Ancora un ampio gup da colmare ma i risultati raggiunti e il trend in crescita dimostrano che il percorso intrapreso è quello giusto
Ancora una volta “Spagna pigliatutto”. Vince quasi tutti i titoli in palio compreso quello per team, lasciando solo le briciole alle altre nazioni. Questa edizione sarà sicuramente ricordata per la supremazia dei trialisti iberici che vanno a riempire la maggior parte delle posizioni sui podi in tutte le categorie. Evidentemente la scuola spagnola, i numeri degli atleti, la preparazione tecnica, la disponibilità di strutture e l’inevitabile concorrenza che tutti questi fattori generano, fanno la differenza.
L’unico appuntamento internazionale delle categorie giovanili, oltre a dimostrare il continuo crescente livello tecnico di questa specialità, fa anche emergere le reali potenzialità di ogni nazione che già si nota nelle categorie maggiori. Evidentemente il gap da colmare, specialmente per gli azzurrini è ancora tanto, ma i risultati raggiunti e il trend in crescita dimostrano che il percorso intrapreso è quello giusto. Le posizioni in classifica dei nostri ragazzi specialmente per quelli che hanno raggiunto le finali, anche se ancora lontano dai podi, confermano le loro potenzialità.