Una giornata di sperimentazione a Vazzola che ha visto impegnati 65 Giovanissimi – Il Responsabile del Settore Giovanile Fontini: ” non è una semplice manifestazione, ma l’idea di condividere un risultato”

Il progetto "Facciamo squadra" continua a girare l'Italia. Ideato da Roberto Fontini, attuale Responsabile del Settore Giovanile Nazionale, è approdato questa estate in terra veneta, esattamente a Vazzola in provincia di Treviso. Grazie all’interessamento del Consigliere Federale Fabrizio Cazzola è stata organizzata per il 7 agosto scorso una giornata di sperimentazione che ha visto impegnati 65 Giovanissimi, in rappresentanza di 5 società del Veneto (Pedale Marenese – Sprint Vidor La Vallata – UC Ottavio Zuliani – Bosco Orsago – Velo Club San Vendemiano), 1 società della Toscana (Olimpia Valdarnese) ed 1 società Lombarda (Polisportiva Bolgare). Presenti alla manifestazione, oltre a Roberto Fontini, anche 3 componenti del Settore Giovanile Nazionale: Basilio Busetti, Valter Zanardo e Manuel Bisello.

Una manifestazione che – è importante sottolinearlo – è stata svolta in piena sicurezza all’interno del parcheggio di Via Nardi. Nel piazzale sono stati infatti predisposti due campi di gara: uno di 90-100 metri di lunghezza per 7-8 metri di larghezza e l’altro di 50-60 metri di lunghezza per 5-6 metri di larghezza. Una terza area, collocata tra i due campi di gara, è stata dedicata ai gazebo ed ai mezzi delle società; in questo modo tutti i presenti (tecnici e accompagnatori) hanno potuto assistere, nel migliore dei modi, a tutte le fasi della manifestazione.

Nel campo di gara più grande sono state effettuate le qualificazioni e le finali della prova di inseguimento/abilità, mentre in quello più piccolo sono state svolte tutte le fasi della prova di abilità/sprint. Come abbiamo sottolineato nel precedente articolo apparso sul sito nel mese di settembre (https://giovanile.federciclismo.it/it/article/2020/09/08/facciamo-squadra-un-progetto-sperimentale-del-settore-giovanile-nazion/a15f957a-5510-4c9f-8264-4f6222067a93/), “Facciamo Squadra” si presta ad utilizzare diverse attività alternative alle prove di resistenza e previste nelle Norme Attuative della categoria Giovanissimi.

L’allestimento di due distinti campi di gara ha consentito di contenere la durata della manifestazione in circa due ore, attraverso l’alternanza dei due gruppi di atleti nelle fasi di qualificazione e nelle finali. Un'impostazione grazie alla quale è possibile coinvolgere circa cento partecipanti, arrivando ad un massimo di 3 ore per manifestazione.

E' importante ricordare che uno degli aspetti che contraddistingue il progetto è la composizione delle squadre (ognuna formata da 4 elementi), che viene fatta attraverso la fase di qualificazione cronometrata e quindi non coincide con la società di appartenenza. Questo aspetto, grazie anche alla disponibilità dei tecnici presenti, ha fatto sì che ogni Direttore Sportivo si trovasse a coordinare, consigliare ed incitare un gruppo di ragazzi che non facevano parte della propria società.

Le considerazioni di Roberto Fontini al termine dell’esperienza Veneta: "Questo progetto è stato pensato in particolare per quei giovanissimi (la maggioranza dei nostri tesserati) che hanno meno possibilità in relazione alle proprie capacità di resistenza e che potrebbero decidere di smettere per i non soddisfacenti risultati nelle gare in cui la resistenza è l’unico metro di valutazione. Al contrario, alternare e valorizzare prove di abilità e rapidità (dove esiste un grande margine di miglioramento) potrebbe essere un incentivo verso la permanenza all’interno del movimento scongiurando così il pericolo di abbandono prematuro già in età giovanile. Inoltre, valorizzare le prove di abilità, funzionali per raggiungere un risultato, potrebbe spingere il tecnico a proporle come preparazione, alternando tecnica e resistenza come basi di allenamento. Facciamo squadra, inoltre, si adatta molto bene alla creazione di challenge (3/4prove durante l’anno) nelle quali prevedere tutte le specialità del settore giovanile dall’abilità alla velocità al fuoristrada e alla pista. Questa manifestazione ci offre un’opportunità, che se valorizzata può favorire lo sviluppo del settore giovanile, contribuendo a rendere l’attività più divertente, dando a tutti una possibilità, usando il gioco come base di apprendimento e di preparazione, accrescendo l’autostima e valorizzando il gruppo e non il singolo individuo. Facciamo squadra non è una semplice manifestazione, ma l’idea di condividere un risultato".


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"Facciamo squadra" - Il progetto approda in Veneto

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Il progetto "Facciamo squadra" continua a girare l'Italia. Ideato da Roberto Fontini, attuale Responsabile del Settore Giovanile Nazionale, è approdato questa estate in terra veneta, esattamente a Vazzola in provincia di Treviso. Grazie all’interessamento del Consigliere Federale Fabrizio Cazzola è stata organizzata per il 7 agosto scorso una giornata di sperimentazione che ha visto impegnati 65 Giovanissimi, in rappresentanza di 5 società del Veneto (Pedale Marenese – Sprint Vidor La Vallata – UC Ottavio Zuliani – Bosco Orsago - Velo Club San Vendemiano), 1 società della Toscana (Olimpia Valdarnese) ed 1 società Lombarda (Polisportiva Bolgare). Presenti alla manifestazione, oltre a Roberto Fontini, anche 3 componenti del Settore Giovanile Nazionale: Basilio Busetti, Valter Zanardo e Manuel Bisello.

Una manifestazione che - è importante sottolinearlo - è stata svolta in piena sicurezza all’interno del parcheggio di Via Nardi. Nel piazzale sono stati infatti predisposti due campi di gara: uno di 90-100 metri di lunghezza per 7-8 metri di larghezza e l’altro di 50-60 metri di lunghezza per 5-6 metri di larghezza. Una terza area, collocata tra i due campi di gara, è stata dedicata ai gazebo ed ai mezzi delle società; in questo modo tutti i presenti (tecnici e accompagnatori) hanno potuto assistere, nel migliore dei modi, a tutte le fasi della manifestazione.

Nel campo di gara più grande sono state effettuate le qualificazioni e le finali della prova di inseguimento/abilità, mentre in quello più piccolo sono state svolte tutte le fasi della prova di abilità/sprint. Come abbiamo sottolineato nel precedente articolo apparso sul sito nel mese di settembre (https://giovanile.federciclismo.it/it/article/2020/09/08/facciamo-squadra-un-progetto-sperimentale-del-settore-giovanile-nazion/a15f957a-5510-4c9f-8264-4f6222067a93/), “Facciamo Squadra” si presta ad utilizzare diverse attività alternative alle prove di resistenza e previste nelle Norme Attuative della categoria Giovanissimi.

L’allestimento di due distinti campi di gara ha consentito di contenere la durata della manifestazione in circa due ore, attraverso l’alternanza dei due gruppi di atleti nelle fasi di qualificazione e nelle finali. Un'impostazione grazie alla quale è possibile coinvolgere circa cento partecipanti, arrivando ad un massimo di 3 ore per manifestazione.

E' importante ricordare che uno degli aspetti che contraddistingue il progetto è la composizione delle squadre (ognuna formata da 4 elementi), che viene fatta attraverso la fase di qualificazione cronometrata e quindi non coincide con la società di appartenenza. Questo aspetto, grazie anche alla disponibilità dei tecnici presenti, ha fatto sì che ogni Direttore Sportivo si trovasse a coordinare, consigliare ed incitare un gruppo di ragazzi che non facevano parte della propria società.

Le considerazioni di Roberto Fontini al termine dell’esperienza Veneta: "Questo progetto è stato pensato in particolare per quei giovanissimi (la maggioranza dei nostri tesserati) che hanno meno possibilità in relazione alle proprie capacità di resistenza e che potrebbero decidere di smettere per i non soddisfacenti risultati nelle gare in cui la resistenza è l’unico metro di valutazione. Al contrario, alternare e valorizzare prove di abilità e rapidità (dove esiste un grande margine di miglioramento) potrebbe essere un incentivo verso la permanenza all’interno del movimento scongiurando così il pericolo di abbandono prematuro già in età giovanile. Inoltre, valorizzare le prove di abilità, funzionali per raggiungere un risultato, potrebbe spingere il tecnico a proporle come preparazione, alternando tecnica e resistenza come basi di allenamento. Facciamo squadra, inoltre, si adatta molto bene alla creazione di challenge (3/4prove durante l’anno) nelle quali prevedere tutte le specialità del settore giovanile dall’abilità alla velocità al fuoristrada e alla pista. Questa manifestazione ci offre un’opportunità, che se valorizzata può favorire lo sviluppo del settore giovanile, contribuendo a rendere l’attività più divertente, dando a tutti una possibilità, usando il gioco come base di apprendimento e di preparazione, accrescendo l’autostima e valorizzando il gruppo e non il singolo individuo. Facciamo squadra non è una semplice manifestazione, ma l’idea di condividere un risultato".


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Il progetto "Facciamo squadra" continua a girare l'Italia. Ideato da Roberto Fontini, attuale Responsabile del Settore Giovanile Nazionale, è approdato questa estate in terra veneta, esattamente a Vazzola in provincia di Treviso. Grazie all’interessamento del Consigliere Federale Fabrizio Cazzola è stata organizzata per il 7 agosto scorso una giornata di sperimentazione che ha visto impegnati 65 Giovanissimi, in rappresentanza di 5 società del Veneto (Pedale Marenese – Sprint Vidor La Vallata – UC Ottavio Zuliani – Bosco Orsago - Velo Club San Vendemiano), 1 società della Toscana (Olimpia Valdarnese) ed 1 società Lombarda (Polisportiva Bolgare). Presenti alla manifestazione, oltre a Roberto Fontini, anche 3 componenti del Settore Giovanile Nazionale: Basilio Busetti, Valter Zanardo e Manuel Bisello.

Una manifestazione che - è importante sottolinearlo - è stata svolta in piena sicurezza all’interno del parcheggio di Via Nardi. Nel piazzale sono stati infatti predisposti due campi di gara: uno di 90-100 metri di lunghezza per 7-8 metri di larghezza e l’altro di 50-60 metri di lunghezza per 5-6 metri di larghezza. Una terza area, collocata tra i due campi di gara, è stata dedicata ai gazebo ed ai mezzi delle società; in questo modo tutti i presenti (tecnici e accompagnatori) hanno potuto assistere, nel migliore dei modi, a tutte le fasi della manifestazione.

Nel campo di gara più grande sono state effettuate le qualificazioni e le finali della prova di inseguimento/abilità, mentre in quello più piccolo sono state svolte tutte le fasi della prova di abilità/sprint. Come abbiamo sottolineato nel precedente articolo apparso sul sito nel mese di settembre (https://giovanile.federciclismo.it/it/article/2020/09/08/facciamo-squadra-un-progetto-sperimentale-del-settore-giovanile-nazion/a15f957a-5510-4c9f-8264-4f6222067a93/), “Facciamo Squadra” si presta ad utilizzare diverse attività alternative alle prove di resistenza e previste nelle Norme Attuative della categoria Giovanissimi.

L’allestimento di due distinti campi di gara ha consentito di contenere la durata della manifestazione in circa due ore, attraverso l’alternanza dei due gruppi di atleti nelle fasi di qualificazione e nelle finali. Un'impostazione grazie alla quale è possibile coinvolgere circa cento partecipanti, arrivando ad un massimo di 3 ore per manifestazione.

E' importante ricordare che uno degli aspetti che contraddistingue il progetto è la composizione delle squadre (ognuna formata da 4 elementi), che viene fatta attraverso la fase di qualificazione cronometrata e quindi non coincide con la società di appartenenza. Questo aspetto, grazie anche alla disponibilità dei tecnici presenti, ha fatto sì che ogni Direttore Sportivo si trovasse a coordinare, consigliare ed incitare un gruppo di ragazzi che non facevano parte della propria società.

Le considerazioni di Roberto Fontini al termine dell’esperienza Veneta: "Questo progetto è stato pensato in particolare per quei giovanissimi (la maggioranza dei nostri tesserati) che hanno meno possibilità in relazione alle proprie capacità di resistenza e che potrebbero decidere di smettere per i non soddisfacenti risultati nelle gare in cui la resistenza è l’unico metro di valutazione. Al contrario, alternare e valorizzare prove di abilità e rapidità (dove esiste un grande margine di miglioramento) potrebbe essere un incentivo verso la permanenza all’interno del movimento scongiurando così il pericolo di abbandono prematuro già in età giovanile. Inoltre, valorizzare le prove di abilità, funzionali per raggiungere un risultato, potrebbe spingere il tecnico a proporle come preparazione, alternando tecnica e resistenza come basi di allenamento. Facciamo squadra, inoltre, si adatta molto bene alla creazione di challenge (3/4prove durante l’anno) nelle quali prevedere tutte le specialità del settore giovanile dall’abilità alla velocità al fuoristrada e alla pista. Questa manifestazione ci offre un’opportunità, che se valorizzata può favorire lo sviluppo del settore giovanile, contribuendo a rendere l’attività più divertente, dando a tutti una possibilità, usando il gioco come base di apprendimento e di preparazione, accrescendo l’autostima e valorizzando il gruppo e non il singolo individuo. Facciamo squadra non è una semplice manifestazione, ma l’idea di condividere un risultato".