Diego Crescenzi, nella categoria Elite 20, ha chiuso la stagione con un importante quinto posto nell’ultima gara del circuito. Grazie all’ottavo posto nel ranking mondiale, l’azzurro è entrato direttamente in semifinale, dove ha conquistato un posto tra i sei finalisti. Sabato si è classificato quinto, posizione confermata anche nella finale di domenica, chiudendo a pari punti con il quarto, l’attuale campione del mondo, e a soli 20 punti dal podio.
Con questo risultato, Crescenzi termina la stagione al sesto posto nella classifica generale, miglior piazzamento italiano di sempre. Nella top ten anche Marco Bonalda, autore di una buona stagione, ma penalizzato nell’ultima gara da una rottura della catena che lo ha relegato al 17° posto, facendogli perdere punti preziosi.
Tra gli junior della categoria 20, Michel Negrini ha raggiunto la semifinale con il secondo posto nei quarti di finale del gruppo D, chiudendo 22°. Cristian Bursi, rallentato da un problema meccanico, si è fermato al 31° posto. Completano il gruppo italiano Mattia Maccianti (38°) e Simone Della Rocca (51°), all’esordio in Coppa del Mondo.
Nella categoria 26, Marco Nardinocchi ha centrato le semifinali con il terzo posto nel gruppo D, classificandosi poi 19° e concludendo al 15° posto nella generale. L’ultima prova ha incoronato i vincitori del circuito 2024: Borja Conejos (Elite 20), Charlie Rolls (Elite 26) e Vera Baron Rodriguez (donne), che si sono aggiudicati anche la classifica generale grazie al doppio punteggio assegnato.
Il CT Angelo Rocchetti, al termine del suo lungo mandato, ha tracciato un bilancio della sua esperienza alla guida del Trial italiano, annunciando anche il passaggio di consegne dopo oltre dieci anni:
“Chiudo con soddisfazione questo percorso, durante il quale ho visto crescere enormemente il livello degli atleti. In questi anni la qualità e la partecipazione alla disciplina sono aumentate sia in Italia che a livello internazionale. Abbiamo visto nascere nuove società, moltiplicarsi le gare e migliorare le strutture, permettendo una diffusione capillare del movimento. Ora ci attende il Campionato del Mondo ad Abu Dhabi, che sarà il mio ultimo impegno da CT.”
A raccogliere il testimone sarà Fabiano Grande, chiamato a guidare il Trial azzurro verso nuovi traguardi e a consolidare i progressi di questi anni. “Ho collaborato con Rocchetti per tutto il 2024 – ha detto il nuovo CT – e con lui ho condiviso tutte le scelte. Mi pongo in continuità con il lavoro realizzato in questi mesi che ha portato ad una crescita complessiva del settore e il raggiungimento di importanti risultati come le finali in Coppa del Mondo.”
41 anni, campano ma romano di adozione, la storia sportiva di Fabiano Grande non nasce nel ciclismo: “Arrivo a questo sport quasi per sbaglio a seguito di un infortunio che mi ha impedito di continuare con l’atletica leggera. Sono diventato cicloamatore e poi tecnico allenatore di terzo livello con specializzazione nel trials. Ho scoperto il trial con l’attività di mio figlio con cui ho condiviso molteplici esperienze anche in campo internazionale. Ho realizzato un park a Marino, alle porte di Roma, dove si allenano i miei ragazzi, portando questa disciplina estremamente tecnica anche nella capitale”.
Grande è entrato nello staff della Nazionale trial ad inizio 2024. Gli obiettivi per il 2025: “Il movimento trial in Italia conta su una cinquantina di atleti agonisti. Sarebbe ottimale riuscire ad allargare la base dei praticanti. Dal punto di vista dell’alto livello, abbiamo una decina di atleti che possono crescere ancora e portare risultati importanti. Cercheremo di favorire questa crescita, anche attraverso collaborazioni con tecnici stranieri, sempre in continuità con il progetto degli ultimi anni.”