I continentali in Francia si chiudono senza una medaglia che era tra gli obiettivi della spedizione, ma ci sono elementi che fanno ben sperare per il prossimo futuro.
BESANCON – L’ultima giornata dei Campionati Europei di BMX a Besacon in Francia si chiude con i titoli del Team Time Trial, che vanno alla Svizzera (femminile) e Olanda (maschile).
L’Italia (Giacomo Gargaglia, Marco Radaelli e Giacomo FantonI), che lo scorso anno aveva colto un argento all’esordio della specialità, quest’anno si deve accontentare della quarta posizione. Un piazzamento che non soddisfa e che però non è da considerarsi completamente negativo.
“Brucia il quarto posto – commenta il ct Lupi – ma non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Hanno corso bene: meglio la prova di qualifica che la finale. Il livello degli avversari in un anno si è alzato e noi siamo sempre lì, a giocarci un podio. Voglio ricordare che nel terzetto era presente un atleta di esperienza come Fantoni, un elite al primo anno come Gargaglia e un under al secondo anno come Radaelli: quindi con un’età media decisamente bassa.”
Le cose migliori il nostro team le fa in occasione delle qualifiche. Era importante entrare nei primi cinque tempi. Gargaglia, Fantoni e Radaelli sono quarti, dietro Olanda, Francia e Svizzera (che saliranno poi sul podio nello stesso ordine), con il tempo di 31″971. In finale confermiamo la posizione, ma peggioriamo leggermente il riscontro crono (32″095).
Questi Europei si chiudono quindi senza medaglie, ma ci sono diversi motivi che permettono di essere ottimisti al termine di due giorni caratterizzati dal grande caldo e da un programma intenso, con un record di partecipazione nelle categorie giovanili.
Il primo riguarda l’età degli azzurri che hanno corso in questi giorni. “E’ un gruppo molto giovane – ha ricordato Lupi in fase di commento – e in continua crescita. In questi giorni ho apprezzato l’approccio alle gare, la voglia di misurarsi senza alcun timore reverenziale, la velocità espressa da alcuni.” Il BMX è una disciplina in cui gli episodi giocano un ruolo fondamentale e a volte questi non sono favorevoli. Nel complesso, però, restano i bei tempi segnati soprattutto da juniores e under.
Il secondo elemento riguarda gli elite, in particolare Gargaglia e Sciortino. Giacomo è al primo anno nella categoria ma si muove già con l’esperienza di un veterano. Mostra una buona capacità di adattamento e impara velocemente. Sciortino ha dato importanti segni di crescita di condizione. E’ al momento il miglior italiano nel ranking UCI e con un mese di tempo (quello che ci separa da Glasgow) può solo che migliorare. Bene anche Fantoni, in questa occasione non convocato e presente agli Europei con il proprio team. Nella prova a squadre ha mostrato di avere ancora numeri importanti e il suo contributo sarà fondamentale a Glasgow.
Su loro tre poggiano le speranze di qualifica alle prossime olimpiadi con i punti pesanti che cominceranno ad essere assegnati proprio ai Mondiali in Scozia. “Abbiamo la possibilità di staccare la carta già ad agosto – ha detto Lupi – ma qualora non ci riuscissimo, abbiamo una grande occasione ai prossimi campionati europei che si correranno a Verona (questi in Francia non assegnavano punti ai fini del ranking olimpico, ndr).”
L’ultimo elemento positivo, ma non il meno importante, è legato a Francesca Cingolani: under forte che potrebbe iniziare a gareggiare, già dai prossimi appuntamenti, anche con le elite, aprendo scenari interessanti anche in questo ambito: ‘Ci stiamo pensando’ ha mormorato il CT e nei prossimi giorni si potrebbero avere maggiori novità.
Antonio Ungaro
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