Sette giornate di allenamento per tre diversi gruppi di atleti che hanno avuto la possibilità di lavorare all’interno dei maggiori bike park sotto la guida del CT Rocchetti e del campione Cesar Canas

Con la seconda giornata a Fiorano Modenese si è concluso lungo e impegnativo tour per l’Italia degli stage della Nazionale Trial. Sette giornate di allenamento per tre diversi gruppi di atleti che hanno avuto la possibilità di lavorare all’interno dei maggiori bike park e aree dedicate al trials tra Campania, Lazio, Marche e Romagna.

“È stato un lavoro intenso, concentrato e molto interessante e fruttuoso” spiega il CT Angelo Rocchetti al termine dell’ultima giornata di raduno a Fiorano Modenese. E aggiunge: “Abbiamo lavorato in situazioni sempre diverse sfruttando al massimo ogni location. È stata l’occasione per vedere le maggiori strutture italiane, incontrare tanti nuovi atleti e questo darà uno stimolo per la creazione di nuove impianti. Infine con la disponibilità dei giudici delle varie regioni si è potuto migliorare il focus sugli aspetti della competizione e con l’incontro finale di Marco Decet per iniziare una nuova collaborazione con il Team Performance”.

Oltre agli aspetti tecnici è stata per i ragazzi un’opportunità di confronto incredibile con una delle figure più esperte al mondo di questa disciplina: il pluricampione del mondo Cesar Canas. Spiega il CT: “Grazie alla sua disponibilità e professionalità, abbiamo acquisito nozioni e indicazioni per poter correggere gesti tecnici, ma soprattutto abbiamo potuto allenarci seguendo il suo prezioso metodo di lavoro che, in prospettiva futura, potrà contribuire ad ottenere migliori risultati. Principi che ha saputo trasmettere come motivazione del gruppo e personalmente con analisi e valutazioni che rimarranno nel bagaglio dei ragazzi”.

Lo specialista spagnolo ha trovato la settimana di lavoro con gli azzurri “stimolante e molto interessante: ho potuto vedere il potenziale di ognuno dei ragazzi. Sono rimasto sorpreso positivamente dalle basi che hanno, su cui si può sicuramente lavorare. C’è ampio margine di miglioramento in prospettiva”. Sugli aspetti su cui concentrarsi ha le idee chiare: “Il trial è uno sport molto difficile, partendo da questa considerazione ci sono innumerevoli cose da migliorare. Ad esempio, per superare un ostacolo ci sono almeno 11 tecniche ed è importante essere efficiente in ognuna di queste. Occorre poi lavorare su equilibrio, potenza, resistenza, parte mentale, palestra, mobilità, alimentazione. Lo sport d’élite è sempre molto duro e anche la competizione è molto complessa poiché richiede doti tecniche che richiedono molto tempo e informazioni per poter essere eseguiti al meglio”.

Ma la soddisfazione più grande è stata “la motivazione che ho visto in ognuno degli azzurri” spiega Canas. E aggiunge: “Altissima e costante, così come l’attenzione ai miei consigli. La Federazione sta facendo un ottimo lavoro e l’Italia sta crescendo sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista delle strutture. Voglio ringraziare Angelo Rocchetti, CT preparato e vicino ad ogni atleta. E’ stata un’esperienza che spero di ripetere presto!”.


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Il tour di stage Trial si conclude a Fiorano Modenese

Sette giornate di allenamento per tre diversi gruppi di atleti che hanno avuto la possibilità di lavorare all’interno dei maggiori bike park sotto la guida del CT Rocchetti e del campione Cesar Canas

Sette giornate di allenamento per tre diversi gruppi di atleti che hanno avuto la possibilità di lavorare all’interno dei maggiori bike park sotto la guida del CT Rocchetti e del campione Cesar Canas

Con la seconda giornata a Fiorano Modenese si è concluso lungo e impegnativo tour per l’Italia degli stage della Nazionale Trial. Sette giornate di allenamento per tre diversi gruppi di atleti che hanno avuto la possibilità di lavorare all’interno dei maggiori bike park e aree dedicate al trials tra Campania, Lazio, Marche e Romagna.

“È stato un lavoro intenso, concentrato e molto interessante e fruttuoso” spiega il CT Angelo Rocchetti al termine dell’ultima giornata di raduno a Fiorano Modenese. E aggiunge: “Abbiamo lavorato in situazioni sempre diverse sfruttando al massimo ogni location. È stata l’occasione per vedere le maggiori strutture italiane, incontrare tanti nuovi atleti e questo darà uno stimolo per la creazione di nuove impianti. Infine con la disponibilità dei giudici delle varie regioni si è potuto migliorare il focus sugli aspetti della competizione e con l’incontro finale di Marco Decet per iniziare una nuova collaborazione con il Team Performance”.

Oltre agli aspetti tecnici è stata per i ragazzi un’opportunità di confronto incredibile con una delle figure più esperte al mondo di questa disciplina: il pluricampione del mondo Cesar Canas. Spiega il CT: “Grazie alla sua disponibilità e professionalità, abbiamo acquisito nozioni e indicazioni per poter correggere gesti tecnici, ma soprattutto abbiamo potuto allenarci seguendo il suo prezioso metodo di lavoro che, in prospettiva futura, potrà contribuire ad ottenere migliori risultati. Principi che ha saputo trasmettere come motivazione del gruppo e personalmente con analisi e valutazioni che rimarranno nel bagaglio dei ragazzi”.

Lo specialista spagnolo ha trovato la settimana di lavoro con gli azzurri “stimolante e molto interessante: ho potuto vedere il potenziale di ognuno dei ragazzi. Sono rimasto sorpreso positivamente dalle basi che hanno, su cui si può sicuramente lavorare. C’è ampio margine di miglioramento in prospettiva”. Sugli aspetti su cui concentrarsi ha le idee chiare: “Il trial è uno sport molto difficile, partendo da questa considerazione ci sono innumerevoli cose da migliorare. Ad esempio, per superare un ostacolo ci sono almeno 11 tecniche ed è importante essere efficiente in ognuna di queste. Occorre poi lavorare su equilibrio, potenza, resistenza, parte mentale, palestra, mobilità, alimentazione. Lo sport d'élite è sempre molto duro e anche la competizione è molto complessa poiché richiede doti tecniche che richiedono molto tempo e informazioni per poter essere eseguiti al meglio”.

Ma la soddisfazione più grande è stata “la motivazione che ho visto in ognuno degli azzurri" spiega Canas. E aggiunge: "Altissima e costante, così come l’attenzione ai miei consigli. La Federazione sta facendo un ottimo lavoro e l’Italia sta crescendo sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista delle strutture. Voglio ringraziare Angelo Rocchetti, CT preparato e vicino ad ogni atleta. E’ stata un’esperienza che spero di ripetere presto!”.


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Sette giornate di allenamento per tre diversi gruppi di atleti che hanno avuto la possibilità di lavorare all’interno dei maggiori bike park sotto la guida del CT Rocchetti e del campione Cesar Canas

Con la seconda giornata a Fiorano Modenese si è concluso lungo e impegnativo tour per l’Italia degli stage della Nazionale Trial. Sette giornate di allenamento per tre diversi gruppi di atleti che hanno avuto la possibilità di lavorare all’interno dei maggiori bike park e aree dedicate al trials tra Campania, Lazio, Marche e Romagna.

“È stato un lavoro intenso, concentrato e molto interessante e fruttuoso” spiega il CT Angelo Rocchetti al termine dell’ultima giornata di raduno a Fiorano Modenese. E aggiunge: “Abbiamo lavorato in situazioni sempre diverse sfruttando al massimo ogni location. È stata l’occasione per vedere le maggiori strutture italiane, incontrare tanti nuovi atleti e questo darà uno stimolo per la creazione di nuove impianti. Infine con la disponibilità dei giudici delle varie regioni si è potuto migliorare il focus sugli aspetti della competizione e con l’incontro finale di Marco Decet per iniziare una nuova collaborazione con il Team Performance”.

Oltre agli aspetti tecnici è stata per i ragazzi un’opportunità di confronto incredibile con una delle figure più esperte al mondo di questa disciplina: il pluricampione del mondo Cesar Canas. Spiega il CT: “Grazie alla sua disponibilità e professionalità, abbiamo acquisito nozioni e indicazioni per poter correggere gesti tecnici, ma soprattutto abbiamo potuto allenarci seguendo il suo prezioso metodo di lavoro che, in prospettiva futura, potrà contribuire ad ottenere migliori risultati. Principi che ha saputo trasmettere come motivazione del gruppo e personalmente con analisi e valutazioni che rimarranno nel bagaglio dei ragazzi”.

Lo specialista spagnolo ha trovato la settimana di lavoro con gli azzurri “stimolante e molto interessante: ho potuto vedere il potenziale di ognuno dei ragazzi. Sono rimasto sorpreso positivamente dalle basi che hanno, su cui si può sicuramente lavorare. C’è ampio margine di miglioramento in prospettiva”. Sugli aspetti su cui concentrarsi ha le idee chiare: “Il trial è uno sport molto difficile, partendo da questa considerazione ci sono innumerevoli cose da migliorare. Ad esempio, per superare un ostacolo ci sono almeno 11 tecniche ed è importante essere efficiente in ognuna di queste. Occorre poi lavorare su equilibrio, potenza, resistenza, parte mentale, palestra, mobilità, alimentazione. Lo sport d'élite è sempre molto duro e anche la competizione è molto complessa poiché richiede doti tecniche che richiedono molto tempo e informazioni per poter essere eseguiti al meglio”.

Ma la soddisfazione più grande è stata “la motivazione che ho visto in ognuno degli azzurri" spiega Canas. E aggiunge: "Altissima e costante, così come l’attenzione ai miei consigli. La Federazione sta facendo un ottimo lavoro e l’Italia sta crescendo sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista delle strutture. Voglio ringraziare Angelo Rocchetti, CT preparato e vicino ad ogni atleta. E’ stata un’esperienza che spero di ripetere presto!”.