessarie per rientrare sulle avversarie. Un bel segnale”.

C’era attesa per Rabensteriner, anche solo per il fatto di essere campione europeo in carica. L’altoatesino, che vive a Vilandro, ha però ammesso la superiorità degli avversari.

“Non avevo la potenza necessaria per essere con i migliori. Quando loro acceleravano mi mancavano del watt per riuscire a rimanere davanti con brillantezza. In questo modo ero costretto a spendere molto per rientrare sui primi e nel finale sono mancate le energie. Eppure sono arrivato a questo Mondiale in forma, evidentemente il percorso non mi si addiceva”. Dichiarazioni simili a quelle espresse dall'altro azzurro, Deniele Mensi.

E’ sempre Celestino a commentare la corsa maschile: “Come pensavamo si è sviluppata una prova ad eliminazione. Mi aspettavo qualcosa in più, ma accettiamo il verdetto”.

Un rammarico per il tecnico viene dall’assenza di 2 pedine importanti come Luca Braidot e Martina Berta che non sono potuti essere al via per motivi di salute. “Sicuramente avrebbero potuto essere protagonisti su un circuito dove era necessaria grande potenza. Peccato”.

Ottima l'organzzazione a cura del Comitato locale che ha garantito agli atleti un percorso in piena sicurezza e curato in tutti i dettagli. Bella pure la cornice di pubblico che ha applaudito per tutta la giornata sia le gare che assegnavano i titoli mondiali Elite, che quelle amatoriali.

Women

Pauline FERRAND PREVOT , FRANCE
Annie LAST, GREAT BRITAIN
Jolanda NEFF, SWITZERLAND

Men

Samuel GAZE, NEW ZEALAND
Andreas SEEWALD, GERMANY
Simon ANDREASSEN, DENMARK

da Haderslev Pietro Illarietti



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MONDIALE MARATHON 2022: Giada Specia ottiene un ottimo 6° posto in Danimarca. Fabian Rabensteiner è 14°

L'azzurra, ancora Under 23, impressiona per fondo e forza ed è protagonista di una corsa maiuscola. Unico rammarico le assenze di Braidot e Berta.

HADERSLEV (DAN): Il 6° posto della giovanissima Giada Specia, ed il 14° dell’altoatesino campione europeo, Fabian Rabensteiner sono i migliori piazzamenti dell’Italia ai Campionati Mondiali Marathon che si sono disputati oggi in Danimarca, nella cittadina di Haderslev al confine con la Germania.

La prova femminile, con 60 atlete al via per 87,5 km complessivi, ha salutato il trionfo imperioso di Pauline Ferrand Prevot, alla sua terza maglia iridata in questo 2022 e che si aggiunge a quelle dell’ XCO e XCC. Per lei pure l’argento europeo a Monaco2022.

La transalpina ha vinto in 3h:36’58” precedendo la britannica Annie Last e la svizzera Jolanda Neff, battute in volata.

Tra gli uomini guizzo finale del neozelandese Samuel Gaze che ha chiuso in 4:16’:51”, precedendo il grande favorito, il tedesco Andreas Seewald e l’idolo di casa Simon Andreassen (4h:17’:48”). Da segnalare ben 4 tedeschi nei primi 7.

Il bilancio complessivo azzurro vede anche il 21° posto di Daniele Mensi, il 38° di Riccardo Chiarini, il 43° di Andrea Siffredi, 55° Nicolas Samparisi, 77° Lorenzo Samparisi, 118 Dario Cherchi.

Tra le ragazze 15^ Claudia Peretti, 27^ Costanza Fasolis, 33^ Chiara Burato.

Si è corso in una giornata dal clima autunnale e, fortunatamente, i corridori hanno evitato la pioggia che era prevista per metà mattinata.

Andando oltre i freddi numeri l’Italia si gode il piazzamento della bellunese di Pedavena che è nata il 20 marzo 2000 ed è una delle giovani emergenti del panorama nazionale essendo anche campionessa italiana U23 in carica. Per lei una prestazione maiuscola su un tracciato decisamente non adatto alle sue caratteristiche, scalatrice minuta, e 4^ lo scorso anno a Capoliveri in un mondiale durissimo.

“Sono felice del risultato. – le parole di Specia - Ho trovato il giusto treno fin da subito, rimanendo davanti. Poi nella seconda parte di gara le big hanno aperto il gas ed io ho continuato con il mio passo gestendo le varie situazioni”.

“Dopo 2 medaglie di legno internazionali che mi hanno dato amarezze, oggi è solo gioia. Sarebbe andato bene anche un 10° posto. Non mi aspettavo di essere così competitiva e quindi ero partita con i piedi per terra. In gara, quando ho messo la mia ruota davanti a quella di certi miti come Jolanda Neff ho provato un’emozione forte”.

Un 2022 che l’ha vista protagonista con continuità: “E’ il mio ultimo anno da U23, il prossimo passo è la categoria Elite e ci saranno nuove sfide e nuovi stimoli”.

Il commento di Mirko Celestino, CT, sulla prova: “Sono rimasto stupito da Giada, che a meno 10 km dal traguardo era ad 1 minuto di distacco dal gruppetto che si giocava il 6° posto. Vuol dire che ha saputo trovare ancora quelle energie e quella forza necessarie per rientrare sulle avversarie. Un bel segnale”.

C’era attesa per Rabensteriner, anche solo per il fatto di essere campione europeo in carica. L’altoatesino, che vive a Vilandro, ha però ammesso la superiorità degli avversari.

“Non avevo la potenza necessaria per essere con i migliori. Quando loro acceleravano mi mancavano del watt per riuscire a rimanere davanti con brillantezza. In questo modo ero costretto a spendere molto per rientrare sui primi e nel finale sono mancate le energie. Eppure sono arrivato a questo Mondiale in forma, evidentemente il percorso non mi si addiceva”. Dichiarazioni simili a quelle espresse dall'altro azzurro, Deniele Mensi.

E’ sempre Celestino a commentare la corsa maschile: “Come pensavamo si è sviluppata una prova ad eliminazione. Mi aspettavo qualcosa in più, ma accettiamo il verdetto”.

Un rammarico per il tecnico viene dall’assenza di 2 pedine importanti come Luca Braidot e Martina Berta che non sono potuti essere al via per motivi di salute. “Sicuramente avrebbero potuto essere protagonisti su un circuito dove era necessaria grande potenza. Peccato”.

Ottima l'organzzazione a cura del Comitato locale che ha garantito agli atleti un percorso in piena sicurezza e curato in tutti i dettagli. Bella pure la cornice di pubblico che ha applaudito per tutta la giornata sia le gare che assegnavano i titoli mondiali Elite, che quelle amatoriali.

Women

Pauline FERRAND PREVOT , FRANCE
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da Haderslev Pietro Illarietti