Il ritorno del 104° Giro d’Italia nella città murata, in programma sabato 22 maggio in occasione della 14^ tappa, la Cittadella-Monte Zoncolan di 205 km, ha riportato alla mente degli appassionati dello sport del pedale tanti bellissimi ricordi

Cittadella (Padova) – Tra le città del Veneto che hanno un grande legame con il ciclismo Cittadella, in provincia di Padova, occupa di sicuro e sotto tutti gli aspetti un posto di primissimo piano. Il ritorno del 104° Giro d'Italia nella città murata, in programma sabato 22 maggio in occasione della 14^ tappa, la Cittadella-Monte Zoncolan di 205 km, ha riportato alla mente degli appassionati dello sport del pedale tanti bellissimi ricordi soprattutto quelli che hanno i capelli bianchi e che si sono svolti negli ultimi 50 anni. Tra loro un grande personaggio come il direttore di corsa internazionale professionisti Pierluigi Basso li ha ben scolpiti nella propria e che quando si parla di ciclismo si illuminano gli occhi. Un "revival" il suo di splendidi ricordi che come un film meraviglioso vanno da i mitici "Circuiti degli Assi" (nel quadriennio 1970/1973 con i "campionissimi" dell'epoca) al 1998 con il ritorno consecutivo del Grande Ciclismo; dal 2002 al celeberrimo Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata (comprendenti le top-classiche Alta Padovana Tour e Giro del Medio Brenta). Indimenticabile anche la storica tappa del Giro d'Italia 2008 con Mark Cavendish ed i vari "transiti rosa" nel centro storico della città; i Gala Autunnali con gli ospiti delle varie discipline sportive ed i gemellaggi interdisciplinari.

Pierluigi Basso, che è organizzatore di grandi eventi e figura dello sport territoriale, ha voluto ripercorrere con una certa emozione la sintesi vissuta dalla sua infanzia e legata al ciclismo precisando che: "provo vera commozione e nostalgia perché mi innamorai del ciclismo seguendo mio padre che era medico di gara. Sono quelle cose della vita che ti segnano e aprono il cuore a i valori veri".

Partendo dagli anni Settanta Basso ha sottolineato che "Permane la celebrità dei mitici 'Circuiti degli Assi' notturni nel memorabile quadriennio 1970-1973 seguiti da un pubblico entusiasta lungo l'anello delle Mura percorso per ben 50 volte per un totale di 100 km. Manifestazione promossa dal patron milanese Nino Recalcati con la collaborazione dello staff-locale guidato da Antonio Guidolin e prevedeva la partenza e l'arrivo in Riva del Grappa davanti alla Caserma dei Vigili del Fuoco. Gara che aveva come direttore di corsa il leggendario Gino Bartali a bordo della 'Fiat 124 Spider'. Una manifestazione seguita dal pubblico delle grandi occasioni che già dal pomeriggio prendeva letteralmente d'assalto le sedi dove alloggiavano gli atleti e i loro staff: l'Hotel Palace, i Due Mori e la Locanda al Bersagliere ora conosciuta come Marechiaro".

Pierluigi Bass ha quindi ricostruito il favoloso "poker" di date, l'albo d'oro con le immagini che lo caratterizzarono: l'8 giugno 1970; il 6 settembre 1971; il 15 ottobre 1972 e il 23 giugno 1973, con i "campionissimi" italiani e stranieri di quell'epoca d'oro. Tra i mitici "cannibale" Eddy Merckx (2° nel 1970 e 1973), il "re delle classiche" Roger De Vlaeminck (2° nel 1972), il recordman delle "Sei Giorni", Patrick Sercu (vincitore nel 1971), il danese detentore del Record dell'Ora nel 1968 Ole Ritter; il grande Felice Gimondi (vincitore nel 1973 che trionfò poco dopo al Mondiale di Barcellona); Marino Basso (vincitore nel 1970 e 1972 in maglia iridata vinta due mesi prima a Gap". "Senza dimenticare lo speciale volantino-rivincita preparato per l'occasione – ha proseguito il dirigente padovano – e che aveva per titolo 'Merckx contro Basso'. Evento che proprio a Cittadella consentì a Basso di conoscere la moglie, Mariangela Sgarbossa, all'Hotel 'Due Mori'. Senza dimenticare le imprese di Vittorio Adorni, Franco Bitossi, Michele Dancelli (3° nel 1971), Dino Zandegù (3° nel 1972), i campioni locali Giuseppe Beghetto e Flavio Martini, i giovani Francesco Moser e Giovanni Battaglin (3° nel 1973), l'olimpionico di Mexico 1968 Pierfranco Vianelli, il compianto Gianfranco Bianchin (3° nel 1970 poco prima della sua scomparsa) e tant altri". (In allegato alcune foto-archivio di Milena Baggio).

Nel 1998, dopo 25 anni, ci fu il ritorno del Grande Ciclismo con una serie di importanti eventi consecutivi, sotto la vibrante spinta dello stesso Pierluigi Basso, insieme al Veloce Club Tombolo e allo straordinario gruppo di amici sempre pronto con il ciclismo ad esaltare i valori della vita impostati sull'amicizia e la passione.

"Non sono passate in secondo piano, grazie anche alla collaborazione delle istituzioni – ha ricordato Basso – le quattro tappe a Cittadella del 1998 e 2001 del Giro del Veneto riservato agli Elite-Under 23 (la finalissima del 1998 si disputò nel gremito centro con la mattutina semi-tappa di Pasquini e il pomeridiano circuito del pistard-iridato Trentini). Poi le due top-classiche Alta Padovana Tour (Albo d'Oro di futuri campioni come Elia Viviani nel 2009) e il Giro del Medio Brenta (open-professionisti) con otto arrivi (1998-1999 e dal 2008 al 2013) segnati da grandi firme, tra cui la 'doppietta' 2011 della Nazionale italiana in via Roma con Moreno Moser ed Enrico Battaglin (nel 1998 la prima vittoria tra i professionisti e in maglia della Ballan di Matteo Tosatto in Piazza Pierobon). Quindi il celebre Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata e gli autunnali Gala di Premiazione con la partecipazione di prestigiosi ospiti che culminarono nei gemellaggi interdisciplinari, tra cui spiccano quello con l'As Cittadella (raduni e arrivi allo Stadio Tombolato)".

"Da ricordare nel 2000 un 'Circuito Notturno' – ha continuato il tecnico patavino – con un tragitto 'a croce' dentro-fuori le Mura di Cittadella e la 'vittoria-casalinga' di Paolo Cavicchiolo di Galliera Veneta. Il 23 maggio 2008 ci fu l'apoteosi dopo una decennale candidatura, con la storica tappa di arrivo del 91° Giro d'Italia Modena-Cittadella con in prima ila il comitato Cittadella Eventi, la collaborazione-tecnica del Veloce Club Tombolo, la regia dell'Amministrazione Comunale, sebbene il tempo avverso (diluvio notturno e pioggia intermittente fino al sole del dopo-corsa) con la super-vittoria del futuro fuoriclasse iridato britannico dell'Isola di Man, Mark Cavendish (recente poker al Giro di Turchia entrando nella top-dieci dei vincitori di ogni-tempo) in Riva IV Novembre dopo un ampio giro-cittadino. Manifestazione seguita da un pubblico numeroso i prossimità della curva-strettoia di Riva del Pasubio".

"Memorabile anche la presentazione che avvenne al Palatenda con una Festa dello Sport e, tra i molti ospiti, il campionissimo e plurititolato dello slittino e 'padrino della tappa' Armin Zoeggeler".

"Ci sono stati anche alcuni stupendi transiti della corsa rosa dentro le Mura – ha concluso Pierluigi Basso – nel 1998 con la Schio-Piancavallo in centro Porta; la Bassano-Porta Treviso (con il 're leone' Cipollini caduto in Via Ca' Moro passando in ritardo e applauditissimo dal pubblico alla curva Duomo-Piazza Pierobon). Nel 1999 con la Lumezzane-Castelfranco Veneto in centro entrando ed uscendo in fila indiana da Porta Vicenza-Porta Treviso; nel 2002 la Abano-Conegliano; nel 2005 la Ravenna-Rossano Veneto e nel 2013 la tappa-finale Riese Pio X-Brescia tutte lungo le Mura".

Un "revival" di grandi emozioni quello di Pierluigi Basso che ancora una volta ha evidenziato la grande passione e l'amore dei veneti per lo sport del pedale e con il solo rammarico per i disastri causati negli ultimi due anni dal Covid-19.

Francesco Coppola

(alcune foto-archivio di Milena Baggio)


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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In occasione del Giro, amarcord per i 50 del ciclismo a Cittadella

In occasione del Giro, amarcord per i 50 del ciclismo a Cittadella

Il ritorno del 104° Giro d'Italia nella città murata, in programma sabato 22 maggio in occasione della 14^ tappa, la Cittadella-Monte Zoncolan di 205 km, ha riportato alla mente degli appassionati dello sport del pedale tanti bellissimi ricordi

Cittadella (Padova) - Tra le città del Veneto che hanno un grande legame con il ciclismo Cittadella, in provincia di Padova, occupa di sicuro e sotto tutti gli aspetti un posto di primissimo piano. Il ritorno del 104° Giro d'Italia nella città murata, in programma sabato 22 maggio in occasione della 14^ tappa, la Cittadella-Monte Zoncolan di 205 km, ha riportato alla mente degli appassionati dello sport del pedale tanti bellissimi ricordi soprattutto quelli che hanno i capelli bianchi e che si sono svolti negli ultimi 50 anni. Tra loro un grande personaggio come il direttore di corsa internazionale professionisti Pierluigi Basso li ha ben scolpiti nella propria e che quando si parla di ciclismo si illuminano gli occhi. Un "revival" il suo di splendidi ricordi che come un film meraviglioso vanno da i mitici "Circuiti degli Assi" (nel quadriennio 1970/1973 con i "campionissimi" dell'epoca) al 1998 con il ritorno consecutivo del Grande Ciclismo; dal 2002 al celeberrimo Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata (comprendenti le top-classiche Alta Padovana Tour e Giro del Medio Brenta). Indimenticabile anche la storica tappa del Giro d'Italia 2008 con Mark Cavendish ed i vari "transiti rosa" nel centro storico della città; i Gala Autunnali con gli ospiti delle varie discipline sportive ed i gemellaggi interdisciplinari.

Pierluigi Basso, che è organizzatore di grandi eventi e figura dello sport territoriale, ha voluto ripercorrere con una certa emozione la sintesi vissuta dalla sua infanzia e legata al ciclismo precisando che: "provo vera commozione e nostalgia perché mi innamorai del ciclismo seguendo mio padre che era medico di gara. Sono quelle cose della vita che ti segnano e aprono il cuore a i valori veri".

Partendo dagli anni Settanta Basso ha sottolineato che "Permane la celebrità dei mitici 'Circuiti degli Assi' notturni nel memorabile quadriennio 1970-1973 seguiti da un pubblico entusiasta lungo l'anello delle Mura percorso per ben 50 volte per un totale di 100 km. Manifestazione promossa dal patron milanese Nino Recalcati con la collaborazione dello staff-locale guidato da Antonio Guidolin e prevedeva la partenza e l'arrivo in Riva del Grappa davanti alla Caserma dei Vigili del Fuoco. Gara che aveva come direttore di corsa il leggendario Gino Bartali a bordo della 'Fiat 124 Spider'. Una manifestazione seguita dal pubblico delle grandi occasioni che già dal pomeriggio prendeva letteralmente d'assalto le sedi dove alloggiavano gli atleti e i loro staff: l'Hotel Palace, i Due Mori e la Locanda al Bersagliere ora conosciuta come Marechiaro".

Pierluigi Bass ha quindi ricostruito il favoloso "poker" di date, l'albo d'oro con le immagini che lo caratterizzarono: l'8 giugno 1970; il 6 settembre 1971; il 15 ottobre 1972 e il 23 giugno 1973, con i "campionissimi" italiani e stranieri di quell'epoca d'oro. Tra i mitici "cannibale" Eddy Merckx (2° nel 1970 e 1973), il "re delle classiche" Roger De Vlaeminck (2° nel 1972), il recordman delle "Sei Giorni", Patrick Sercu (vincitore nel 1971), il danese detentore del Record dell'Ora nel 1968 Ole Ritter; il grande Felice Gimondi (vincitore nel 1973 che trionfò poco dopo al Mondiale di Barcellona); Marino Basso (vincitore nel 1970 e 1972 in maglia iridata vinta due mesi prima a Gap". "Senza dimenticare lo speciale volantino-rivincita preparato per l'occasione - ha proseguito il dirigente padovano - e che aveva per titolo 'Merckx contro Basso'. Evento che proprio a Cittadella consentì a Basso di conoscere la moglie, Mariangela Sgarbossa, all'Hotel 'Due Mori'. Senza dimenticare le imprese di Vittorio Adorni, Franco Bitossi, Michele Dancelli (3° nel 1971), Dino Zandegù (3° nel 1972), i campioni locali Giuseppe Beghetto e Flavio Martini, i giovani Francesco Moser e Giovanni Battaglin (3° nel 1973), l'olimpionico di Mexico 1968 Pierfranco Vianelli, il compianto Gianfranco Bianchin (3° nel 1970 poco prima della sua scomparsa) e tant altri". (In allegato alcune foto-archivio di Milena Baggio).

Nel 1998, dopo 25 anni, ci fu il ritorno del Grande Ciclismo con una serie di importanti eventi consecutivi, sotto la vibrante spinta dello stesso Pierluigi Basso, insieme al Veloce Club Tombolo e allo straordinario gruppo di amici sempre pronto con il ciclismo ad esaltare i valori della vita impostati sull'amicizia e la passione.

"Non sono passate in secondo piano, grazie anche alla collaborazione delle istituzioni - ha ricordato Basso - le quattro tappe a Cittadella del 1998 e 2001 del Giro del Veneto riservato agli Elite-Under 23 (la finalissima del 1998 si disputò nel gremito centro con la mattutina semi-tappa di Pasquini e il pomeridiano circuito del pistard-iridato Trentini). Poi le due top-classiche Alta Padovana Tour (Albo d'Oro di futuri campioni come Elia Viviani nel 2009) e il Giro del Medio Brenta (open-professionisti) con otto arrivi (1998-1999 e dal 2008 al 2013) segnati da grandi firme, tra cui la 'doppietta' 2011 della Nazionale italiana in via Roma con Moreno Moser ed Enrico Battaglin (nel 1998 la prima vittoria tra i professionisti e in maglia della Ballan di Matteo Tosatto in Piazza Pierobon). Quindi il celebre Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata e gli autunnali Gala di Premiazione con la partecipazione di prestigiosi ospiti che culminarono nei gemellaggi interdisciplinari, tra cui spiccano quello con l'As Cittadella (raduni e arrivi allo Stadio Tombolato)".

"Da ricordare nel 2000 un 'Circuito Notturno' - ha continuato il tecnico patavino - con un tragitto 'a croce' dentro-fuori le Mura di Cittadella e la 'vittoria-casalinga' di Paolo Cavicchiolo di Galliera Veneta. Il 23 maggio 2008 ci fu l'apoteosi dopo una decennale candidatura, con la storica tappa di arrivo del 91° Giro d'Italia Modena-Cittadella con in prima ila il comitato Cittadella Eventi, la collaborazione-tecnica del Veloce Club Tombolo, la regia dell'Amministrazione Comunale, sebbene il tempo avverso (diluvio notturno e pioggia intermittente fino al sole del dopo-corsa) con la super-vittoria del futuro fuoriclasse iridato britannico dell'Isola di Man, Mark Cavendish (recente poker al Giro di Turchia entrando nella top-dieci dei vincitori di ogni-tempo) in Riva IV Novembre dopo un ampio giro-cittadino. Manifestazione seguita da un pubblico numeroso i prossimità della curva-strettoia di Riva del Pasubio".

"Memorabile anche la presentazione che avvenne al Palatenda con una Festa dello Sport e, tra i molti ospiti, il campionissimo e plurititolato dello slittino e 'padrino della tappa' Armin Zoeggeler".

"Ci sono stati anche alcuni stupendi transiti della corsa rosa dentro le Mura - ha concluso Pierluigi Basso - nel 1998 con la Schio-Piancavallo in centro Porta; la Bassano-Porta Treviso (con il 're leone' Cipollini caduto in Via Ca' Moro passando in ritardo e applauditissimo dal pubblico alla curva Duomo-Piazza Pierobon). Nel 1999 con la Lumezzane-Castelfranco Veneto in centro entrando ed uscendo in fila indiana da Porta Vicenza-Porta Treviso; nel 2002 la Abano-Conegliano; nel 2005 la Ravenna-Rossano Veneto e nel 2013 la tappa-finale Riese Pio X-Brescia tutte lungo le Mura".

Un "revival" di grandi emozioni quello di Pierluigi Basso che ancora una volta ha evidenziato la grande passione e l'amore dei veneti per lo sport del pedale e con il solo rammarico per i disastri causati negli ultimi due anni dal Covid-19.

Francesco Coppola

(alcune foto-archivio di Milena Baggio)


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In occasione del Giro, amarcord per i 50 del ciclismo a Cittadella

Il ritorno del 104° Giro d'Italia nella città murata, in programma sabato 22 maggio in occasione della 14^ tappa, la Cittadella-Monte Zoncolan di 205 km, ha riportato alla mente degli appassionati dello sport del pedale tanti bellissimi ricordi

Cittadella (Padova) - Tra le città del Veneto che hanno un grande legame con il ciclismo Cittadella, in provincia di Padova, occupa di sicuro e sotto tutti gli aspetti un posto di primissimo piano. Il ritorno del 104° Giro d'Italia nella città murata, in programma sabato 22 maggio in occasione della 14^ tappa, la Cittadella-Monte Zoncolan di 205 km, ha riportato alla mente degli appassionati dello sport del pedale tanti bellissimi ricordi soprattutto quelli che hanno i capelli bianchi e che si sono svolti negli ultimi 50 anni. Tra loro un grande personaggio come il direttore di corsa internazionale professionisti Pierluigi Basso li ha ben scolpiti nella propria e che quando si parla di ciclismo si illuminano gli occhi. Un "revival" il suo di splendidi ricordi che come un film meraviglioso vanno da i mitici "Circuiti degli Assi" (nel quadriennio 1970/1973 con i "campionissimi" dell'epoca) al 1998 con il ritorno consecutivo del Grande Ciclismo; dal 2002 al celeberrimo Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata (comprendenti le top-classiche Alta Padovana Tour e Giro del Medio Brenta). Indimenticabile anche la storica tappa del Giro d'Italia 2008 con Mark Cavendish ed i vari "transiti rosa" nel centro storico della città; i Gala Autunnali con gli ospiti delle varie discipline sportive ed i gemellaggi interdisciplinari.

Pierluigi Basso, che è organizzatore di grandi eventi e figura dello sport territoriale, ha voluto ripercorrere con una certa emozione la sintesi vissuta dalla sua infanzia e legata al ciclismo precisando che: "provo vera commozione e nostalgia perché mi innamorai del ciclismo seguendo mio padre che era medico di gara. Sono quelle cose della vita che ti segnano e aprono il cuore a i valori veri".

Partendo dagli anni Settanta Basso ha sottolineato che "Permane la celebrità dei mitici 'Circuiti degli Assi' notturni nel memorabile quadriennio 1970-1973 seguiti da un pubblico entusiasta lungo l'anello delle Mura percorso per ben 50 volte per un totale di 100 km. Manifestazione promossa dal patron milanese Nino Recalcati con la collaborazione dello staff-locale guidato da Antonio Guidolin e prevedeva la partenza e l'arrivo in Riva del Grappa davanti alla Caserma dei Vigili del Fuoco. Gara che aveva come direttore di corsa il leggendario Gino Bartali a bordo della 'Fiat 124 Spider'. Una manifestazione seguita dal pubblico delle grandi occasioni che già dal pomeriggio prendeva letteralmente d'assalto le sedi dove alloggiavano gli atleti e i loro staff: l'Hotel Palace, i Due Mori e la Locanda al Bersagliere ora conosciuta come Marechiaro".

Pierluigi Bass ha quindi ricostruito il favoloso "poker" di date, l'albo d'oro con le immagini che lo caratterizzarono: l'8 giugno 1970; il 6 settembre 1971; il 15 ottobre 1972 e il 23 giugno 1973, con i "campionissimi" italiani e stranieri di quell'epoca d'oro. Tra i mitici "cannibale" Eddy Merckx (2° nel 1970 e 1973), il "re delle classiche" Roger De Vlaeminck (2° nel 1972), il recordman delle "Sei Giorni", Patrick Sercu (vincitore nel 1971), il danese detentore del Record dell'Ora nel 1968 Ole Ritter; il grande Felice Gimondi (vincitore nel 1973 che trionfò poco dopo al Mondiale di Barcellona); Marino Basso (vincitore nel 1970 e 1972 in maglia iridata vinta due mesi prima a Gap". "Senza dimenticare lo speciale volantino-rivincita preparato per l'occasione - ha proseguito il dirigente padovano - e che aveva per titolo 'Merckx contro Basso'. Evento che proprio a Cittadella consentì a Basso di conoscere la moglie, Mariangela Sgarbossa, all'Hotel 'Due Mori'. Senza dimenticare le imprese di Vittorio Adorni, Franco Bitossi, Michele Dancelli (3° nel 1971), Dino Zandegù (3° nel 1972), i campioni locali Giuseppe Beghetto e Flavio Martini, i giovani Francesco Moser e Giovanni Battaglin (3° nel 1973), l'olimpionico di Mexico 1968 Pierfranco Vianelli, il compianto Gianfranco Bianchin (3° nel 1970 poco prima della sua scomparsa) e tant altri". (In allegato alcune foto-archivio di Milena Baggio).

Nel 1998, dopo 25 anni, ci fu il ritorno del Grande Ciclismo con una serie di importanti eventi consecutivi, sotto la vibrante spinta dello stesso Pierluigi Basso, insieme al Veloce Club Tombolo e allo straordinario gruppo di amici sempre pronto con il ciclismo ad esaltare i valori della vita impostati sull'amicizia e la passione.

"Non sono passate in secondo piano, grazie anche alla collaborazione delle istituzioni - ha ricordato Basso - le quattro tappe a Cittadella del 1998 e 2001 del Giro del Veneto riservato agli Elite-Under 23 (la finalissima del 1998 si disputò nel gremito centro con la mattutina semi-tappa di Pasquini e il pomeridiano circuito del pistard-iridato Trentini). Poi le due top-classiche Alta Padovana Tour (Albo d'Oro di futuri campioni come Elia Viviani nel 2009) e il Giro del Medio Brenta (open-professionisti) con otto arrivi (1998-1999 e dal 2008 al 2013) segnati da grandi firme, tra cui la 'doppietta' 2011 della Nazionale italiana in via Roma con Moreno Moser ed Enrico Battaglin (nel 1998 la prima vittoria tra i professionisti e in maglia della Ballan di Matteo Tosatto in Piazza Pierobon). Quindi il celebre Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata e gli autunnali Gala di Premiazione con la partecipazione di prestigiosi ospiti che culminarono nei gemellaggi interdisciplinari, tra cui spiccano quello con l'As Cittadella (raduni e arrivi allo Stadio Tombolato)".

"Da ricordare nel 2000 un 'Circuito Notturno' - ha continuato il tecnico patavino - con un tragitto 'a croce' dentro-fuori le Mura di Cittadella e la 'vittoria-casalinga' di Paolo Cavicchiolo di Galliera Veneta. Il 23 maggio 2008 ci fu l'apoteosi dopo una decennale candidatura, con la storica tappa di arrivo del 91° Giro d'Italia Modena-Cittadella con in prima ila il comitato Cittadella Eventi, la collaborazione-tecnica del Veloce Club Tombolo, la regia dell'Amministrazione Comunale, sebbene il tempo avverso (diluvio notturno e pioggia intermittente fino al sole del dopo-corsa) con la super-vittoria del futuro fuoriclasse iridato britannico dell'Isola di Man, Mark Cavendish (recente poker al Giro di Turchia entrando nella top-dieci dei vincitori di ogni-tempo) in Riva IV Novembre dopo un ampio giro-cittadino. Manifestazione seguita da un pubblico numeroso i prossimità della curva-strettoia di Riva del Pasubio".

"Memorabile anche la presentazione che avvenne al Palatenda con una Festa dello Sport e, tra i molti ospiti, il campionissimo e plurititolato dello slittino e 'padrino della tappa' Armin Zoeggeler".

"Ci sono stati anche alcuni stupendi transiti della corsa rosa dentro le Mura - ha concluso Pierluigi Basso - nel 1998 con la Schio-Piancavallo in centro Porta; la Bassano-Porta Treviso (con il 're leone' Cipollini caduto in Via Ca' Moro passando in ritardo e applauditissimo dal pubblico alla curva Duomo-Piazza Pierobon). Nel 1999 con la Lumezzane-Castelfranco Veneto in centro entrando ed uscendo in fila indiana da Porta Vicenza-Porta Treviso; nel 2002 la Abano-Conegliano; nel 2005 la Ravenna-Rossano Veneto e nel 2013 la tappa-finale Riese Pio X-Brescia tutte lungo le Mura".

Un "revival" di grandi emozioni quello di Pierluigi Basso che ancora una volta ha evidenziato la grande passione e l'amore dei veneti per lo sport del pedale e con il solo rammarico per i disastri causati negli ultimi due anni dal Covid-19.

Francesco Coppola

(alcune foto-archivio di Milena Baggio)