E’ scomparso questa notte il pluricampione italiano di BikeTrial e Downhill rimasto tetraplegico a causa di una caduta nel 2014. Aveva 41 anni.
E' scomparso questa notte Walter Belli, pluricampione italiano di BikeTrial e Downhill, rimasto tetraplegico a causa di una caduta nel 2014, raccontata da lui stesso in diverse occasioni: "Era un giorno come tanti, era un’uscita di lavoro in bici come tante, adrenalina e divertimento. Poi un malore, la caduta, il buio. Era il 12 ottobre 2014, quando sono caduto dalla bici e mi sono ritrovato in un letto di ospedale. Ho riaperto per la prima volta gli occhi dopo due settimane di coma farmacologico per capire che non ero più la stessa persona e avevo davanti una vita che non mi sentivo mia."
Walter ha ricostruito con fatica una nuova vita dopo quel giorno. Non ha mai smesso di lottare e di testimoniare le difficoltà per una persona nelle sue condizioni. Nel 2021 ha realizzato un docufilm sulla sua storia, intitolato "la velocità perfetta", citazione tratta dal libro "Il Gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach. In occasione del lancio del progetto ebbe a scrivere: "La sfida più alta al mio risveglio dopo l'infortunio è stata trovare la forza di ripartire e tornare a volare, quando io mi sentivo letteralmente immobilizzato. Trovare la mia 'perfetta velocità', che non significa "mille mila miglia all’ora, né un milione di miglia, e neanche vuol dire volare alla velocità della luce…. Velocità perfetta, vuol dire solo esserci, essere là.".
Una battaglia combattuta nonostante tutto e nonostante la difficile condizione, con la forza e la determinazione di un guerriero, come lui stesso ha avuto modo di definirsi: "mi sento un guerriero che ha trovato la sua perfetta velocità e tutti i giorni lotta per onorarla come è giusto che sia, cercando di stare in equilibrio su quella sottile linea rossa di cui vi ho raccontato.". Aveva 41 anni.
Il presidente Cordiano Dagnoni, a nome della grande famiglia del ciclismo, esprime ai familiari di Walter i sensi del più profondo cordoglio.