Grande successo per il tradizionale ritrovo a Narnali, a cui è seguita la visita da parte del vescovo di Prato Giovanni Nerbini

PRATO – Cinque olimpionici, i quattro del ciclismo (Livio Trapè, Marco Giovannetti, Marcello Bartalini per la cronosquadre, Silvio Martinello per la pista più quello del tiro a volo Luciano Giovannetti), il presidente dell’Associazione Allenatori di Calcio Renzo Ulivieri e per la prima volta il tecnico romagnolo Alberto Zaccheroni (festeggia giusto 40 anni di panchina nel 2020) entrambi grandi appassionati di ciclismo. Ed ancora Amerigo Sarri, ottimo ex corridore valdarnese, e padre dell’allenatore della Juventus, a suggellare il binomio ciclismo-calcio in questa 42esima edizione della festa del Bici Club, raduno di campioni del pedale organizzato con geniale entusiasmo e passione da Enzo Ricciarini, presso il salone della parrocchia di Narnali. All’inizio della festa c’è stata anche l’improvvisa quanto graditissima visita per i saluti, da parte del vescovo di Prato Giovanni Nerbini, che si è intrattenuto qualche minuto con i vari personaggi.

Oltre a quelli sopra ricordati erano davvero tanti i campioni di ciclismo convenuti. Francesco Moser, Franco Bitossi, Gilberto Simoni, il coordinatore tecnico delle nazionali Davide Cassani, il c.t. degli Under 23 Marino Amadori, Giuseppe Martinelli. Tra gli altri, impossibile ricordare tutti, Poggiali, Carlesi, Magrini, Conti, Gualazzini, Armani, Francioni, i fratelli Mugnaini, Salvietti, Barone, Chiarini, Spinelli, Laghi, Ballini, Mori, Tartoni, Riccomi, Beccia, Sgarbozza, Viviani, Zuanel, Lotti, Capanni, Castelletti, Tinchella, Baronti, Piccini, Mealli, il presidente del Comitato Toscana di ciclismo Giacomo Bacci, i due medici sportivi dott. Falai (89 anni) e il pratese Manzuoli. E poi amici, dirigenti, tecnici, il direttore di gara Babini, gli sponsor Bartolozzi (Geriba), Lastrucci (Hopplà), Franceschini, Magniflex, Arredamenti Marconi. Il ritrovo è andato avanti tra una battuta e l’altra, tra un racconto e una storia. Enzo Ricciarini ha ricevuto per il nipote (che tifa bianconero) la maglia della Juventus dal padre dell’allenatore, mentre Zaccheroni nel ricordare la sua passione per il ciclismo avuta dal padre, ha espresso il suo pensiero sulla lotta attuale per lo scudetto tra Juventus e Inter. “L’Inter è forte come squadra e società in questo momento, ma io credo che alla fine a vincere lo scudetto sarà ancora la Juventus che a lungo andare avrà la meglio. Sono veramente felice – ha concluso Zaccheroni – di essere presente a questa festa con tanti campioni che hanno fatto la storia del ciclismo, sia nelle gare a tappe che in quelle in linea. Ci tornerò volentieri se sarò libero anche in futuro”.

ANTONIO MANNORI


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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Cinque olimpionici e Zaccheroni al Bici Club

Grande successo per il tradizionale ritrovo a Narnali, a cui è seguita la visita da parte del vescovo di Prato Giovanni Nerbini

Grande successo per il tradizionale ritrovo a Narnali, a cui è seguita la visita da parte del vescovo di Prato Giovanni Nerbini

PRATO - Cinque olimpionici, i quattro del ciclismo (Livio Trapè, Marco Giovannetti, Marcello Bartalini per la cronosquadre, Silvio Martinello per la pista più quello del tiro a volo Luciano Giovannetti), il presidente dell’Associazione Allenatori di Calcio Renzo Ulivieri e per la prima volta il tecnico romagnolo Alberto Zaccheroni (festeggia giusto 40 anni di panchina nel 2020) entrambi grandi appassionati di ciclismo. Ed ancora Amerigo Sarri, ottimo ex corridore valdarnese, e padre dell’allenatore della Juventus, a suggellare il binomio ciclismo-calcio in questa 42esima edizione della festa del Bici Club, raduno di campioni del pedale organizzato con geniale entusiasmo e passione da Enzo Ricciarini, presso il salone della parrocchia di Narnali. All’inizio della festa c’è stata anche l’improvvisa quanto graditissima visita per i saluti, da parte del vescovo di Prato Giovanni Nerbini, che si è intrattenuto qualche minuto con i vari personaggi.

Oltre a quelli sopra ricordati erano davvero tanti i campioni di ciclismo convenuti. Francesco Moser, Franco Bitossi, Gilberto Simoni, il coordinatore tecnico delle nazionali Davide Cassani, il c.t. degli Under 23 Marino Amadori, Giuseppe Martinelli. Tra gli altri, impossibile ricordare tutti, Poggiali, Carlesi, Magrini, Conti, Gualazzini, Armani, Francioni, i fratelli Mugnaini, Salvietti, Barone, Chiarini, Spinelli, Laghi, Ballini, Mori, Tartoni, Riccomi, Beccia, Sgarbozza, Viviani, Zuanel, Lotti, Capanni, Castelletti, Tinchella, Baronti, Piccini, Mealli, il presidente del Comitato Toscana di ciclismo Giacomo Bacci, i due medici sportivi dott. Falai (89 anni) e il pratese Manzuoli. E poi amici, dirigenti, tecnici, il direttore di gara Babini, gli sponsor Bartolozzi (Geriba), Lastrucci (Hopplà), Franceschini, Magniflex, Arredamenti Marconi. Il ritrovo è andato avanti tra una battuta e l’altra, tra un racconto e una storia. Enzo Ricciarini ha ricevuto per il nipote (che tifa bianconero) la maglia della Juventus dal padre dell’allenatore, mentre Zaccheroni nel ricordare la sua passione per il ciclismo avuta dal padre, ha espresso il suo pensiero sulla lotta attuale per lo scudetto tra Juventus e Inter. “L’Inter è forte come squadra e società in questo momento, ma io credo che alla fine a vincere lo scudetto sarà ancora la Juventus che a lungo andare avrà la meglio. Sono veramente felice – ha concluso Zaccheroni – di essere presente a questa festa con tanti campioni che hanno fatto la storia del ciclismo, sia nelle gare a tappe che in quelle in linea. Ci tornerò volentieri se sarò libero anche in futuro”.

ANTONIO MANNORI


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Cinque olimpionici e Zaccheroni al Bici Club

Grande successo per il tradizionale ritrovo a Narnali, a cui è seguita la visita da parte del vescovo di Prato Giovanni Nerbini

PRATO - Cinque olimpionici, i quattro del ciclismo (Livio Trapè, Marco Giovannetti, Marcello Bartalini per la cronosquadre, Silvio Martinello per la pista più quello del tiro a volo Luciano Giovannetti), il presidente dell’Associazione Allenatori di Calcio Renzo Ulivieri e per la prima volta il tecnico romagnolo Alberto Zaccheroni (festeggia giusto 40 anni di panchina nel 2020) entrambi grandi appassionati di ciclismo. Ed ancora Amerigo Sarri, ottimo ex corridore valdarnese, e padre dell’allenatore della Juventus, a suggellare il binomio ciclismo-calcio in questa 42esima edizione della festa del Bici Club, raduno di campioni del pedale organizzato con geniale entusiasmo e passione da Enzo Ricciarini, presso il salone della parrocchia di Narnali. All’inizio della festa c’è stata anche l’improvvisa quanto graditissima visita per i saluti, da parte del vescovo di Prato Giovanni Nerbini, che si è intrattenuto qualche minuto con i vari personaggi.

Oltre a quelli sopra ricordati erano davvero tanti i campioni di ciclismo convenuti. Francesco Moser, Franco Bitossi, Gilberto Simoni, il coordinatore tecnico delle nazionali Davide Cassani, il c.t. degli Under 23 Marino Amadori, Giuseppe Martinelli. Tra gli altri, impossibile ricordare tutti, Poggiali, Carlesi, Magrini, Conti, Gualazzini, Armani, Francioni, i fratelli Mugnaini, Salvietti, Barone, Chiarini, Spinelli, Laghi, Ballini, Mori, Tartoni, Riccomi, Beccia, Sgarbozza, Viviani, Zuanel, Lotti, Capanni, Castelletti, Tinchella, Baronti, Piccini, Mealli, il presidente del Comitato Toscana di ciclismo Giacomo Bacci, i due medici sportivi dott. Falai (89 anni) e il pratese Manzuoli. E poi amici, dirigenti, tecnici, il direttore di gara Babini, gli sponsor Bartolozzi (Geriba), Lastrucci (Hopplà), Franceschini, Magniflex, Arredamenti Marconi. Il ritrovo è andato avanti tra una battuta e l’altra, tra un racconto e una storia. Enzo Ricciarini ha ricevuto per il nipote (che tifa bianconero) la maglia della Juventus dal padre dell’allenatore, mentre Zaccheroni nel ricordare la sua passione per il ciclismo avuta dal padre, ha espresso il suo pensiero sulla lotta attuale per lo scudetto tra Juventus e Inter. “L’Inter è forte come squadra e società in questo momento, ma io credo che alla fine a vincere lo scudetto sarà ancora la Juventus che a lungo andare avrà la meglio. Sono veramente felice – ha concluso Zaccheroni – di essere presente a questa festa con tanti campioni che hanno fatto la storia del ciclismo, sia nelle gare a tappe che in quelle in linea. Ci tornerò volentieri se sarò libero anche in futuro”.

ANTONIO MANNORI