L’olandese, uno dei favoriti, vince in volata dopo una gara veloce e che è scivolata via come da copione. Elia Viviani è il migliore degli azzurri, settimo. Alberto Dainese 11°

Monaco 14 agosto 2022 – La prima Nazionale di Daniele Bennati non vince il campionato europeo (sarebbe stata la quinta volta consecutiva) ma dimostra quel carattere e quell’attaccamento alla maglia che la contraddistingue dai tempi di Alfredo Martini e Franco Ballerini.

Il titolo europeo va ad uno dei favoriti, l’olandese Fabio Jakobsen, dopo una gara che è filata via come da pronostico praticamente senza emozioni. La volata finale premia l’olandese, davanti al francese Demare e al belga Merlier. Elia Viviani, che non doveva correre e che ha sostituito Nizzolo infortunato, è il nostro miglior uomo, settimo. Undicesimo Alberto Dainese, l’uomo che Daniele Bennati aveva indicato per la volata: “Nell’ultimo chilometro eravamo messi bene, poi si sono scompaginate le carte, ai 400 metri ci ha affiancato un treno dei belgi e ci è mancata la prontezza di prendere la ruota…”.

La formazione messa insieme da Daniele Bennati ha però dato un segno tangibile di provare anche questa volta a vincere, senza nessuna remora nei confronti dei favoriti. Quando manca un chilometri Filippo Ganna, con una tirata delle sue, scompagina i programmi del treno francese e tedesco. Gli azzurri tengono la testa del gruppo fino ai 400 metri, poi sulla sinistra si materializza la formazione belga. Un attimo di esitazione per gli Azzurri. Elia Viviani, dall’alto della sua esperienza, è il più lesto a prendere la ruota dei primi e si gioca un piazzamento in una volata che occupa tutta la sede stradale.

“Lo sapevamo che era complicato – commenta Daniele Bennati -, sono contento dei ragazzi. Hanno corso alla perfezione. Abbiamo giocato le nostre carte e ci siamo mostrati in grado di lottare anche noi. Purtroppo ci sono state delle incomprensioni e l’assenza di Milan, che nell’ultimo tratto stava male, ci ha tolto una pedina importante. Tutti hanno fatto il loro dovere e quindi non ho nulla da rimproverare agli azzurri.”

GLI AZZURRI: Dopo l’arrivo un un po’ di stanchezza, la consapevolezza di aver dato tutto e di lavoro compiuto a metà. Iniziando da Elia Viviani: “Quando c’è stata l’inversione all’ultimo chilometro, avevamo i numeri giusti, ma li abbiamo sfruttati male. Guarnieri ha visto arrivare il treno dei belgi, si è spaventato, partendo lungo. Gli altri sono stati bravi, ci hanno sfruttato nel modo giusto e poi sulla volata pura Jakobsen è forse il più forte del mondo”.

Era l’uomo atteso Alberto Dainese che, subito dopo il traguardo si mette a disposizione dei giornalisti con una ricostruzione della prova. “I compagni hanno fatto un grande lavoro, fino ai 400 metri era tutto a posto. Ci hanno passato sulla sinistra le altre nazionali, e proprio lì è mancato qualcosa. Peccato”.

Tocca poi al campione del mondo U23 2021, Filippo Baroncini: “Un finale convulso e nervoso, abbiamo fatto il massimo e l’importante è quello. Forse dalla rotonda finale in poi qualcosa non ha funzionato”.

Chi è abituato a lanciare volate è Jacopo Guarnieri. Il piacentino, tra i migliori pesci pilota al mondo, racconta: “Nel finale non eravamo ben uniti. Abbiamo cercato di impostare lo sprint nel migliore dei modi. Ci siamo trovati tutti bene ai meno 2 chilometri. L’azione è proseguita e a quel punto si doveva rilanciare ed io non avevo più le gambe migliori. Da dietro si rimontava bene e la nostra scelta non è stata azzeccata. Pazienza. Ci riproveremo”.

Era il regista in corsa, su di lui c’erano molte responsabilità e la sua analisi è sempre interessante, Matteo Trentin. “Abbiamo corso bene, con un treno che si è destreggiato bene, ma non è stato perfetto. Ci è mancato Jonathan Milan. Peccato non aver ottenuto la 5^ maglia consecutiva. Il prossimo anno dovremo riportare la maglia in Italia”.

La giornata prosegue in pista con Scartezzini, Zanardi e la sorpresa Viviani.

VIVIANI DOPPIO IMPEGNO L’azzurro Elia Viviani, dopo aver gareggiato su strada a Monaco ed essere giunto 7° nella gara vinta da Fabio Jakobsen, sarà in serata al via della gara su pista ad Eliminazione (alle ore 20:00). L’azzurro si trova già nell’hotel della Nazionale pista e, dopo aver fatto una doccia ristoratrice, è alla ricerca della giusta concentrazione per il nuovo impegno agonistico. Per il veronese, portabandiera di Tokyo 2020, sarà anche l’occasione per sfoggiare la maglia di campione del mondo di specialità, ottenuta lo scorso anno a Roubaix.

Gli azzurri rientrano ora a casa, mentre mercoledì di 17 si tiene la crono maschile e femminle.

Donne ore 14:00 / uomini 17:30

CT Marco Velo

  • Arianna Fidanza – Bike Exchange Jayco
  • Alessia Vigilia – Fassa Bortolo
  • Mattia Cattaneo – Quick Step Alpha Vinyl Team
  • Matteo Sobrero – Bike Exchange Jayco

segue aggiornamento

ORDINE D’ARRIVO:

1. Fabio Jakobsen (Paesi Bassi) 4h38’49”
2. Arnaud Démare (Francia)
3. Tim Merlier (Belgio)
4. Danny Van Poppel (Paesi Bassi)
5. Sam Bennett (Irlanda)
6. Luka Mezgec (Slovenia)
7. Elia Viviani (Italia)
8. Alexander Kristoff (Norvegia)
9. Jon Aberasturi (Spagna)
10. Mads Pedersen (Danimarca)
11. Alberto Dainese (Italia)

Pietro Illarietti e Antonio Ungaro


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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Europei Monaco 2022 - Jakobsen interrompe la striscia dell'Italia

L'olandese, uno dei favoriti, vince in volata dopo una gara veloce e che è scivolata via come da copione. Elia Viviani è il migliore degli azzurri, settimo. Alberto Dainese 11°

L'olandese, uno dei favoriti, vince in volata dopo una gara veloce e che è scivolata via come da copione. Elia Viviani è il migliore degli azzurri, settimo. Alberto Dainese 11°

Monaco 14 agosto 2022 - La prima Nazionale di Daniele Bennati non vince il campionato europeo (sarebbe stata la quinta volta consecutiva) ma dimostra quel carattere e quell'attaccamento alla maglia che la contraddistingue dai tempi di Alfredo Martini e Franco Ballerini.

Il titolo europeo va ad uno dei favoriti, l'olandese Fabio Jakobsen, dopo una gara che è filata via come da pronostico praticamente senza emozioni. La volata finale premia l'olandese, davanti al francese Demare e al belga Merlier. Elia Viviani, che non doveva correre e che ha sostituito Nizzolo infortunato, è il nostro miglior uomo, settimo. Undicesimo Alberto Dainese, l'uomo che Daniele Bennati aveva indicato per la volata: "Nell'ultimo chilometro eravamo messi bene, poi si sono scompaginate le carte, ai 400 metri ci ha affiancato un treno dei belgi e ci è mancata la prontezza di prendere la ruota...".

La formazione messa insieme da Daniele Bennati ha però dato un segno tangibile di provare anche questa volta a vincere, senza nessuna remora nei confronti dei favoriti. Quando manca un chilometri Filippo Ganna, con una tirata delle sue, scompagina i programmi del treno francese e tedesco. Gli azzurri tengono la testa del gruppo fino ai 400 metri, poi sulla sinistra si materializza la formazione belga. Un attimo di esitazione per gli Azzurri. Elia Viviani, dall'alto della sua esperienza, è il più lesto a prendere la ruota dei primi e si gioca un piazzamento in una volata che occupa tutta la sede stradale.

"Lo sapevamo che era complicato - commenta Daniele Bennati -, sono contento dei ragazzi. Hanno corso alla perfezione. Abbiamo giocato le nostre carte e ci siamo mostrati in grado di lottare anche noi. Purtroppo ci sono state delle incomprensioni e l'assenza di Milan, che nell'ultimo tratto stava male, ci ha tolto una pedina importante. Tutti hanno fatto il loro dovere e quindi non ho nulla da rimproverare agli azzurri."

GLI AZZURRI: Dopo l'arrivo un un po' di stanchezza, la consapevolezza di aver dato tutto e di lavoro compiuto a metà. Iniziando da Elia Viviani: "Quando c'è stata l’inversione all'ultimo chilometro, avevamo i numeri giusti, ma li abbiamo sfruttati male. Guarnieri ha visto arrivare il treno dei belgi, si è spaventato, partendo lungo. Gli altri sono stati bravi, ci hanno sfruttato nel modo giusto e poi sulla volata pura Jakobsen è forse il più forte del mondo".

Era l'uomo atteso Alberto Dainese che, subito dopo il traguardo si mette a disposizione dei giornalisti con una ricostruzione della prova. "I compagni hanno fatto un grande lavoro, fino ai 400 metri era tutto a posto. Ci hanno passato sulla sinistra le altre nazionali, e proprio lì è mancato qualcosa. Peccato".

Tocca poi al campione del mondo U23 2021, Filippo Baroncini: "Un finale convulso e nervoso, abbiamo fatto il massimo e l'importante è quello. Forse dalla rotonda finale in poi qualcosa non ha funzionato".

Chi è abituato a lanciare volate è Jacopo Guarnieri. Il piacentino, tra i migliori pesci pilota al mondo, racconta: "Nel finale non eravamo ben uniti. Abbiamo cercato di impostare lo sprint nel migliore dei modi. Ci siamo trovati tutti bene ai meno 2 chilometri. L'azione è proseguita e a quel punto si doveva rilanciare ed io non avevo più le gambe migliori. Da dietro si rimontava bene e la nostra scelta non è stata azzeccata. Pazienza. Ci riproveremo".

Era il regista in corsa, su di lui c'erano molte responsabilità e la sua analisi è sempre interessante, Matteo Trentin. "Abbiamo corso bene, con un treno che si è destreggiato bene, ma non è stato perfetto. Ci è mancato Jonathan Milan. Peccato non aver ottenuto la 5^ maglia consecutiva. Il prossimo anno dovremo riportare la maglia in Italia".

La giornata prosegue in pista con Scartezzini, Zanardi e la sorpresa Viviani.

VIVIANI DOPPIO IMPEGNO L'azzurro Elia Viviani, dopo aver gareggiato su strada a Monaco ed essere giunto 7° nella gara vinta da Fabio Jakobsen, sarà in serata al via della gara su pista ad Eliminazione (alle ore 20:00). L'azzurro si trova già nell'hotel della Nazionale pista e, dopo aver fatto una doccia ristoratrice, è alla ricerca della giusta concentrazione per il nuovo impegno agonistico. Per il veronese, portabandiera di Tokyo 2020, sarà anche l'occasione per sfoggiare la maglia di campione del mondo di specialità, ottenuta lo scorso anno a Roubaix.

Gli azzurri rientrano ora a casa, mentre mercoledì di 17 si tiene la crono maschile e femminle.

Donne ore 14:00 / uomini 17:30

CT Marco Velo

  • Arianna Fidanza – Bike Exchange Jayco
  • Alessia Vigilia – Fassa Bortolo
  • Mattia Cattaneo - Quick Step Alpha Vinyl Team
  • Matteo Sobrero - Bike Exchange Jayco

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ORDINE D'ARRIVO:

1. Fabio Jakobsen (Paesi Bassi) 4h38'49"
2. Arnaud Démare (Francia)
3. Tim Merlier (Belgio)
4. Danny Van Poppel (Paesi Bassi)
5. Sam Bennett (Irlanda)
6. Luka Mezgec (Slovenia)
7. Elia Viviani (Italia)
8. Alexander Kristoff (Norvegia)
9. Jon Aberasturi (Spagna)
10. Mads Pedersen (Danimarca)
11. Alberto Dainese (Italia)

Pietro Illarietti e Antonio Ungaro


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L'olandese, uno dei favoriti, vince in volata dopo una gara veloce e che è scivolata via come da copione. Elia Viviani è il migliore degli azzurri, settimo. Alberto Dainese 11°

Monaco 14 agosto 2022 - La prima Nazionale di Daniele Bennati non vince il campionato europeo (sarebbe stata la quinta volta consecutiva) ma dimostra quel carattere e quell'attaccamento alla maglia che la contraddistingue dai tempi di Alfredo Martini e Franco Ballerini.

Il titolo europeo va ad uno dei favoriti, l'olandese Fabio Jakobsen, dopo una gara che è filata via come da pronostico praticamente senza emozioni. La volata finale premia l'olandese, davanti al francese Demare e al belga Merlier. Elia Viviani, che non doveva correre e che ha sostituito Nizzolo infortunato, è il nostro miglior uomo, settimo. Undicesimo Alberto Dainese, l'uomo che Daniele Bennati aveva indicato per la volata: "Nell'ultimo chilometro eravamo messi bene, poi si sono scompaginate le carte, ai 400 metri ci ha affiancato un treno dei belgi e ci è mancata la prontezza di prendere la ruota...".

La formazione messa insieme da Daniele Bennati ha però dato un segno tangibile di provare anche questa volta a vincere, senza nessuna remora nei confronti dei favoriti. Quando manca un chilometri Filippo Ganna, con una tirata delle sue, scompagina i programmi del treno francese e tedesco. Gli azzurri tengono la testa del gruppo fino ai 400 metri, poi sulla sinistra si materializza la formazione belga. Un attimo di esitazione per gli Azzurri. Elia Viviani, dall'alto della sua esperienza, è il più lesto a prendere la ruota dei primi e si gioca un piazzamento in una volata che occupa tutta la sede stradale.

"Lo sapevamo che era complicato - commenta Daniele Bennati -, sono contento dei ragazzi. Hanno corso alla perfezione. Abbiamo giocato le nostre carte e ci siamo mostrati in grado di lottare anche noi. Purtroppo ci sono state delle incomprensioni e l'assenza di Milan, che nell'ultimo tratto stava male, ci ha tolto una pedina importante. Tutti hanno fatto il loro dovere e quindi non ho nulla da rimproverare agli azzurri."

GLI AZZURRI: Dopo l'arrivo un un po' di stanchezza, la consapevolezza di aver dato tutto e di lavoro compiuto a metà. Iniziando da Elia Viviani: "Quando c'è stata l’inversione all'ultimo chilometro, avevamo i numeri giusti, ma li abbiamo sfruttati male. Guarnieri ha visto arrivare il treno dei belgi, si è spaventato, partendo lungo. Gli altri sono stati bravi, ci hanno sfruttato nel modo giusto e poi sulla volata pura Jakobsen è forse il più forte del mondo".

Era l'uomo atteso Alberto Dainese che, subito dopo il traguardo si mette a disposizione dei giornalisti con una ricostruzione della prova. "I compagni hanno fatto un grande lavoro, fino ai 400 metri era tutto a posto. Ci hanno passato sulla sinistra le altre nazionali, e proprio lì è mancato qualcosa. Peccato".

Tocca poi al campione del mondo U23 2021, Filippo Baroncini: "Un finale convulso e nervoso, abbiamo fatto il massimo e l'importante è quello. Forse dalla rotonda finale in poi qualcosa non ha funzionato".

Chi è abituato a lanciare volate è Jacopo Guarnieri. Il piacentino, tra i migliori pesci pilota al mondo, racconta: "Nel finale non eravamo ben uniti. Abbiamo cercato di impostare lo sprint nel migliore dei modi. Ci siamo trovati tutti bene ai meno 2 chilometri. L'azione è proseguita e a quel punto si doveva rilanciare ed io non avevo più le gambe migliori. Da dietro si rimontava bene e la nostra scelta non è stata azzeccata. Pazienza. Ci riproveremo".

Era il regista in corsa, su di lui c'erano molte responsabilità e la sua analisi è sempre interessante, Matteo Trentin. "Abbiamo corso bene, con un treno che si è destreggiato bene, ma non è stato perfetto. Ci è mancato Jonathan Milan. Peccato non aver ottenuto la 5^ maglia consecutiva. Il prossimo anno dovremo riportare la maglia in Italia".

La giornata prosegue in pista con Scartezzini, Zanardi e la sorpresa Viviani.

VIVIANI DOPPIO IMPEGNO L'azzurro Elia Viviani, dopo aver gareggiato su strada a Monaco ed essere giunto 7° nella gara vinta da Fabio Jakobsen, sarà in serata al via della gara su pista ad Eliminazione (alle ore 20:00). L'azzurro si trova già nell'hotel della Nazionale pista e, dopo aver fatto una doccia ristoratrice, è alla ricerca della giusta concentrazione per il nuovo impegno agonistico. Per il veronese, portabandiera di Tokyo 2020, sarà anche l'occasione per sfoggiare la maglia di campione del mondo di specialità, ottenuta lo scorso anno a Roubaix.

Gli azzurri rientrano ora a casa, mentre mercoledì di 17 si tiene la crono maschile e femminle.

Donne ore 14:00 / uomini 17:30

CT Marco Velo

  • Arianna Fidanza – Bike Exchange Jayco
  • Alessia Vigilia – Fassa Bortolo
  • Mattia Cattaneo - Quick Step Alpha Vinyl Team
  • Matteo Sobrero - Bike Exchange Jayco

segue aggiornamento

ORDINE D'ARRIVO:

1. Fabio Jakobsen (Paesi Bassi) 4h38'49"
2. Arnaud Démare (Francia)
3. Tim Merlier (Belgio)
4. Danny Van Poppel (Paesi Bassi)
5. Sam Bennett (Irlanda)
6. Luka Mezgec (Slovenia)
7. Elia Viviani (Italia)
8. Alexander Kristoff (Norvegia)
9. Jon Aberasturi (Spagna)
10. Mads Pedersen (Danimarca)
11. Alberto Dainese (Italia)

Pietro Illarietti e Antonio Ungaro