80 anni, è stato un corridore fino alla categoria dilettanti e ha sfiorato il passaggio al professionismo negli Anni Sessanta.
Un grave lutto ha colpito Virgilio Rossi, colonna portante di Radioinformazioni e voce ufficiale del Giro d’Italia: è mancato ieri Guglielmo Rossi, 80 anni, papà di Virgilio. È stato un corridore fino alla categoria dilettanti e ha sfiorato il passaggio al professionismo negli Anni Sessanta.
Venerdì mattina alle 10, in quel di Imola, è prevista la cerimonai funebre..
E’ lo stesso Virgilio a ricordare il padre attraverso il suo profilo facebook: «Quest’uomo è il mio papà, romagnolo doc, promessa del ciclismo dilettantistico degli anni ’60. Poi la vita gli ha riservato altro: sergente negli alpini a Pieve, tra i soccorritori dopo il disastro del Vajont a Longarone; poi tecnico agrario chiamato a trasformare una grande azienda agricola di Eboli in una eccellenza nella frutticoltura degli anni ’70. Poi imprenditore di se stesso con la creazione della Rossi Vivai di Eboli dove io sono nato e cresciuto fino al ritorno nella sua amata Romagna. Qui, a Imola, la nuova avventura del Frantoio Imolese con quasi vent’anni di storia olivicola olearia sul territorio bolognese con me al timone fino alla decisione della cessione a terzi. Questa la sua storia personale con un passato ricco di traguardi. Oggi, la sua ultima gara: ha tagliato l’ultimo traguardo della vita. Ti voglio ricordare così papà, come l’atleta che eri: mai domo, mai demoralizzato, determinato fino alla fine. Ti ho sempre osservato, ti seguivo, ho sempre imparato guardando ciò che facevi e sono diventato quello che sono anche grazie a te. Ciao papà, un giorno, lassù, ci rivedremo».