Giovedì l’Unione Ciclistica Internazionale ha ufficializzato il suo supporto al CPA WOMEN, l’associazione che riunisce le cicliste elite del mondo intero.

Giovedì l'Unione Ciclistica Internazionale ha ufficializzato il suo supporto al CPA WOMEN, l'associazione che riunisce le cicliste elite del mondo intero. Come tutte le federazioni sportive nei propri ambiti di competenza, l'UCI sostiene le varie componenti della famiglia del ciclismo, ripartendo un contributo equo ad atleti, squadre (Unio per le donne e Aigcp per gli uomini) e organizzatori (Aiocc).

«Siamo grati alla UCI che, perseguendo la politica di sviluppo del ciclismo femminile, ha aggiunto il CPA Women alle altre associazioni di categoria che beneficiano di aiuti economici. Grazie a questo contributo la nostra associazione potrà partecipare con le proprie delegate ad un numero maggiore di manifestazioni ed essere sempre più in contatto con organizzatori, team e federazioni nazionali. Più di tutto però credo che questo sia il riconoscimento della UCI verso il lavoro che l'associazione svolge nei paesi meno evoluti» commenta Alessandra Cappellotto, coordinatrice del CPA WOMEN.

La CPA WOMEN ha l'obiettivo di creare nuove associazioni nazionali, a partire dai paesi dove il ciclismo femminile è meno sviluppato o peggio ancora, dove il ciclismo non è concepito per le donne. «Proprio qui il CPA WOMEN esprime al meglio i propri intenti sociali: la crescita delle donne attraverso lo sport, perchè sport significa integrazione ed emancipazione – prosegue Cappellotto. – Il CPA WOMEN rappresenta le campionesse e le atlete di ogni livello, parla e collabora con i maggiori organizzatori, ha incontri con personalità importanti, ma non ho dubbi nell'affermare che ogni ambasciatrice del CPA WOMEN è orgogliosa ogni qualvolta riusciamo ad ottenere un permesso di soggiorno per un'atleta di un paese emergente o quando riusciamo ad inviare materiale utile alle colleghe meno fortunate».

La sezione femminile del CPA, nata nel 2017 e già presente in 18 paesi, per rendere il ciclismo femminile sempre più professionale sta collaborando oltre che con UCI, con tutti gli stakeholders del mondo delle due ruote, dai team World Tour e Continental, agli organizzatori delle più prestigiose corse del calendario internazionale, tra le quali spicca ASO che darà vita al Tour de France femminile 2022.

fotocredit: Bettini


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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CPA WOMEN per un ciclismo femminile sempre più professionale

CPA WOMEN per un ciclismo femminile sempre più professionale

Giovedì l'Unione Ciclistica Internazionale ha ufficializzato il suo supporto al CPA WOMEN, l'associazione che riunisce le cicliste elite del mondo intero.

Giovedì l'Unione Ciclistica Internazionale ha ufficializzato il suo supporto al CPA WOMEN, l'associazione che riunisce le cicliste elite del mondo intero. Come tutte le federazioni sportive nei propri ambiti di competenza, l'UCI sostiene le varie componenti della famiglia del ciclismo, ripartendo un contributo equo ad atleti, squadre (Unio per le donne e Aigcp per gli uomini) e organizzatori (Aiocc).

«Siamo grati alla UCI che, perseguendo la politica di sviluppo del ciclismo femminile, ha aggiunto il CPA Women alle altre associazioni di categoria che beneficiano di aiuti economici. Grazie a questo contributo la nostra associazione potrà partecipare con le proprie delegate ad un numero maggiore di manifestazioni ed essere sempre più in contatto con organizzatori, team e federazioni nazionali. Più di tutto però credo che questo sia il riconoscimento della UCI verso il lavoro che l'associazione svolge nei paesi meno evoluti» commenta Alessandra Cappellotto, coordinatrice del CPA WOMEN.

La CPA WOMEN ha l'obiettivo di creare nuove associazioni nazionali, a partire dai paesi dove il ciclismo femminile è meno sviluppato o peggio ancora, dove il ciclismo non è concepito per le donne. «Proprio qui il CPA WOMEN esprime al meglio i propri intenti sociali: la crescita delle donne attraverso lo sport, perchè sport significa integrazione ed emancipazione – prosegue Cappellotto. - Il CPA WOMEN rappresenta le campionesse e le atlete di ogni livello, parla e collabora con i maggiori organizzatori, ha incontri con personalità importanti, ma non ho dubbi nell'affermare che ogni ambasciatrice del CPA WOMEN è orgogliosa ogni qualvolta riusciamo ad ottenere un permesso di soggiorno per un'atleta di un paese emergente o quando riusciamo ad inviare materiale utile alle colleghe meno fortunate».

La sezione femminile del CPA, nata nel 2017 e già presente in 18 paesi, per rendere il ciclismo femminile sempre più professionale sta collaborando oltre che con UCI, con tutti gli stakeholders del mondo delle due ruote, dai team World Tour e Continental, agli organizzatori delle più prestigiose corse del calendario internazionale, tra le quali spicca ASO che darà vita al Tour de France femminile 2022.

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Road World Championships Imola 2020

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Giovedì l'Unione Ciclistica Internazionale ha ufficializzato il suo supporto al CPA WOMEN, l'associazione che riunisce le cicliste elite del mondo intero.

Giovedì l'Unione Ciclistica Internazionale ha ufficializzato il suo supporto al CPA WOMEN, l'associazione che riunisce le cicliste elite del mondo intero. Come tutte le federazioni sportive nei propri ambiti di competenza, l'UCI sostiene le varie componenti della famiglia del ciclismo, ripartendo un contributo equo ad atleti, squadre (Unio per le donne e Aigcp per gli uomini) e organizzatori (Aiocc).

«Siamo grati alla UCI che, perseguendo la politica di sviluppo del ciclismo femminile, ha aggiunto il CPA Women alle altre associazioni di categoria che beneficiano di aiuti economici. Grazie a questo contributo la nostra associazione potrà partecipare con le proprie delegate ad un numero maggiore di manifestazioni ed essere sempre più in contatto con organizzatori, team e federazioni nazionali. Più di tutto però credo che questo sia il riconoscimento della UCI verso il lavoro che l'associazione svolge nei paesi meno evoluti» commenta Alessandra Cappellotto, coordinatrice del CPA WOMEN.

La CPA WOMEN ha l'obiettivo di creare nuove associazioni nazionali, a partire dai paesi dove il ciclismo femminile è meno sviluppato o peggio ancora, dove il ciclismo non è concepito per le donne. «Proprio qui il CPA WOMEN esprime al meglio i propri intenti sociali: la crescita delle donne attraverso lo sport, perchè sport significa integrazione ed emancipazione – prosegue Cappellotto. - Il CPA WOMEN rappresenta le campionesse e le atlete di ogni livello, parla e collabora con i maggiori organizzatori, ha incontri con personalità importanti, ma non ho dubbi nell'affermare che ogni ambasciatrice del CPA WOMEN è orgogliosa ogni qualvolta riusciamo ad ottenere un permesso di soggiorno per un'atleta di un paese emergente o quando riusciamo ad inviare materiale utile alle colleghe meno fortunate».

La sezione femminile del CPA, nata nel 2017 e già presente in 18 paesi, per rendere il ciclismo femminile sempre più professionale sta collaborando oltre che con UCI, con tutti gli stakeholders del mondo delle due ruote, dai team World Tour e Continental, agli organizzatori delle più prestigiose corse del calendario internazionale, tra le quali spicca ASO che darà vita al Tour de France femminile 2022.

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