Nell’epilogo del Trofeo di Castelfidardo, muore il DS Martolini, investito dal corridore Venchiarutti, a sua volta ferito ed operato ad Ancona. Alla Nove Colli un concorrente è invece stato colpito da arresto cardiaco.

    In una giornata di sport come quella di ieri sono successi 2 drammatici episodi che hanno scosso il mondo del ciclismo. Il primo si è verificato al Trofeo Comune di Castelfidardo, nelle Marche, il secondo alla Nove Colli, a Cesenatico.

    Nella corsa marchigiana Stefano Martolini, tecnico della Viris Vigevano, è stato investito durante la volata finale da Nicola Venchiarutti, corridore della Work Service. Il DS è deceduto in seguito alla lesioni riportate. Martolini era un tecnico appassionato che metteva le sue capacità ed il suo tempo al servizio del ciclismo su strada e in pista. Tanti ne apprezzavano lo spirito costruttivo. Venchiarutti, dopo essere stato trasportato in ospedale, è stato operato (frattura di una vertebra e trauma cranico), e i primi riscontri clinici sono confortanti. L’atleta ha risposto a tutte le stimolazioni ed è tornato ad alzare le gambe. Segnali positivi che fanno sperare in un decorso ospedaliero regolare anche se il corridore rimane tutt’ora sotto osservazione per monitorarne lo stato di salute complessivo. Come anticipato in apertura, anche alla Nove Colli è successa una tragedia con un concorrente venuto a mancare per un arresto cardiaco.

    “L’attenzione della federazione sull’argomento sicurezza è sempre molto alta – dichiara il presidente Dagnoni – da tempo stiamo lavorando per eliminare, per quanto possibile, i rischi calcolabili e la meticolosità dei nostri giudici e direttori di gara è sempre più dedicata alla cura di ogni dettaglio nel rispetto dei protocolli. Continueremo a fare del nostro meglio affinché tutti possano andare in bicicletta in strada con i minori rischi possibili.”

    La Federazione e il mondo del ciclismo tutto si stringo attorno ai familiari delle due vittime e esprimono vicinanza a Nicola Venchiarutti, augurandosi che possa tornare quanto prima all’affetto dei propri cari e nel gruppo.


    Federciclismo

    Federazione Ciclistica Italiana