Dopo tre titoli su pista si prende anche quello della prova in linea con uno sprint che finalizza al meglio il grande lavoro della squadra.
Magistrale gara della piacentina che vince per la prima volta su strada. La nazionale raccoglie la sesta medaglia in questa rassegna continentale, terza del metallo più prezioso. Non c'è due senza tre dicevano. Medaglia d’oro per il terzo giorno consecutivo. La protagonista questa volta è l’U23 Silvia Zanardi che dopo aver portato a casa tre titoli continentali su pista oggi a Trento ha calato il poker di maglie dell'Unione, finalizzando una superba prova di squadra. Per Dino Salvoldi, tecnico del settore femminile, si tratta del centesimo titolo europeo, che si aggiunge ai 43 titoli mondiali già conquistati in questi anni.
LA CRONACA – Corsa molto simile a quella delle juniores. Riescono ad evadere dal gruppo in venti, tra cui quattro azzurre. Dopo alcuni tentativi di allungo francesi è Gaia Realini che prova l’affondo. L’attacco viene rintuzzato ma ha il pregio di alzare il ritmo, creando un’ulteriore selezione e formando un gruppetto di otto, con le azzurre Silvia Zanardi e la stessa Realini. Il colpo decisivo arriva con la francese Evita Muzic, seguita a ruota da KataBlanka Vas e Zanardi, che scappano via nell’ultima tornata. La gara si conclude con una volata a tre che vede vincere la nostra portacolori. Ottima prova anche delle altre azzurre Gaia Realini che taglia il traguardo per quinta a 31” e Camilla Alessio, giunta nona a 36”. Undicesima Barbara Malcotti.
Zanardi si conferma uno dei migliori prospetti del panorama italiano, dopo essere salita tre volte sul gradino più alto del podio agli Europei di pista ad Apeldoorn.
Il presidente Cordiano Dagnoni: “Zanardi è una brava ragazza che si dedica con passione alla pista e alla strada, segno che la multidisciplinarietà dà risultati importanti. Grande emozione essere qui, soprattutto per questi esempi virtuosi che possono ispirare i più giovani”.
“E’ stato difficile, c’era molto nervosismo" commenta l'azzurra Gaia Realini, oggi in quinta piazza. Che aggiunge: "Tutti volevano prendere davanti la salita. Noi ci siamo comportate bene come nazionale. Ho cercato di rimanere nel gruppetto ma non ci sono riuscita. Sono comunque felice per il quinto posto” .
In estasi la campionessa europea: “Se non ci fossero state le mie compagnie non so come avrei fatto. Il piano di gara ha funzionato perfettamente. Questa maglia vale di più di quelle su pista. Sono rimasta a ruota della Vas e ho capito che potevo farcela quando mancava poco all’arrivo. Non sapevo se ero in condizione, ma forse questo ha giocato a mio favore”.
CHI E' SILVIA ZANARDI – "Ho 21 anni, sono nata a Fiorenzuola d'Arda e vivo a Piacenza. Sono cresciuta in una famiglia di ciclisti, ma mia mamma non voleva che iniziassi a correre con la bici. Poi quando l’ho convinta ho potuto iniziare una fantastica carriera. Ho fatto un gran percorso di crescita, principalmente vincendo in pista. Ora finalmente ho raggiunto per prima il traguardo su strada… e che corsa!”. Da juniores ha vinto due mondiali su pista, ma anche da U23 ha collezionato titoli continentali: lo scorso anno sull'anello di casa a Fiorenzuola d'Arda e quest'anno in Olanda. Quella di oggi è la prima vittoria in una corsa su strada.
"A memoria è il terzo titolo consecutivo, ma devo essere sincero non vado troppo indietro nel ricordare" dice ridendo Dino Salvoldi. Poi più serio: "Come ho ricordato in occasione del successo di Vittoria Guazzini, questa generazione è veramente forte, direi quasi straordinaria. Sono forti individualmente e hanno il pregio che quando corrono insieme diventano anche una squadra in grado di muoversi perfettamente. Tutti ci riconoscono questa forza. E' stata una bella giornata per noi, tra la medaglia d'argento delle juniores e questa d'oro possiamo dire di essere veramente soddisfatti."