In pochi mesi gli staff tecnici si sono rafforzati con nuove figure professionali, molte delle quali donne, in grado di portare un nuovo modo di risolvere i problemi e di lavorare per ‘prendersi cura dell’acqua affinché i pesci possano stare bene’

Wollongong (Australia) – ‘Per usare una metafora, il mio compito è quello di prendersi cura dell’acqua affinché i pesci possano stare bene’. C’è stata una persona, in questi giorni in Australia, che Vittoria Guazzini ha abbracciato con trasporto subito dopo la proclamazione della vittoria. La stessa che poi, nei giorni seguenti, ha seguito da vicino Federica Venturelli dopo la caduta, aiutandola a ritrovare fiducia per salire subito in bicicletta e gareggiare a cronometro, nonostante il dolore e le sbucciature. E’ Elisabetta Borgia, la psicologa che fa parte del Team Performance. Lei, insieme a Rossella Callovi e Tamara Rucco rappresenta in modo evidente il ‘nuovo corso’ della Federazione, che punta sulla parità di genere anche negli staff tecnici. Un cambio di rotta deciso rispetto al passato.

“Ho cominciato a collaborare con la Federazione nel 2013 – racconta la dott.ssa Borgia – come docente nei corsi di formazione per Direttori Sportivi”. Nel 2020 parte un progetto pilota coordinato da Diego Bragato per il Downhill che vede la vede coinvolta in prima persona. Ma è in occasione della riorganizzazione degli staff che la sua presenza assume in significato diverso. Nasce il Team Performance, in cui Elisabetta diverta pedina fondamentale: “Il Presidente e il Team Manager ci chiedono di lavorare in previsione delle Olimpiadi. La mia presenza con le Nazionali diventa più frequente. In questi mesi abbiamo iniziato a collaborare con i gruppi del BMX, del Downhill e, da quest’anno, con il team femminile strada”.

Il ruolo di uno psicologo all’interno della Nazionale ha diverse sfaccettature: “L’obiettivo primario è di sostegno ai tecnici, lavorando sulla loro figura e sulla leadership. Poi volgiamo la nostra attenzione anche agli atleti e a tutti i membri dello staff. Il mio compito è quello di facilitare l’instaurazione di un clima sereno all’interno del gruppo, in grado di esaltare le qualità di ognuno, affinché raggiunga più facilmente i propri obiettivi.” Come ricordava all’inizio, di ‘‘prendersi cura dell’acqua affinché i pesci possano stare bene’.

Ha guidato l’ammiraglia in occasione delle due prove cronometro per juniores ed è una presenza costante a fianco di Paolo Sangalli. Rossella Callovi, collaboratore tecnico per la strada donne, è tornata in questo emisfero a distanza di 12 anni: ‘L’ultimo mio mondiale è stato proprio in Australia, nel 2010. Poi ho appeso la bici al chiodo.” E ha cominciato a studiare: laurea magistrale in Scienza dello Sport e della Prestazione fisica a Verona; quindi i corsi per ds, 1°, 2° e 3° livello.

“Ho iniziato a collaborare con la Federazione nel 2017. Nel 2021 sono ai Mondiali pista juniores del Cairo. Con la riorganizzazione delle Nazionali Paolo Sangalli mi chiama per entrare nel suo gruppo, con una particolare attenzione alla categoria juniores. Per le ragazze, spesso la prima volta all’estero e fuori dal contesto familiare, la presenza di un tecnico che ha compiuto il loro stesso percorso è rassicurante, le aiuta ad affrontare i piccoli problemi che possono capitare in una trasferta lunga ed impegnativa.”

La sua competenza tecnica non si ferma però solo all’universo femminile. Come ricordato all’inizio, in occasione delle crono juniores ha guidato lei l’ammiraglia, sia nelle gare della mattina che in quelle del pomeriggio, fornendo un concreto contributo a Marco Velo. “Essere qui, in questo gruppo, mi riempie di gioia. Sono tornata nel mio mondo e amo questo lavoro, che cerco di realizzare al meglio”. Il suo entusiasmo, non è un particolare da poco, è contagioso.

Tamara Rucco è il massaggiatore del gruppo donne. Anche lei chiamata da Paolo Sangalli per completare la squadra. Il suo primo contatto con la Federazione si deve a Rino De Candido che, a metà del 2021, la chiama per seguire la Nazionale juniores. In poco tempo si conquistata la fiducia di tutti. Questo inverno segue il gruppo ciclocross fino ai Mondiali, ai quali partecipa anche un’altra figura femminile ormai presenza costante nel fuoristrada, il cuoco Angela Spinetti.

Poi Tamara viene coinvolta ancora da Rino De Candido con la Nazionale di Paraciclismo per i Mondiali in Canada. La sua professionalità è di alto livello, lavora per il Cycling Team Friuli da oltre quattro anni. Adesso si occupa dei muscoli delle campionesse azzurre e delle juniores. “Nelle due categorie le esigenze a cui rispondo sono differenti. Da una parte delle professioniste, al pari dei colleghi uomini, che sanno perfettamente cosa vogliono e gli interventi necessari. Dall’altra ragazze che oltre al supporto fisico richiedono una componente relazionale e direi ‘comunicativa’”. Un lavoro che divide, di fatto, con Elisabetta Borgia e Rossella Callovi, per dare assistenza dal punto di vista fisico, relazionale e tecnico: “Lo scambio di informazioni tra noi è costante – ricorda Tamara –, come con tutti i componenti dello staff. Il nostro obiettivo è quello di offrire un ambiente ideale ai nostri atleti”. Non presenti qui in Australia, ma che fanno parte degli staff delle Nazionali, poi vi sono anche altri massaggiatori donne: Francesca Galli Re, Chiara Rozzini e Ilaria De Donà, impegnate quest’anno in diverse trasferte.

Una presenza femminile destinata a crescere, perché alla base di queste scelte c’è una questione di merito, come ricorda il presidente Dagnoni: “Ho sempre ritenuto che il merito debba essere il metro con cui misuriamo le figure professionali che collaborano con gli staff tecnici. Sono sempre più convinto che, da questo punto di vista, le donne abbiano qualcosa in più. Il percorso professionale di Elisabetta, Rossella, Tamara, Francesca e Chiara lo dimostra. Sono sinceramente orgoglioso che la Federazione, per la prima volta nella sua storia, possa vantare uno staff così competente e affiatato. Un gruppo che riverbera su tutto l’ambiente un clima sereno e disteso, rendendo le trasferte più leggere. Credo che sia questo il segreto del record di medaglie di questa stagione. Non posso che fare i complimenti al Team Manager Roberto Amadio, che in un anno è riuscito a realizzare quanto ci eravamo prefissi all’inizio del nostro mandato.”

Antonio Ungaro


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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Approfondimenti - Nazionali: è rosa il segreto del successo

In pochi mesi gli staff tecnici si sono rafforzati con nuove figure professionali, molte delle quali donne, in grado di portare un nuovo modo di risolvere i problemi e di lavorare per 'prendersi cura dell’acqua affinché i pesci possano stare bene’

In pochi mesi gli staff tecnici si sono rafforzati con nuove figure professionali, molte delle quali donne, in grado di portare un nuovo modo di risolvere i problemi e di lavorare per 'prendersi cura dell’acqua affinché i pesci possano stare bene’

Wollongong (Australia) - ‘Per usare una metafora, il mio compito è quello di prendersi cura dell’acqua affinché i pesci possano stare bene’. C’è stata una persona, in questi giorni in Australia, che Vittoria Guazzini ha abbracciato con trasporto subito dopo la proclamazione della vittoria. La stessa che poi, nei giorni seguenti, ha seguito da vicino Federica Venturelli dopo la caduta, aiutandola a ritrovare fiducia per salire subito in bicicletta e gareggiare a cronometro, nonostante il dolore e le sbucciature. E’ Elisabetta Borgia, la psicologa che fa parte del Team Performance. Lei, insieme a Rossella Callovi e Tamara Rucco rappresenta in modo evidente il ‘nuovo corso’ della Federazione, che punta sulla parità di genere anche negli staff tecnici. Un cambio di rotta deciso rispetto al passato.

“Ho cominciato a collaborare con la Federazione nel 2013 – racconta la dott.ssa Borgia – come docente nei corsi di formazione per Direttori Sportivi”. Nel 2020 parte un progetto pilota coordinato da Diego Bragato per il Downhill che vede la vede coinvolta in prima persona. Ma è in occasione della riorganizzazione degli staff che la sua presenza assume in significato diverso. Nasce il Team Performance, in cui Elisabetta diverta pedina fondamentale: “Il Presidente e il Team Manager ci chiedono di lavorare in previsione delle Olimpiadi. La mia presenza con le Nazionali diventa più frequente. In questi mesi abbiamo iniziato a collaborare con i gruppi del BMX, del Downhill e, da quest’anno, con il team femminile strada”.

Il ruolo di uno psicologo all’interno della Nazionale ha diverse sfaccettature: “L’obiettivo primario è di sostegno ai tecnici, lavorando sulla loro figura e sulla leadership. Poi volgiamo la nostra attenzione anche agli atleti e a tutti i membri dello staff. Il mio compito è quello di facilitare l’instaurazione di un clima sereno all’interno del gruppo, in grado di esaltare le qualità di ognuno, affinché raggiunga più facilmente i propri obiettivi.” Come ricordava all’inizio, di ‘‘prendersi cura dell’acqua affinché i pesci possano stare bene’.

Ha guidato l’ammiraglia in occasione delle due prove cronometro per juniores ed è una presenza costante a fianco di Paolo Sangalli. Rossella Callovi, collaboratore tecnico per la strada donne, è tornata in questo emisfero a distanza di 12 anni: ‘L’ultimo mio mondiale è stato proprio in Australia, nel 2010. Poi ho appeso la bici al chiodo.” E ha cominciato a studiare: laurea magistrale in Scienza dello Sport e della Prestazione fisica a Verona; quindi i corsi per ds, 1°, 2° e 3° livello.

“Ho iniziato a collaborare con la Federazione nel 2017. Nel 2021 sono ai Mondiali pista juniores del Cairo. Con la riorganizzazione delle Nazionali Paolo Sangalli mi chiama per entrare nel suo gruppo, con una particolare attenzione alla categoria juniores. Per le ragazze, spesso la prima volta all’estero e fuori dal contesto familiare, la presenza di un tecnico che ha compiuto il loro stesso percorso è rassicurante, le aiuta ad affrontare i piccoli problemi che possono capitare in una trasferta lunga ed impegnativa.”

La sua competenza tecnica non si ferma però solo all’universo femminile. Come ricordato all’inizio, in occasione delle crono juniores ha guidato lei l’ammiraglia, sia nelle gare della mattina che in quelle del pomeriggio, fornendo un concreto contributo a Marco Velo. “Essere qui, in questo gruppo, mi riempie di gioia. Sono tornata nel mio mondo e amo questo lavoro, che cerco di realizzare al meglio”. Il suo entusiasmo, non è un particolare da poco, è contagioso.

Tamara Rucco è il massaggiatore del gruppo donne. Anche lei chiamata da Paolo Sangalli per completare la squadra. Il suo primo contatto con la Federazione si deve a Rino De Candido che, a metà del 2021, la chiama per seguire la Nazionale juniores. In poco tempo si conquistata la fiducia di tutti. Questo inverno segue il gruppo ciclocross fino ai Mondiali, ai quali partecipa anche un’altra figura femminile ormai presenza costante nel fuoristrada, il cuoco Angela Spinetti.

Poi Tamara viene coinvolta ancora da Rino De Candido con la Nazionale di Paraciclismo per i Mondiali in Canada. La sua professionalità è di alto livello, lavora per il Cycling Team Friuli da oltre quattro anni. Adesso si occupa dei muscoli delle campionesse azzurre e delle juniores. “Nelle due categorie le esigenze a cui rispondo sono differenti. Da una parte delle professioniste, al pari dei colleghi uomini, che sanno perfettamente cosa vogliono e gli interventi necessari. Dall’altra ragazze che oltre al supporto fisico richiedono una componente relazionale e direi ‘comunicativa’”. Un lavoro che divide, di fatto, con Elisabetta Borgia e Rossella Callovi, per dare assistenza dal punto di vista fisico, relazionale e tecnico: “Lo scambio di informazioni tra noi è costante - ricorda Tamara –, come con tutti i componenti dello staff. Il nostro obiettivo è quello di offrire un ambiente ideale ai nostri atleti”. Non presenti qui in Australia, ma che fanno parte degli staff delle Nazionali, poi vi sono anche altri massaggiatori donne: Francesca Galli Re, Chiara Rozzini e Ilaria De Donà, impegnate quest’anno in diverse trasferte.

Una presenza femminile destinata a crescere, perché alla base di queste scelte c’è una questione di merito, come ricorda il presidente Dagnoni: “Ho sempre ritenuto che il merito debba essere il metro con cui misuriamo le figure professionali che collaborano con gli staff tecnici. Sono sempre più convinto che, da questo punto di vista, le donne abbiano qualcosa in più. Il percorso professionale di Elisabetta, Rossella, Tamara, Francesca e Chiara lo dimostra. Sono sinceramente orgoglioso che la Federazione, per la prima volta nella sua storia, possa vantare uno staff così competente e affiatato. Un gruppo che riverbera su tutto l’ambiente un clima sereno e disteso, rendendo le trasferte più leggere. Credo che sia questo il segreto del record di medaglie di questa stagione. Non posso che fare i complimenti al Team Manager Roberto Amadio, che in un anno è riuscito a realizzare quanto ci eravamo prefissi all’inizio del nostro mandato.”

Antonio Ungaro


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In pochi mesi gli staff tecnici si sono rafforzati con nuove figure professionali, molte delle quali donne, in grado di portare un nuovo modo di risolvere i problemi e di lavorare per 'prendersi cura dell’acqua affinché i pesci possano stare bene’

Wollongong (Australia) - ‘Per usare una metafora, il mio compito è quello di prendersi cura dell’acqua affinché i pesci possano stare bene’. C’è stata una persona, in questi giorni in Australia, che Vittoria Guazzini ha abbracciato con trasporto subito dopo la proclamazione della vittoria. La stessa che poi, nei giorni seguenti, ha seguito da vicino Federica Venturelli dopo la caduta, aiutandola a ritrovare fiducia per salire subito in bicicletta e gareggiare a cronometro, nonostante il dolore e le sbucciature. E’ Elisabetta Borgia, la psicologa che fa parte del Team Performance. Lei, insieme a Rossella Callovi e Tamara Rucco rappresenta in modo evidente il ‘nuovo corso’ della Federazione, che punta sulla parità di genere anche negli staff tecnici. Un cambio di rotta deciso rispetto al passato.

“Ho cominciato a collaborare con la Federazione nel 2013 – racconta la dott.ssa Borgia – come docente nei corsi di formazione per Direttori Sportivi”. Nel 2020 parte un progetto pilota coordinato da Diego Bragato per il Downhill che vede la vede coinvolta in prima persona. Ma è in occasione della riorganizzazione degli staff che la sua presenza assume in significato diverso. Nasce il Team Performance, in cui Elisabetta diverta pedina fondamentale: “Il Presidente e il Team Manager ci chiedono di lavorare in previsione delle Olimpiadi. La mia presenza con le Nazionali diventa più frequente. In questi mesi abbiamo iniziato a collaborare con i gruppi del BMX, del Downhill e, da quest’anno, con il team femminile strada”.

Il ruolo di uno psicologo all’interno della Nazionale ha diverse sfaccettature: “L’obiettivo primario è di sostegno ai tecnici, lavorando sulla loro figura e sulla leadership. Poi volgiamo la nostra attenzione anche agli atleti e a tutti i membri dello staff. Il mio compito è quello di facilitare l’instaurazione di un clima sereno all’interno del gruppo, in grado di esaltare le qualità di ognuno, affinché raggiunga più facilmente i propri obiettivi.” Come ricordava all’inizio, di ‘‘prendersi cura dell’acqua affinché i pesci possano stare bene’.

Ha guidato l’ammiraglia in occasione delle due prove cronometro per juniores ed è una presenza costante a fianco di Paolo Sangalli. Rossella Callovi, collaboratore tecnico per la strada donne, è tornata in questo emisfero a distanza di 12 anni: ‘L’ultimo mio mondiale è stato proprio in Australia, nel 2010. Poi ho appeso la bici al chiodo.” E ha cominciato a studiare: laurea magistrale in Scienza dello Sport e della Prestazione fisica a Verona; quindi i corsi per ds, 1°, 2° e 3° livello.

“Ho iniziato a collaborare con la Federazione nel 2017. Nel 2021 sono ai Mondiali pista juniores del Cairo. Con la riorganizzazione delle Nazionali Paolo Sangalli mi chiama per entrare nel suo gruppo, con una particolare attenzione alla categoria juniores. Per le ragazze, spesso la prima volta all’estero e fuori dal contesto familiare, la presenza di un tecnico che ha compiuto il loro stesso percorso è rassicurante, le aiuta ad affrontare i piccoli problemi che possono capitare in una trasferta lunga ed impegnativa.”

La sua competenza tecnica non si ferma però solo all’universo femminile. Come ricordato all’inizio, in occasione delle crono juniores ha guidato lei l’ammiraglia, sia nelle gare della mattina che in quelle del pomeriggio, fornendo un concreto contributo a Marco Velo. “Essere qui, in questo gruppo, mi riempie di gioia. Sono tornata nel mio mondo e amo questo lavoro, che cerco di realizzare al meglio”. Il suo entusiasmo, non è un particolare da poco, è contagioso.

Tamara Rucco è il massaggiatore del gruppo donne. Anche lei chiamata da Paolo Sangalli per completare la squadra. Il suo primo contatto con la Federazione si deve a Rino De Candido che, a metà del 2021, la chiama per seguire la Nazionale juniores. In poco tempo si conquistata la fiducia di tutti. Questo inverno segue il gruppo ciclocross fino ai Mondiali, ai quali partecipa anche un’altra figura femminile ormai presenza costante nel fuoristrada, il cuoco Angela Spinetti.

Poi Tamara viene coinvolta ancora da Rino De Candido con la Nazionale di Paraciclismo per i Mondiali in Canada. La sua professionalità è di alto livello, lavora per il Cycling Team Friuli da oltre quattro anni. Adesso si occupa dei muscoli delle campionesse azzurre e delle juniores. “Nelle due categorie le esigenze a cui rispondo sono differenti. Da una parte delle professioniste, al pari dei colleghi uomini, che sanno perfettamente cosa vogliono e gli interventi necessari. Dall’altra ragazze che oltre al supporto fisico richiedono una componente relazionale e direi ‘comunicativa’”. Un lavoro che divide, di fatto, con Elisabetta Borgia e Rossella Callovi, per dare assistenza dal punto di vista fisico, relazionale e tecnico: “Lo scambio di informazioni tra noi è costante - ricorda Tamara –, come con tutti i componenti dello staff. Il nostro obiettivo è quello di offrire un ambiente ideale ai nostri atleti”. Non presenti qui in Australia, ma che fanno parte degli staff delle Nazionali, poi vi sono anche altri massaggiatori donne: Francesca Galli Re, Chiara Rozzini e Ilaria De Donà, impegnate quest’anno in diverse trasferte.

Una presenza femminile destinata a crescere, perché alla base di queste scelte c’è una questione di merito, come ricorda il presidente Dagnoni: “Ho sempre ritenuto che il merito debba essere il metro con cui misuriamo le figure professionali che collaborano con gli staff tecnici. Sono sempre più convinto che, da questo punto di vista, le donne abbiano qualcosa in più. Il percorso professionale di Elisabetta, Rossella, Tamara, Francesca e Chiara lo dimostra. Sono sinceramente orgoglioso che la Federazione, per la prima volta nella sua storia, possa vantare uno staff così competente e affiatato. Un gruppo che riverbera su tutto l’ambiente un clima sereno e disteso, rendendo le trasferte più leggere. Credo che sia questo il segreto del record di medaglie di questa stagione. Non posso che fare i complimenti al Team Manager Roberto Amadio, che in un anno è riuscito a realizzare quanto ci eravamo prefissi all’inizio del nostro mandato.”

Antonio Ungaro