Bronzi pesanti con la coppia Balsamo-Guazzini e con Stefano Moro, che porta per la prima volta l'Italia sul podio della specialità, sancendo il definitivo rilancio del settore veloce. L'esordiente Venturelli quarta nell'inseguimento.
APELDOORN (14/1) - Gli Europei di ciclismo di Apeldoorn si concludono con le due medaglie di bronzo della coppia Vittoria Guazzini - Elisa Balsamo nella Madison e di Stefano Moro nel Keirin, che si aggiungono ai due ori e altrettanti bronzi dei giorni scorsi. Sempre oggi da ricordare anche il quarto posto di Federica Venturelli nell’inseguimento individuale.
Il bilancio del presidente Dagnoni: “Mi ha fatto piacere vedere tanti giovani in un contesto internazionale così importante. Questi Europei sono un passaggio importante verso le Olimpiadi di Parigi e i risultati nelle specialità olimpiche ci dicono che stiamo sulla strada giusta.
Saluto, con grande piacere, gli evidenti progressi del settore della velocità. Le storiche medaglie di Matteo Bianchi e Stefano Moro nel Keirin ci confortano. Abbiamo investito per far rinascere questo settore, che fa parte della nostra storia, e i frutti li stiamo raccogliendo ancora prima di quanto avevamo previsto. Voglio ricordare, infatti, che il nostro obiettivo principale, nelle prove veloci, erano le Olimpiadi di Los Angeles del 2028.
Ringrazio Roberto Amadio, il CT Villa, tutti i collaboratori e lo staff, che si prodigano come sempre per mettere gli atleti nelle migliori condizioni oltreché gli stessi atleti per l’impegno e l’attaccamento alla Maglia azzurra dimostrato.”
Le due medaglie di oggi hanno un peso specifico importante perché in discipline che fanno parte del programma olimpico.
Vittoria Guazzini: “Sicuramente un bel modo di cominciare la stagione che porta a Parigi. Io e Elisa ci conosciamo e stimiamo, anche se non abbiamo modo di correre spesso insieme. Questa è stata la prima gara dell’anno. Abbiamo ancora diversi meccanismi da mettere a punto ma abbiamo il tempo per farlo.”
Stefano Moro, 26 anni di Bergamo, porta per la prima volta l’Italia sul podio europeo del keirin. Non era mai accaduto nella storia dei continentali: “Se me l’avessero detto solo un anno fa non ci avrei creduto. Solo da poco sono tornato a fare velocità dopo aver fatto parte del gruppo endurance.” L’azzurro sia nel secondo turno che nella finale battezza la ruota del polacco Rudyk, ed è la scelta più saggia. Mentre Lavreysen vola indisturbato verso l’ennesimo trionfo, l’azzurro riesce nell’impresa di regalare all’Italia una delle medaglie più pesanti, sancendo la definitiva affermazione del settore velocità italiano.
Federica Venturelli, 19enne di Cremona, grande protagonista fino a pochi giorni fa nella categoria juniores, è autrice di una piccola impresa. Al suo esordio in un Europeo assoluto, sulla distanza dei 3 km, con il quarto tempo nelle qualifiche (3’29”283) conquista il diritto a disputare la finale per il bronzo dove cede alla britannica Morris pur migliorando il riscontro cronometrico (3’27”475). “E la prima volta che correvo questa distanza e ho commesso qualche errore, soprattutto nella prima prova, ma sono veramente contenta, non pensavo proprio di riuscire ad arrivare in finale”. L’altra azzurra, Martina Alzini, è quinta (3’30”614)
Il bilancio finale spetta al CT Marco Villa: “Europei positivi. Con i quartetti, che sono la base per la qualificazione alle Olimpiadi, abbiamo lavorato bene. Ho avuto indicazioni importanti nelle specialità olimpiche. Abbiamo avuto anche l’occasione di provare diversi giovani e visto crescere ancora il settore della velocità. Io sono soddisfatto.”
MEDAGLIE ITALIA
ORO - Inseguimento a squadre donne (Balsamo, Guazzini, Paternoster, Fidanza)
ORO - KM (Matteo Bianchi)
BRONZO - Inseguimento a squadre (Consonni, Lamon, Milan, Boscaro)
BRONZO - Scratch (Fidanza)
BRONZO - Madison (Balsamo, Guazzini)
BRONZO - Keirin (Stefano Moro)
foto Sprint Cycling Agency