MAGLIA AZZURRA

    ZOLDER (16/02) – Nella quinta ed ultima giornata di gare a Heusden-Zolder, sede dei Campionati Europei pista 2025, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini non tradiscono le aspettative e conquistano la medaglia d’argento nella Madison, aggiungendo un altro importante risultato al palmarès del gruppo azzurro, che raggiunge così quota 6 medaglie e occupando la seconda posizione del medagliere finale (alle spalle dell’Olanda). Le due, campionesse olimpiche della specialità, si lanciano subito in una gara d’attacco, restando a lungo in lotta per il primo posto. Nonostante il giro preso nelle battute finali, le azzurre devono cedere il passo alle olandesi Van Belle e Van der Duin, che accelerano nel finale e vincono l’ultimo sprint, strappando loro l’oro e prendendo una rivincita dopo la sconfitta subita a Parigi. Consonni e Guazzini, comunque, si confermano ancora una volta tra le migliori nella disciplina, chiudendo la gara con 53 punti.

    Chiara Consonni: “Volevamo vincere. Ci abbiamo provato, sapevamo di avere la gamba giusta, ma abbiamo sbagliato un po’ i tempi. Tutto sommato siamo contente della prestazione, abbiamo dimostrato che siamo comunque da podio. Ci è mancato poco, però ci si riprova la prossima volta”.

    Al maschile, i giovanissimi azzurri Davide Stella e Juan David Sierra chiudono la prova in nona posizione con 10 punti. L’oro finisce al collo della coppia olandese Dorenbos-Hoppezak, che dominano la gara dall’inizio alla fine. Argento per il Portogallo dei gemelli Oliveira, bronzo ai tedeschi Kluge-Teutenberg.

    KEIRIN – Si ferma in finale la corsa degli azzurri nel Keirin. Al femminile, Miriam Vece chiude al quinto posto, un risultato che le impedisce di completare una giornata altrimenti molto positiva. Dopo aver conquistato la semifinale tramite i ripescaggi, Miriam offre una straordinaria performance, vincendo la sua batteria con autorità e mantenendo la testa della corsa fino all’ultimo giro. In finale, però, alcuni imprevisti nel finale le impediscono di seguire la sua traiettoria ideale, limitando la sua capacità di lanciarsi con forza nello sprint conclusivo. A trionfare è Steffie van der Peet, seguita da Rihan Edmunds e Hetty van de Wouw. L’altra azzurra in gara, Beatrice Bertolini, non riesce a superare il primo round.

    Quarta piazza invece per Stefano Moro: l’azzurro si qualifica per la finale chiudendo al terzo posto grazie ad un’ottima azione, superando Yakovlev con un finto attacco all’esterno e costringendolo all’errore. In finale, Moro rimane chiuso proprio quando parte lo sprint e, non riuscendo a liberarsi, non è in grado di completare la sua rimonta. Mattia Predomo si ferma invece in semifinale, chiudendo al quinto posto la sua batteria. Medaglia d’oro per Harrie Lavreysen, argento per il tedesco Maximilian Dornbach e bronzo per il francese Tom Derache.

    IL BILANCIO DI IVAN QUARANTA“E’ stato sicuramente un Europeo positivo per quanto riguarda la velocità. Abbiamo riconfermato il titolo con Matteo Bianchi nel chilometro, mentre Martina Fidanza, che mi è stata affidata per questa disciplina, ha conquistato un ottimo secondo posto. L’ho seguita negli ultimi quindici giorni, dandole qualche indicazione sui rapporti e sulla partenza. Mi dispiace per la quinta posizione di Miriam Vece e la quarta di Stefano Moro, che avrebbero potuto trasformarsi tranquillamente in due bronzi. Tuttavia, fino a due anni fa, le finali le guardavamo dalla tribuna. Essere lì sulla linea di partenza con due atleti in maglia azzurra in una finale di Keirin era un sogno. Oggi è una realtà e stiamo lavorando per conquistarci anche una medaglia. L’anno scorso Moro ha già ottenuto un bronzo nel Keirin, e per il prossimo quadriennio saremo sicuramente protagonisti”.

    IL BILANCIO DI MARCO VILLA – Siamo partiti con fiducia, consapevoli della solidità del settore femminile, che ormai deve raccogliere risultati, essendo stato costruito con cura negli ultimi anni. Sappiamo anche che il settore maschile necessita di un graduale rinnovamento, un processo che stiamo affrontando passo dopo passo. Nel quartetto abbiamo inserito due giovani insieme ad atleti più esperti, ottenendo un buon quarto posto. Inoltre, due giovani nell’Inseguimento individuale si sono difesi bene, registrando ottimi tempi, con uno di loro addirittura in finale per il terzo e quarto posto. Non dimentichiamo che fino all’anno scorso, in queste finali, in queste finali c’erano Milan e Ganna. Per quanto riguarda la Madison e le altre gare di gruppo, sapevamo che i giovani avrebbero dovuto soffrire, ma si sono comportati molto bene e hanno dimostrato grande carattere: sono riusciti a vincere due volate, pur soffrendo negli ultimi 15-20 chilometri, dove il ritmo elevatissimo si è fatto sentire. Questo dimostra che abbiamo qualità. Ora dobbiamo lavorare per acquisire, nei prossimi due o tre anni, quell’esperienza e quella resistenza necessarie per competere al massimo livello. Questo percorso passerà attraverso gare come queste e l’attività su strada, che contribuirà alla loro crescita”.

    IL PRESIDENTE CORDIANO DAGNONI – “Riparte il quadriennio sotto i migliori auspici. Questi europei ci confermano quanto sapevamo da tempo: abbiamo numerosi giovani pronti a subentrare come valide alternative ai campioni che hanno permesso alla pista azzurra di diventare un riferimento mondiale. Abbiamo ancora tanta strada da fare per arrivare a LA2028, ma siamo partiti con il piede giusto, in perfetta continuità con quanto programmato già quattro anni fa. Il secondo posto nel medagliere ci rallegra, così come i tre titoli continentali con le conferme di Bianchi, del quartetto delle ragazze e con il ritorno in grande stile di una Martina Fidanza che è stata sicuramente una delle protagoniste assolute di questi europei. Torniamo ad essere competitivi anche nella velocità donne. Questa, forse, è la piacevole novità di questi europei”.

    Il medagliere conclusivo degli Europei pista 2025

    (Foto Sprint Cycling Agncy)

    Federciclismo

    Federazione Ciclistica Italiana





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    EUROPEI PISTA - Consonni e Guazzini d'argento nella Madison

    L'Italia raggiunge quota 6 medaglie, occupando la seconda posizione del medagliere finale

    ZOLDER (16/02) - Nella quinta ed ultima giornata di gare a Heusden-Zolder, sede dei Campionati Europei pista 2025, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini non tradiscono le aspettative e conquistano la medaglia d'argento nella Madison, aggiungendo un altro importante risultato al palmarès del gruppo azzurro, che raggiunge così quota 6 medaglie e occupando la seconda posizione del medagliere finale (alle spalle dell'Olanda). Le due, campionesse olimpiche della specialità, si lanciano subito in una gara d'attacco, restando a lungo in lotta per il primo posto. Nonostante il giro preso nelle battute finali, le azzurre devono cedere il passo alle olandesi Van Belle e Van der Duin, che accelerano nel finale e vincono l'ultimo sprint, strappando loro l'oro e prendendo una rivincita dopo la sconfitta subita a Parigi. Consonni e Guazzini, comunque, si confermano ancora una volta tra le migliori nella disciplina, chiudendo la gara con 53 punti.

    Chiara Consonni: "Volevamo vincere. Ci abbiamo provato, sapevamo di avere la gamba giusta, ma abbiamo sbagliato un po' i tempi. Tutto sommato siamo contente della prestazione, abbiamo dimostrato che siamo comunque da podio. Ci è mancato poco, però ci si riprova la prossima volta".

    Al maschile, i giovanissimi azzurri Davide Stella e Juan David Sierra chiudono la prova in nona posizione con 10 punti. L'oro finisce al collo della coppia olandese Dorenbos-Hoppezak, che dominano la gara dall'inizio alla fine. Argento per il Portogallo dei gemelli Oliveira, bronzo ai tedeschi Kluge-Teutenberg.

    KEIRIN - Si ferma in finale la corsa degli azzurri nel Keirin. Al femminile, Miriam Vece chiude al quinto posto, un risultato che le impedisce di completare una giornata altrimenti molto positiva. Dopo aver conquistato la semifinale tramite i ripescaggi, Miriam offre una straordinaria performance, vincendo la sua batteria con autorità e mantenendo la testa della corsa fino all'ultimo giro. In finale, però, alcuni imprevisti nel finale le impediscono di seguire la sua traiettoria ideale, limitando la sua capacità di lanciarsi con forza nello sprint conclusivo. A trionfare è Steffie van der Peet, seguita da Rihan Edmunds e Hetty van de Wouw. L'altra azzurra in gara, Beatrice Bertolini, non riesce a superare il primo round.

    Quarta piazza invece per Stefano Moro: l'azzurro si qualifica per la finale chiudendo al terzo posto grazie ad un'ottima azione, superando Yakovlev con un finto attacco all'esterno e costringendolo all'errore. In finale, Moro rimane chiuso proprio quando parte lo sprint e, non riuscendo a liberarsi, non è in grado di completare la sua rimonta. Mattia Predomo si ferma invece in semifinale, chiudendo al quinto posto la sua batteria. Medaglia d'oro per Harrie Lavreysen, argento per il tedesco Maximilian Dornbach e bronzo per il francese Tom Derache.

    IL BILANCIO DI IVAN QUARANTA - "E' stato sicuramente un Europeo positivo per quanto riguarda la velocità. Abbiamo riconfermato il titolo con Matteo Bianchi nel chilometro, mentre Martina Fidanza, che mi è stata affidata per questa disciplina, ha conquistato un ottimo secondo posto. L’ho seguita negli ultimi quindici giorni, dandole qualche indicazione sui rapporti e sulla partenza. Mi dispiace per la quinta posizione di Miriam Vece e la quarta di Stefano Moro, che avrebbero potuto trasformarsi tranquillamente in due bronzi. Tuttavia, fino a due anni fa, le finali le guardavamo dalla tribuna. Essere lì sulla linea di partenza con due atleti in maglia azzurra in una finale di Keirin era un sogno. Oggi è una realtà e stiamo lavorando per conquistarci anche una medaglia. L'anno scorso Moro ha già ottenuto un bronzo nel Keirin, e per il prossimo quadriennio saremo sicuramente protagonisti".

    IL BILANCIO DI MARCO VILLA - "Siamo partiti con fiducia, consapevoli della solidità del settore femminile, che ormai deve raccogliere risultati, essendo stato costruito con cura negli ultimi anni. Sappiamo anche che il settore maschile necessita di un graduale rinnovamento, un processo che stiamo affrontando passo dopo passo. Nel quartetto abbiamo inserito due giovani insieme ad atleti più esperti, ottenendo un buon quarto posto. Inoltre, due giovani nell'Inseguimento individuale si sono difesi bene, registrando ottimi tempi, con uno di loro addirittura in finale per il terzo e quarto posto. Non dimentichiamo che fino all'anno scorso, in queste finali, in queste finali c'erano Milan e Ganna. Per quanto riguarda la Madison e le altre gare di gruppo, sapevamo che i giovani avrebbero dovuto soffrire, ma si sono comportati molto bene e hanno dimostrato grande carattere: sono riusciti a vincere due volate, pur soffrendo negli ultimi 15-20 chilometri, dove il ritmo elevatissimo si è fatto sentire. Questo dimostra che abbiamo qualità. Ora dobbiamo lavorare per acquisire, nei prossimi due o tre anni, quell’esperienza e quella resistenza necessarie per competere al massimo livello. Questo percorso passerà attraverso gare come queste e l’attività su strada, che contribuirà alla loro crescita".

    IL PRESIDENTE CORDIANO DAGNONI - "Riparte il quadriennio sotto i migliori auspici. Questi europei ci confermano quanto sapevamo da tempo: abbiamo numerosi giovani pronti a subentrare come valide alternative ai campioni che hanno permesso alla pista azzurra di diventare un riferimento mondiale. Abbiamo ancora tanta strada da fare per arrivare a LA2028, ma siamo partiti con il piede giusto, in perfetta continuità con quanto programmato già quattro anni fa. Il secondo posto nel medagliere ci rallegra, così come i tre titoli continentali con le conferme di Bianchi, del quartetto delle ragazze e con il ritorno in grande stile di una Martina Fidanza che è stata sicuramente una delle protagoniste assolute di questi europei. Torniamo ad essere competitivi anche nella velocità donne. Questa, forse, è la piacevole novità di questi europei".

    Il medagliere conclusivo degli Europei pista 2025

    (Foto Sprint Cycling Agncy)

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