I grandi fotografi dell’agenzia Magnum, da Robert Capa ad Alex Majoli, in mostra dal 1 luglio al 26 settembre 2021 a Castello di Caldes

Il ciclismo è oggetto di due grandi appuntamenti in Val di Sole: entrambi in campo con il Campionato del Mondo MTB, e Cross Country, 4X, Downhill, XCC, ed E-MTB, in programma dal 25 al 29 agosto; e nella storia della fotografia grazie alla prima mondiale della grande mostra “Vite di corsa. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli” (Vite di corsa. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli), in programma dal 1 luglio al 26 settembre 2021.

La mostra delle opere dei grandi maestri della celebre agenzia fotografica Magnum (circa 80 immagini, molte delle quali esposte per la prima volta) si svolgerà presso il medievale Castel Caldes, grazie alla collaborazione dell'Assessorato ai Monumenti del Castello del Buonconsiglio e della Provincia Museo delle Collezioni, insieme alla Rete dei Castelli del Trentino.

L'ente turistico locale, Azienda per il Turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi, promuove sia il Campionato del Mondo MTB che questa originale mostra, organizzata da Suasez e in collaborazione con il Museo dei Monumenti e delle Collezioni Provinciali del Castello del Buonconsiglio, insieme al Comune di Calde.

Per la mostra Marco Minuz ha scelto fotografie d'arte che esplorano la dimensione umana del ciclismo. Il titolo gioca in modo interessante su un gioco di parole che suggerisce "vite in movimento" e "la vita delle corse". Più precisamente, questi scatti raccontano la storia di campioni e di grandi eventi internazionali, come il Tour de France, insieme alla vita quotidiana e alla straordinaria umanità degli atleti e degli spettatori, che li sostengono lungo i bordi delle strade e a il traguardo identificandosi con loro e con la loro dedizione.

Sudore, fango, tenacia: gli sforzi degli uomini che masticano le miglia confrontandosi con se stessi, le proprie forze e i propri limiti. La spettacolare sequenza di fotografie in mostra è aperta da una serie poco conosciuta di Robert Capa che, nel 1939, ricevette l'incarico dalla rivista “Match” di raccontare il Tour de France di quell'anno. Il focus su queste immagini riguarda principalmente la partecipazione e il coinvolgimento del pubblico con la gara, catturando panorami ed equilibri compositivi.

Un'altra serie raccoglie fotografie scattate da Guy Le Querrec durante il Tour de France del 1954; a soli 13 anni all'epoca, il fotografo trascorreva le vacanze estive in Bretagna, dove proprio quell'anno passava la Grande Boucle. Circa 30 anni dopo, il fotografo è stato invitato a seguire la squadra ciclistica della Renault-Elf durante il loro allenamento invernale; in quella stagione ha fotografato Laurent Fignon e ha seguito il campionato di ciclocross.

La mostra prosegue con le fotografie scattate da Christopher Anderson nel 2004 a Lance Armstrong. Una sezione particolare sarà dedicata agli spettatori e ai loro riti, con fotografie di Mark Power, Robert Capa, Harry Gruyaert e Richard Kalvar. Inoltre, ci sono le immagini del fotografo francese Harry Gruyaert scattate durante il Tour nel 1982 e una sezione dedicata ai velodromi, con fotografie di René Burri, Stuart Franklin e Raymond Depardon. In mostra anche il fotografo italiano Alex Majoli con le sue immagini del famoso produttore di biciclette milanese, Alberto Masi, il cui laboratorio è stato istituito ed esiste tuttora sotto la pista del Velodromo Vigorelli.

Infine, una sezione di immagini di Peter Marlow è dedicata a frammenti di vita quotidiana dei ciclisti in gara nel Tour de Bretagne nel 2003.
Obiettivo del progetto è indagare, attraverso gli occhi dei celebri fotografi Magnum, la dimensione umana di uno degli sport più seguiti al mondo. Scegliere la sensibilità degli artisti appartenenti all'agenzia Magnum permette di trascendere le mere imprese sportive e concentrarsi sull'alchimia del ciclismo, l'unico sport dove, per usare le parole di Gianni Mura, “chi scappa non è un vigliacco”.

INFORMAZIONI
Castello di Caldes
Telefono 0461 497160


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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In Val di Sole la mostra "Vite di Corsa"

In Val di Sole la mostra "Vite di Corsa"

I grandi fotografi dell'agenzia Magnum, da Robert Capa ad Alex Majoli, in mostra dal 1 luglio al 26 settembre 2021 a Castello di Caldes

Il ciclismo è oggetto di due grandi appuntamenti in Val di Sole: entrambi in campo con il Campionato del Mondo MTB, e Cross Country, 4X, Downhill, XCC, ed E-MTB, in programma dal 25 al 29 agosto; e nella storia della fotografia grazie alla prima mondiale della grande mostra “Vite di corsa. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli” (Vite di corsa. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli), in programma dal 1 luglio al 26 settembre 2021.

La mostra delle opere dei grandi maestri della celebre agenzia fotografica Magnum (circa 80 immagini, molte delle quali esposte per la prima volta) si svolgerà presso il medievale Castel Caldes, grazie alla collaborazione dell'Assessorato ai Monumenti del Castello del Buonconsiglio e della Provincia Museo delle Collezioni, insieme alla Rete dei Castelli del Trentino.

L'ente turistico locale, Azienda per il Turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi, promuove sia il Campionato del Mondo MTB che questa originale mostra, organizzata da Suasez e in collaborazione con il Museo dei Monumenti e delle Collezioni Provinciali del Castello del Buonconsiglio, insieme al Comune di Calde.

Per la mostra Marco Minuz ha scelto fotografie d'arte che esplorano la dimensione umana del ciclismo. Il titolo gioca in modo interessante su un gioco di parole che suggerisce "vite in movimento" e "la vita delle corse". Più precisamente, questi scatti raccontano la storia di campioni e di grandi eventi internazionali, come il Tour de France, insieme alla vita quotidiana e alla straordinaria umanità degli atleti e degli spettatori, che li sostengono lungo i bordi delle strade e a il traguardo identificandosi con loro e con la loro dedizione.

Sudore, fango, tenacia: gli sforzi degli uomini che masticano le miglia confrontandosi con se stessi, le proprie forze e i propri limiti. La spettacolare sequenza di fotografie in mostra è aperta da una serie poco conosciuta di Robert Capa che, nel 1939, ricevette l'incarico dalla rivista “Match” di raccontare il Tour de France di quell'anno. Il focus su queste immagini riguarda principalmente la partecipazione e il coinvolgimento del pubblico con la gara, catturando panorami ed equilibri compositivi.

Un'altra serie raccoglie fotografie scattate da Guy Le Querrec durante il Tour de France del 1954; a soli 13 anni all'epoca, il fotografo trascorreva le vacanze estive in Bretagna, dove proprio quell'anno passava la Grande Boucle. Circa 30 anni dopo, il fotografo è stato invitato a seguire la squadra ciclistica della Renault-Elf durante il loro allenamento invernale; in quella stagione ha fotografato Laurent Fignon e ha seguito il campionato di ciclocross.

La mostra prosegue con le fotografie scattate da Christopher Anderson nel 2004 a Lance Armstrong. Una sezione particolare sarà dedicata agli spettatori e ai loro riti, con fotografie di Mark Power, Robert Capa, Harry Gruyaert e Richard Kalvar. Inoltre, ci sono le immagini del fotografo francese Harry Gruyaert scattate durante il Tour nel 1982 e una sezione dedicata ai velodromi, con fotografie di René Burri, Stuart Franklin e Raymond Depardon. In mostra anche il fotografo italiano Alex Majoli con le sue immagini del famoso produttore di biciclette milanese, Alberto Masi, il cui laboratorio è stato istituito ed esiste tuttora sotto la pista del Velodromo Vigorelli.

Infine, una sezione di immagini di Peter Marlow è dedicata a frammenti di vita quotidiana dei ciclisti in gara nel Tour de Bretagne nel 2003.
Obiettivo del progetto è indagare, attraverso gli occhi dei celebri fotografi Magnum, la dimensione umana di uno degli sport più seguiti al mondo. Scegliere la sensibilità degli artisti appartenenti all'agenzia Magnum permette di trascendere le mere imprese sportive e concentrarsi sull'alchimia del ciclismo, l'unico sport dove, per usare le parole di Gianni Mura, “chi scappa non è un vigliacco”.

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In Val di Sole la mostra "Vite di Corsa"

I grandi fotografi dell'agenzia Magnum, da Robert Capa ad Alex Majoli, in mostra dal 1 luglio al 26 settembre 2021 a Castello di Caldes

Il ciclismo è oggetto di due grandi appuntamenti in Val di Sole: entrambi in campo con il Campionato del Mondo MTB, e Cross Country, 4X, Downhill, XCC, ed E-MTB, in programma dal 25 al 29 agosto; e nella storia della fotografia grazie alla prima mondiale della grande mostra “Vite di corsa. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli” (Vite di corsa. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli), in programma dal 1 luglio al 26 settembre 2021.

La mostra delle opere dei grandi maestri della celebre agenzia fotografica Magnum (circa 80 immagini, molte delle quali esposte per la prima volta) si svolgerà presso il medievale Castel Caldes, grazie alla collaborazione dell'Assessorato ai Monumenti del Castello del Buonconsiglio e della Provincia Museo delle Collezioni, insieme alla Rete dei Castelli del Trentino.

L'ente turistico locale, Azienda per il Turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi, promuove sia il Campionato del Mondo MTB che questa originale mostra, organizzata da Suasez e in collaborazione con il Museo dei Monumenti e delle Collezioni Provinciali del Castello del Buonconsiglio, insieme al Comune di Calde.

Per la mostra Marco Minuz ha scelto fotografie d'arte che esplorano la dimensione umana del ciclismo. Il titolo gioca in modo interessante su un gioco di parole che suggerisce "vite in movimento" e "la vita delle corse". Più precisamente, questi scatti raccontano la storia di campioni e di grandi eventi internazionali, come il Tour de France, insieme alla vita quotidiana e alla straordinaria umanità degli atleti e degli spettatori, che li sostengono lungo i bordi delle strade e a il traguardo identificandosi con loro e con la loro dedizione.

Sudore, fango, tenacia: gli sforzi degli uomini che masticano le miglia confrontandosi con se stessi, le proprie forze e i propri limiti. La spettacolare sequenza di fotografie in mostra è aperta da una serie poco conosciuta di Robert Capa che, nel 1939, ricevette l'incarico dalla rivista “Match” di raccontare il Tour de France di quell'anno. Il focus su queste immagini riguarda principalmente la partecipazione e il coinvolgimento del pubblico con la gara, catturando panorami ed equilibri compositivi.

Un'altra serie raccoglie fotografie scattate da Guy Le Querrec durante il Tour de France del 1954; a soli 13 anni all'epoca, il fotografo trascorreva le vacanze estive in Bretagna, dove proprio quell'anno passava la Grande Boucle. Circa 30 anni dopo, il fotografo è stato invitato a seguire la squadra ciclistica della Renault-Elf durante il loro allenamento invernale; in quella stagione ha fotografato Laurent Fignon e ha seguito il campionato di ciclocross.

La mostra prosegue con le fotografie scattate da Christopher Anderson nel 2004 a Lance Armstrong. Una sezione particolare sarà dedicata agli spettatori e ai loro riti, con fotografie di Mark Power, Robert Capa, Harry Gruyaert e Richard Kalvar. Inoltre, ci sono le immagini del fotografo francese Harry Gruyaert scattate durante il Tour nel 1982 e una sezione dedicata ai velodromi, con fotografie di René Burri, Stuart Franklin e Raymond Depardon. In mostra anche il fotografo italiano Alex Majoli con le sue immagini del famoso produttore di biciclette milanese, Alberto Masi, il cui laboratorio è stato istituito ed esiste tuttora sotto la pista del Velodromo Vigorelli.

Infine, una sezione di immagini di Peter Marlow è dedicata a frammenti di vita quotidiana dei ciclisti in gara nel Tour de Bretagne nel 2003.
Obiettivo del progetto è indagare, attraverso gli occhi dei celebri fotografi Magnum, la dimensione umana di uno degli sport più seguiti al mondo. Scegliere la sensibilità degli artisti appartenenti all'agenzia Magnum permette di trascendere le mere imprese sportive e concentrarsi sull'alchimia del ciclismo, l'unico sport dove, per usare le parole di Gianni Mura, “chi scappa non è un vigliacco”.

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