Storica finale tra gli juniores con due azzurri al via. Vince il bolzanino con il torinese che sale sul podio e completa un trionfo atteso da anni. Quarta Zanardi nell’Omnium Under 23.

ANADIA (POR) 18 luglio 2022 – Anche nel quinto giorno di gare, al Velodromo Nazionale di Anadia, l’Italia del ciclismo muove il medagliere con una storica accoppiata oro e bronzo nel Keirin Juniores. Raggiante Ivan Quaranta, tecnico azzurro che in solo sei mesi è riuscito a rilanciare il settore della velocitĂ : “Avevamo previsto che Stefano Minuta prendesse la testa, permettendo a Mattia di impostare la volata come meglio credeva. Sono stati bravi e voglio fare dei complimenti particolari a Stefano, che si è giocato le sue carte salendo sul podio”. Il Keirin è disciplina olimpica e queste medaglie, anche se della categoria juniores, guardano piĂą in lĂ  del semplice medagliere odierno. “Certo poteva andare meglio – dice Stefano Minuta subito dopo l’arrivo con un pizzico di ironia, ma contento per la medaglia -. Magari potevo anche arrivare secondo e il trionfo sarebbe stato completo.” In realtĂ  l’azzurro ha chiuso la sua prova al quarto posto, dietro anche l’ucraino Kyrychenko, squalificato per aver cambiato corsia durante la volata.

Mattia Predomo si mette al collo il secondo oro e la consacrazione di stella di prima grandezza di questi Europei. Subito dopo l’arrivo si scioglie in un pianto liberatorio: “Non so, ho avuto un calo di tensione.. dopo tanti giorni intesi, questo secondo titolo è stato veramente troppo.” Un pensiero, oltre agli abbracci e ai sorrisi, lo dedica al compagno Stefano Minuta: “E’ stato bravo a tenere alto il ritmo, attirando su di se tutti gli avversari. Mi ha permesso di impostare la volata al meglio. E’ una gioia essere insieme sul podio.”

Il bilancio del settore diventa chiaramente di quelli che pesano: in cinque giorni di gare ha raccolto cinque medaglie, tre d’oro e due di bronzo, con sei atleti differenti. C’è ancora tempo per un’analisi approfondita con il CT Ivan Quaranta; manca ancora una giornata di gare e le sorprese potrebbero non finire. Ma se giĂ  si chiudesse qui, si può tranquillamente parlare di trionfo.

Una giornata quindi quella di oggi storica, ma non per questo senza rimpianti. A cominciare dalla caduta che ha messo fuorigioco Davide Boscaro nell’Omnium U23. Davide, dopo essersi piazzato nello Scratch e nella Tempo Race, aveva tutte le carte in regola per poter dire la sua nell’Eliminazione. Una caduta, che ha coinvolto diversi corridori, l’ha costretto a terminare anzitempo la prova. La stessa sorte accorsa a Igor Belletta ieri. Il successo finale è andato al britannico Oscar Nilsson Julien davanti al tedesco Teutenberg

Ai piedi del podio si è fermata anche Silvia Zanardi nell’Omnium U23 femminile. L’azzurra non ha brillato nella Tempo Race (ottava) che l’ha in qualche modo costretta a rincorrere. Ha vinto, con la solita autorevolezza, la prova dell’Eliminazione ed è approdata alla Corsa a Punti finale in quinta posizione. Corre per vincere e per recuperare i tanti punti che la separano dalla leader, la belga Bossuyt. In poco tempo sale in terza posizione. Quindi inizia ad attaccare per cercare il giro, le rispondono marcandola stretta sia la belga (che poi vincerà la prova) che l’olandese Hengeveld. Non si avvede della francese Labstugue, che nello sprint finale gli soffia il podio.

Il medagliere, al termina di cinque intesi giorni di gare e con ben 38 titoli assegnati, vede ancora l’Italia saldamente in testa, con 15 ori e 20 medaglie in totale. Segue la Germania, che ha vinto 7 ori e 25 medaglie. Il primo posto nel medaglie per titoli vinti è assicurato con un giorno di anticipo.

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Sintesi delle altre gare

KEIRIN JUNIORES – Detto di Stefano Minuta e Mattia Predomo, resta da ricordare i piazzamenti delle due juniores. Beatrice Bertolini e Gaia Bolognesi chiudono il loro torneo al settimo e nono posto (rispettivamente prima e terza nelle volate della finale B).

CORSA A PUNTI JUNIORES – Giorgia Serena, 18 anni di Udine, ci teneva a lasciare il segno in questa corsa. Da giorni ha perso la voce per sostenere i compagni di squadra e cantare l’Inno e oggi avrebbe voluto tanto essere lei la protagonista. Nella prova a punti entra nel primo sprint, dove è seconda, poi non riesce a tenere il ritmo delle migliori: “Volevo tanto salire sul podio – dice comunque sorridendo subito dopo -. Sapevo che dovevo prendere un giro, forse anche due, ma ogni volta che ho provato a seguire qualche avversaria queste si fermavano oppure ci stoppavano subito. Peccato!”.

Alessio Delle Vedove, che sostituisce all’ultimo minuto Igor Belletta, caduto ieri, chiude al nono posto, con nove punti all’attivo ma nessun giro guadagnato. Alessio è bravo nelle volate, ma non trova il momento per evadere e accumulare punti pesanti. Vince il britannico Wiggins.

500 METRI U23 – Giada Capobianchi ferma i cronometri sul tempo di 35”715, lontano dal 33”860 che ha permesso alla francese Kouame di vincere. “Non è la mia corsa – ha detto al termine – mi piace molto di più il keirin, che sento più vicino alle mie corde.” Domani avrà modo di misurarsi nella specialità che predilige, davanti ai genitori che sono venuti fin qui da Roma per assisterla.

Antonio Ungaro

Nelle foto, in alto: Predomo e Minuta sul podio del Keirin; a centro pagina: il gruppo della velocitĂ  con il CT Ivan Quaranta, Beatrice Bertolini e Gaia Bolognesi con Mattia Predomo, Stefano Minuta e i tecnici Dario Bragato e Ivan Quaranta (a sx) e Giada Capobianchi (a dx); sotto, da sinistra: Giorgia Serana e Alessio Delle Vedove.

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Il programma di martedì 19 luglio (ora italiana)

11.00 WU23 Keirin 1st round
11:09 MU23 Keirin 1st round
11:24 WJ Madison Final 20km
11:59 MU23 Keirin 1st round repechages
12:08 WJ Madison Ceremony
12:19 – 14:00 Pausa
15.00 WU23 Keirin Semi-finals
15:09 MU23 Keirin Semi-finals
15:19 MJ Madison Final 30km
15:59 WU23 Keirin Finals 7-12 and 1-6
16:09 MU23 Keirin Finals 7-12 and 1-6
16:18 MJ Madison Ceremony
16:26 WU23 Keirin Ceremony
16:34 MU23 Keirin Ceremony
16:42 WU23 Madison Final 25km
17:22 MU23 Madison Final 40km
18:12 WU23 Madison Ceremony
18:20 MU23 Madison Ceremony

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Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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  2. Anadia 2022 – Il Keirin jrs si tinge di azzurro: oro di Predomo e bronzo di Minuta

Anadia 2022 - Il Keirin jrs si tinge di azzurro: oro di Predomo e bronzo di Minuta

Storica finale tra gli juniores con due azzurri al via. Vince il bolzanino con il torinese che sale sul podio e completa un trionfo atteso da anni. Quarta Zanardi nell'Omnium Under 23.

Storica finale tra gli juniores con due azzurri al via. Vince il bolzanino con il torinese che sale sul podio e completa un trionfo atteso da anni. Quarta Zanardi nell'Omnium Under 23.

ANADIA (POR) 18 luglio 2022 - Anche nel quinto giorno di gare, al Velodromo Nazionale di Anadia, l’Italia del ciclismo muove il medagliere con una storica accoppiata oro e bronzo nel Keirin Juniores. Raggiante Ivan Quaranta, tecnico azzurro che in solo sei mesi è riuscito a rilanciare il settore della velocità: “Avevamo previsto che Stefano Minuta prendesse la testa, permettendo a Mattia di impostare la volata come meglio credeva. Sono stati bravi e voglio fare dei complimenti particolari a Stefano, che si è giocato le sue carte salendo sul podio”. Il Keirin è disciplina olimpica e queste medaglie, anche se della categoria juniores, guardano più in là del semplice medagliere odierno. “Certo poteva andare meglio – dice Stefano Minuta subito dopo l’arrivo con un pizzico di ironia, ma contento per la medaglia -. Magari potevo anche arrivare secondo e il trionfo sarebbe stato completo.” In realtà l’azzurro ha chiuso la sua prova al quarto posto, dietro anche l’ucraino Kyrychenko, squalificato per aver cambiato corsia durante la volata.

Mattia Predomo si mette al collo il secondo oro e la consacrazione di stella di prima grandezza di questi Europei. Subito dopo l’arrivo si scioglie in un pianto liberatorio: “Non so, ho avuto un calo di tensione.. dopo tanti giorni intesi, questo secondo titolo è stato veramente troppo.” Un pensiero, oltre agli abbracci e ai sorrisi, lo dedica al compagno Stefano Minuta: “E’ stato bravo a tenere alto il ritmo, attirando su di se tutti gli avversari. Mi ha permesso di impostare la volata al meglio. E’ una gioia essere insieme sul podio.”

Il bilancio del settore diventa chiaramente di quelli che pesano: in cinque giorni di gare ha raccolto cinque medaglie, tre d’oro e due di bronzo, con sei atleti differenti. C’è ancora tempo per un'analisi approfondita con il CT Ivan Quaranta; manca ancora una giornata di gare e le sorprese potrebbero non finire. Ma se già si chiudesse qui, si può tranquillamente parlare di trionfo.

Una giornata quindi quella di oggi storica, ma non per questo senza rimpianti. A cominciare dalla caduta che ha messo fuorigioco Davide Boscaro nell’Omnium U23. Davide, dopo essersi piazzato nello Scratch e nella Tempo Race, aveva tutte le carte in regola per poter dire la sua nell’Eliminazione. Una caduta, che ha coinvolto diversi corridori, l’ha costretto a terminare anzitempo la prova. La stessa sorte accorsa a Igor Belletta ieri. Il successo finale è andato al britannico Oscar Nilsson Julien davanti al tedesco Teutenberg

Ai piedi del podio si è fermata anche Silvia Zanardi nell’Omnium U23 femminile. L’azzurra non ha brillato nella Tempo Race (ottava) che l’ha in qualche modo costretta a rincorrere. Ha vinto, con la solita autorevolezza, la prova dell’Eliminazione ed è approdata alla Corsa a Punti finale in quinta posizione. Corre per vincere e per recuperare i tanti punti che la separano dalla leader, la belga Bossuyt. In poco tempo sale in terza posizione. Quindi inizia ad attaccare per cercare il giro, le rispondono marcandola stretta sia la belga (che poi vincerà la prova) che l’olandese Hengeveld. Non si avvede della francese Labstugue, che nello sprint finale gli soffia il podio.

Il medagliere, al termina di cinque intesi giorni di gare e con ben 38 titoli assegnati, vede ancora l'Italia saldamente in testa, con 15 ori e 20 medaglie in totale. Segue la Germania, che ha vinto 7 ori e 25 medaglie. Il primo posto nel medaglie per titoli vinti è assicurato con un giorno di anticipo.

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Sintesi delle altre gare

KEIRIN JUNIORES – Detto di Stefano Minuta e Mattia Predomo, resta da ricordare i piazzamenti delle due juniores. Beatrice Bertolini e Gaia Bolognesi chiudono il loro torneo al settimo e nono posto (rispettivamente prima e terza nelle volate della finale B).

CORSA A PUNTI JUNIORES – Giorgia Serena, 18 anni di Udine, ci teneva a lasciare il segno in questa corsa. Da giorni ha perso la voce per sostenere i compagni di squadra e cantare l’Inno e oggi avrebbe voluto tanto essere lei la protagonista. Nella prova a punti entra nel primo sprint, dove è seconda, poi non riesce a tenere il ritmo delle migliori: “Volevo tanto salire sul podio – dice comunque sorridendo subito dopo -. Sapevo che dovevo prendere un giro, forse anche due, ma ogni volta che ho provato a seguire qualche avversaria queste si fermavano oppure ci stoppavano subito. Peccato!”.

Alessio Delle Vedove, che sostituisce all’ultimo minuto Igor Belletta, caduto ieri, chiude al nono posto, con nove punti all’attivo ma nessun giro guadagnato. Alessio è bravo nelle volate, ma non trova il momento per evadere e accumulare punti pesanti. Vince il britannico Wiggins.

500 METRI U23 – Giada Capobianchi ferma i cronometri sul tempo di 35”715, lontano dal 33”860 che ha permesso alla francese Kouame di vincere. “Non è la mia corsa – ha detto al termine – mi piace molto di più il keirin, che sento più vicino alle mie corde.” Domani avrà modo di misurarsi nella specialità che predilige, davanti ai genitori che sono venuti fin qui da Roma per assisterla.

Antonio Ungaro

Nelle foto, in alto: Predomo e Minuta sul podio del Keirin; a centro pagina: il gruppo della velocitĂ  con il CT Ivan Quaranta, Beatrice Bertolini e Gaia Bolognesi con Mattia Predomo, Stefano Minuta e i tecnici Dario Bragato e Ivan Quaranta (a sx) e Giada Capobianchi (a dx); sotto, da sinistra: Giorgia Serana e Alessio Delle Vedove.

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Il programma di martedì 19 luglio (ora italiana)

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12:19 - 14:00 Pausa
15.00 WU23 Keirin Semi-finals
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Anadia 2022 - Il Keirin jrs si tinge di azzurro: oro di Predomo e bronzo di Minuta

Storica finale tra gli juniores con due azzurri al via. Vince il bolzanino con il torinese che sale sul podio e completa un trionfo atteso da anni. Quarta Zanardi nell'Omnium Under 23.

ANADIA (POR) 18 luglio 2022 - Anche nel quinto giorno di gare, al Velodromo Nazionale di Anadia, l’Italia del ciclismo muove il medagliere con una storica accoppiata oro e bronzo nel Keirin Juniores. Raggiante Ivan Quaranta, tecnico azzurro che in solo sei mesi è riuscito a rilanciare il settore della velocità: “Avevamo previsto che Stefano Minuta prendesse la testa, permettendo a Mattia di impostare la volata come meglio credeva. Sono stati bravi e voglio fare dei complimenti particolari a Stefano, che si è giocato le sue carte salendo sul podio”. Il Keirin è disciplina olimpica e queste medaglie, anche se della categoria juniores, guardano più in là del semplice medagliere odierno. “Certo poteva andare meglio – dice Stefano Minuta subito dopo l’arrivo con un pizzico di ironia, ma contento per la medaglia -. Magari potevo anche arrivare secondo e il trionfo sarebbe stato completo.” In realtà l’azzurro ha chiuso la sua prova al quarto posto, dietro anche l’ucraino Kyrychenko, squalificato per aver cambiato corsia durante la volata.

Mattia Predomo si mette al collo il secondo oro e la consacrazione di stella di prima grandezza di questi Europei. Subito dopo l’arrivo si scioglie in un pianto liberatorio: “Non so, ho avuto un calo di tensione.. dopo tanti giorni intesi, questo secondo titolo è stato veramente troppo.” Un pensiero, oltre agli abbracci e ai sorrisi, lo dedica al compagno Stefano Minuta: “E’ stato bravo a tenere alto il ritmo, attirando su di se tutti gli avversari. Mi ha permesso di impostare la volata al meglio. E’ una gioia essere insieme sul podio.”

Il bilancio del settore diventa chiaramente di quelli che pesano: in cinque giorni di gare ha raccolto cinque medaglie, tre d’oro e due di bronzo, con sei atleti differenti. C’è ancora tempo per un'analisi approfondita con il CT Ivan Quaranta; manca ancora una giornata di gare e le sorprese potrebbero non finire. Ma se già si chiudesse qui, si può tranquillamente parlare di trionfo.

Una giornata quindi quella di oggi storica, ma non per questo senza rimpianti. A cominciare dalla caduta che ha messo fuorigioco Davide Boscaro nell’Omnium U23. Davide, dopo essersi piazzato nello Scratch e nella Tempo Race, aveva tutte le carte in regola per poter dire la sua nell’Eliminazione. Una caduta, che ha coinvolto diversi corridori, l’ha costretto a terminare anzitempo la prova. La stessa sorte accorsa a Igor Belletta ieri. Il successo finale è andato al britannico Oscar Nilsson Julien davanti al tedesco Teutenberg

Ai piedi del podio si è fermata anche Silvia Zanardi nell’Omnium U23 femminile. L’azzurra non ha brillato nella Tempo Race (ottava) che l’ha in qualche modo costretta a rincorrere. Ha vinto, con la solita autorevolezza, la prova dell’Eliminazione ed è approdata alla Corsa a Punti finale in quinta posizione. Corre per vincere e per recuperare i tanti punti che la separano dalla leader, la belga Bossuyt. In poco tempo sale in terza posizione. Quindi inizia ad attaccare per cercare il giro, le rispondono marcandola stretta sia la belga (che poi vincerà la prova) che l’olandese Hengeveld. Non si avvede della francese Labstugue, che nello sprint finale gli soffia il podio.

Il medagliere, al termina di cinque intesi giorni di gare e con ben 38 titoli assegnati, vede ancora l'Italia saldamente in testa, con 15 ori e 20 medaglie in totale. Segue la Germania, che ha vinto 7 ori e 25 medaglie. Il primo posto nel medaglie per titoli vinti è assicurato con un giorno di anticipo.

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CORSA A PUNTI JUNIORES – Giorgia Serena, 18 anni di Udine, ci teneva a lasciare il segno in questa corsa. Da giorni ha perso la voce per sostenere i compagni di squadra e cantare l’Inno e oggi avrebbe voluto tanto essere lei la protagonista. Nella prova a punti entra nel primo sprint, dove è seconda, poi non riesce a tenere il ritmo delle migliori: “Volevo tanto salire sul podio – dice comunque sorridendo subito dopo -. Sapevo che dovevo prendere un giro, forse anche due, ma ogni volta che ho provato a seguire qualche avversaria queste si fermavano oppure ci stoppavano subito. Peccato!”.

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Il programma di martedì 19 luglio (ora italiana)

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