E’ scomparso oggi, verso le ore 11, all’età di 75 anni Antonio Fradusco, figura di spicco del ciclismo laziale sia nei suoi trascorsi da ex corridore che nelle vesti di direttore sportivo.

E' scomparso oggi, verso le ore 11, all'età di 75 anni Antonio Fradusco, figura di spicco del ciclismo laziale sia nei suoi trascorsi da ex corridore che nelle vesti di direttore sportivo.

Nato a Roma nel 1945, la sua prima squadra è la Libertas Prenestino, poi divenuta Libertas Lazio, di Domenico Maurizi, storico presidente del CR Lazio. Poi passa alla S.S. Lazio di Romano Pontisso. Da dilettante corre con la Ferrarelle, la Chiorda, il Cavallino Rosso, la Baltur di Albano Laziale ed infine con la Commercio Petroli. I risultati ottenuti sono di circa 70 vittorie ottenute su strada, ciclocross, pista e cronometro con un titolo italiano stayer nel 1970, un primo posto al Giro Internazionale d'Abruzzo a tappe, un 2° posto al giro della Valle D'Aosta, 4 titoli di campione regionale, una partecipazione ad un campionato del mondo ed innumerevoli piazzamenti. Cessa l'attività nel 1971.

Antonio è rimasto poi nel ciclismo, ed è stato apprezzato da tutti per la sua grande umanità e la sua bontà. Da direttore sportivo è stato la vera guida di tanti corridori laziali e di tutte le generazioni: Valerio Conti (maglia rosa al Giro d’Italia nel 2019) e Antonio Tiberi (campione del mondo juniores a cronometro nel 2019) solo per citarne alcuni.

Nelle ore immediatamente seguenti la sua scomparsa, arrivata dopo una lunga malattia, sono apparsi numerosi messaggi da ex corridori e tecnici del mondo del ciclismo che hanno manifestato il proprio dolore per la scomparsa di Antonio, grande amico del movimento ciclistico e persona dalle elevate doti morali.

Lascia la moglie Germana le figlie Roberta e Tamara. Il Comitato Regionale Lazio esprime i sensi del più profondo cordoglio per la scomparsa, a cui si associano anche da tutti i comitati provinciali e tutta la grande famiglia del ciclismo: insieme ad Antonio se ne va via un importante pezzo di storia del ciclismo laziale.


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E' scomparso Antonio Fradusco

E' scomparso oggi, verso le ore 11, all'età di 75 anni Antonio Fradusco, figura di spicco del ciclismo laziale sia nei suoi trascorsi da ex corridore che nelle vesti di direttore sportivo.

E' scomparso oggi, verso le ore 11, all'età di 75 anni Antonio Fradusco, figura di spicco del ciclismo laziale sia nei suoi trascorsi da ex corridore che nelle vesti di direttore sportivo.

E' scomparso oggi, verso le ore 11, all'età di 75 anni Antonio Fradusco, figura di spicco del ciclismo laziale sia nei suoi trascorsi da ex corridore che nelle vesti di direttore sportivo.

Nato a Roma nel 1945, la sua prima squadra è la Libertas Prenestino, poi divenuta Libertas Lazio, di Domenico Maurizi, storico presidente del CR Lazio. Poi passa alla S.S. Lazio di Romano Pontisso. Da dilettante corre con la Ferrarelle, la Chiorda, il Cavallino Rosso, la Baltur di Albano Laziale ed infine con la Commercio Petroli. I risultati ottenuti sono di circa 70 vittorie ottenute su strada, ciclocross, pista e cronometro con un titolo italiano stayer nel 1970, un primo posto al Giro Internazionale d'Abruzzo a tappe, un 2° posto al giro della Valle D'Aosta, 4 titoli di campione regionale, una partecipazione ad un campionato del mondo ed innumerevoli piazzamenti. Cessa l'attività nel 1971.

Antonio è rimasto poi nel ciclismo, ed è stato apprezzato da tutti per la sua grande umanità e la sua bontà. Da direttore sportivo è stato la vera guida di tanti corridori laziali e di tutte le generazioni: Valerio Conti (maglia rosa al Giro d’Italia nel 2019) e Antonio Tiberi (campione del mondo juniores a cronometro nel 2019) solo per citarne alcuni.

Nelle ore immediatamente seguenti la sua scomparsa, arrivata dopo una lunga malattia, sono apparsi numerosi messaggi da ex corridori e tecnici del mondo del ciclismo che hanno manifestato il proprio dolore per la scomparsa di Antonio, grande amico del movimento ciclistico e persona dalle elevate doti morali.

Lascia la moglie Germana le figlie Roberta e Tamara. Il Comitato Regionale Lazio esprime i sensi del più profondo cordoglio per la scomparsa, a cui si associano anche da tutti i comitati provinciali e tutta la grande famiglia del ciclismo: insieme ad Antonio se ne va via un importante pezzo di storia del ciclismo laziale.


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E' scomparso Antonio Fradusco

E' scomparso oggi, verso le ore 11, all'età di 75 anni Antonio Fradusco, figura di spicco del ciclismo laziale sia nei suoi trascorsi da ex corridore che nelle vesti di direttore sportivo.

E' scomparso oggi, verso le ore 11, all'età di 75 anni Antonio Fradusco, figura di spicco del ciclismo laziale sia nei suoi trascorsi da ex corridore che nelle vesti di direttore sportivo.

Nato a Roma nel 1945, la sua prima squadra è la Libertas Prenestino, poi divenuta Libertas Lazio, di Domenico Maurizi, storico presidente del CR Lazio. Poi passa alla S.S. Lazio di Romano Pontisso. Da dilettante corre con la Ferrarelle, la Chiorda, il Cavallino Rosso, la Baltur di Albano Laziale ed infine con la Commercio Petroli. I risultati ottenuti sono di circa 70 vittorie ottenute su strada, ciclocross, pista e cronometro con un titolo italiano stayer nel 1970, un primo posto al Giro Internazionale d'Abruzzo a tappe, un 2° posto al giro della Valle D'Aosta, 4 titoli di campione regionale, una partecipazione ad un campionato del mondo ed innumerevoli piazzamenti. Cessa l'attività nel 1971.

Antonio è rimasto poi nel ciclismo, ed è stato apprezzato da tutti per la sua grande umanità e la sua bontà. Da direttore sportivo è stato la vera guida di tanti corridori laziali e di tutte le generazioni: Valerio Conti (maglia rosa al Giro d’Italia nel 2019) e Antonio Tiberi (campione del mondo juniores a cronometro nel 2019) solo per citarne alcuni.

Nelle ore immediatamente seguenti la sua scomparsa, arrivata dopo una lunga malattia, sono apparsi numerosi messaggi da ex corridori e tecnici del mondo del ciclismo che hanno manifestato il proprio dolore per la scomparsa di Antonio, grande amico del movimento ciclistico e persona dalle elevate doti morali.

Lascia la moglie Germana le figlie Roberta e Tamara. Il Comitato Regionale Lazio esprime i sensi del più profondo cordoglio per la scomparsa, a cui si associano anche da tutti i comitati provinciali e tutta la grande famiglia del ciclismo: insieme ad Antonio se ne va via un importante pezzo di storia del ciclismo laziale.