Subito medaglie per la spedizione azzurra con gli ori di Francesca Porcellato (WH3), Luisa Pasini (WH1) e Roberta Amadeo (WH2). Argenti per Giorgio Farroni (MT1), Paolo Cecchetto (MH3) e Fabrizio Cornegliani (MH1). Bronzo di Katia Aere (WH5).
OSTENDA – E’ partita la Coppa del Mondo di Paraciclismo in Belgio e l’Italia muove subito il proprio medagliere. Il primo successo internazionale di questo 2021 per i nostri colori non poteva che arrivare da una delle atlete simbolo del movimento paralimpico e paraciclistico azzurro. Francesca Porcellato domina, nella categoria WH3, i 20 chilometri del percorso disegnato lungo la costa in 34’07”609, lasciando ad oltre 1’32” la statunitense Alicia Dana. Sale sul podio anche la slovacca Anna Oroszova, staccata di ben oltre 2’43”.
Oro anche per Luisa Pasini (WH1) e Roberta Amadeo (WH2) prime e uniche rappresentanti delle rispettive categorie. Al riguardo Mario Valentini ha commentato: “Il fatto che non abbiamo avuto avversarie non sminuisce la loro prova. Si sono allenate seriamente in questi mesi e raccolgono adesso il giusto riconoscimento in due categorie importanti e molto difficili.”. Per restare al settore femminile, da ricordare anche il bronzo di Katia Aere (WH5) davanti all'altra azzurra Ana Maria Vitelariu.
Per la nazionale guidata da Mario Valentini soddisfazioni anche dal settore maschile. Salgono sul podio e mettono al collo una bella medaglia d’argento Giorgio Farroni (MT1), Paolo Cecchetto (MH3) e Fabrizio Cornegliani (MH1).
Il bilancio di questa prima giornata quindi volge al positivo per la spedizione azzurra, anche se avrebbe potuto essere ancora più soddisfacente. C’è un po’ di rammarico per l’argento di Cornegliani, staccato dal vincitore Maxime Hordies di soli 8” e, soprattutto, per quanto accaduto a Calcagni, valutato MT2 nella giornata di ieri ma poi, dopo la corsa, estromesso dall’ordine di arrivo perché i parametri non rientrano nel paralimpico.
“Sinceramente non ci spieghiamo come possano accadere ancora queste cose – ha sottolineato Mario Valentini -. E' stato classificato idoneo, gli hanno permesso di correre e poi valutato diversamente dopo che è stato visto in corsa. Allora mi chiedo, ma i paramentri non erano gli stessi anche prima di partire per la gara? Non possiamo accettare un'approssimazione simile, tenuto anche conto che gli stessi valutatori non erano presenti, ma collegati via web da remoto… non ci sono commenti da aggiungere.”.
Ricordiamo anche i piazzamenti degli altri italiani in gara. Folta la partecipazione italiana nella categoria MH3, oltre al secondo posto di Cecchetto, si sono piazzati Martino Pini (18°), Mirco Testa (19°), Federico Mestroni (23°), Saverio Di Bari (39°).
Diego Colombari è entrato nei 10 nella categoria MH5 con Fabrizio Bove 14°; Andrea Botti è giunto 17° nella catetoria MH4.
Domani il programma prevede la seconda giornata dedicata alle cronometro.
Antonio Ungaro
Nella foto, Giorgio Farroni sul podio