Weekend di test e valutazioni per il nuovo gruppo a sostegno dei CT azzurri – Un processo necessario per alzare il livello di tutte le nazionali

Tempo di test, eseguiti da Diego Bragato responsabile dell'Equipe Performance e del suo staff, che questo weekend ha iniziato a lavorare con il settore della BMX e paralimpico al Centro Federale di Verona. Gli azzurri della BMX, sotto gli occhi vigili del CT Tommaso Lupi, si sono sottoposti ad una serie di prove di valutazione dove sono stati raccolti molti dati che andranno ora analizzati per effettuare le prime considerazioni con atleti e preparatori personali. Incontro di conoscenza invece per il gruppo della Nazionale di ciclismo paralimpico, che ha già fissato per metà gennaio la data dei primi test sul campo.

La nuova equipe performance ha così lavorato con intensità e profitto. Gli atleti di entrambi i settori hanno collaborato a pieno, confermando di essere un ottimo gruppo di lavoro.

E' lo stesso Diego Bragato che spiega il senso di questa 2 giorni: “Stiamo seguendo il disegno iniziale di Roberto Amadio al fine di creare un supporto a tutti i CT con un «gruppo performace». Un processo necessario per alzare il livello di tutte le nazionali, dove al momento non è omogeneo. Ci sono nazionali con un buon background e standard molto alti, ed altre che stanno iniziano da poco a lavorare sulla performance. Di fatto stiamo estendendo su larga scala ciò che prima veniva fatto su un gruppo ristretto”.

Il lavoro ha varie sfaccettature e sono richieste diverse competenze: “Interagiamo con i vari CT – continua Bragato – capiamo le esigenze e le priorità e poi interveniamo sia che si tratti di performance che di un supporto psicologico, anche in questo caso con degli esperti”.

Il principio dei vasi comunicanti viene esplicitato meglio: “L'idea è questa: lavorando tra settori differenti si possono intercettare e segnalare i talenti che possono essere funzionali in una particolare disciplina. Sfruttiamo strumenti e risorse comuni a vantaggio di tutti. Dai CT è emersa tanta voglia di collaborazione. I 3 giorni di meeting a Milano si stanno rivelando fondamentali perchè hanno dato il via ad un grande dialogo”.

Queste le considerazioni anche al termine dell'incontro con il settore paralimpico: “Ci sono molti concetti da promuovere che riguardano la metodologia di allenamento. Anche in qui registriamo situazioni e livelli di conoscenza molto diverse tra gli atleti”.

Pietro Illarietti


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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Equipe Performance al lavoro: si inizia con BMX e Paralimpici

Equipe Performance al lavoro: si inizia con BMX e Paralimpici

Weekend di test e valutazioni per il nuovo gruppo a sostegno dei CT azzurri - Un processo necessario per alzare il livello di tutte le nazionali

Tempo di test, eseguiti da Diego Bragato responsabile dell'Equipe Performance e del suo staff, che questo weekend ha iniziato a lavorare con il settore della BMX e paralimpico al Centro Federale di Verona. Gli azzurri della BMX, sotto gli occhi vigili del CT Tommaso Lupi, si sono sottoposti ad una serie di prove di valutazione dove sono stati raccolti molti dati che andranno ora analizzati per effettuare le prime considerazioni con atleti e preparatori personali. Incontro di conoscenza invece per il gruppo della Nazionale di ciclismo paralimpico, che ha già fissato per metà gennaio la data dei primi test sul campo.

La nuova equipe performance ha così lavorato con intensità e profitto. Gli atleti di entrambi i settori hanno collaborato a pieno, confermando di essere un ottimo gruppo di lavoro.

E' lo stesso Diego Bragato che spiega il senso di questa 2 giorni: “Stiamo seguendo il disegno iniziale di Roberto Amadio al fine di creare un supporto a tutti i CT con un «gruppo performace». Un processo necessario per alzare il livello di tutte le nazionali, dove al momento non è omogeneo. Ci sono nazionali con un buon background e standard molto alti, ed altre che stanno iniziano da poco a lavorare sulla performance. Di fatto stiamo estendendo su larga scala ciò che prima veniva fatto su un gruppo ristretto”.

Il lavoro ha varie sfaccettature e sono richieste diverse competenze: “Interagiamo con i vari CT – continua Bragato - capiamo le esigenze e le priorità e poi interveniamo sia che si tratti di performance che di un supporto psicologico, anche in questo caso con degli esperti”.

Il principio dei vasi comunicanti viene esplicitato meglio: “L'idea è questa: lavorando tra settori differenti si possono intercettare e segnalare i talenti che possono essere funzionali in una particolare disciplina. Sfruttiamo strumenti e risorse comuni a vantaggio di tutti. Dai CT è emersa tanta voglia di collaborazione. I 3 giorni di meeting a Milano si stanno rivelando fondamentali perchè hanno dato il via ad un grande dialogo”.

Queste le considerazioni anche al termine dell'incontro con il settore paralimpico: “Ci sono molti concetti da promuovere che riguardano la metodologia di allenamento. Anche in qui registriamo situazioni e livelli di conoscenza molto diverse tra gli atleti”.

Pietro Illarietti


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Tempo di test, eseguiti da Diego Bragato responsabile dell'Equipe Performance e del suo staff, che questo weekend ha iniziato a lavorare con il settore della BMX e paralimpico al Centro Federale di Verona. Gli azzurri della BMX, sotto gli occhi vigili del CT Tommaso Lupi, si sono sottoposti ad una serie di prove di valutazione dove sono stati raccolti molti dati che andranno ora analizzati per effettuare le prime considerazioni con atleti e preparatori personali. Incontro di conoscenza invece per il gruppo della Nazionale di ciclismo paralimpico, che ha già fissato per metà gennaio la data dei primi test sul campo.

La nuova equipe performance ha così lavorato con intensità e profitto. Gli atleti di entrambi i settori hanno collaborato a pieno, confermando di essere un ottimo gruppo di lavoro.

E' lo stesso Diego Bragato che spiega il senso di questa 2 giorni: “Stiamo seguendo il disegno iniziale di Roberto Amadio al fine di creare un supporto a tutti i CT con un «gruppo performace». Un processo necessario per alzare il livello di tutte le nazionali, dove al momento non è omogeneo. Ci sono nazionali con un buon background e standard molto alti, ed altre che stanno iniziano da poco a lavorare sulla performance. Di fatto stiamo estendendo su larga scala ciò che prima veniva fatto su un gruppo ristretto”.

Il lavoro ha varie sfaccettature e sono richieste diverse competenze: “Interagiamo con i vari CT – continua Bragato - capiamo le esigenze e le priorità e poi interveniamo sia che si tratti di performance che di un supporto psicologico, anche in questo caso con degli esperti”.

Il principio dei vasi comunicanti viene esplicitato meglio: “L'idea è questa: lavorando tra settori differenti si possono intercettare e segnalare i talenti che possono essere funzionali in una particolare disciplina. Sfruttiamo strumenti e risorse comuni a vantaggio di tutti. Dai CT è emersa tanta voglia di collaborazione. I 3 giorni di meeting a Milano si stanno rivelando fondamentali perchè hanno dato il via ad un grande dialogo”.

Queste le considerazioni anche al termine dell'incontro con il settore paralimpico: “Ci sono molti concetti da promuovere che riguardano la metodologia di allenamento. Anche in qui registriamo situazioni e livelli di conoscenza molto diverse tra gli atleti”.

Pietro Illarietti